ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00366

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 186 del 10/03/2014
Abbinamenti
Atto 1/00217 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00345 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00353 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00359 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00361 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00384 abbinato in data 20/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 10/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
VITELLI PAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
TINAGLI IRENE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
VECCHIO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014
MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/03/2014


Stato iter:
26/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/03/2014
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/03/2014
Resoconto PAGANO ALESSANDRO NUOVO CENTRODESTRA
Resoconto PASTORINO LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 26/03/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 26/03/2014
Resoconto SCHIRO' GEA PER L'ITALIA
Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto BERNARDO MAURIZIO NUOVO CENTRODESTRA
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/03/2014

DISCUSSIONE IL 20/03/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/03/2014

ACCOLTO IL 26/03/2014

PARERE GOVERNO IL 26/03/2014

DISCUSSIONE IL 26/03/2014

APPROVATO IL 26/03/2014

CONCLUSO IL 26/03/2014

Atto Camera

Mozione 1-00366
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Mercoledì 26 marzo 2014, seduta n. 198

   La Camera,
   premesso che:
    la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) è lo strumento finanziario della politica di solidarietà del Consiglio d'Europa;
    la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa ha come finalità di aiutare i suoi 41 Stati membri a conseguire una crescita sostenibile ed equa, contribuendo alla realizzazione di progetti di investimento sociale, rispondendo a situazioni di emergenza e, in questo modo, migliorando le condizioni di vita nelle regioni meno avvantaggiate dell'Europa;
    finanzia progetti di investimento in campo sociale secondo quattro linee di intervento:
     a) il rafforzamento dell'integrazione sociale;
     b) la gestione dell'ambiente;
     c) il sostegno alle infrastrutture pubbliche a vocazione sociale;
     d) il supporto alle micro, piccole e medie imprese;
    la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa è legalmente e finanziariamente indipendente, basata su un accordo parziale tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa che ne hanno sottoscritto le quote e, via via, i progressivi aumenti di capitale. Tuttavia, agisce in collaborazione con altre istituzioni finanziarie internazionali e regionali e con la Commissione europea;
    la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa si autofinanzia a condizioni favorevoli sul mercato dei capitali, gode del rating di tripla «A» e il suo bilancio si mantiene in equilibrio perché concede prestiti e non dà contributi a fondo perduto;
    oggi il nostro Paese è, insieme a Francia e Germania, uno dei maggiori azionisti, con il 16,77 per cento del capitale sottoscritto;
    con la legge 6 luglio 2012, n. 117, l'Italia ha aderito all'ultimo aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa in ordine di tempo, per un importo complessivo di 366.078.000 euro, comprendenti l'incorporazione di riserve nel capitale liberato per 40.964.000 euro e la sottoscrizione di nuovi titoli per 325.114.000 euro, con conseguente incremento della quota di capitale detenuta fino all'ammontare di 915.770.000 euro;
    a fronte dell'elevata quota di capitale sottoscritta, si registra una scarsissima destinazione dei fondi della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa per progetti italiani. Negli ultimi 3 anni, addirittura, non ci sono stati progetti approvati in Italia, mentre sono stati approvati numerosi progetti finanziati in altri Paesi per scuole, carceri e case di riposo. Si tratta di un dato paradossale avendo, dal 2007 in poi però, la crisi economico-finanziaria peggiorato le condizioni economico-sociali dell'Italia oltre che di altri Paesi europei;
    la Commissione europea, il 20 febbraio 2013, nella comunicazione «Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione, in particolare attuando il Fondo sociale europeo nel periodo 2014-2020» (COM (2013) 83) pone tra gli obiettivi fondamentali da perseguire il pieno ed efficace utilizzo dei fondi dell'Unione europea e il loro coordinamento con i finanziamenti dalla Banca mondiale, dalla Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa e della Banca europea per gli investimenti;
    considerato il perdurare della crisi, è insostenibile che il nostro Paese, oltre ad essere il terzo contributore netto del bilancio dell'Unione europea, continui a versare quote significative di capitale a fondi e strumenti di solidarietà istituiti nell'ambito dell'Unione europea o di altre organizzazioni e istituzioni finanziarie internazionali, che appesantiscono il debito pubblico già molto elevato e sono computati ai fini dei parametri di finanza pubblica fissati dal Patto di stabilità e crescita,

impegna il Governo:

   a conservare l'attuale misura di partecipazione e di diritto di voto all'interno dell'istituto, considerato il rilievo sociale e politico degli obiettivi perseguiti dalla Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa;
   ad adottare misure per promuovere presso le istituzioni italiane, nazionali e locali, la conoscenza delle opportunità che la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa offre;
   ad adoperarsi affinché sia data attuazione a quanto raccomandato dalla Commissione europea, favorendo il coordinamento delle risorse dell'Unione europea con gli stanziamenti della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa e di altri strumenti finanziari internazionali;
   ad avviare approfondimenti con la Banca di sviluppo del Consiglio di Europa, al fine di verificare la possibilità di interventi straordinari in Italia rivolti, in particolare, all'edilizia scolastica e carceraria, alla salvaguardia del patrimonio storico e culturale, alla prevenzione di catastrofi naturali e alla protezione del territorio, allo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese e ai contratti di riallocazione dei licenziati;
   ad adoperarsi affinché i contributi alla Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, nonché a fondi e meccanismi di assistenza finanziaria costituiti nell'ambito dell'Unione europea o di altre organizzazioni sovranazionali e internazionali versati da Stati membri dell'Unione europea, in particolare ove essi si trovino in situazione di recessione o abbiano un elevato indebitamento, non siano computati ai fini del calcolo delle soglie previste per il deficit e il debito pubblico dal Patto di stabilità e crescita.
(1-00366) «Galgano, Quintarelli, Vitelli, Tinagli, Capua, Rabino, Vecchio, Catania, Matarrese, Antimo Cesaro, Vargiu, Mazziotti Di Celso».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

banca di sviluppo

Consiglio d'Europa

finanze internazionali

progetto d'investimento

piano di finanziamento

piccole e medie imprese

utilizzazione degli aiuti