ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00821

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 366 del 20/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 20/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISICCHIO PINO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 20/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/01/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 22/01/2015
Stato iter:
06/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/02/2015
Resoconto PILI MAURO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/02/2015
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 06/02/2015
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/02/2015

SVOLTO IL 06/02/2015

CONCLUSO IL 06/02/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00821
presentato da
PILI Mauro
testo presentato
Martedì 20 gennaio 2015
modificato
Venerdì 6 febbraio 2015, seduta n. 373

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   l'apposita task force composta da Paesi membri, Commissione europea e Banca europea degli investimenti ha individuati circa duemila progetti per un valore di investimenti potenziali di circa 1.300 miliardi di euro di cui oltre 500 miliardi di euro, secondo le stime della Commissione europea, potrebbero essere già realizzati nei prossimi tre anni;
   l'Italia ha presentato in tutto 98 progetti per un costo complessivo di oltre 200 miliardi di euro;
   l'elenco presentato è lontano dall'essere definitivo;
   non vi è alcuna certezza che i progetti individuati ad oggi saranno effettivamente finanziati;
   non si conosce quale procedura abbia seguito il Governo italiano per proporre questo elenco di progetti;
   risulta per gli interpellanti intollerabile l'esautoramento del Parlamento nell'individuazione di questi progetti;
   i progetti inclusi nel piano escludono totalmente la Sardegna:
    a) Torino-Lione linea ferroviaria;
    b) Trieste-Divaca linea ferroviaria;
    c) terzo Valico dei Giovi, l'aggiornamento tecnologico di Chiasso-Monza, potenziamento strutturale Voltri-Brignole;
    d) linea AV/AC Milano-Venezia tratta 1) Treviglio-Brescia; linea AV/AC Milano-Verona Tratta 2) Brescia-Verona-Padova, 3) Torino-Padova potenziamento tecnologico;
    e) tratta Milano-Padova, 4) cintura di Torino e connessione al collegamento Torino-Lione, 5) piano regolatore generale e apparato centrale computerizzato di Lambrate, 6) ripristino linea dei bivi 1a fase, 7) collegamento ferroviario aeroporto di Venezia, portafoglio progetto ferroviario;
    f) potenziamento di linee di accesso al Brennero tratta Fortezza-Verona, potenziamento tecnologico e infrastrutturale del nodo di Roma ferroviario;
    g) corridoio Napoli-Bari 1) variante Napoli-Cancello, 2) raddoppio Cancello-Frasso;
    h) Telesino, 3) raddoppio Frasso Telesino-Vitulano, 4) nodo di Bari: Bari sud-Bari C.le-Bari Torre a Mare, 5) raddoppio Bovino-Orsara linea ferroviaria;
    i) corridoio Messina-Catania-Palermo 1) raddoppio Bicocca-Catenanuova, 2) raddoppio Catenanuova-Raddusa Agira linea ferroviaria;
    l) corridoio Adriatico Baltico 1) potenziamento tecnologico Bologna-Padova;
    m) 1a fase, adeguamento di un modulo corridoio baltico, 2) sistemazione nodo di Udine, 3) upgrading infrastruttura ferroviaria del porto di Trieste, 4) nodo di Bologna Bretella AV per Venezia;
    n) Genova 1) elettrificazione banchine Genova Voltri; 2) accesso stradale Voltri Sampierdarena; 3) treno piano Sanpierdarena; 4) bacino Sampierdarena studi e lavori; 5) prima fase pilota LNG; 6) nuova piattaforma ecologica; 7) terminal Ronco Canepa; 8) dragaggi;
    o) ports Ravenna, Trieste, Venezia;
    p) ports Livorno – «Europa Platform»;
    q) ports Gioia Tauro;
    r) ports Palermo;
    s) projects Allairports;
    t) Milano, Venezia, Roma Fiumicino (collegamenti ferroviari);
    u) Venezia, Bologna (collegamenti ferroviari);
    v) projects Airports Roma Fiumicino (collegamenti ferroviari);
    z) projects Airports Catania Fontanarossa (collegamenti ferroviari);
    aa) A4 Venezia-Trieste;
    bb) Salerno-Reggio Calabria;
    cc) Orte-Mestre Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, modernizzazione e implementazione della sicurezza, misure della sezione E45 (262 chilometri) e la nuova costruzione della sezione E55 (134 chilometri);
    dd) regione Pedemontana Veneta-Costruzioni, strada a pedaggio lunga 94 chilometri che collega le autostrade A4 (Brescia-Padova) e A27 (Venezia-Belluno);
    ee) Campogalliano-Sassuolo, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, costruzione di una strada a pedaggio (18,3 chilometri) che collega le autostrade A22 e A1 con Sassuolo Centro (direttrice Nord-Sud) e la connessione di Rubiera centro abitato con Modena tangenziale (direttrice Est-Ovest);
   la Sardegna è l'unica regione tagliata totalmente fuori dai progetti infrastrutturali relativi al cosiddetto piano Juncker e ciò risulta di una gravità inaudita;
   si registrano, invece, a parere degli interpellanti, progetti che prevedono di finanziare abbondantemente la produzione di bioenergia, attività che gli interpellanti giudicano speculativa;
   si tratta di opere e interventi economici che potrebbero favorire, per quanto consta agli interpellanti, finanziatori delle fondazioni del Presidente del Consiglio dei ministri;
   sempre per quanto consta agli interpellanti, si tratta di un piano presentato agli uffici europei senza assicurare alcuna trasparenza ed effettiva condivisione, neppure in ambito governativo;
   il piano presentato annienta in tutto e per tutto la Sardegna;
   gran parte delle opere infrastrutturali sono a nord dell'Italia e qualcosa al sud, ma l'unica regione esclusa completamente è la Sardegna;
   si tratta di uno schiaffo, l'ennesimo, di un Governo incapace di qualsiasi progetto di coesione infrastrutturale, economica e strategica;
   si tratta di un piano in cui è indicata la società Mossi & Ghisolfi che dovrebbe realizzare tre bioraffinerie, tra le quali una nel sud Sardegna nel Sulcis;
   è un'operazione per la quale il Governo italiano chiede uno stanziamento da 900 milioni di euro;
   non si rileva nessuna procedura pubblica per individuare i progetti;
   a questo progetto si affianca uno analogo della Novamont, questa volta con la «colonizzazione» del nord Sardegna posto che il piano che contempla anche il sito di Porto Torres;
   nel caso di Porto Torres si prevedono fondi per la chimica verde, finanziamenti che si dichiaravano già disponibili, ma che secondo gli interpellanti in realtà si chiedono all'Europa con uno stanziamento di un miliardo e mezzo di euro;
   si tratta di un'operazione censurabile sul piano procedurale e istituzionale ma ancora più grave su quello sostanziale;
   aver escluso la Sardegna da qualsiasi progetto infrastrutturale conferma quanto il primo firmatario della presente interpellanza aveva denunciato negli ultimi documenti economico finanziari con la chiara esclusione dell'isola dall'infrastrutturazione europea;
   si tratta di un piano devastante che cancella la Sardegna dallo scenario infrastrutturale nazionale ed europeo e apre un capitolo politico rilevante senza precedenti di un Governo che non apre nemmeno uno spiraglio per la coesione e il riequilibrio insulare;
   in questo quadro, però, c’è da registrare una gravissima e rilevante riserva appuntata dall'Unione europea nel primo elenco di progetti;
   a proposito del piano della Mossi & Ghisolfi si legge che si tratta di un investimento rischioso, sia sul piano sostanziale che procedurale;
   un progetto che avrebbe una presunta copertura di un fondo finanziario texano;
   si tratta ad avviso degli interpellanti di una vera colonizzazione economica, finanziaria e ambientale che fa perseguire modelli vecchi e fallimentari e che rende sempre più forte la connivenza tra energia e politica;
   nel piano, tra le altre cose, si prevedono ingenti stanziamenti per la ripresa produttiva dell'Ilva, nemmeno un euro e nessuna menzione per le fabbriche sarde chiuse, dall'Alcoa alla Keller, dall'Ila all'Ottana energia;
   a parere degli interpellanti in definitiva la Sardegna risulta di fatto cancellata e consegnata a speculatori;
   tutto questo è inaccettabile e va contrastato in ogni modo –:
   se il Governo intenda indicare quali procedure siano state individuate per selezionare i progetti, sia quelli infrastrutturali sia quelli di natura economico/privata;
   se il Governo intenda indicare attraverso quale procedura di evidenza pubblica sono stati individuati i progetti relativi alle bioraffinerie e quali siano gli indicatori economici che consentono di individuare tale piano come fattibile viste le annotazioni dell'organismo europeo;
   se intenda modificare tale elenco e procedere ad un radicale riassetto inserendo, in modo adeguato, i progetti infra strutturali relativi alla Sardegna in grado di attivare una misurazione del divario e il suo conseguente riequilibrio;
   se intenda presentare progetti seri di riavvio degli stabilimenti Alcoa, Eurallumina, Ila, Ottana Polimeri e delle attività dismesse nelle zone industriali della Sardegna;
   se intenda ripristinare e inserire la Sardegna come piastra logistica euro-mediterranea nell'ambito dei progetti europei.
(2-00821) «Pili, Pisicchio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

costruzione stradale

rete ferroviaria