ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00340

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 172 del 12/02/2014
Abbinamenti
Atto 1/00354 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00364 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00365 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00367 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00370 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00385 abbinato in data 20/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORGETTI GIANCARLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 12/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 20/03/2014
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/02/2014


Stato iter:
25/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/03/2014
Resoconto CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/03/2014
Resoconto BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 25/03/2014
Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/03/2014
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA
Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PIZZOLANTE SERGIO NUOVO CENTRODESTRA
Resoconto ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto MILANATO LORENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 25/03/2014
Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/03/2014
Resoconto DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 25/03/2014
Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/03/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/03/2014

DISCUSSIONE IL 20/03/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/03/2014

DISCUSSIONE IL 25/03/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/03/2014

ACCOLTO IL 25/03/2014

PARERE GOVERNO IL 25/03/2014

APPROVATO IL 25/03/2014

CONCLUSO IL 25/03/2014

Atto Camera

Mozione 1-00340
presentato da
GIORGETTI Giancarlo
testo presentato
Mercoledì 12 febbraio 2014
modificato
Martedì 25 marzo 2014, seduta n. 197

   La Camera,
   premesso che:
    tra gli ultimi giorni del mese di gennaio e i primi giorni di febbraio 2014, in Veneto ed in Emilia si sono verificati eventi atmosferici di grandissima intensità, piogge persistenti e nevicate anche a bassa quota;
    nel modenese si è resa necessaria l'evacuazione dei cittadini residenti in aree particolarmente esposte alle esondazioni, in particolare nei territori compresi nei comuni di Bastiglia, Bomporto, Sorbara, Bosco di San Felice, Finale Emilia, Camposanto, Albareto, e tali calamità hanno provocato allagamenti e frane in vaste zone della bassa modenese ed altre zone emiliano-romagnole;
    in Veneto le precipitazioni piovose e nevose hanno causato l'interruzione delle comunicazioni e della viabilità, esondazione di fiumi, allagamenti di terreni agricoli e di centri abitati, di sottopassi e di garage privati, frane e smottamenti su strade, chiusura di molti passi dolomitici, un blackout elettrico prolungato dovuto alle linee dell'alta tensione, in particolare tra le aree del Cadore, dello Zoldano, del Comelico e dell'Agordino, mentre numerose aree del Veneto orientale ed occidentale, del basso padovano e del vicentino erano interessate da allagamenti ed inondazioni;
    le calamità nevose nella zona dolomitica e prealpina del Veneto, con interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica in Cadore e chiusura di passi e impianti sciistici, hanno avuto contraccolpi particolarmente pesanti perché ha compromesso, in alcuni casi in modo definitivo, la stagione turistica invernale, che per quelle zone rappresenta l'unica fonte di reddito;
    per contro, la costa veneta e le spiagge di Rosolina, Sottomarina, Lido di Venezia, Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea, Caorle e Bibione hanno subito gli effetti del maltempo con l'accumulo di rifiuti e detriti, la cui pulizia e ripristino delle spiagge deve essere operata con celerità per garantire l'avvio degli stabilimenti balneari della stagione turistica estiva alle porte;
    mentre numerose zone della montagna veneta erano bloccate dalle abbonanti nevicate, in pianura il maltempo faceva crescere repentinamente il livello dei principali fiumi emiliani, vicentini e padovani, come il Secchia, il Bacchiglione ed il Brenta, esondati in alcuni punti del loro corso e tanto da costringere, in alcune località, tra cui Bovolenta, Battaglia Terme, Montegrotto Terme, Chioggia ed alcuni quartieri di Padova, a sgomberare le case, sfollando centinaia di famiglie; a Montegrotto Terme una donna a causa del maltempo è deceduta;
    nel periodo compreso tra il 30 gennaio ed il 10 febbraio 2014 la provincia di Verona è stata colpita da precipitazioni importanti che hanno messo in crisi l'intera rete di scolo. Particolarmente colpita la bassa veronese con allagamenti importanti nei comuni di Legnago, Cerea, Terrazzo, Bevilacqua e Boschi S. Anna, causa la tracimazione di alcuni corsi d'acqua ed il reflusso della rete fognaria. Sono stati rilevati gravi danni al manto stradale (buche di vario genere ed entità); danni ad abitazioni private (allagamenti seminterrati, allagamenti pian terreni); gravi sofferenze (asfissia) ai seminativi invernali e alle piantagioni di vigneti e frutteti (in particolar modo nei comuni di Terrazzo, Bevilacqua e Boschi S. Anna dove gli allagamenti si sono protratti per 7 giorni consecutivi); danni alle scarpate dei corsi d'acqua (frane), con pericolo per la pubblica incolumità, anche in considerazione che spesso in sommità ci sono strade provinciali o comunali;
    nel modenese l'alluvione ha ulteriormente aggravato la situazione sociale ed economica di parte del territorio emiliano-romagnolo, già compromessa dagli eventi sismici del 2012 e dagli eventi atmosferici del 2013, con danni diretti e indiretti, provocati dall'allagamento di oltre dieci mila ettari di terreni coltivati ed abitati, ad oggi incalcolabili;
    in data 3 febbraio 2014, il presidente della giunta regionale del Veneto dichiarava lo «stato di crisi» per gli eccezionali eventi atmosferici verificatesi in Veneto a partire dal 30 gennaio 2014, provvedendo, altresì, a chiedere al Consiglio dei ministri la dichiarazione dello «stato di emergenza» ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modificazioni e integrazioni, e tale richiesta è motivata anche dalle pesanti conseguenze che l'evento calamitoso ha determinato sull'economia locale veneta, come nel settore turistico montano, con danni enormi agli impianti di risalita sepolti dalla neve;
    complessivamente tra le province di Treviso, Venezia, Vicenza, Verona e Padova, sono diverse centinaia le abitazioni civili e le attività economiche che hanno subito danni strutturali agli edifici, rendendoli parzialmente o completamente inagibili, e oggi i comuni veneti ed emiliani interessati dalle calamità stanno predisponendo una stima precisa dei danni riscontrati, così da impegnare, conseguentemente, le necessarie somme per ripristinare le infrastrutture danneggiate, quali principalmente strade, ponti ed edifici pubblici;
    i danni prodotti alle abitazioni e alle imprese giustificano il ricorso anche al fondo di solidarietà dell'Unione europea, giacché i danni diretti stimati potrebbero nel loro complesso raggiungere i 3 miliardi di euro indicati dal regolamento (Ce) 11 novembre 2002, n. 2012/2002, e, in conformità a quanto disposto dal menzionato regolamento, la domanda di contributo deve pervenire alla Commissione europea entro 10 settimane a partire dal primo danno subito;
    qualora l'ammontare dei danni fosse al di sotto della predetta soglia comunitaria, è necessario comunque che lo Stato intervenga a favore delle popolazioni e delle imprese colpite tramite la defiscalizzazione e la decontribuzione, per il biennio 2014-2015, tanto più che la sola regione Veneto contribuisce alle entrate dello Stato con un «residuo fiscale» di oltre 20 miliardi di euro;
    nell'ambito dei richiesti interventi statali deve essere prevista anche l'esclusione dal patto di stabilità interno dei fondi occorrenti ai comuni per la manutenzione e la messa in sicurezza idraulica dei rispettivi territori colpiti dagli eccezionali eventi atmosferici di gennaio e febbraio 2014;
    il Governo, così come in analoghe vicende accadute nel recente passato, ha già fatto ricorso allo strumento del decreto-legge per disporre interventi, anche finanziari, immediati,

impegna il Governo:

  compatibilmente con le relative risorse stanziate:
   a deliberare lo «stato di emergenza» per gli eccezionali eventi atmosferici verificatesi nelle aree comprese tra l'Emilia-Romagna ed il Veneto a partire dal gennaio 2014, ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modificazioni e integrazioni;
   ad assumere iniziative normative finalizzate a sostenere le popolazioni e le imprese colpite dagli eccezionali eventi atmosferici di gennaio e febbraio 2014 tramite la defiscalizzazione e la decontribuzione per il triennio 2014-2016, sospendendo immediatamente ogni adempimento fiscale, contributivo e assicurativo relativo a persone fisiche e giuridiche, nonché i mutui, per i contribuenti e le imprese dei comuni veneti ed emiliani interessati dagli eventi calamitosi;
   ad assumere iniziative per stanziare, nell'ambito delle prossime iniziative normative, risorse da destinare alle persone fisiche e alle attività d'impresa per il ristoro di danni derivanti dalla perdita di beni come la prima abitazione o i mobili strumentali all'esercizio delle attività stesse, assumendo iniziative per incrementare le ulteriori risorse a favore degli enti locali contro il dissesto idrogeologico e prevedendo, altresì, che le somme provenienti dallo Stato e le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalle province e dai comuni, nonché le risorse proprie di tali enti impiegate per far fronte all'emergenza alluvionale e alle conseguenti opere di ripristino, siano escluse dai limiti imposti dal patto di stabilità, sia delle regioni che degli enti locali.
(1-00340)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Giancarlo Giorgetti, Giorgia Meloni, Matteo Bragantini, Gianluca Pini, Busin, Caon, Marcolin, Prataviera, Allasia, Borghesi, Bossi, Buonanno, Caparini, Fedriga, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Rondini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Emilia-Romagna

Veneto

disastro naturale

comune

inondazione

intervento finanziario

terreno agricolo