Legislatura: 17Seduta di annuncio: 222 del 05/05/2014
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014 SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014 CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014 DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 06/05/2014 Resoconto ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA INTERVENTO GOVERNO 06/05/2014 Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) DICHIARAZIONE VOTO 06/05/2014 Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto SANTERINI MILENA PER L'ITALIA Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto BIANCHI DORINA NUOVO CENTRODESTRA Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 06/05/2014 Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/05/2014
DISCUSSIONE IL 06/05/2014
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/05/2014
ACCOLTO IL 06/05/2014
PARERE GOVERNO IL 06/05/2014
APPROVATO IL 06/05/2014
CONCLUSO IL 06/05/2014
La Camera,
premesso che:
la legge 4 maggio 2009, n. 41, ha istituito la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia;
il 5 maggio è la data indicata come Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, una giornata che deve essere un momento di riflessione per la lotta contro gli abusi sui minori;
il 19 settembre 2012 l'Italia ha ratificato la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento;
di recente il fenomeno della pedopornografia tramite Internet è divenuto un argomento di estrema attualità a causa della sconcertante diffusione di questo fenomeno illecito attraverso la rete;
il Parlamento è intervenuto sin dal 1998 per scoraggiarne la diffusione su larga scala, come pure gli analoghi comportamenti come il cosiddetto turismo sessuale, ossia la pratica all'estero, in Paesi oltremodo tolleranti dello sfruttamento sessuale dei minori;
di fronte al moltiplicarsi dei siti pedopornografici è stata approvata la legge 6 febbraio 2006, n. 38, recante «Norme contro la pedofilia e la pedopornografia anche a mezzo Internet»;
con la legge 6 febbraio 2006, n. 38, sono state approvate norme in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e di contrasto al fenomeno della diffusione della pornografia infantile anche a mezzo Internet. Fra le novità introdotte dalla legge 6 febbraio 2006, n. 38, tra le altre:
a) l'ampliamento della nozione di pornografia infantile e del suo ambito;
b) l'estensione della protezione accordata al minore sino al compimento del diciottesimo anno di età;
c) l'interdizione perpetua dall'attività nelle scuole e negli uffici o servizi in istituzioni o strutture prevalentemente frequentate da minori per le persone condannate per questo tipo di reati e l'esclusione del patteggiamento per i reati di sfruttamento sessuale;
d) l'individuazione degli elementi costitutivi del reato di sfruttamento sessuale di minori, comuni a tutti gli Stati dell'Unione europea;
e) iniziative finalizzate ad impedire la diffusione e la commercializzazione dei prodotti pedopornografici via Internet: tra queste ha particolare rilievo un sistema di controllo e disattivazione di mezzi informatizzati di pagamento, carte di credito ed altro;
con la legge 6 febbraio 2006, n. 38, è stato, inoltre, istituito presso il Ministero dell'interno il Centro nazionale per il monitoraggio della pornografia minorile su Internet, con il compito di raccogliere segnalazioni, anche provenienti dall'estero, sull'andamento del fenomeno su rete;
secondo dati forniti da Telefono arcobaleno, oltre 36.000 bambini sono stati scambiati in Internet 20 miliardi di volte per alimentare il turpe mercato della pedofilia on line;
i Paesi del G8 sono l'epicentro del mercato dei bambini. Circa la metà delle vittime del traffico pedofilo mondiale ha meno di 7 anni. Il 77 per cento ne ha meno di 9. Un mercato illegale solo in teoria, ma di fatto libero. Perché la realtà è che chiunque, in qualunque momento, a Roma o a Francoforte, a Mosca o a Boston, a Lisbona o a Marsiglia può, con la propria carta di credito, scegliere razza, età, genere di perversione sessuale, tratti somatici della bambina o bambino e acquistare, sicuro dell'assoluta impunità, la propria collezione di foto o il proprio film pedofilo;
i Paesi coinvolti, Stati Uniti, Germania, Russia, Regno Unito, Italia, Francia, Canada e Giappone – il cosiddetto G8, cioè i Paesi industrializzati, assieme a Spagna e Polonia – rappresentano i tre quarti dei clienti del pedo-business, dell'unico mercato al mondo capace di porsi, senza regole, al di sopra della morale;
Telefono arcobaleno – in possesso di una black list di oltre 200 mila siti pedopornografici – ha effettuato 228.079 segnalazioni; solo nell'ultimo anno ne ha inoltrate più di 3.500 al mese, con punte di oltre 300 in un solo giorno che, nell'84 per cento dei casi, hanno portato alla chiusura dei siti nel giro di 48 ore. Particolarmente aggressiva, in questo ultimo anno è risultata la presenza di ben 7.639 siti legati al pedo-business, componenti di una galassia ben più vasta di 42.396 siti a contenuto pedopornografico;
nonostante l'Italia abbia proceduto, a volte con ritardi ingiustificati nella tempistica, a dotarsi di normative adeguate, la situazione relativa agli abusi sui minori e sulla pedofilia appare ancora molto critica;
il rapporto della Commissione Onu per i diritti dei minori, che denuncia le responsabilità del Vaticano rispetto agli abusi compiuti sui minori da parte di religiosi, conferma l'assoluta necessità di predisporre procedure efficaci per la tutela di bambini e adolescenti nei luoghi organizzati che frequentano abitualmente, tra cui anche oratori, parrocchie, così come i luoghi dello sport pubblici o privati o la scuola, puntando innanzitutto sulla prevenzione;
solo offrendo ai minori stessi riferimenti e strumenti certi e riconosciuti per segnalare il sospetto o il rischio di abusi si può ottenere un effetto deterrente e rompere il muro di paure e imbarazzo che rende difficile, o a volte impossibile, intervenire tempestivamente a loro protezione;
i dati diffusi da Save the children dicono che per il 43 per cento dei genitori italiani e per il 40 per cento dei ragazzi i luoghi maggiormente a rischio di abusi sui minori da parte degli adulti di riferimento sono i centri sportivi; ma ci sono anche oratori e parrocchie (per il 39 per cento dei genitori italiani e per il 29 per cento dei ragazzi) e poi la scuola (per il 38 per cento dei genitori italiani e per il 31 per cento dei ragazzi);
è necessario un sistema di prevenzione e tutela adeguato, condiviso e conosciuto, che in oratori e parrocchie non esiste secondo la maggioranza dei genitori, 84 per cento, e dei ragazzi, 87 per cento;
mancanza che si registra anche nei luoghi dello sport organizzato (per il 75 per cento dei genitori italiani e per il 73 per cento dei ragazzi), un po’ meno a scuola (per il 43 per cento dei genitori italiani e per il 57 per cento dei ragazzi), mentre sarebbe quasi assoluta nei vari centri ludico-ricreativi (per il 91 per cento dei genitori italiani e per il 91 per cento dei ragazzi);
secondo l'ultima rilevazione del Ministero della giustizia (febbraio 2008), il numero di pedofili detenuti nelle carceri italiane è 1.322, di cui 400 stranieri e 98 donne;
secondo il rapporto Onu del 2006 sono 223 mila i minori costretti a rapporti sessuali o a contatti fisici forzati: 1,8 milioni sono vittime del giro della prostituzione e della pornografia; 1,2 milioni risultano essere vittime del traffico di esseri umani;
è stato rilevato durante un convegno della Direzione centrale anticrimine un notevole aumento del fenomeno della pedofilia pari al 10,8 per cento ogni anno. Si stima che in Italia ogni anno i casi di pedofilia superino i 20 mila e sono oltre mille i processi svolti per reati di abuso e maltrattamento sui minori;
il nostro è il secondo Paese al mondo per viaggi all'estero legati al turismo sessuale;
sul versante della pedopornografia on line sono 18.185 da inizio 2011 i nuovi siti pedofili e più di 12.000 al mese i consumatori di pedopornografia, come emerge dal report dell'osservatorio di Telefono arcobaleno. L'attività dell'associazione ha consentito di individuare la costante crescita: +15 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010 ed attualmente il trend è in ulteriore crescita;
secondo alcuni studi, una rilevante percentuale dei condannati per pedofilia ha a sua volta subito abusi durante l'infanzia. È stato osservato che i bambini che sono stati oggetto di attenzioni pedofiliache mostrano da adulti un comportamento analogo con maggior frequenza rispetto alla popolazione generale;
sono, infatti, pochissimi i minori sfruttati per la produzione di immagini pedopornografiche che vengono identificati, rispetto alla quantità di materiale sequestrato. Si consideri che, nel 2010, sono stati in tutto solo 12 i minori identificati. L'identificazione delle vittime è di vitale importanza per porre fine ad una violenza che potrebbe essere ancora in corso;
un'ulteriore problematica è rappresentata dalle famiglie multiproblematiche, ovvero famiglie che non sono assistite ma dove sono presenti problemi diversi, che vanno dall'alcolismo di uno dei genitori, alla presenza di componenti del nucleo famigliare con disagio mentale, o con tossicodipendenza, un contesto dove sembra più facile l'emergere dell'abuso,
impegna il Governo:
a valutare la possibilità di assumere iniziative per escludere il reato di pedofilia dai reati che godono del beneficio degli arresti domiciliari;
a valutare la possibilità di assumere iniziative, nel più breve tempo possibile, volte alla definizione dei criteri per la realizzazione di corsi di formazione per il personale docente e non docente nelle scuole, nonché di azioni di formazione ed assistenza per i genitori, finalizzate ad una puntuale informazione sul tema dell'abuso sessuale;
a valutare la possibilità di assumere iniziative finalizzate ad istituire all'interno delle scuole «un punto d'ascolto» per alunni e genitori, gestito da insegnanti, adeguatamente formato in stretto contatto con gli assistenti sociali;
a valutare la possibilità di prevedere, attraverso apposite iniziative normative, l'esclusione della possibilità di chiedere il patteggiamento per gli imputati dei reati di cui agli articoli 609-bis (violenza sessuale), 609-quater (atti sessuali con minorenne) e 609-quinquies (corruzione di minorenne) del codice penale;
a valutare gli strumenti più idonei che consentano di identificare le piccole vittime di pedopornografia, per garantire loro un immediato progetto di recupero e per porre fine ad una violenza che potrebbe essere ancora in corso;
a promuovere all'interno dei luoghi frequentati dai bambini, come oratori, campi sportivi, scuole ed altri, un sistema di prevenzione e tutela adeguato, condiviso e conosciuto, anche attraverso incontri con personale competente e qualificato finalizzato ad informare i minori sulla prevenzione degli abusi;
a valutare la possibilità di istituire una banca dati nazionale per il censimento dei minori in condizione di residenzialità assistita sul territorio nazionale.
(1-00447)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Silvia Giordano, Lupo, Sorial, Lorefice, Grillo, Mantero, Baroni, Dall'Osso, Cecconi, Di Vita».
EUROVOC :pornografia infantile
pedofilia
prostituzione
protezione dell'infanzia
Internet
minore eta' civile