ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00250

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 95 del 11/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/10/2013
Stato iter:
18/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/10/2013
Resoconto BRUNETTA RENATO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/10/2013
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 18/10/2013
Resoconto BRUNETTA RENATO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/10/2013

SVOLTO IL 18/10/2013

CONCLUSO IL 18/10/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00250
presentato da
BRUNETTA Renato
testo presentato
Venerdì 11 ottobre 2013
modificato
Venerdì 18 ottobre 2013, seduta n. 100

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   il 17 giugno 2011, l'Unione europea ha avviato nei confronti dell'Italia la procedura di infrazione n. 2011/4021, chiedendo al nostro Paese di rimuovere le violazioni alla normativa europea riscontrate nella gestione dei rifiuti, con particolare riferimento alla discarica di Malagrotta;
   il Ministro per gli affari europei, Moavero Milanesi, e il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Orlando, nel corso dell'audizione congiunta sullo stato delle procedure di infrazione europea in materia ambientale che si è svolta l'1 settembre 2013 presso le Commissioni riunite VIII (Ambiente) e XIV (Politiche comunitarie), hanno dichiarato che la questione delle discariche e della gestione dei rifiuti in generale rappresentano motivo di buona parte delle procedure di infrazione aperte nei confronti dell'Italia dall'Unione europea; per quanto riguarda il settore dei rifiuti c’è un alto livello di criticità anche per il rischio che le procedure di infrazioni arrivino a diventare sanzioni con aggravio per il bilancio dello Stato;
   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 luglio 2011, è stato dichiarato lo stato di emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma fino al 31 dicembre 2012, in relazione all'imminente chiusura della discarica di Malagrotta e alla conseguente necessità di realizzare un sito alternativo per lo smaltimento dei rifiuti;
   con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 6 settembre 2011, n. 3963, è stato nominato il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, commissario delegato per il superamento della situazione di emergenza ambientale, con il compito di garantire l'individuazione, la progettazione e la successiva realizzazione, mediante l'utilizzo di poteri straordinari e derogatori, di una o più discariche e/o l'ampliamento di discariche esistenti;
   alla fine di maggio 2012, il prefetto Giuseppe Pecoraro si è dimesso dalla carica di commissario delegato; al suo posto, con provvedimento del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 maggio 2012, è stato nominato il prefetto Goffredo Sottile;
   in data 20 giugno 2012, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha tenuto l'audizione del commissario straordinario Sottile, al fine di comprendere in quale direzione la struttura commissariale si stesse muovendo, sia per verificare quali fossero i criteri di scelta del sito o dei siti da adibire a discarica temporanea. L'audizione, tuttavia, come scritto nella «Relazione territoriale delle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti della regione Lazio», approvata all'unanimità dalla Commissione il 3 luglio 2012, è stata definita «infruttuosa», non essendo state fornite risposte precise né in merito alla scelta dell'area, né in ordine ai criteri e alle metodologie utilizzate per l'individuazione della stessa;
   a Roma è stato individuato, in località Falcognana, il possibile sito in cui realizzare la discarica per lo stoccaggio dei rifiuti della capitale, dopo la decisione di chiudere il 30 settembre 2013 la discarica di Malagrotta per raggiunti limiti di capienza;
   secondo quanto riferito da organi di stampa, tale decisione è stata presa nella tarda serata di giovedì 8 agosto 2013, durante un incontro avvenuto tra il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Andrea Orlando, il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che hanno dato incarico al commissario per l'emergenza rifiuti nel Lazio, Goffredo Sottile, di verificare ulteriori aspetti tecnici e logistici del sito stesso;
   con una nota del 18 settembre 2013, pubblicata anche sul sito istituzionale della regione, sono riportate le dichiarazioni del commissario Goffredo Sottile, ascoltato nella commissione ambiente del consiglio regionale del Lazio, con le quali si precisa che Falcognana sarà una piccola discarica, temporanea, dove verranno conferite solo 300 tonnellate di rifiuti al giorno, tutti trattati. Un quinto dei rifiuti che produce Roma ogni giorno;
   secondo i più recenti dati pubblicati dall'Ispra, a Roma si producono ogni giorno circa 4.900 tonnellate delle quali, in base a quanto comunicato dal Presidente Zingaretti, almeno 3.600 tonnellate di rifiuto indifferenziato ogni giorno;
   con determinazione 20 aprile 2010, n. B2211, della regione Lazio, la Ecofer ambiente srl ha ottenuto l'autorizzazione integrata ambientale, ai sensi del previgente decreto legislativo n. 59 del 2005 e successive modificazioni e integrazioni per la discarica per fluff sita nel comune di Roma, località Falcognana;
   la determinazione dirigenziale 29 ottobre 2010, n. B5324, ha approvato un progetto per l'installazione e l'esercizio, in regime sperimentale, per un periodo di due anni, di un impianto per il trattamento del percolato prodotto dalla discarica situata nel comune di Roma, in località Falcognana, gestita dalla Ecofer ambiente srl, ai sensi dell'articolo 211 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni;
   con istanza della medesima Ecofer ambiente srl del 3 ottobre 2012, ed acquisita al protocollo regionale 8 ottobre 2012, n. 184335, avente ad oggetto le proposte di modifica, ai sensi dell'articolo 29-novies, comma 1, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni, sono state indicate: a) variazioni plano altimetriche di dettaglio sugli invasi dei lotti II e III della discarica; b) definizione delle aree destinate allo stoccaggio dei materiali tufacei provenienti dall'escavazione e dalla sagomatura del fondo del nuovo lotto III; c) sostituzione del piano di ripristino ambientale vigente, al fine di ricomprendervi la realizzazione di un impianto fotovoltaico su una porzione della copertura finale del lotto I sopra citato; d) realizzazione di un impianto di evapotraspirazione per la depurazione delle acque reflue civili;
   sul sito istituzionale della regione Lazio è stata pubblicata la determinazione dirigenziale 24 aprile 2013, n. A03335, che autorizza la proroga, ai sensi dell'articolo 211, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni, per un anno dei termini utili all'esercizio, in regime sperimentale, dell'impianto di trattamento del percolato prodotto dalla discarica per rifiuti speciali, pericolosi e non;
   in data 13 settembre 2013, il Ministro interpellato, rispondendo ad un'interpellanza alla Camera dei deputati, ha dichiarato che le autorizzazioni in atto per l'impianto di Falcognana andrebbero in parte integrate al fine di un completo adeguamento all'uso prospettato della discarica e per ricevere rifiuti con codice cer ancora non coperti dalle autorizzazioni in essere;
   nella stessa occasione il Ministro interpellato ha anche aggiunto di dover ipotizzare Falcognana, o l'altro sito che verrà individuato alla fine di questo iter, come una discarica di servizio;
   in data 17 settembre 2013, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, rispondendo ad un'interpellanza alla Camera dei deputati, ha dichiarato che l'area dove dovrebbe sorgere la discarica di Falcognana rientra in un perimetro dichiarato di notevole interesse pubblico con decreto del direttore generale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio del 25 gennaio 2010 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 1o febbraio 2010, n. 25);
   il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo ha sottolineato, altresì, che le prescrizioni d'uso consentono, con riferimento alle discariche collocate in tale perimetro, la possibilità di procedere ad interventi modificativi e di recupero delle stesse solo previa valutazione di compatibilità con i valori riconosciuti del paesaggio agrario e subordinatamente alla realizzazione di misure ed opere di miglioramento della qualità paesaggistica del contesto, e che la realizzazione di nuove discariche non è consentita;
   secondo quanto riportato da fonti della stampa, il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, il 23 settembre 2013, durante il suo discorso al consiglio regionale sull'emergenza dei rifiuti, avrebbe confermato il suo assenso alla discarica di Falcognana come «l'unica discarica che offre garanzie per la salute dei cittadini e per l'ambiente»;
   secondo quanto riportato da organi di stampa e pubblicato in rete attraverso i social network, la Ecofer ambiente avrebbe richiesto alla regione Lazio di «ampliare l'elenco dei codici CER conferibili integrandolo con i rifiuti speciali provenienti dalle diverse realtà produttive regionali»;
   tale richiesta sarebbe motivata dalla notevole riduzione dei volumi del fluff da rottamazione, anche in relazione alla forte riduzione del mercato automobilistico e alla conseguente riduzione della rottamazione delle auto;
   tra i rifiuti per i quali si è proposta l'integrazione rientrano i prodotti provenienti dalla produzione industriale di pelli, rifiuti provenienti da processi chimici organici e inorganici, rifiuti della raffinazione del petrolio, oli esauriti e residui di combustibili e terreni provenienti da siti contaminati;
   nella popolazione che vive nel quadrante sud della città di Roma sono in atto, da diversi mesi, iniziative tese ad ottenere informazioni e dettagli sul quadro delle autorizzazioni e sulle prospettive dell'impianto di Falcognana –:
   quale iniziative il Governo intenda assumere per informare la popolazione sull'effettiva e piena legittimità delle operazioni di smaltimento di rifiuti industriali nel sito di Falcognana;
   se siano state o meno rilasciate autorizzazioni a Ecofer ambiente srl per un ampliamento delle tipologie dei rifiuti trattabili e quali, eventualmente, siano i codici cer autorizzati;
   quale azione il Governo per quanto di sua competenza intenda assicurare e con quali tempi e modalità, al fine di garantire che nell'attuale discarica di Falcognana non sia conferito alcun tipo di prodotto derivante da terreni contaminati e/o da produzioni industriali inquinanti.
(2-00250) «Brunetta».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ROMA,ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

deposito dei rifiuti

gestione dei rifiuti

produzione industriale

politica comunitaria dell'ambiente

discarica abusiva