CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 dicembre 2017
924.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 135

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.50 alle 10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 dicembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Vito de Filippo.

  La seduta comincia alle 13.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 e relativa nota di variazioni.
C. 4768 e C. 4768/I Governo, approvati dal Senato.

(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 dicembre 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso. Ricorda che il termine per la presentazione Pag. 136di emendamenti e ordini del giorno è scaduto ieri, 5 dicembre, alle ore 19. Comunica che sono stati presentati circa 50 emendamenti, il cui fascicolo è in distribuzione. Sono inammissibili, in quanto privi di compensazione, gli emendamenti 4768/VII/1.3 Malpezzi, 4768/VII/1.31 e 4768/VII/1.33 Binetti, 4768/VII/1.34 e 4768/VII/1.35 Segoni, 4768/VII/1.37 Ghizzoni e 4768/VII/1.38 Mongiello. Sono, altresì, inammissibili gli emendamenti 4768/VII/1.6 Ascani per inidoneità della copertura e gli emendamenti 4768/VII/1.24 Malpezzi, 4768/VII/1.32 Binetti e 4768/VII/1.48 Bini, in quanto estranei alla materia propria del provvedimento. L'emendamento 4768/VII/1.2 Ascani è ammissibile a patto che sia riformulato nel senso di modificare la cifra indicata di euro 17.385.300 in 17.085.300. Avverte che il termine per la presentazione di eventuali ricorsi avverso tali pronunzie è fissato per le ore 15 di oggi e che la seduta riprenderà al termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 6 dicembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Vito de Filippo.

  La seduta comincia alle 13.15.

7-01370 Pannarale, 7-01387 Vezzali, 7-01404 Coscia e 7-01407 Nicchi: Sui progetti di alternanza scuola-lavoro.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio – Abbinamento della risoluzione Luigi Gallo 7-01411).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto delle risoluzioni 7-01370 Pannarale, 7-01387 Vezzali, 7-01404 Coscia e 7-01407 Nicchi, rinviato nella seduta del 28 novembre 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che è stata assegnata la risoluzione 7-01411 Luigi Gallo. Vertendo su analoga materia s'intende abbinata.
  (Così rimane stabilito).

  Luigi GALLO (M5S), nell'illustrare la sua risoluzione, ricorda che nella seduta dedicata all'esame delle risoluzioni presentate dai colleghi sulla materia dell'alternanza scuola lavoro era emerso, in particolare, il tema dell'obbligatorietà delle ore ad essa dedicate: 400 per gli istituti tecnici e professionali e 200 per i licei. A suo avviso, l'obbligatorietà non consente la flessibilità necessariamente connessa a questo tipo di intervento. I territori sono differenti, con peculiarità economiche e sociali diversificate e l'alternanza scuola lavoro dovrebbe tenerne conto. In materia di orientamento, rileva che per gli studenti degli istituti professionali erano già previste esperienze di lavoro estivo che veniva retribuito. Oggi i ragazzi, in ottemperanza alle disposizioni in materia di alternanza scuola lavoro, svolgono le stesse esperienze a titolo gratuito. Ricorda, inoltre, che – in occasione dell'esame della legge sulla buona scuola – aveva già rimarcato la necessità di aumentare le risorse previste per questa misura: esse sono effettivamente state raddoppiate, ma è stato raddoppiato anche il numero delle ore da dedicarvi. Pertanto, le risorse continuano ad essere insufficienti. Rileva, inoltre, che già la locuzione stessa contiene in sé i limiti di questa misura, perché da un punto di vista pedagogico ed educativo, alternare la scuola al lavoro non consente ai ragazzi di acquisire le competenze auspicate. Peraltro, essi corrono seriamente il rischio di specializzarsi in lavori che domani potrebbero non esistere più. Reputerebbe più efficace prevedere «l'apprendimento in azione» sul territorio, al fine di conoscere in modo trasversale le professioni esistenti legate alle peculiarità Pag. 137locali. Propone che venga effettuata una mappatura dei luoghi pubblici e privati nei quali le esperienze di lavoro siano realmente fattibili, perché in grado di offrire ai ragazzi spazi di formazione idonei dal punto di vista della sicurezza. Inoltre, sarebbe opportuna una short list di formatori pubblici con professionalità adeguate a garantire la qualità dell'apprendimento. A tale proposito, ricorda il service learning lanciato dal Miur per lo sviluppo di competenze trasversali attraverso il servizio della comunità. Concludendo, raccomanda un cambiamento dell'alternanza scuola lavoro che punti a maggiori flessibilità, qualità e risorse.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD) deve riconoscere, per la prima volta in questa legislatura, come fondate le osservazioni del collega Luigi Gallo. Rammentato che il principio dell'alternanza scuola lavoro, come modalità di sviluppo di competenze e non di meri saperi, è già presente nell'ordinamento italiano dal 2005, afferma che la legge n. 107 del 2015 intendeva questa misura come viatico per fare acquisire agli studenti competenze trasversali. Le audizioni svolte durante l'esame istruttorio della «buona scuola» hanno rivelato che le associazioni dei datori di lavoro auspicano non che i ragazzi sappiano un mestiere, ma che sappiano vivere nel mondo del lavoro con competenze non professionali trasversali. Viceversa, la materia delle competenze professionali e del tirocinio è disciplinata in altre leggi, a partire dal Jobs act. Concorda pertanto con il collega Gallo che si potrebbe parlare di «alternanza formativa». Essa infatti è una metodologia didattica, che deve poter contare non solo e non tanto sull'ambito delle imprese, ma anche e soprattutto con il terzo settore e con il mondo della cultura. Sarebbe dunque miope affermare che nell'attuazione dell'alternanza scuola lavoro tutto stia andando per il meglio: le critiche invece devono essere tenute in considerazione. Indagare sui profili problematici, tuttavia, non deve significare delegittimare lo strumento, bensì verificare se quella che viene attuata è l'alternanza cui aveva pensato il legislatore. Da questo punto di vista, è essenziale il monitoraggio delle esperienze. Queste ultime, infatti, sono di vario tipo. Ve ne sono di assai virtuose, come per esempio ci rivela l'indagine conoscitiva che la Commissione sta conducendo sulle buone pratiche della diffusione culturale. Se ne è appreso a proposito di realtà nel centro nord, ma anche nel meridione d'Italia. Rammentato che ella ha insegnato lungamente in una scuola che ha sperimentato sin dal 1974 forme di alternanza, persino all'estero, dà atto alla collega Pannarale che vi sono state forme di svilimento dell'istituto e di sfruttamento del lavoro. È per questo che ritiene sacrosante le proteste degli studenti e crede che, quanto ai casi di affidamento ai ragazzi della friggitoria delle patate presso il Mc Donald, occorra far valere con rigore il protocollo d'intesa con la medesima multinazionale che esclude tali mansioni per gli studenti. Conclude, dicendosi contraria all'abolizione dell'obbligatorietà, perché solo con essa si può certificare l'acquisizione delle competenze trasversali e di quelle non formali, la cui acquisizione è pure richiesta dalla normativa europea.

  Luisa BOSSA (MDP) non è convinta che chiamare l'alternanza «apprendimento in azione» muti la sostanza delle cose. A suo avviso, la parola alternanza non dovrebbe significare esclusione, ma avvicendamento. Ripete che non sono le parole che determinano una situazione, ma l'uso improprio e distorsivo che si fa dello strumento. A tale proposito, sarebbe opportuno rivedere l'obbligatorietà dell'alternanza scuola lavoro.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 6 dicembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario Pag. 138di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 13.45.

Introduzione dell'educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione.
Testo unificato C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2324 Roccella, C. 2585 Valeria Valente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani, C. 3423 Castiello, C. 3975 Centemero, C. 4049 Buttiglione e C. 4499 Borghese.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 22 novembre 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che lo scorso 22 novembre la relatrice ed il Governo hanno espresso il loro parere sugli emendamenti. Comunica che sono stati ritirati gli emendamenti Valeria Valente 2.55, 5.45 e 5.8. Chiede se vi siano ulteriori interventi sul complesso degli emendamenti, altrimenti mette in votazione gli emendamenti presentati all'articolo 1.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Bechis 1.1, gli identici emendamenti Murgia 1.4, Borghesi 1.5 e Palmieri 1.6, nonché gli emendamenti Pannarale 1.11 e 1.3 e Borghesi 1.9.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Fucci 1.2 e Bosco 1.10, intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Borghesi 1.7 e 1.8, gli identici emendamenti Bosco 1.12 e Borghesi 1.13, Pannarale 1.121 e Borghesi 1.35 e 1.29.

  Mara CAROCCI (PD), relatrice, sottoscrive gli identici emendamenti Centemero 1.38 e Fucci 1.25.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Centemero 1.38 e Fucci 1.25.

  Alessandro PAGANO (LNA) sottoscrive gli emendamenti Bosco 1.47 e 1.46, Buttiglione 1.23 e Palmieri 1.51.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Bosco 1.47 e Fucci 1.24.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza del presentatore degli emendamenti Bosco 1.18, 1.19, 1.20 e 1.21, intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Pannarale 1.27 e Borghesi 1.30; respinge poi, con distinte votazioni, gli emendamenti Borghesi 1.31, 1.33 e 1.34.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Palmieri 1.37, intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Bosco 1.46, Gigli 1.119 e 1.120.

  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) illustra l'emendamento Bosco 1.43 e ne raccomanda l'approvazione, specificando che esso è volto ad una maggiore chiarezza lessicale del testo, allo scopo di salvaguardarne le finalità positive.

  La Commissione respinge l'emendamento Bosco 1.43.

  Alessandro PAGANO (LNA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Gigli 1.41, ritenendo che si nasca maschio o femmina e questa verità non può subire oscuramenti ideologici.

  Vanna IORI (PD) sottolinea che nel testo non si fa riferimento al genere in quanto tale, ma al rispetto delle differenze.

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  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) concorda con la collega Iori, le cui ragioni emergono chiaramente nel suo emendamento 1.16. Condivide l'esigenza si escludere dal testo ogni termine che possa comportare ambiguità ed indeterminatezza. Pur nella consapevolezza che questa proposta di legge non verrà mai approvata, ritiene importante sottolineare che le differenze non sono mai solo di genere, ma ci sono discriminazioni di varia natura.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Gigli 1.41, 1.40 e 1.39; approva, invece, l'emendamento Iori 1.16.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza del deputato Murgia, intende che abbia rinunciato all'emendamento 1.26. Dichiara altresì preclusi gli emendamenti Binetti 1.17 e gli identici emendamenti Borghesi 1.32 e Roccella 1.36.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA) interviene sull'emendamento Buttiglione 1.23, chiedendo in particolare che vengano illustrate le ragioni del parere contrario della relatrice e del Governo.

  Alessandro PAGANO (LNA) condivide quanto affermato dalla collega Binetti e invita all'approvazione dell'emendamento 1.23, che consentirebbe di evitare che il testo della proposta di legge abbia un contenuto esclusivamente ideologico.

  Luisa BOSSA (MDP) replica che si possono avere idee diverse ed essere in buona fede.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Buttiglione 1.23.

  Alessandro PAGANO (LNA) interviene sugli identici emendamenti Bosco 1.48 e Borghesi 1.49 e osserva, riprendendo una citazione, «che verrà il giorno in cui bisognerà sguainare la spada e scoprire se le foglie sono verdi».

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Bosco 1.48 e Borghesi 1.49.

  Alessandro PAGANO (LNA) interviene sull'emendamento Palmieri 1.51, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Palmieri 1.51 e Borghesi 1.50.

  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) interviene sull'emendamento Bosco 1.104, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Bosco 1.104.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza del presentatore degli emendamenti Bosco 1.108, 1.107, 1.106 e 1.105, intende che vi abbia rinunciato

  La Commissione respinge l'emendamento Giancarlo Giordano 1.78.
  La Commissione approva l'emendamento Chimienti 1.98.

  Alessandro PAGANO (LNA) illustra l'emendamento Borghesi 1.82, raccomandandone l'approvazione.

  Vanna IORI (PD) sottolinea che per differenze di genere non si intende semplicemente la differenza biologica tra maschi e femmine, ma anche ogni differenza comportamentale.

  Maurizio BIANCONI (Misto) stigmatizza veementemente la prosa utilizzata nella proposta di legge, giudicandola inappropriata. Ritiene tuttavia giusto parlare di genere, perché tale termine rispetta ogni identità sessuale.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS) ritiene molto difficile intervenire in un dibattito che vede scagliarsi contro il testo all'esame una posizione ciecamente polarizzata, in nome di un'idea di normalità che non esiste nella realtà: quella che Pag. 140concepisce una rappresentazione del mondo di tipo binario, in antitesi a quella di più ampio respiro, che non si limita a definire l'identità della persona in termini di mera differenza sessuale tra maschi e femmine. A suo avviso, i parlamentari devono farsi carico di garantire i diritti di tutti. Ricorda che la cronaca registra tanti episodi di violenze perpetrate per effetto di una cultura discriminatoria e la proposta di legge in esame si occupa proprio dell'educazione ai sentimenti, a prescindere dall'identità della persona.

  La Commissione respinge l'emendamento Borghesi 1.82.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti Murgia 1.75 e Lainati 1.116, intende che vi abbiano rinunciato.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara preclusi gli emendamenti Chimienti 1.99 e Roccella 1.86.

  Adriana GALGANO (Misto-CI-EPI) sottoscrive gli emendamenti Menorello 1.68, 1.67 e 1.22.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Menorello 1.68 e 1.67.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza del collega Bosco, intende che abbia rinunciato agli emendamenti 1.114, 1.113, 1.112, 1.110, 1.111 e 1.109.

  La Commissione respinge l'emendamento Menorello 1.22.

  Alessandro PAGANO (LNA) illustra l'emendamento Borghesi 1.83, di cui raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Borghesi 1.83.

  Vanna IORI (PD) sottolinea che l'educazione alla differenza di genere e al suo rispetto deve essere avviata sin dall'infanzia.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Borghesi 1.83, Pannarale 1.79 e Bosco 1.42.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) illustra il suo emendamento su 1.93, di cui raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Chimienti 1.93; approva, invece, l'emendamento Chimienti 1.92.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara precluso l'emendamento Chimienti 1.91. Constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Centemero 1.66 , intende che vi abbia rinunciato.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) illustra il suo emendamento su 1.94, di cui raccomanda l'approvazione. Specifica che esso è volto a chiarire che l'educazione all'affettività punta a contrastare ogni tipo di discriminazione, non solo quella legata alle differenze biologiche.

  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) sottolinea che l'approccio duale al concetto di genere non esclude la consapevolezza delle differenze. Tuttavia, negare le specificità implica la dissoluzione delle differenze tra padre e madre. Ricorda che molti stereotipi legati alle differenze anatomiche sono stati da tempo abbandonati o attualizzati. Non è in discussione il rispetto delle differenze, ma il dissolvimento dei ruoli.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD) ricorda che il comma 16 della legge n. 107 del 2015 assicura l'attuazione dei princìpi di pari opportunità, promuovendo l'educazione alla parità tra i sessi nelle scuole, nonché la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, nell'ambito della valorizzazione delle differenze, Pag. 141senza attentare all'identità dei singoli.

  Maurizio BIANCONI (Misto) rimarcata l'importanza di garantire i diritti di tutti da parte del legislatore, ritiene che più che valorizzare le differenze, bisogna rispettarle. Invita i colleghi a non enfatizzare nel dibattito ciò che dovrebbe essere persino ovvio, anche perché questo tipo di «guerre» miete vittime proprio fra coloro che si sarebbero destinatarie della tutela apprestata.

  Vanna IORI (PD) evidenzia che l'uguaglianza è un valore se non si riduce a essere omologazione e sottolinea che educare alle differenze è un invito al rispetto della dignità della persona.

  La Commissione respinge l'emendamento Chimienti 1.94.

  Alessandro PAGANO (LNA) sottoscrive e illustra l'emendamento Bosco 1.44, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Bosco 1.44.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Murgia 1.76 e Marguerettaz 1.74, intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Chimienti 1.95.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Roccella 1.89, 1.88 e 1.87 e Fucci 1.73, intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Roccella 1.85 e Borghesi 1.84, nonché l'emendamento Gigli 1.102.
  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Bosco 1.103 e 1.45.

  Eleonora BECHIS (Misto-AL-TIpI) interviene sull'ordine dei lavori, chiedendone una sospensione in vista dell'inizio delle interrogazioni a risposta immediata in Assemblea.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, replica che i voti in Commissione non sono incompatibili con il question time in Assemblea. Ritiene a ogni modo opportuno completare la votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Eleonora BECHIS (Misto-AL-TIpI) ritira il suo emendamento 1.72 e il suo articolo aggiuntivo 1.01.

  Adriana GALGANO (Misto-CI-EPI) illustra il suo emendamento 1.70, raccomandandone l'approvazione. Cita quindi una serie di dati statistici sulle violenze di natura sessuale, che appaiono in drammatico aumento, come ha peraltro evidenziato in una sua mozione 1-01736, approvata il 7 novembre scorso in Assemblea.

  La Commissione respinge l'emendamento Galgano 1.70.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) illustra il suo emendamento 1.96, raccomandandone l'approvazione. Riferendosi ai dati forniti dalla collega Galgano, aggiunge che non dev'essere contrastata solo la violenza sessuale, ma anche quella che colpisce l'orientamento sessuale e di genere.

  La Commissione respinge l'emendamento Chimienti 1.96.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti Roccella 1.90 e Murgia 1.77, intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione approva l'emendamento Nicchi 1.65.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara precluso l'emendamento Borghesi 1.81.

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  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Chimienti 1.97 e Giancarlo Giordano 1.80

  Adriana GALGANO (Misto-CI-EPI) illustra il suo emendamento 1.71, riportando una serie di dati relativi alla diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, che è legata anche alla scarsa informazione. Ritiene pertanto opportuno spingere su una maggiore educazione sessuale a scuola.

  La Commissione respinge l'emendamento Galgano 1.71.

  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) sottoscrive ed illustra gli emendamenti Gigli 1.101 e 1.100, raccomandandone l'approvazione, in quanto riflettono, a suo avviso, il contenuto delle Linee guida del MIUR in materia di parità tra i sessi, prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione.

  Mara CAROCCI (PD) non può accettare l'impostazione della collega Binetti. Essa si basa sull'assunto ideologico per cui alla famiglia non si possa anteporre alcun valore. Sia il Piano dell'offerta formativa, sia il Patto educativo di corresponsabilità sono momenti di coinvolgimento delle famiglie. Oltre non si può andare: se fosse accolta la visione della deputata Binetti ci troveremmo a chiedere alla famiglia Spada di dare il consenso ad un insegnamento di contrasto della violenza con gli esiti facilmente immaginabili.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO precisa che il parere del Governo sugli emendamenti è stato attentamente ponderato e riflette le convinzioni della Ministra. La legge che si propone di approvare riprende fedelmente i contenuti delle Linee guida da poco emanate, consolidandone gli effetti.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Gigli 1.101 e 1.100.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Menorello 1.69 e Lainati 1.56, 1.52, 1.55, 1.54, 1.58, 1.59, 1.60, 1.57, 1.62, 1.61, 1.63, 1.118, 1.117 e 1.64, intende che vi abbiano rinunciato. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 dicembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Intervengono la Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti dell'Acqua il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Vito de Filippo.

  La seduta comincia alle 19.20.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 e relativa nota di variazioni.
C. 4768 e C. 4768/I Governo, approvati dal Senato.

(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso. Avverte che la deputata Bechis è sostituita dal deputato Segoni. Comunica che sono stati ritirati gli emendamenti 4768/VII/1.4 Sgambato, 4768/VII/1.8 Malisani, 4768/VII/1.9 Malisani, 4768/VII/1.15 Piccione, 4768/VII/1.16 Ascani e 4768/VII/1.17 Cenni. Avverte altresì che la deputata Ascani ha riformulato il proprio emendamento 4768/VII/1.11 intendendosi aggiunte Pag. 143al termine della prima parte conseguenziale le seguenti parole: anche in relazione all'assenza di librerie sul territorio comunale. Comunica che sono pervenuti due ricorsi relativi agli emendamenti dichiarati inammissibili: 4678/VII/1.37 Ghizzoni e 4768/VII/1.6 Ascani. Dopo un supplemento di istruttoria li riammette soprattutto in ragione della loro riformulazione. Domanda quindi alla relatrice e al Governo il rispettivo parere.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, esprime parere favorevole sugli emendamenti Malpezzi 4768/VII/1.1, Ascani 4768/VII/1.2, così come riformulato, Ascani 4768/VII/1.5, Ascani 4768/VII/1.6, nella nuova formulazione cui ha fatto cenno la Presidente, Malisani 4768/VII/1.10, Ascani 4768/VII/1.11, così come riformulato, Ascani 4768/VII/1.12 e 4768/VII/1.14, Crimì 4768/VII/1.19, Malpezzi 4768/VII/1.20, 4768/VII/1.21, 4768/VII/1.22, 4768/VII/1.23, 4768/VII/1.26, 4768/VII/1.27, 4768/VII/1.28, 4768/VII/1.29 e 4768/VII/1.30, Ghizzoni 4768/VII/1.37 come riformulato, 4768/VII/1.39 e 4768/VII/1.40, Crimì 4768/VII/1.41, 4768/VII/1.42 e 4768/VII/1.43, secondo la riformulazione di cui dà lettura. Esprime, inoltre, parere favorevole sugli emendamenti Vignali 4768/VII/1.44, Ascani 4768/VII/1.45, Di Salvo 4768/VII/1.46, Narduolo 4768/VII.Tab.2.1 e Piccoli Nardelli 4768/VII.Tab.13.1. quanto all'emendamento Segoni 4768/VII/1.36 lo riterrebbe assorbito se fosse approvato l'emendamento Ghizzoni 4768/VII/1.37. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli emendamenti Zanin 4768/VII/1.47, Mongiello 4768/VII/1.18 e Segoni 4768/VII/1.25.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO e la sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA esprime parere conforme per gli emendamenti di rispettiva competenza.

  Colomba MONGIELLO (PD) chiede chiarimenti in merito all'espressione del parere contrario sul suo emendamento 4768/VII/1.18 che ritira. Ricorda di aver sottoscritto l'emendamento Crimì 4768/VII/1.43.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, fornisce i chiarimenti richiesti, sottolineando che dietro i pareri espressi non v’è alcuna volontà discriminatoria.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, pone in votazione gli emendamenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Malpezzi 4768/VII/1.1, Ascani 4768/VII/1.2 (nuova formulazione), Ascani 4768/VII/1.5, Ascani 4768/VII/1.6 (nuova formulazione), Malisani 4768/VII/1.10, Ascani 4768/VII/1.11 (nuova formulazione), Ascani 4768/VII/1.12 e 4768/VII/1.14 (vedi allegato 3).

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, sottoscrive l'emendamento Zanin 4768/VII/1.47 e lo ritira.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Crimì 4768/VII/1.19, Malpezzi 4768/VII/1.20, 4768/VII/1.21, 4768/VII/1.22, 4768/VII/1.23. Indi respinge l'emendamento Segoni 4768/VII/1.25 e approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Malpezzi 4768/VII/1.26, 4768/VII/1.27, 4768/VII/1.28, 4768/VII/1.29 e 4768/VII/1.30 e Ghizzoni 4768/VII/1.37 (nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara assorbito l'emendamento Segoni 4768/VII/1.36.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Ghizzoni 4768/VII/1.39 e 4768/VII/1.40, Crimì 4768/VII/1.41, 4768/VII/1.42 e 4768/VII/1.43 (nuova formulazione), Vignali 4768/VII/1.44, Ascani 4768/VII/1.45, Di Salvo 4768/VII/1.46, Narduolo 4768/VII.Tab.2.1 e Piccoli Nardelli 4768/VII.Tab.13.1 (vedi allegato 3).

  Gianluca VACCA (M5S) fa presente che il gruppo Movimento 5 Stelle non ha presentato emendamenti in VII Commissione, riservandosi di farlo direttamente Pag. 144presso la Commissione bilancio. Ribadisce il carattere localistico e microsettoriale degli interventi di questo disegno di legge. Rispetto all'impianto generale condivide alcune misure, ma trova che le risorse predisposte non siano sufficienti a garantirne la realizzazione. Si riferisce, in particolare, agli stanziamenti per il diritto allo studio e a quelli disposti per gli scatti stipendiali dei docenti universitari. Inoltre, le risorse a sostegno di diversi interventi vengono disposte a valere sul FFO che, al termine di tutte le operazioni contabili viene ridotto di 18 milioni di euro. Rileva, inoltre, che il numero di assunzioni di ricercatori presso le università e presso gli enti di ricerca sia inferiore alle effettive necessità. Il giudizio complessivo sul provvedimento è negativo e preannuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS) preannuncia il voto contrario del suo gruppo, giudicando insufficienti le misure recate dal disegno di legge su scuola, diritto allo studio, università e ricerca. Si riserva di presentare emendamenti presso la Commissione bilancio, auspicando che in quella sede venga svolto un lavoro più costruttivo.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, formula una proposta di relazione favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, la mette ai voti.

  La Commissione l'approva.

  La seduta termina alle 19.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19.55 alle 20.05.

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