ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00929

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 408 del 14/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 14/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015
CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/04/2015
Stato iter:
24/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/04/2015
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 24/04/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 24/04/2015
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/04/2015

SVOLTO IL 24/04/2015

CONCLUSO IL 24/04/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00929
presentato da
GALGANO Adriana
testo presentato
Martedì 14 aprile 2015
modificato
Venerdì 24 aprile 2015, seduta n. 415

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   come riportato da diversi organi di stampa, al centro di forti polemiche è la questione della galleria La Franca, lunga un chilometro, sulla strada statale 77 Foligno-Civitanova Marche, tra l'Umbria e le Marche, con apertura al traffico prevista nei prossimi mesi, in quanto, secondo alcune testimonianze di lavoratori che hanno prestato servizio nella realizzazione del tunnel, la stessa sarebbe stata costruita con materiali scadenti e non sarebbe del tutto sicura;
   nei giorni scorsi, infatti, un operaio che ha lavorato alla realizzazione della galleria La Franca ha asserito che all'interno del tunnel si registrerebbero seri problemi di sicurezza a causa della scarsità di cemento nell'opera. Secondo la sua testimonianza, al fine di risparmiare tempo, costi e materiali adoperati, in alcuni punti della galleria non ci sarebbe cemento a sufficienza per reggere il peso e l'intera struttura, che si trova in una zona altamente sismica, potrebbe crollare;
   l'operaio ha denunciato il fatto in un'intervista andata in onda il 12 aprile 2015 durante la trasmissione Report su Rai 3, in cui riassume le modalità di intervento nella realizzazione del tunnel mettendo in guardia circa le possibili conseguenze: «Qui cemento non ce n’è, ci sono 10 centimetri e invece dovrebbero essercene minimo 40. (...) Ai miei figli dico sempre di non passarci». L'operaio ha evidenziato i difetti strutturali: «Questa è a volta della galleria, l'arcatura, queste sono le spalle, che devono tenere lo sforzo, ma qua cemento non ce n’è. Non c’è lo spessore e quindi può cascare. Essendo una zona sismica, trema, si rompe, e tristo chi passa sotto». E inoltre: «Sopra la volta c’è anche un problema di vuoti, che si creano quando costruisci ma dovrebbero essere riempiti con un cemento alleggerito. Non l'abbiamo messo, perché costa. Tutto per risparmiare, perché le bolle del materiale sono state fatte, per forza sono state fatte». «Tutto quel tratto è fatto male, ma la galleria è la peggiore che ho fatto. Io ai miei figli dico sempre di non passarci perché è pericoloso. Meglio la strada vecchia che questa nuova»;
   successivamente, un altro operaio ha confermato: «L'ho visto con i miei occhi, a mio avviso la copertura finale era striminzita, era povera. Poca copertura dello spessore del cemento, non c'era la copertura necessaria. Dovrebbero esserci dai 50 ai 60 centimetri di spessore, e invece sulla galleria di spessore ce ne erano a volte dai 12 ai 20 centimetri. Infatti si vedono tutte crepe e cemento. Addirittura su un allargo, una piazzola di sosta all'interno della galleria, dal tetto della galleria al soffitto ci stavano una trentina di metri, perché c'erano un vuoto enorme che non penso sia stato riempito»;
   il presidente dimissionario dell'Anas, Pietro Ciucci, ha minimizzato le accuse del primo operaio sostenendo che si tratta di «una denuncia anonima priva di riscontri» ed ha difeso la totale legalità nell'esecuzione dei lavori: «Sulla galleria La Francia, in corso di costruzione nell'ambito dei lavori di realizzazione del Quadrilatero Marche-Umbria, la qualità e la quantità dei materiali utilizzati (calcestruzzo, ferro, centine) risulta ben superiore rispetto a quanto previsto dal progetto esecutivo, e senza alcun aumento dei costi, trattandosi di corrispettivo per lavori “a corpo”. Peraltro nell'ambito dei protocolli di legalità sottoscritti dalla nostra società Quadrilatero con le prefetture di Macerata e Perugia, sono stati adottati controlli specifici sulla qualità del calcestruzzo condotti dal Gruppo Interforze e tesi a garantire la completa tracciabilità ed originalità delle forniture. Già lo scorso anno è stata inoltre effettuata un'indagine georadar su circa il 25 per cento dell'opera, ispezionando complessivamente 240 metri per ciascuna canna. Da tale indagine non è emersa alcuna criticità in merito a sottospessori né a vuoti a tergo dei rivestimenti. Ad ogni buon fine, come previsto dalle procedure Anas in caso di denunce anonime, è stata disposta l'estensione di tali verifiche tramite tecnologia georadar sull'intera galleria e le relative attività sono iniziate già nella giornata di oggi, alla presenza delle telecamere di Report. Quanto all'invito dell'operaio a non “passare” su quel tratto in quanto sarebbe pericoloso, va precisato che l'opera non è stata completata né collaudata e quindi non è ancora aperta al traffico, per cui desta stupore che si dia credito ad affermazioni prive di qualsiasi fondamento e di così enorme gravità»;
   pertanto, dopo la segnalazione della trasmissione Report, l'Anas, pur anticipando che fino a questo momento i test sono stati costantemente e correttamente eseguiti e non hanno mai dato riscontro di eventuali pericoli, ha già inviato dei tecnici per un'ulteriore ispezione sulla galleria e nei prossimi giorni si sapranno i risultati dei nuovi controlli;
   se le testimonianze rese dagli operai che hanno lavorato nella galleria La Franca risultassero veritiere, si sarebbe di fronte ad una situazione gravissima non solo sul piano del rispetto della legalità, ma anche per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini –:
   quali urgenti iniziative intenda adottare affinché si faccia la massima chiarezza sui controlli e sul collaudo dei lavori già realizzati e di quelli che devono ancora essere conclusi, dal momento che tali controlli sono affidati ad un team interno della stessa stazione appaltante;
   essendo la strada statale 77 un asse viario fondamentale per il progetto Quadrilatero e quindi per il potenziamento infrastrutturale del territorio interessato, se non ritenga necessario ottenere adeguate garanzie circa la sicurezza e la solidità strutturale dell'opera, rimuovendo immediatamente, previa accurata verifica, qualunque ostacolo alla stessa ed escludendo senza ombra di dubbio che la galleria sia stata realizzata utilizzando meno cemento del necessario o lasciando vuoti che avrebbero dovuto essere riempiti;
   dal momento che, secondo la disciplina vigente sugli appalti, i controlli sono affidati alla cosiddetta «alta sorveglianza» della stessa stazione appaltante, se non sia opportuno assumere iniziative per modificare la normativa affidando i controlli ad un organo terzo, in modo da garantire verifiche certe e super partes, essendo in gioco la sicurezza dei cittadini.
(2-00929) «Galgano, Mazziotti Di Celso, Catania, Vezzali».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

tunnel

sicurezza pubblica

protezione del consumatore