Legislatura: 17Seduta di annuncio: 88 del 01/10/2013
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 01/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DELLAI LORENZO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 01/10/2013
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/10/2013 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 11/10/2013 Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 11/10/2013 Resoconto CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 11/10/2013 Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 11/10/2013
SVOLTO IL 11/10/2013
CONCLUSO IL 11/10/2013
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
il 7 novembre 2012, la Commissione europea ha approvato la fusione tra Outokumpu e ThyssenKrupp a condizione che lo stabilimento di Acciai Speciali Terni (AST) fosse ceduto a terzi. Questa dismissione avrebbe dovuto aver luogo qualche mese dopo;
dopo quasi un anno Acciai Speciali Terni è ancora di proprietà di Outokumpu. Questa situazione ha delle ripercussioni negative sulla competitività dell'azienda e desta forte preoccupazione sia tra le autorità nazionali e locali che tra i lavoratori. Le ragioni sono molteplici: la produzione dei laminati sta calando, la posizione del mercato di Acciai Speciali Terni si è deteriorata, l'incertezza sul futuro di Acciai Speciali Terni non consente investimenti negli impianti e la concorrenza, anche da parte di Outokumpu, si fa sempre più agguerrita;
lo scopo della dismissione richiesta dalla Commissione europea era quello di assicurare una concorrenza effettiva all'interno del mercato europeo della siderurgia e di assicurare che Acciai Speciali Terni svolgesse un ruolo di concorrente effettivo nei confronti di Outokumpu. Il perdurare di questa situazione di stallo non consente di raggiungere questo obiettivo;
Acciai Speciali Terni è uno dei principali produttori al mondo di laminati piani di acciaio inossidabile. Questa produzione è strategica per l'industria europea e, in particolare, per quella italiana, che, nonostante la crisi, consuma ad oggi 900 mila tonnellate di acciaio inox. Inoltre, l'attività dell'Acciai Speciali Terni è la fonte principale per l'economia del territorio e rappresenta il 20 per cento del prodotto interno lordo umbro;
in una lettera del 4 luglio 2013, indirizzata al Ministro dello sviluppo economico Zanonato, il Commissario europeo Almunia ha ribadito l'intenzione della Commissione europea di assicurare la sostenibilità economica e la competitività di Acciai Speciali Terni;
a quattro mesi circa da quella dichiarazione, è vitale mettere in atto quanto prima una soluzione che garantisca la vivibilità economica complessiva di Acciai Speciali Terni;
è opportuno evitare che Acciai Speciali Terni venga ceduta a Paesi extraeuropei, in quanto si tratterrebbe, per la siderurgia europea, della perdita di un sito integrato e di grande valore. Un tale risultato non solo non avrebbe alcun impatto positivo sulla concorrenza nel settore ma contribuirebbe, altresì, a rendere l'Europa più dipendente dall'acciaio di provenienza da Paesi terzi, in netta contraddizione con gli obiettivi di una politica industriale europea forte –:
quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare affinché questa situazione d'incertezza sul futuro di Acciai Speciali Terni possa essere risolta a breve, in modo da consentire il rilancio della produzione;
se abbia in questi mesi ricevuto dalla Commissione europea garanzie idonee rispetto al fatto che il futuro acquirente sia una realtà industriale europea, con un vero progetto industriale per il futuro dello stabilimento che possa consentire ad Acciai Speciali Terni di restare competitiva sul mercato, e che, quindi, questo patrimonio europeo non venga poi frazionato da un acquirente extraeuropeo;
se sia a conoscenza del fatto che alcune offerte di acquisto da parte di gruppi industriali non siano state accettate;
se non ritenga opportuno chiedere esplicitamente l'impegno della Commissione europea ad assumere ogni iniziativa di competenza affinché si pervenga alla vendita di Acciai Speciali Terni nel caso in cui anche questo tentativo non dovesse andare a buon fine.
(2-00237) «Galgano, Dellai».
(1o ottobre 2013)
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