ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00593

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 251 del 24/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 24/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLAI LORENZO PER L'ITALIA 24/06/2014
BINETTI PAOLA PER L'ITALIA 24/06/2014
BUTTIGLIONE ROCCO PER L'ITALIA 24/06/2014
FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA 24/06/2014
MARAZZITI MARIO PER L'ITALIA 24/06/2014
SANTERINI MILENA PER L'ITALIA 24/06/2014
SBERNA MARIO PER L'ITALIA 24/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/06/2014
Stato iter:
11/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2014
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/07/2014
Resoconto BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 11/07/2014
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2014

SVOLTO IL 11/07/2014

CONCLUSO IL 11/07/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00593
presentato da
GIGLI Gian Luigi
testo presentato
Martedì 24 giugno 2014
modificato
Venerdì 11 luglio 2014, seduta n. 262

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, il Ministro degli affari esteri, per sapere – premesso che:
   il regolamento Dublino III (regolamento (UE) n. 604/2013, in precedenza Convenzione di Dublino) è un regolamento europeo che determina lo Stato membro dell'Unione europea competente ad esaminare una domanda di asilo o riconoscimento dello status di rifugiato in base alla Convenzione di Ginevra (articolo 51);
   il regolamento è la pietra angolare del sistema di Dublino, costituito dal regolamento Dublino III e dal regolamento Eurodac, che istituisce una banca dati a livello europeo delle impronte digitali per gli immigrati clandestini nell'Unione europea;
   secondo il Consiglio europeo per i rifugiati e gli esuli (Ecre) e l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), il sistema attuale non riesce però a fornire una protezione equa, efficiente ed efficace. È stato dimostrato, infatti, in diverse occasioni, sia dal Consiglio europeo per i rifugiati e gli esuli e dall'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), che il regolamento impedisce i diritti legali e il benessere personale dei richiedenti asilo, compreso il diritto a un equo esame della loro domanda d'asilo e, ove riconosciuto, ad una protezione effettiva;
   esso conduce, inoltre, ad una distribuzione ineguale delle richieste d'asilo tra gli Stati membri, con situazione di particolare onere per l'Italia, Paese che da solo si affaccia sul Mediterraneo con ben 7456 chilometri di coste e il cui suolo nazionale arriva a distare solo 113 chilometri dal continente africano;
   dal 1o agosto 2012 al 10 agosto 2013 sono state 24.277 le persone sbarcate sul suolo italiano, a cui debbono aggiungersi le migliaia di persone morte in mare durante la traversata, mentre sono state in totale circa 43.000 le persone che sono arrivate via mare nel 2013;
   nei primi cinque mesi del 2014 si è registrato un numero di persone arrivate via mare in Italia pari a quello rilevato durante l'intero 2013;
   con il pattugliamento navale iniziato il 18 ottobre 2013, l'operazione Mare Nostrum ha consentito di salvare circa 20.000 naufraghi sulle coste siciliane;
   l'accoglienza e la sicurezza, la protezione e il pattugliamento che l'Italia ha garantito con un'iniziativa unilaterale attendono un rafforzamento da parte dell'Unione europea;
   le operazioni di salvataggio e di accoglienza gravano, infatti, in modo sproporzionato sull'Italia, sia per quanto riguarda le risorse umane impegnate, sia per quanto riguarda le risorse economiche allocate;
   flussi migratori che arrivano sulle coste italiane sono costituiti sia da migranti economici che da profughi politici;
   negli ultimi mesi, come ha affermato il Ministro dell'interno Alfano nell'informativa svolta il 16 aprile 2014 presso la Camera dei deputati, gli arrivi sul suolo italiano sono composti in gran parte da rifugiati, provenienti da Siria, Eritrea, sud Sudan e da altri Paesi africani teatro di guerra o a forte instabilità politica;
   peraltro, già il rapporto di agosto 2013 del Ministero dell'interno informava che, nel corso dell'anno precedente, il Governo ha esaminato 11.068 richieste di protezione internazionale e, tra queste, ha concesso lo status di rifugiato in circa 1.600 casi, mentre altri tipi di tutela temporanea sono stati concessi a circa 5.500 persone;
   moltissimi altri esuli sono fuggiti nella speranza di essere accolti da altri Paesi, ma, a causa dei regolamento di Dublino, rischiano di essere riportati a forza in Italia;
   servirebbe una maggiore solidarietà a livello europeo, tenuto conto anche del fatto che il flusso ininterrotto di profughi ha come destinazione finale non l'Italia ma altri Paesi europei;
   il semestre a guida italiana sarà un'occasione per discutere questi temi;
   anche il cosiddetto regolamento Dublino II, che aveva preceduto tale formulazione, è stato significativamente criticato dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in quanto non in grado di garantire i diritti dei rifugiati e si è, pertanto, pervenuti ad una sua revisione, il cosiddetto regolamento Dublino III –:
   se non ritengano opportuno, in vista del semestre a presidenza italiana dell'Unione europea, e nelle more di una revisione delle norme del regolamento (UE) n. 604/2013 (cosiddetto Dublino III), sollecitare:
    a) un sistema di accoglienza umanitaria direttamente in Africa;
    b) la previsione di una missione europea dedicata ai soccorsi in mare effettuati dall'Europa;
    c) lo spostamento della sede di Frontex da Varsavia in Italia;
    d) la possibilità per i migranti di esercitare il diritto di asilo politico nel Paese europeo di loro scelta e non solamente nel Paese di sbarco e identificazione;
   se non intendano richiedere presso la Commissione europea un ulteriore supporto – anche tramite maggiore assistenza finanziaria delle operazioni Frontex – nello sforzo messo in atto dall'Italia per far fronte all'ingente flusso di sbarchi ed evitare nuove vittime;
   se, in assenza di risposte da parte degli altri Paesi dell'Unione europea, non intendano reagire anche rifiutando di fornire agli altri Stati membri dell'Unione europea qualunque informazione raccolta in sede di identificazione dei clandestini al momento dello sbarco sul territorio italiano.
(2-00593) «Gigli, Dellai, Binetti, Buttiglione, Fauttilli, Marazziti, Santerini, Sberna».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

asilo politico

diritto d'asilo

Unione europea

migrazione illegale

diritti umani

risorsa economica

litorale

ONU