ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00864

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 426 del 13/05/2015
Abbinamenti
Atto 1/00800 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00838 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00863 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00865 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00870 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00871 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00872 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00873 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00874 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00875 abbinato in data 04/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 13/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI LELLO MARCO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 13/05/2015
FAVA CLAUDIO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 13/05/2015
LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 13/05/2015
LABRIOLA VINCENZA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 13/05/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/05/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/05/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/05/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/05/2015
FURNARI ALESSANDRO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 13/05/2015
DI GIOIA LELLO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 13/05/2015
BRUNO FRANCO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API) 13/05/2015


Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/06/2015
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 03/06/2015
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
PARERE GOVERNO 04/06/2015
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 04/06/2015
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto OTTOBRE MAURO MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/06/2015

DISCUSSIONE IL 03/06/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/06/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/06/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/06/2015

ACCOLTO IL 04/06/2015

PARERE GOVERNO IL 04/06/2015

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

APPROVATO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Mozione 1-00864
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo presentato
Mercoledì 13 maggio 2015
modificato
Giovedì 4 giugno 2015, seduta n. 435

   La Camera,
   premesso che:
    a partire dal 2013 nella regione Puglia, e in particolare nella zona sud della provincia di Lecce, si è assistito ad un progressivo e rapido disseccamento di alcuni esemplari vegetali, appartenenti a diverse specie vegetali, tra cui Olea europaea L., Prunus amygdalus Batsch, Nerium oleander L. e Quercus sp. L.;
    dalle ricerche condotte dalla regione Puglia, in collaborazione con l'Università degli studi di Bari e il Cnr, è emerso un allarmante quadro parassitario, nell'ambito del quale uno dei principali organismi responsabili dei citati disseccamenti è il batterio fitopatogeno da quarantena denominato Xylella fastidiosa;
    quest'ultimo agente patogeno, proveniente dal continente americano (Stati Uniti, Messico, Costa Rica, Brasile, Venezuela, Argentina e Perù), è ormai massicciamente presente nel territorio della provincia di Lecce, grazie sia alla compresenza nel medesimo habitat di specifici vettori biologici (quale la cosiddetta sputacchina media), sia ad alcune attività umane, come, ad esempio, la commercializzazione di esemplari infetti;
    in particolare, il suddetto batterio, depositandosi nei vasi xilematici della pianta ospite, ne provoca l'ostruzione e così il rapido essiccamento, con gravissimo danno per gli agricoltori operanti nelle zone interessate;
    il debellamento di questo batterio si profila, sotto il profilo tecnico, come operazione estremamente complessa, non solo per i lunghi tempi di incubazione della malattia, ma anche per la non infrequente sintomaticità dell'infezione;
    a fronte di tale gravissimo quadro agro-economico, l'intera filiera istituzionale, comprendente i competenti organi europei, nazionali e regionali, hanno adottato una serie di provvedimenti (alcuni anche assai risalenti, come la direttiva 2000/29/CE del Consiglio dell'8 maggio 2000) volti ad arginare e, poi, a debellare la malattia in parola, senza però ottenere i risultati definitivi e totalmente positivi;
    a fronte della comunicazione da parte del Governo italiano agli organismi europei della presenza dell'organismo specificato nel proprio territorio, la Commissione europea ha chiesto all'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, di specificare l'elenco delle specie vegetali note che possono essere infettate, le modalità di trasmissione della malattia, nonché di indicare le possibili misure di profilassi e controllo;
    l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha prodotto un primo parere nel novembre del 2013 e uno studio più ampio nel gennaio 2015. Nel primo parere l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha concluso, testualmente, che: «Poiché l'unico mezzo naturale di diffusione della Xylella fastidiosa sono le sputacchine e cicaline che si nutrono di linfa grezza, che in genere possono volare per brevi distanze fino a 100 metri, il modo più efficace di diffusione a lunga distanza di Xylella fastidiosa è la movimentazione delle piante infette per la messa a dimora. Inoltre, il trasporto degli insetti eventualmente portatori del batterio nella movimentazione commerciale dei vegetali viene considerato motivo di preoccupazione. La principale fonte di introduzione nell'Unione europea di Xylella fastidiosa è dunque il commercio e subito dopo la movimentazione di vegetali destinati alla messa a dimora. Sono state inoltre valutate altre potenziali fonti di infezione, tra cui frutta, legno, fiori recisi, semi e piante ornamentali, ritenute però trascurabili o poco efficaci come possibili vie di introduzione del batterio»;
    l'Autorità citata concludeva, significativamente, affermando che «non è nota alcuna strategia precedente che abbia avuto successo nell'eradicazione di X. fastidiosa, una volta insediatasi all'aperto. L'Efsa raccomanda pertanto che le strategie preventive per il controllo dei focolai si concentrino sulle due principali vie di infezione (movimentazione di piante da messa a dimora e insetti infetti presenti nelle partite di vegetali) e si fondino su un approccio basato su sistemi integrati»;
    le conseguenti misure volte a contrastare la diffusione da Xylella fastidiosa venivano così adottate, a livello europeo, per mezzo di due decisioni, la n. 2014/87/UE del 13 febbraio 2014 e la n. 2014/497/UE del 23 luglio 2014, a livello nazionale, tramite decreto ministeriale di lotta obbligatoria n. 2777 del 26 settembre 2014, «Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di Xylella fastidiosa (Well e Raju) nel territorio della Repubblica italiana», e a livello regionale, tramite singoli puntuali provvedimenti;
    tra le varie misure veniva così prevista, oltre all'ispezione delle piante e alla delimitazione dei focolai, anche la rimozione e distruzione delle piante contagiate, nonché il trattamento fitosanitario specifico delle piante;
    l'attuazione di queste misure veniva affidato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ad un commissario ad hoc, il quale avrebbe poi confezionato uno specifico piano di attuazione;
    l'esecuzione di tale piano è stata però bloccata dal tribunale amministrativo regionale del Lazio, il quale ne ha sospeso in via cautelare l'efficacia, sottolineando «che gli atti nazionali oggetto dell'odierno contenzioso sono stati assunti in attuazione della decisione di esecuzione n. 2014/497/UE della Commissione europea relativa alle misure per impedire l'introduzione e la diffusione nell'Unione europea del batterio Xylella fastidiosa» e che il 28 aprile 2015 «la Commissione europea ha adottato un nuovo testo di decisione di esecuzione sulla medesima questione, che si avvia a completare nei prescritti tempi il proprio iter interno ai fini della formale adozione, e a sostituire la richiamata decisione 2014/497/CE, rispetto alla quale prevede misure differenti sia sul punto degli accertamenti tecnici da compiersi sia in ordine alle misure da adottare». Il tribunale amministrativo regionale, quindi, ha rilevato che «per gli atti nazionali impugnati, residua, sul piano dell'esecutività, un orizzonte temporale esiguo, dovendo essere a breve termine rimodulati in modo coerente con il nuovo testo della decisione di esecuzione»;
    nelle more della definizione di una strategia operativa efficace, il Ministro francese dell'agricoltura Stéphane Le Foll ha bloccato le importazioni dei vegetali a rischio Xylella dalla Puglia, con gravissimo danno di tutti quegli imprenditori agricoli pugliesi che non operano nella provincia di Lecce;
    il danno che si sta determinando in capo al settore agricolo e vivaistico, non solo pugliese ma propriamente nazionale, è enorme, se si considera che il 10 per cento dell'intero comparto agricolo nazionale è prodotto in Puglia e che la produzione olivicola, totalmente messa in ginocchio dalla Xylella e dai ritardi nel debellarla, rappresenta la metà di questo comparto;
    il valore della produzione olivicola pugliese è, infatti, di circa 500 milioni di euro all'anno, vale a dire un terzo della produzione olivicola nazionale;
    l'impatto socio-economico di tale malattia, non solo sui settori agricolo e vivaistico pugliesi, ma su tutto l'indotto che su tali settori si regge, è altresì preoccupante e necessita di una serie di interventi, tra loro coordinati, sia sul piano tecnico-agricolo sia su quello fiscale e finanziario;
    la situazione appena delineata è estremamente grave, ma non risulta ancora, soprattutto dopo la suddetta pronuncia del tribunale amministrativo regionale del Lazio, una strategia politica ben definita da parte del Governo italiano, per mezzo della quale risolvere il problema nel più breve tempo possibile, arginare gli effetti negativi sul sistema agricolo pugliese e nazionale e difendere in sede europea l'esportazione dei prodotti pugliesi e nazionali,

impegna il Governo:

   ad adottare ogni utile iniziativa al fine di elaborare, di concerto con la regione Puglia e nel rispetto della normativa europea vigente, un nuovo piano operativo per l'eradicazione della fitopatia Xylella fastidiosa, il quale sacrifichi il meno possibile gli esemplari colpiti e le stesse capacità produttive degli oliveti interessati e, al tempo stesso, contenga in modo efficace il diffondersi del suddetto batterio;
   a valutare la possibilità, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, di assumere iniziative per l'esenzione totale dell'IMU agricola, prevista dal decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 34, per le imprese i cui oliveti siano stati danneggiati da infezioni della fitopatia Xylella fastidiosa;
   a valutare la possibilità, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, di adottare le opportune iniziative, anche in sede europea, al fine di indennizzare gli imprenditori agricoli danneggiati dalla fiotpatia Xylella, svincolando le relative risorse dai vincoli derivanti dal patto di stabilità;
   ad adottare le opportune iniziative in sede europea al fine di evitare un eccessivo decremento delle esportazioni di prodotti agricoli e vivaistici pugliesi, in particolare di quelli provenienti dalla provincia di Lecce, nel mercato unico europeo;
   a adottare idonee iniziative al fine di predisporre opportuni finanziamenti e mezzi, anche in collaborazione con i competenti organismi europei, per l'avvio di progetti di ricerca finalizzati all'elaborazione di nuove tecniche diagnostiche, di trattamento e di prevenzione della Xylella fastidiosa;
   ad adottare ogni utile iniziativa, anche di carattere normativo, affinché le regioni possano deliberare la proposta di declaratoria dell'eccezionalità degli eventi, anche in deroga ai termini stabiliti all'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo n. 102 del 2004, al fine di risarcire, tramite le misure di sostegno del fondo di solidarietà nazionale, anche le imprese agricole i cui oliveti siano stati danneggiati da infezioni della fitopatia Xylella fastidiosa;
   a valutare la possibilità, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, di adottare ogni utile iniziativa normativa al fine di escludere dal saldo finanziario in termini di competenza mista, individuato ai sensi dell'articolo 31, comma 3, della legge 12 novembre 2011, n. 183, rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese in conto capitale sostenute dalle regioni e dalle province autonome per l'attuazione delle misure compensative del fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e successive modificazioni e integrazioni.
(1-00864)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Pastorelli, Di Lello, Fava, Locatelli, Labriola, Segoni, Barbanti, Rizzetto, Baldassarre, Furnari, Di Gioia, Bruno».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

coltura oleaginosa

applicazione del diritto comunitario