ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01702

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 755 del 08/03/2017
Abbinamenti
Atto 3/03410 abbinato in data 05/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 08/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 08/03/2017
Stato iter:
05/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/12/2017
Resoconto PILI MAURO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 05/12/2017
Resoconto MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 05/12/2017
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/12/2017

DISCUSSIONE IL 05/12/2017

SVOLTO IL 05/12/2017

CONCLUSO IL 05/12/2017

Atto Camera

Interpellanza 2-01702
presentato da
PILI Mauro
testo presentato
Mercoledì 8 marzo 2017
modificato
Martedì 5 dicembre 2017, seduta n. 897

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   nelle carceri italiane nell'ultimo anno di sono verificate 8.000 aggressioni, a cui si affiancano poco meno di 10.000 casi di autolesionismo e circa 11 mila manifestazioni di protesta non collettiva;
   gli eventi critici all'interno delle carceri sono in continuo aumento;
   si registra sempre di più un organico che decresce di pari passo all'aumentare del lavoro, delle criticità e dei nuovi sistemi di sicurezza; aumentano gli episodi che disturbano la vita all'interno degli istituti penitenziari, creando problematiche ai detenuti e agli agenti in servizio;
   si registrano sempre più litigi ed episodi di violenza, ma anche proteste ed evasioni sono fenomeni che raggiungono numeri importanti;
   queste criticità sono un segnale di come le problematiche legate alla vita nelle carceri, senza gli adeguati mezzi e la professionalità del personale che vi lavora, rappresenti un vero pericolo, sia per i detenuti stessi che per i poliziotti in servizio;
   la denuncia di Angelo Urso, segretario generale della Uil polizia penitenziaria, e di Michele Cireddu, segretario regionale della Uil polizia penitenziaria, mette «in evidenza come la disparità numerica derivante dall'alto numero di detenuti rispetto ad un organico fermo da troppo tempo, si ripercuote sulla qualità del lavoro di chi rappresenta lo Stato all'interno del carcere»;
   il carcere deve rieducare, ma se tra le sue mura si registrano situazioni di violazioni delle regole di civile convivenza; c’è bisogno di mettere mano alla loro gestione-organizzazione;
   in Sardegna nell'anno 2016 sono stati 438 gli eventi critici, quali autolesionismi, tentativi di suicidio, risse ed altro;
   più della metà si sono verificati nel carcere di Uta, che ha il triste primato assoluto tra gli istituti della penisola per numero di tentati suicidi (61) e per numero di autolesionismi in proporzione al numero dei detenuti;
   le manifestazioni di protesta collettiva ed individuale invece sono così suddivisi:
    a) sciopero della fame collettivi 31, individuali 310;
    b) casi di rifiuto del vitto per protesta sono stati 913 collettivi e 36 individuali;
    c) numeri di astensione dalle attività sono stati 116 collettivi e 3 individuali;
    d) percussione sbarre per protesta sono stati 3608 collettivi;
    e) sono stati 14 i rifiuti di rientro nelle celle;
    f) le manifestazioni contro le condizioni di vita intramurarie sono state 4184;
    g) i casi di danneggiamento beni sono stati 24;
    h) proteste contro misure legislative sono state 598;
   si tratta di dati di una gravità inaudita che confermano tutte le denunce che l'interpellante ha anzitempo sottoposto all'attenzione del Governo;
   ancora niente è stato fatto per prevenire tragedie e anzi appare sempre più evidente un Governo latitante e una gestione dell'amministrazione penitenziaria non adeguata alle esigenze;
   si registra un tentativo sempre più evidente del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, con la complicità del Ministero, di voler blindare la vita in carcere, rendendo sempre più complicato anche l'esercizio del mandato parlamentare –:
   se il Ministro interpellato non ritenga di dover affrontare con somma urgenza le criticità sopra richiamate;
   se non ritenga di dover adottare iniziative urgenti tese a coprire le rilevanti carenze negli organici e nella stessa organizzazione;
   se non ritenga di dover assumere iniziative per ripristinare una normale detenzione nelle carceri sarde, che risulta sempre più grave a causa di scelte secondo l'interpellante irresponsabili che hanno destinato in Sardegna detenuti in regime di 41-bis, AS1, AS2, AS3 con aggravio di incombenze e lavoro, per il già scarso personale a disposizione in regime di ordinarietà;
   se non ritenga di dover provvedere alle nomine dirigenziali di cui in premessa, considerato che, più volte, le strutture carcerarie sono gestite in regime di comando e sovrapposizione d'incarico tra più strutture.
(2-01702) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

stabilimento penitenziario

sindacato