CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 dicembre 2017
935.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 338

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 20 dicembre 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 16.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Mario MARAZZITI, presidente, comunica che la deputata Eugenia Maria ROCCELLA cessa di far parte della Commissione.

Pag. 339

5-10102 Businarolo: Iniziative per la prevenzione secondaria dei tumori, con particolare riferimento alla situazione del Veneto.

  Il sottosegretario Davide FARAONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Silvia GIORDANO (M5S), replicando in qualità di cofirmataria dell'interrogazione in oggetto, si dichiara insoddisfatta della risposta. Al riguardo, ricorda che in Veneto è stata realizzata una drastica riduzione della spesa per la diagnostica, in particolare per gli screening oncologici, con effetti negativi per la salute dei cittadini. Pertanto, a seguito di tale decisione, il medico di medicina generale non potrà più prescrivere il cosiddetto «esame polifasico» che permette di individuare la malattia con precisa immediatezza. In proposito, fa presente che nella lotta ai tumori esistono due strategie principali: la «prevenzione primaria», che si realizza attraverso uno stile di vita sano, e la «prevenzione secondaria», che consiste nel diagnosticare la malattia in maniera preventiva e immediata, prima quindi che si manifesti a livello clinico. Le motivazioni del taglio operato dalla regione Veneto fanno riferimento a una «ipertrofia nelle liste di attesa», che danneggerebbe le donne che necessitano realmente degli esami specifici richiesti. Una tale scelta, però, crea un evidente impedimento all'attuazione di un sistema di prevenzione, che rappresenta un elemento basilare nel contrasto alle patologie oncologiche e in molti altri casi.

5-11393 Mognato: Iniziative per assicurare il rispetto della normativa vigente in materia di vigilanza negli ambienti e nei luoghi di lavoro.

  Il sottosegretario Davide FARAONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Michele MOGNATO (MDP), replicando, osserva che gli elementi forniti dalla regione Veneto presentano elementi di vaghezza in relazione alle figure professionali utilizzate. Stigmatizza, in particolare, il fatto che non sempre i soggetti che effettuano la vigilanza negli ambienti e nei luoghi di lavoro sono in possesso del necessario titolo professionale. Auspica, pertanto, un sollecito svolgimento dei controlli annunciati dal Governo nella risposta fornita.

5-12014 Amato: Adozione del decreto attuativo dell'articolo 5-bis del decreto-legge n. 243 del 2016, sull'ammodernamento dei servizi di radioterapia oncologica nelle regioni del Mezzogiorno e nelle isole.

  Il sottosegretario Davide FARAONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Maria AMATO (PD), replicando, si dichiara si dichiara soddisfatta della risposta, esprimendo l'auspicio che le risorse stanziate non siano disperse in un numero eccessivo di interventi, al fine di assicurare il raggiungimento dell'obiettivo, connesso all'esigenza di garantire l'ammodernamento dei servizi di radioterapia oncologica.

  Mario MARAZZITI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.25.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 20 dicembre 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 16.25.

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Modifiche all'articolo 5 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di assegno spettante a seguito di scioglimento del matrimonio o dell'unione civile.
Nuovo testo C. 4605 Ferranti.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Mario MARAZZITI, presidente, in sostituzione della relatrice, deputata Giuditta Pini, impossibilitata a intervenire nella seduta odierna, ricorda che la XII Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla II Commissione (Giustizia) sul nuovo testo della proposta di legge n. 4605, recante modifiche all'articolo 5 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di assegno spettante a seguito di scioglimento del matrimonio o dell'unione civile.
  Il provvedimento, che consta di due articoli, è volto ad adeguare la disciplina sull'assegno di divorzio a quelle della maggior parte dei Paesi europei, consentendo di evitare, da un lato, che lo scioglimento del matrimonio sia causa di indebito arricchimento e, dall'altro, che sia causa di degrado esistenziale del coniuge economicamente più debole. L'intervento normativo si rende necessario alla luce dei contrastanti orientamenti giurisprudenziali in materia di determinazione dell'ammontare dell'assegno, in relazione ai quali, accanto alla tradizionale considerazione dell'assegno quale mezzo di conservazione del tenore di vita mantenuto in costanza di vincolo, si è ultimamente evidenziata la considerazione dell'assegno esclusivamente quale sostegno all'ex coniuge privo di mezzi.
  Passando al contenuto del provvedimento, segnala che l'articolo 1, sostituendo il comma 6 dell'articolo 5 della legge n. 898 del 1970, modifica la disciplina vigente in materia di riconoscimento del diritto all'assegno divorzile e di modalità di determinazione, applicabile anche ai casi di scioglimento delle unioni civili. Ricorda che, sulla base della disposizione vigente, contestualmente alla sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, il tribunale, tenuto conto delle condizioni dei coniugi, delle ragioni della decisione, del contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare e alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune, del reddito di entrambi, e valutati tutti i suddetti elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio, dispone l'obbligo per un coniuge di somministrare periodicamente a favore dell'altro un assegno quando quest'ultimo non ha mezzi adeguati o comunque non può procurarseli per ragioni oggettive.
  Fa presente che il nuovo testo del provvedimento in esame prevede la possibilità per il tribunale di riconoscere il diritto all'assegno divorzile, destinato a equilibrare, per quanto possibile, la disparità che il divorzio crea nelle condizioni di vita rispettive dei coniugi. Quanto ai criteri di determinazione dell'ammontare dell'assegno, si introduce un nuovo comma che elenca i parametri che il tribunale deve tenere presente ai fini dell'attribuzione dell'assegno. Tra di essi, per quanto di interesse della Commissione Affari sociali, segnala, in particolare, il fatto che si dovrà tenere conto anche dell'impegno di cura di figli comuni minori, disabili o comunque non economicamente indipendenti.
  Si prevede anche la possibilità per il tribunale di predeterminare la durata dell'assegno nei casi in cui la ridotta capacità reddituale del richiedente sia dovuta a ragioni contingenti o comunque superabili. Si stabilisce, inoltre, che l'assegno non è dovuto nel caso di nuove nozze, di unione civile con altra persona o di una stabile convivenza del richiedente l'assegno.
  Sulla base dell'articolo 2, infine, la nuova disciplina è applicabile anche ai procedimenti per lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio in corso alla data di entrata in vigore della presente legge.
  Sulla base di tali considerazioni, propone l'espressione di un parere favorevole. Pag. 341
  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, concernente la responsabilità dei dirigenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Testo unificato C. 3830 Pellegrino e abb.
(Parere alle Commissioni riunite VII e XI).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giovanni MONCHIERO (Misto-CI-EPI), relatore, ricorda che il testo unificato delle proposte di legge all'esame della XII Commissione interviene sulla responsabilità dei dirigenti e dei funzionari scolastici in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per quanto attiene alla conduzione e all'utilizzo degli edifici destinati all'istruzione e alla formazione, con l'obiettivo di risolvere le criticità emerse in ordine alla titolarità della responsabilità in materia di sicurezza nelle scuole.
  Segnala che il provvedimento, che si compone di un solo articolo, introduce nell'articolo 18 del testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di cui al decreto legislativo n. 81 del 2008, un nuovo comma 3-ter, stabilendo che i dirigenti o i funzionari, compresi i dirigenti delle istituzioni scolastiche, siano esentati da qualsiasi responsabilità, onere civile, amministrativo e penale qualora abbiano assolto tempestivamente all'obbligo di richiesta di interventi strutturali di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati. I dirigenti delle istituzioni scolastiche, qualora, sulla base di una valutazione svolta con la diligenza del buon padre di famiglia, rilevino la sussistenza di un pericolo grave e immediato, possono interdire parzialmente o totalmente l'utilizzo dei locali e degli edifici assegnati, nonché ordinarne l'evacuazione, dandone tempestiva comunicazione all'amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione, nonché alla competente autorità di pubblica sicurezza.
  La lettera b) dell'articolo unico, introducendo un ulteriore comma all'articolo 28 del medesimo decreto legislativo, prevede che, per le sedi delle istituzioni scolastiche, la valutazione dei rischi strutturali degli edifici e l'individuazione delle misure necessarie a prevenirli sono di esclusiva competenza dell'amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione.
  Alla luce delle considerazioni svolte, propone l'espressione di un parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 16.35.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 20 dicembre 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 16.35.

7-01360 Lenzi e 7-01417 Silvia Giordano: Tumori dovuti a varianti patogenetiche.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione di un testo unificato delle risoluzioni n. 8-00284).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 13 dicembre 2017.

  Il sottosegretario Davide FARAONE, con riferimento alla risoluzione Silvia Giordano n. 7-01417, sulla quale nella Pag. 342precedente seduta non aveva avuto modo di pronunciarsi, esprime parere favorevole sul primo, sul quarto e sul quinto impegno. Esprime altresì parere favorevole sul secondo impegno, a condizione che si riformulato nel senso di impegnare il Governo ad adottare iniziative per avviare nell'ambito dei programmi regionali di «screening» mammografico i percorsi di valutazione del rischio genetico, in collaborazione con le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed acquisiti preventivamente i pareri tecnici del Consiglio superiore di sanità e dell'Istituto superiore di sanità. Esprime, quindi, parere favorevole sul terzo impegno, purché sia riformulato nel senso di premettere il riferimento all'adozione di opportune iniziative per promuovere un approccio di politica sanitaria focalizzato sull'efficacia e sull'appropriatezza clinica delle prestazioni
  Per quanto concerne il sesto, il settimo e l'ottavo impegno, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati nel senso di premettere ai rispettivi contenuti le parole «a valutare la possibilità di».

  Donata LENZI (PD) ritiene che, data la sostanziale analogia dei contenuti delle due risoluzioni, vi siano le condizioni, anche alla luce del parere espresso dal Governo, per presentare una proposta di testo unificato di tali risoluzioni.
  Procede, quindi, ad illustrare tale proposta (vedi allegato 4).

  Silvia GIORDANO (M5S) concorda con la proposta formulata dalla deputata Lenzi e dalle considerazioni da lei svolte circa la rilevanza di approvare una risoluzione condivisa su un tema così importante.

  La Commissione approva all'unanimità il testo unificato delle risoluzioni Lenzi n. 7-01360 e Silvia Giordano n. 7-01417, che assume il numero 8-00284.

7-01331 Lorefice, 7-01408 Rondini e 7-01409 Miotto: Indennizzo nei confronti dei soggetti danneggiati da emotrasfusioni o da vaccinazioni.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione. – Approvazione di un nuovo testo delle risoluzioni nn. 8-00285, 8-00287 e 8-00286).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo nella seduta del 13 dicembre 2017.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che è stata presentata la risoluzione Rondini n. 7-01408, vertente sulla medesima materia e che, pertanto, le tre risoluzioni saranno discusse congiuntamente. Ricorda, quindi, che nella seduta del 13 dicembre scorso il sottosegretario Faraone ha espresso il parere del Governo sulle risoluzioni Lorefice n. 7-01331 e Miotto n. 7-01409.

  Il sottosegretario Davide FARAONE, con riferimento alla risoluzione Rondini n. 7-01408, con riferimento al primo impegno, analogo al secondo impegno della risoluzione presentata dalla deputata Lorefice, esprime parere contrario.
  Esprime parere favorevole sul secondo impegno, analogo al terzo impegno della risoluzione Lorefice e al quarto impegno della risoluzione Miotto, a condizione che sia riformulato nei termini seguenti: «a ribadire che le disposizioni di cui alle legge 25 febbraio 1992, n. 210, si applicano anche al diritto all'indennizzo dei soggetti che hanno subito danni a seguito di vaccinazione non obbligatorie ma raccomandate».
  Esprime, quindi, parere favorevole sul terzo impegno, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «ad assumere iniziative, nel rispetto della normativa sulla tutela della privacy, per la definizione e la pubblicazione delle graduatorie degli aventi diritto a percepire gli indennizzi di cui alla legge n. 229 del 2005».
  Esprime, altresì, parere favorevole sul quarto impegno, a condizione che sia Pag. 343riformulato nei seguenti termini: «ad assumere iniziative, nel rispetto della normativa della privacy e conformemente alla disciplina di accesso e trasparenza degli atti amministrativi, a rendere pubblici, tramite il Ministero della salute, i dati relativi al contenzioso di cui alla legge n. 210 del 25 febbraio 1992, al fine di valutare a fini statistici l'incidenza dannosa delle vaccinazioni obbligatorie, quantificare le domande, calcolare i tempi di evasione delle pratiche di ricorso, quantificare le liquidazioni e rendere consultabili da chiunque i dati che difficilmente risultano oggi reperibili».
  Con riferimento alla risoluzione Lorefice n. 7-01331, ritiene opportuno fornire un chiarimento su una questione sorta nella seduta precedente: ad avviso della predetta deputata, infatti, vi sarebbe un'incongruenza tra il parere contrario espresso dal Governo sul sesto impegno contenuto nella sua risoluzione, concernente la possibilità che siano adottate iniziative per definire una norma di interpretazione autentica volta a chiarire che gli eredi di soggetti morti a seguito di vaccinazioni o emotrasfusioni possono accedere all'equa riparazione e gli emendamenti al disegno di legge di bilancio approvati dalla XII Commissione. Al riguardo, precisa che il parere contrario espresso dal Governo deve intendersi riferito esclusivamente allo strumento (una norma di interpretazione autentica) e non al fine (l'estensione anche agli eredi delle persone danneggiate che agiscono «iure proprio»), in merito al quale il Governo è assolutamente favorevole, come dimostra l'impegno profuso in occasione dell'esame del disegno di legge di bilancio a favore dell'approvazione degli emendamenti rivolti a tale specifico fine.
  Su tale specifico aspetto, l'Ufficio legislativo del Ministero della salute aveva richiesto il parere dell'Avvocatura dello Stato, la quale ha ritenuto che, sulla base della normativa vigente, non sia possibile intervenire con una disposizione di interpretazione autentica, essendo chiaro che i soggetti cui si fa riferimento, ovvero gli eredi delle persone danneggiate da emotrasfusioni o da vaccinazioni, sono certamente esclusi dalla normativa attuale. L'eventuale intervento normativo, dunque, non avrebbe potuto certamente essere di interpretazione autentica, ma avrebbe dovuto configurarsi come un intervento di carattere novativo, in grado di estendere l'applicazione della disciplina vigente anche agli eredi danneggiati.
  Alla luce delle considerazioni svolte, ribadendo che il Ministero della salute è da sempre sensibile alla problematica in questione, ricorda che nell'ultima seduta della Commissione Bilancio, conclusasi nella mattinata odierna, sull'AC 4768 sono stati approvati emendamenti che prevedono l'estensione – non in via interpretativa – dell'equa riparazione anche a favore di tutti gli eredi che agiscono «iure proprio».

  Marialucia LOREFICE (M5S), accoglie le proposte di riformulazione avanzate dal Governo nella precedente seduta nonché nella seduta odierna, con riferimento al sesto impegno.
  Chiede, quindi, che si proceda alla votazione per parti separate.

  Mario MARAZZITI, presidente, pone in votazione le premesse della risoluzione Lorefice n. 7-01331 insieme al primo, al terzo, al sesto e all'ottavo ed ultimo impegno, come riformulati (vedi allegato 5).

  La Commissione approva le premesse, il primo, il terzo, il sesto e l'ottavo impegno della risoluzione Lorefice n. 7-01331, come riformulati (vedi allegato 5).

  Mario MARAZZITI, presidente, pone in votazione le restanti parti della risoluzione Lorefice n. 7-01331.

  La Commissione respinge il secondo, il quarto, il quinto e il settimo impegno della risoluzione Lorefice n. 7-01331.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) riformula la propria risoluzione ritenendo ragionevoli le proposte avanzate dal Governo nella precedente seduta.

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  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che si passerà alla votazione della risoluzione Miotto n. 7-01409, come riformulata dalla presentatrice, in quanto non assorbita e non preclusa.

  La Commissione approva la risoluzione Miotto n. 7-01409, come riformulata dalla presentatrice (vedi allegato 6).

  Marco RONDINI (LNA) riformula la propria risoluzione nel senso di espungere il primo impegno e di accogliere le proposte del Governo con riferimento al secondo, al terzo e al quarto impegno.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che si passerà alla votazione della risoluzione Rondini n. 7-01408, come riformulata dal presentatore, in quanto non assorbita e non preclusa.

  La Commissione approva la risoluzione Rondini n. 7-01408, come riformulata dal presentatore (vedi allegato 7).

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che, a seguito della riformulazione da parte dei presentatori e della successiva approvazione, le risoluzioni Lorefice n. 7-01331, Miotto n. 7-01409 e Rondini n. 7-01408, assumono, rispettivamente, il numero 8-00285, 8-00286 e 8-00287.

  La seduta termina alle 17.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17 alle 17.05.

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