Legislatura: 17Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 FAVA CLAUDIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 BOCCADUTRI SERGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014 CATALANO IVAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 05/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/03/2014 Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' INTERVENTO PARLAMENTARE 20/03/2014 Resoconto PAGANO ALESSANDRO NUOVO CENTRODESTRA Resoconto PASTORINO LUCA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 26/03/2014 Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 26/03/2014 Resoconto SCHIRO' GEA PER L'ITALIA Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto BERNARDO MAURIZIO NUOVO CENTRODESTRA Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/03/2014
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/03/2014
DISCUSSIONE IL 20/03/2014
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/03/2014
ACCOLTO IL 26/03/2014
PARERE GOVERNO IL 26/03/2014
DISCUSSIONE IL 26/03/2014
APPROVATO IL 26/03/2014
CONCLUSO IL 26/03/2014
La Camera,
premesso che:
la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB), creata nel 1956, è la più antica tra le istituzioni finanziarie internazionali europee, l'unica a vocazione esclusivamente sociale e nasce per fornire aiuti volti a risolvere la problematica dei rifugiati; il suo campo d'azione si è progressivamente esteso ad altri settori, per contribuire in maniera sempre più incisiva al rafforzamento della coesione sociale in Europa;
la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa è lo strumento finanziario della politica di solidarietà del Consiglio d'Europa;
la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, quale banca multilaterale di sviluppo, attraverso prestiti partecipa al finanziamento di progetti sociali, risponde a condizioni di emergenza, concorre al miglioramento delle condizioni di vita e alla coesione sociale nelle regioni meno avvantaggiate del continente europeo;
la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa accorda i suoi prestiti in Europa, ai Paesi membri; basa la propria attività su fondi e riserve propri e non riceve dagli Stati membri alcun aiuto o sovvenzione; la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa non finanzia direttamente gli individui;
i campi d'intervento, stabiliti dal consiglio d'amministrazione, riguardano ambiti sociali ben precisi: rafforzamento dell'integrazione sociale, gestione ambientale, sostegno alle infrastrutture pubbliche a vocazione sociale, sviluppo del capitale umano;
la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa è composta da 41 Stati membri appartenenti al Consiglio d'Europa, tra i quali l'Italia è socio fondatore, con la maggiore percentuale di partecipazione al capitale sociale 16,735 per cento, insieme alla Francia e alla Germania;
nonostante ciò, l'Italia risulta essere tra gli ultimi beneficiari, in termini di finanziamento di progetti, tra tutti gli Stati che hanno avuto accesso ai crediti della Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa;
sebbene le politiche di coesione sociale siano un asse portante della strategia Europea ed un'esigenza fondamentale per il nostro Paese, l'Italia non ha avuto nessun progetto finanziato nell'ultimo triennio;
un corretto utilizzo della Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, quale strumento finanziario specificamente votato alle politiche sociali, potrebbe contribuire a risolvere emergenze contingenti di particolare allarme sociale e fortemente sentite, sia dalla cittadinanza che dalle istituzioni più sensibili italiane ed europee;
essa potrebbe essere una valida leva finanziaria per sviluppare un piano di investimenti per le piccole e medie imprese che comporti la creazione di posti di lavoro per la riduzione della disoccupazione giovanile e per risolvere le emergenze costituite dalla fatiscenza degli edifici scolastici, degli edifici carcerari, degli edifici che ospitano i rifugiati e i senzatetto;
vista la specifica finalizzazione ambientale degli interventi, i finanziamenti erogati dalla Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa possono contribuire alla reale concretizzazione del piano di bonifiche ambientali, che riporti la speranza a quelle popolazioni doppiamente colpite dagli effetti dell'inquinamento selvaggio: colpite nella salute e nella sicurezza agroalimentare dei prodotti territoriali,
impegna il Governo
ad attivarsi al fine di promuovere e fornire adeguata assistenza presso tutti i soggetti potenzialmente destinatari dei finanziamenti erogati dalla Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, per una migliore conoscenza della stessa quale istituto finanziario vocato al finanziamento di progetti di coesione sociale, al fine di permettere l'utilizzo anche di questo ulteriore importante strumento per la riduzione della disoccupazione giovanile, il miglioramento delle condizioni residenziali scolastiche, carcerarie e di rifugiati e senzatetto e la bonifica delle porzioni di Paese criminalmente inquinate.
(1-00353) «Pannarale, Migliore, Ricciatti, Di Salvo, Scotto, Marcon, Fava, Boccadutri, Aiello, Lacquaniti, Melilla, Ferrara, Matarrelli, Catalano».
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