ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01237

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 555 del 26/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 26/01/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/01/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 26/01/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 26/01/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 26/01/2016
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 26/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/01/2016
Stato iter:
29/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/01/2016
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 29/01/2016
 
REPLICA 29/01/2016
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/01/2016

SVOLTO IL 29/01/2016

CONCLUSO IL 29/01/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01237
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo presentato
Martedì 26 gennaio 2016
modificato
Venerdì 29 gennaio 2016, seduta n. 558

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   il Sole 24 Ore del 17 agosto 2015 ha pubblicato un articolo riguardante l'andamento dei buoni lavoro, detti anche voucher, utilizzati per il pagamento delle prestazioni accessorie, già disciplinate – in passato – dagli articoli 70-73 del decreto legislativo n. 276 dei 2003: «Non si ferma l’exploit dei voucher per i mini-lavori occasionali. Complici la crisi e l'allargamento del raggio di azione, i “buoni” – introdotti nel 2008 per le attività stagionali e come veicolo di emersione del “nero” – hanno varcato a giugno la soglia di 200 milioni di vendite, l'equivalente di 2 miliardi di euro. Dalla sperimentazione in agricoltura hanno preso progressivamente quota anche in altri settori, a partire da commercio e turismo»;
   il quotidiano economico riporta una serie di dati molto significativi: «Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Inps, nel primo semestre del 2015 sono stati venduti quasi 50 milioni di tagliandi del valore nominale di 10 euro, con un aumento del 74,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014, con punte del 95,2 per cento e dell'85,3 per cento rispettivamente nelle isole e nel Meridione. Sono proprio tre regioni del Mezzogiorno a guidare la classifica degli aumenti: Puglia (+98,3 per cento), Sicilia (+96,6 per cento) e Sardegna (+94,2 per cento). Anche se la maggior parte delle vendite resta concentrata al Nord (65 per cento), nel Sud e nelle isole è circolato quest'anno quasi un quinto del totale dei voucher, un balzo in avanti rispetto a qualche anno fa, quando le regioni di quest'area non raggiungevano nemmeno il 10 per cento»;
   il decreto legislativo n. 81 del 2015, entrato in vigore il 25 giugno 2015, ha previsto, all'articolo 48, l'aumento dei tetto massimo dei compensi pagati con i voucher alla stessa persona portandolo dal 5 mila euro previsti in precedenza ai 7 mila euro netti l'anno;
   secondo i recenti dati dell'osservatorio sul precariato dell'Inps, infatti, nei primi undici mesi del 2015 sono stati venduti 102,4 milioni di buoni da 10 euro, il 67,5 per cento in più rispetto al corrispondente periodo del 2014, con punte del 97,4 per cento in Sicilia, dell'85,6 per cento in Liguria e dell'83,1 per cento e 83 per cento rispettivamente in Abruzzo e in Puglia;
   il valore netto del voucher di 10 euro nominali, cioè l'importo netto intascato dal lavoratore, è pari a 7,50 euro;
   il boom nell'utilizzo dei voucher – lungi da rappresentare un indice di una ripresa dell'occupazione – rappresenta una forma «spinta» di lavoro precario e con tutele minime: a) è stata allargata la platea dei destinatari e i settori di impiego: possono essere pensionati, giovani, studenti in vacanza, cassintegrati e disoccupati, lavoratori part time, extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno addetti a qualunque lavoro: dal settore agricolo al settore dei commercio e del turismo, dal volantinaggio fino ai servizi per la persona e domestici, alle manifestazioni sportive, al giardinaggio e alle pulizie; b) il lavoratore occupato con il voucher non matura il trattamento di fine rapporto, non ha ferie, non ha diritto alle indennità di malattia e di maternità né agli assegni familiari; c) per il lavoratore non è prevista alcuna formazione ad esempio sulle norme di sicurezza e di igiene; d) i controlli sulla corretta applicazione del voucher sono di difficile attuazione: secondo la procedura Inps non occorre indicare il giorno e l'ora dell'utilizzo dei voucher e l'ispettore del lavoro non può verificare l'orario di inizio e di fine del lavoro, dovendosi limitare alla verifica che sono stati pagati i contributi;
   anche la procedura dell'Inps di accredito dei contributi lascia a desiderare; come denunciato nelle trasmissione televisiva Report del 22 novembre 2015, molti lavoratori si sono collegati al sito dell'Inps e non hanno trovato nemmeno l'accredito dei contributi dovuti per i voucher;
   anche la Cgil ha denunciato: «Il boom dei voucher è anche un boom di mancati introiti per il fisco e per l'Inps. E rappresenta l'ultima frontiera per trasformare il lavoro occasionale, che è quello che dovrebbe essere pagato con i voucher in un lavoro del tutto simile a quello a tempo pieno, solo pagato molto meno e con zero garanzie» (da www.gazzettadimantovagelocal.it del 29 agosto 2015);
   il presidente dell'Inps, nel corso della nota trasmissione televisiva Report del 22 novembre 2015, ha dichiarato che: «L'attività ispettiva è limitata. Noi possiamo intervenire unicamente per controllare che venga rispettato, in virtù di circolari ministeriali. Noi possiamo intervenire soltanto per controllare che venga rispettato il limite. Voi sapete che ci sotto due limiti. Il limite massimo che è stato elevato a 7 mila euro per il singolo lavoratore, E poi dei singolo committente a 2 mila euro. Noi possiamo intervenire per controllare e questo venga rispettato. Non possiamo entrare nel merito della prestazione lavorativa»;
   lo stesso presidente nazionale dell'Inps, infine, è stato molto esplicito: «I voucher sono la nuova frontiera del precariato: il loro incremento può significare problemi futuri ed è bene guardare questo fenomeno con grande attenzione. Non sono uno strumento che si aggiunge agli altri, per alcuni i voucher sono l'unica prestazione lavorativa»;
   si rende necessario un intervento del Governo volto a sanzionare e reprimere l'uso improprio dei voucher e «un ripensamento» dello strumento volto ad innalzare la tutela del dipendente destinatario del voucher al pari degli altri lavoratori che svolgono medesime mansioni –:
   quali iniziative o misure correttive – anche di tipo normativo – intenda promuovere il Governo per un «ripensamento» dello strumento del voucher alla luce delle criticità esposte, anche innalzando le tutele previste e fornendo agli organi preposti ai controlli adeguati strumenti normativi per accertare, sanzionare e reprimere l'uso improprio dei voucher medesimi, così favorendo la lotta al lavoro nero e all'evasione fiscale, al fine di offrire un rapporto di lavoro, con le necessarie garanzia, ai lavoratori precari di cui in premessa.
(2-01237) «Ciprini, Tripiedi, Chimienti, Cominardi, Dall'Osso, Lombardi, D'Incà».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

settore economico

ispettorato del lavoro

lavoro occasionale