CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 novembre 2017
911.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e IX)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 16 novembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 10.50.

Schema di decreto legislativo recante riforma delle disposizioni legislative in materia di promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi.
Atto n. 469.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 15 novembre 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso.

  Romina MURA (PD), relatrice per la IX Commissione, in esito alle considerazioni svolte nel corso del dibattito, preso atto delle indicazioni emerse nel corso delle audizioni e tenendo conto del lavoro svolto dalle omologhe Commissioni del Senato, presenta, anche a nome della relatrice per la VII Commissione, una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA concorda con il contenuto del parere proposto.

  Mirella LIUZZI (M5S), nel dare atto che la proposta di parere rappresenta un sensibile miglioramento rispetto al testo trasmesso dal Governo, sottolinea tuttavia il permanere di alcuni aspetti fortemente critici. Ritiene pienamente condivisibile che l'obbligo relativo alle quote di programmazione delle opere europee sia riferito ad un arco temporale di un anno, così come che l'incremento delle sotto-quote per l'investimento in opere cinematografiche di espressione originale italiana decorra dal 2019 in luogo del 2018. Pag. 5
  Riguardo agli obblighi di investimento, pur ritenendo migliorativa del testo l'introduzione della possibilità di recupero dei mancati investimenti, ritiene tuttavia che tali obblighi avrebbero dovuto correttamente riferirsi ad un arco temporale triennale, potendo verificarsi la possibilità che un broadcaster, programmando un investimento triennale seppur cospicuo, si veda costretto ad investire il secondo anno una quota di risorse sensibilmente inferiore a quella dell'anno precedente, in ragione della forte spesa iniziale, potendo poi recuperare il mancato investimento nell'anno successivo. Sempre con riguardo agli obblighi di programmazione delle opere europee, ritiene apprezzabile l'osservazione con la quale si chiede al Governo di fissare la quota massima, a regime, al 55 per cento, piuttosto che al 60, essendo tuttavia a suo avviso più corretto continuare a individuare tale limite nel 50 per cento. In ultimo, relativamente alle sotto-quote da individuarsi con i decreti attuativi, condivide che ci si possa riferire non solo alle opere audiovisive, ma anche a quelle di intrattenimento.
  Sottolinea con rammarico che non è stata posta alcuna condizione volta a superare lo squilibrio tra operatori lineari e non lineari e giudica di fatto priva di sostanza la menzione alla qualità in ordine alle opere di animazione per l'infanzia e l'adolescenza, non essendoci indicatori che permettano di valutare oggettivamente tale requisito. Per tali ragione, preannuncia l'astensione del proprio Gruppo sulla proposta di parere in esame.

  Deborah BERGAMINI (FI-PdL), nel preannunciare l'astensione del proprio Gruppo, esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalle relatrici per superare, da un lato, l'assenza di flessibilità criticità e, dall'altro, per introdurre meccanismi di gradualità. Pur riconoscendo che la proposta di parere apporta notevoli miglioramenti rispetto al testo originario, rileva che permangono forti perplessità non certo sulla finalità del provvedimento, ossia sussidiare il settore cinematografico italiano ed europeo, quanto sul fatto che tale sussidio viene operato a detrimento di un altro fondamentale settore, quello televisivo. Non volendo soffermarsi sui profili di costituzionalità circa possibili violazioni della libertà di iniziativa economica, nonché della libertà di manifestazione del pensiero, che alcune disposizioni sembrano prefigurare, evidenzia tuttavia come un innalzamento così forte degli obblighi verso gli operatori tradisca una visione dirigista non condivisibile.

  Maria COSCIA (PD), dopo aver sottolineato l'equilibrio con cui si è tenuto conto nella predisposizione del parere delle diverse posizioni emerse nel dibattito, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, mette ai voti la proposta di parere delle relatrici.

  Le Commissioni riunite l'approvano (vedi allegato).

  La seduta termina alle 11.10.

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