ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00984

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 434 del 03/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 26/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 26/05/2015
MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 26/05/2015
Stato iter:
05/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/06/2015
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 05/06/2015
Resoconto BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 05/06/2015
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/06/2015

DISCUSSIONE IL 05/06/2015

SVOLTO IL 05/06/2015

CONCLUSO IL 05/06/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00984
presentato da
GALGANO Adriana
testo presentato
Mercoledì 3 giugno 2015
modificato
Venerdì 5 giugno 2015, seduta n. 436

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   l'Agenzia per la coesione territoriale fu istituita dall'articolo 10 del decreto-legge n. 101 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125 del 2013, con l'obiettivo di dotare l'amministrazione pubblica di un «organo d'indirizzo e di presidio dell'attuazione della programmazione dei fondi strutturali»;
   infatti, attraverso l'utilizzo di risorse aggiuntive nazionali e comunitarie, l'Agenzia per la coesione territoriale provvederebbe a sostenere, promuovere e accompagnare, secondo criteri di efficacia ed efficienza, programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione economica nonché a rafforzare l'azione di programmazione e sorveglianza di queste politiche;
   l'intento era quello di evitare il rischio della dispersione di risorse stanziate attraverso i fondi europei. Tuttavia, dopo tre anni, una legge nel 2013 e diversi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri nel 2014 per lo statuto e per la nomina del direttore generale, l'Agenzia per la coesione territoriale non è ancora nel pieno delle sue funzioni;
   devono ancora insediarsi il comitato direttivo (i cui rappresentanti sono stati nominati dalle regioni a fine marzo 2015) e il collegio dei revisori, i cui atti costitutivi sono alla registrazione della Corte dei conti. Solo quando questi ultimi passaggi saranno portati a termine, potrà essere adottato anche il regolamento organizzativo che darà all'Agenzia il via libera definitivo per essere finalmente operativa;
   l'Agenzia dovrebbe rendere più efficiente l'uso di più di 40 miliardi di euro di risorse europee entro il 2020, a cui se ne accompagnano almeno altri 20-25 di cofinanziamento nazionale;
   è un'emergenza, da più parti avvertita, la necessità di un utilizzo mirato dei fondi europei da parte delle regioni e dei Ministeri. In questa direzione, il Documento di economia e finanza per il 2015 ha evidenziato che, perché le riforme strutturali possano svilupparsi appieno, è necessario che nei prossimi anni la ripresa economica non venga ostacolata da misure restrittive o comportamenti che vanifichino gli sforzi compiuti, proprio perché le condizioni finanziarie e creditizie a livello internazionale disegnano una finestra favorevole, ma limitata;
   occorre, dunque, spendere prima e meglio le risorse a disposizione. Nello specifico, svolgono un ruolo decisivo le risorse per la politica di coesione. Infatti, nonostante le significative riduzioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione e del cofinanziamento dei fondi strutturali, e gli utilizzi impropri (soprattutto del Fondo per lo sviluppo e la coesione), tali risorse (nazionali e comunitarie) costituiscono nel complesso metà della spesa in conto capitale del Sud e poco meno di un quarto di quella di tutto il Paese;
   la programmazione dei fondi europei non risulta ad oggi ancora definita, infatti, la maggior parte dei programmi operativi del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 (tra cui quelli delle regioni meridionali e i programmi nazionali essenziali come quelli per trasporti, ricerca e competitività) deve essere ancora approvata, ad un anno dall'avvio ufficiale del nuovo ciclo di programmazione. Così come manca di definizione la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, che la legge di stabilità del 23 dicembre 2014 ha previsto di utilizzare per piani strategici ancora non conosciuti;
   per quanto concerne la qualità dei progetti e la certezza dei tempi, l'Agenzia per la coesione territoriale, pur con l'accelerazione della spesa dei fondi europei nel 2014, sta ancora a fatica completando la sua entrata a regime;
   esiste il gravissimo rischio che i 12 miliardi di euro, messi a disposizione dall'Unione europea e non ancora utilizzati, vadano perduti, se non saranno spesi entro la fine del 2015. Si tratta di risorse che giacciono inutilizzate e che confermano la cronica incapacità italiana di presentare progetti d'investimento credibili, fatti secondo le regole, e di cofinanziarli con risorse nazionali. Prime responsabili di questo stato di cose sono le regioni, in particolare quelle meridionali. Il risultato è che il 66 per cento del totale delle risorse è rimasto congelato anziché aiutare la crescita economica asfittica del Paese e la creazione di posti di lavoro –:
   quali iniziative intendano adottare per garantire il tempestivo utilizzo dei fondi strutturali del periodo di programmazione in corso, con particolare riferimento ai programmi regionali a più elevato rischio di definanziamento e per assicurare l'adeguato funzionamento dell'Agenzia per la coesione territoriale, e quali urgenti misure ritengano opportuno mettere in atto, nei modi e nei tempi previsti, per impedire che vadano perduti i fondi in giacenza e messi a disposizione dall'Unione europea.
(2-00984) «Galgano, Mazziotti Di Celso, Matarrese».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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