CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 novembre 2017
920.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 30 novembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 14.

Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia spaziale italiana.
C. 4510, approvata in un testo unificato dal Senato.

(Parere alla X Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 novembre 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, chiede se qualcuno intenda intervenire, altrimenti domanda alla relatrice se abbia predisposto una proposta di parere.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatrice, avanza una proposta di parere favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, la mette ai voti.

  La Commissione l'approva all'unanimità.

  La seduta termina alle 14.10.

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RISOLUZIONI

  Giovedì 30 novembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 14.15.

7-01370 Pannarale, 7-01387 Vezzali, 7-01404 Coscia e 7-01407 Nicchi: Sui progetti di alternanza scuola-lavoro.
(Discussione congiunta e rinvio).

  Le Commissioni iniziano l'esame congiunto delle risoluzioni 7-01370 Pannarale, 7-01387 Vezzali, 7-01404 Coscia e 7-01407 Nicchi, vertenti su identica materia.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS) illustra la sua risoluzione: dopo aver ricordato che la questione dell'introduzione dell'alternanza scuola lavoro era stata a lungo dibattuta nel corso dell'esame della legge n. 107 del 2015, come tema già noto dai tempi del dicastero Gelmini, sottolinea che i dubbi emersi in quella sede si sono riproposti con maggiore forza già nel primo periodo della sua applicazione. In particolare, evidenzia la mancanza di criteri rigorosi, sotto il profilo attuativo, che hanno aperto il campo a situazioni di sfruttamento. Si è assistito in buona sostanza all'utilizzo da parte di troppe aziende di manodopera gratuita. Moltissimi dei 600.000 ragazzi già coinvolti nel progetto hanno svolto mansioni dequalificate e totalmente sganciate dal percorso didattico-formativo, come la pulizia delle latrine o il servizio negli autogrill. Ritiene inoltre eccessive le 200 ore obbligatorie di alternanza, specialmente in ragione che non sono sostenute da un progetto condiviso con tutte le parti coinvolte, in particolare con gli studenti. Ribadisce che tali esperienze si sono concretizzate nello svolgimento di attività meramente materiali, realizzate in totale violazione dei diritti dei ragazzi e delle norme sulla sicurezza. Invita pertanto il Governo e i colleghi della maggioranza ad aprire una riflessione sul tema, onde riportare questi percorsi all'interno di procedure trasparenti e coerenti con i programmi didattici. Sottolinea, infine che i progetti di alternanza scuola-lavoro non tengono in alcun conto la disabilità. Conclude auspicando la previsione di un codice etico applicabile da parte delle aziende che accedono ai programmi di alternanza che definisca precisi vincoli applicativi.

  Ernesto AUCI (SC-ALA CLP-MAIE) illustra la risoluzione di cui è cofirmatario. Dopo aver premesso che l'introduzione dell'alternanza era stata a lungo attesa, quale punto d'incontro tra il mondo della scuola e quello del lavoro, afferma che la sua attuazione da parte delle aziende si è limitata a far svolgere lavoretti di poco conto a ragazzi che avrebbero dovuto trovare, invece, un'esperienza formativa di più ampio respiro. Apprezza l'annuncio dell'istituzione di una cabina di regia da parte del MIUR, nonché la previsione dei cosiddetti «Stati generali dell’alternanza scuola-lavoro», finalizzati a una migliore regolamentazione di questo percorso. Sottolinea, tuttavia, l'aspetto culturale del progetto: l'alternanza dovrebbe essere coerente con il corso di studi svolto, tenendo conto anche di quanto il territorio può offrire. Auspica che venga compilato quanto prima un elenco delle aziende e degli uffici pubblici in grado di ospitare gli studenti e di assicurare loro una formazione adeguata, sotto la guida di da figure professionali dedicate. Ricorda che il distacco tra la scuola intesa come fase di apprendimento e l'azienda è sempre stato molto avvertito; per questo, l'esperienza lavorativa prevista dai progetti di alternanza può, a suo avviso, costituire una buona opportunità per colmare tale divario. Ritiene opportuno modulare con maggiore gradualità l'obbligo delle 200 ore e auspica che possano essere individuate forme di alternanza on line, come ha iniziato a proporre la «Repubblica».

  Maria COSCIA (PD), nell'illustrare la sua risoluzione, sottolinea che l'alternanza Pag. 34scuola-lavoro è un passo avanti nell'approccio didattico. La scuola italiana ha fama d'eccellenza nella trasmissione dei saperi, specialmente quello umanistico: è invece carente nella trasmissione delle competenze. È per questo che l'alternanza è un positivo momento di formazione esterno alla scuola: si tratta dunque di una nuova metodologia della didattica, priva degli schemi rigidi delle lezioni e dell'insegnamento delle singole discipline. Da questo punto di vista, il numero di ore obbligatorie è un falso problema. Quel che conta è il progetto. Se l'esperienza rivelerà che sono necessari correttivi, questi verranno presto trovati. È importante far conoscere ai giovani la dimensione del mondo del lavoro, in termini di organizzazione del tempo e di problem solving. Questo approccio non può essere limitato agli istituti tecnici e professionali, ma deve funzionare anche nei licei. D'altronde, esperienze quali «Adotta un monumento» e altri progetti formativi realizzati all’Auditorium Parco della musica di Roma hanno dimostrato l'efficacia di questo metodo. Conclude condividendo la necessità di dedicare maggiore attenzione alla sicurezza dei luoghi di lavoro, al diritto alla partecipazione dei ragazzi disabili ai progetti di alternanza, al tema della gratuità dei percorsi, alla co-progettazione e alla creazione di una piattaforma alimentata dai ragazzi e dai docenti.

  Marisa NICCHI (MDP), nell'illustrare sinteticamente – anch'ella – il suo atto d'indirizzo, premette che il rapporto tra lavoro intellettuale e lavoro manuale e tra sapere e saper fare è un tema classico della pedagogia. La legge n. 107 del 2015 però non lo ha declinato in modo soddisfacente. L'alternanza scuola-lavoro ivi prevista ha ormai ammucchiato una innumerevole quantità di esempi negativi. Il principale errore della legge n. 107 consiste nell'alternanza scuola-lavoro quale requisito obbligatorio per accedere all'esame di maturità. Rendere questo passaggio come un obbligo del curricolo produce permanenti effetti negativi, perché scarta la gradualità e la sperimentazione che, invece, dovrebbero caratterizzare questo tipo di innovazione. Peraltro, come è già stato ricordato e come gli studenti che hanno manifestato in protesta nelle settimane passate hanno rappresentato, si pone un ineludibile problema di sfruttamento del lavoro gratuito. Il fatto stesso che siano in corso intese tra il MIUR e l'Agenzia per le politiche attive del Ministero del lavoro rivela come gli obiettivi formativi siano del tutto recessivi, rispetto allo scopo surrettizio di avvalersi di prestazioni dequalificate e senza oneri. Le correzioni proposte nelle risoluzioni di maggioranza appaiono totalmente inadeguate, perché non mettono in discussione l'impianto stesso della legge n. 107.

  Luigi GALLO (M5S) annuncia il deposito di una risoluzione del suo gruppo, vertente sulla stessa materia.

  Gianna MALISANI (PD) sottoscrive la risoluzione Coscia 1404.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 30 novembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Antimo Cesaro.

  La seduta comincia alle 15.10.

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Su questioni di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nell'invitare i colleghi ad attenersi ai tempi stabiliti, ricorda che la pubblicità della seduta sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare e attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

5-12830 Pannarale: Sulla chiusura della sala cinematografica Galaxy.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS) illustra la sua interrogazione.

  Il sottosegretario Antimo CESARO risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 1).

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS), replicando, dichiara di essere parzialmente soddisfatta della risposta, della quale vuole interpretare come segnale positivo e costruttivo il proposito del Governo di seguire la vicenda con la dovuta attenzione. Sottolinea che la chiusura di molte sale cinematografiche negli ultimi 20 anni ha rappresentato una notevole perdita in termini relazionali, storici e culturali per le nuove generazioni. Invita, quindi, il Governo a impedire che tale tendenza prosegua in modo inesorabile. Con riferimento agli stanziamenti previsti in favore degli esercizi cinematografici dalla legge n. 220 del 2016, ricorda che essi sono limitati a 120 milioni in cinque anni e che non sono ancora disponibili, tanto più che non sono ancora stati predisposti i moduli per la richiesta al loro accesso. Sul punto sollecita un intervento del Governo, affinché queste risorse vengano sbloccate e rese fruibili dagli esercenti.

5-12827 Piccoli Nardelli: Sulla promozione della lettura.

  Anna ASCANI (PD), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione.

  Il sottosegretario Antimo CESARO risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Anna ASCANI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta soprattutto per l'ultima parte della risposta, che fa riferimento all'investimento di risorse già presenti nel disegno di legge di bilancio, di imminente esame alla Camera.

5-12828 Nicchi: Sull'elenco di professionisti dei beni culturali ai sensi della legge n. 110 del 2014.

  Marisa NICCHI (MDP) illustra la sua interrogazione.

  Il sottosegretario Antimo CESARO risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 3).

  Marisa NICCHI (MDP), replicando, rileva che la risposta contiene una rassicurazione e che, tuttavia, non può essere considerata sufficiente, essendo passati tre anni e mezzo dall'approvazione della legge. Invita, pertanto, il Governo ad attivarsi affinché gli adempimenti previsti vengano tempestivamente messi in atto per superare gli evidenti ritardi. Pur comprendendo la delicatezza e la complessità della materia, ritiene che il Governo non debba far trascorrere altro tempo prezioso.

5-12829 Luigi Gallo: Sullo squilibrio territoriale nelle donazioni art-bonus.

  Luigi GALLO (M5S) illustra la sua interrogazione.

  Il sottosegretario Antimo CESARO risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 4). Precisa, inoltre, che le differenze di risorse confluite al Sud derivano dalla mancanza di fondazioni bancarie, che sono, invece, maggiormente presenti nelle regioni settentrionali e che Pag. 36pertanto privilegiano il finanziamento di progetti legati al loro territorio. Sottolinea, inoltre, la necessità di una maggiore pubblicità dello strumento dell’art-bonus da parte degli enti pubblici del Meridione.

  Luigi GALLO (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatto, sia nel merito della risposta, sia per la sua impostazione. Trova offensivo sentir parlare di «cultura assistenzialista» quando si tratta di ridistribuire risorse al Sud. A suo avviso, lo strumento dell’art-bonus, di cui non contesta l'utilità, funziona meglio sui territori più ricchi e, pertanto, una perequazione in favore delle regioni meridionali si rende necessaria. Inoltre, ritiene che gli enti pubblici che fanno capo al Mibact dovrebbero intervenire sugli enti locali, affinché si attivino per richiamare le risorse in favore della tutela del patrimonio culturale delle regioni del Meridione. L'attivazione del portale garantisce la trasparenza, tuttavia l'impossibilità di effettuare le donazioni direttamente dal sito non incentiva le micro-donazioni in favore dei beni che insistono sui territori economicamente più deboli.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.50.

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