CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 novembre 2017
910.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 167

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 15 novembre 2017. — Presidenza del presidente Luca SANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sull'ordine di lavori.

  Luca SANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto Pag. 168televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-12685 Antezza: Ampliamento dei soggetti abilitati all'attuazione dei piani di controllo, per il contrasto all'eccessivo incremento di fauna.

  Maria ANTEZZA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Maria ANTEZZA (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la volontà manifestata di affrontare e risolvere il problema esposto e per questo impegno si dichiara soddisfatta. Deve tuttavia sottolineare come il fenomeno della eccessiva proliferazione di fauna selvatica – con particolare riferimento agli ungulati – stia assumendo dimensioni preoccupanti, e rivolge un appello al Governo affinché l'intervento legislativo evocato possa trovare attuazione concreta in tempi rapidi.

5-12686 Russo: Riconoscimento della denominazione di origine protetta alla «Treccia della Murgia e dei Trulli».

  Paolo RUSSO (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Paolo RUSSO (FI-PdL), replicando, si dichiara soddisfatto per la chiarezza della risposta fornita. Non può tuttavia non registrare come si stia compiendo un attacco gravissimo – che il Ministero per le politiche agricole consente – a danno della terza DOP italiana, dell'unica DOP del Mezzogiorno che abbia la capacità di varcare i confini nazionali. Si mina in tal modo significativamente il tessuto produttivo allevatoriale e la filiera agricola del territorio coinvolto, e si ingenera confusione nei consumatori, anche nell'ambito dei mercati internazionali. Si compie in tal modo un danno di immagine e un danno economico, che consentirà alla grande distribuzione di distribuire nel mondo un prodotto con denominazione di origine protetta, che si chiama «mozzarella», ma che costa una frazione della mozzarella vera e propria e che non potrà che generare confusione nei consumatori d'oltreoceano.
  Si contribuisce così a ridurre la qualità di un prodotto di eccellenza, la mozzarella di bufala campana DOP, e a penalizzare enormemente i produttori più seri.
  Esprime pertanto un giudizio fortemente critico e severo sulla decisione assunta.

5-12687 Zaccagnini: Sullo stato di avanzamento del progetto «Beenet» nel settore dell'apicoltura.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Adriano ZACCAGNINI (MDP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Sebbene infatti, si registri l'impegno del Ministero per le politiche agricole sul progetto BEENET, tuttavia il progetto non è ancora stato avviato. Ne auspica pertanto una rapida attivazione.

5-12688 Gallinella: Sulla mancata adesione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali allo Sportello unico doganale.

  Filippo GALLINELLA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

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  Filippo GALLINELLA (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatto. Il sottosegretario ha richiamato infatti solo alcune delle collaborazioni operative, quale quella riguardante l'importazione dei prodotti biologici. Nulla ha invece detto riguardo all'esportazione di paste alimentari e evidenzia come risultino non ancora attivi ulteriori tredici tavoli, riguardanti altrettante tipologie di prodotti. Così quantomeno è riportato dal sito dell'Agenzia delle dogane, aggiornato all'anno 2014; rispetto a tali indicazioni il Governo non ha fornito a suo avviso sufficienti chiarimenti.

5-12689 Mucci: Selezione dei progetti in materia di infrastrutture irrigue nell'ambito del programma di sviluppo rurale nazionale 2014-2020.

  Mara MUCCI (Misto-CIpI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Mara MUCCI (Misto-CIpI), replicando, ringrazia il Sottosegretario per la risposta puntuale. Ritiene che l'impegno non sia solo del Governo ma anche dei consorzi di bonifica e delle aziende, che si impegnano a presentare i progetti e che hanno bisogno di certezze nel rispetto delle date. Auspica quindi che non ci si avvalga della facoltà di proroga dei termini, al fine di pervenire ad un uso pieno delle risorse disponibili. Si riserva quindi di trasmettere la risposta fornita dal Governo alle associazioni e aziende impegnate sul territorio, affinché si possa lavorare al meglio su un tema fondamentale quale è quello delle risorse idriche.

  Luca SANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 novembre 2017. — Presidenza del presidente Luca SANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto legislativo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive.
Atto n. 453.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 25 ottobre 2017.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Se non vi sono obiezioni dispone l'attivazione dell'impianto.
  Avverte, altresì, che sul provvedimento è pervenuto il parere della Conferenza Unificata, che si è espressa nella giornata di ieri.

  Mino TARICCO (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 6), che illustra nel dettaglio. Rammenta di aver anticipato ai colleghi nella mattinata odierna tale proposta, che ha provveduto ad integrare con alcune delle istanze delle Regioni, emerse in sede di Conferenza Unificata.
  Facendo seguito al dibattito svoltosi in Commissione sull'argomento, ha inoltre provveduto, nella proposta di parere, ad evidenziare l'urgenza che il Governo proceda all'emanazione definitiva dello schema di decreto del Presidente della Pag. 170Repubblica – in fase di predisposizione – che modifica l'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, e che è volto a consentire l'introduzione anche nel nostro ambiente di antagonisti naturali alla diffusione di specie aliene difficilmente controllabili e potenzialmente dannose, secondo modelli di intervento che, come nel caso della lotta al cinipide galligeno (Dryocosmus kuriphilus) del castagno, con l'introduzione del Torymus sinensis, suo antagonista naturale, stanno fornendo risultati particolarmente incoraggianti.

  Paolo PARENTELA (M5S) non condivide il metodo di lavoro seguito, poiché solo nella tarda mattinata di oggi il relatore ha anticipato ai componenti della Commissione la sua proposta definitiva di parere.
  Rileva, in ogni caso, come il suo gruppo condivida l'urgenza dell'adozione il decreto del Presidente della Repubblica che consente la pratica della lotta biologica, sul quale invita il Governo a procedere.
  Vi sono tuttavia ulteriori questioni sulle quali intende richiamare l'attenzione dei colleghi.
  Evidenzia in primo luogo come nello schema di decreto in esame non siano affatto menzionate le competenze del CREA, malgrado il fatto che la stessa XIII Commissione, nella risoluzione unitaria (8-00212) accolta dal Governo nella seduta del 10 gennaio 2017, abbia chiesto il coinvolgimento di tale ente. Né si è dato alcun seguito alla previsione, contenuta nella medesima risoluzione, riguardante l'attivazione di una cabina di regia, che nel provvedimento in esame si sarebbe potuta tradurre nell'autorità nazionale competente. Rileva in proposito come al comma 4 dell'articolo 3 si preveda la collaborazione con il Ministero dell'Ambiente dei Carabinieri forestali ma non del CREA o del Servizio fitosanitario nazionale.
  L'articolo 4 fa poi riferimento ai punti di entrata di animali o prodotti dai paesi terzi, senza tuttavia introdurre alcuna razionalizzazione dei posti di ispezione frontaliera, come richiesto nella citata risoluzione unitaria.
  Richiama quindi i contenuti dell'articolo 7, dedicato al piano d'azione sui vettori delle specie esotiche invasive, che non specifica le modalità di collaborazione ivi previste tra soggetti istituzionali, limitandosi ad un generico riferimento ai Ministeri interessati.
  Rileva, con riguardo all'articolo 15, che questo attua, con ritardo, quanto disposto dal Regolamento europeo n. 952/2013. Segnala in proposito, come evidenziato nel dossier predisposto dagli Uffici, che ai fini di una puntuale individuazione della normativa europea di riferimento, apparirebbe opportuno aggiungere, al comma 1 dell'articolo 15, gli estremi dell'atto normativo sinteticamente denominato «Codice doganale dell'Unione europea», ovvero il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, con il quale è stato appunto istituito il codice doganale dell'Unione.
  Non si comprende inoltre, all'articolo 22, comma 4, come le Regioni debbano applicare le misure di gestione delle specie esotiche invasive diffuse, poiché la norma limita a fare riferimento alla collaborazione di altre amministrazioni o di soggetti privati. Si tratta di una previsione non comprensibile e, in ogni caso, non si capisce per quale motivo non si preveda la collaborazione del CREA o del Servizio fitosanitario nazionale.
  All'articolo 23 non è indicato quale sia l'organismo di gestione delle aree protette; prima era il Corpo forestale dello Stato, ma oggi non è chiaro chi svolgerà tale compito fondamentale.
  L'articolo 24, relativo al recupero dei costi, presenta analoghi problemi interpretativi. Poiché i costi ambientali e relativi alle risorse, nonché i costi di ripristino, sono a carico delle persone fisiche o giuridiche responsabili dell'introduzione e diffusione sul territorio delle specie, non si comprende chi dovrà sostenere tali costi nel caso in cui i responsabili non siano individuati. Pag. 171
  Esprime quindi dissenso sulla osservazione di cui alla lettera a) formulata nella proposta di parere, relativa alla caccia. Rammenta che molte regioni non hanno sinora aggiornato il piano faunistico regionale e appare pertanto inopportuno un intervento in tale ambito.
  Valuta invece condivisibile quanto richiesto dalle regioni, in sede di Conferenza Unificata, in ordine alla clausola finanziaria, poiché molte regioni non hanno le risorse per affrontare le previsioni recate dal provvedimento.
  Rilevata infine l'opportunità di rinviare ad una successiva seduta il voto sul provvedimento, che meriterebbe una istruttoria più approfondita, preannuncia in ogni caso l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) evidenzia come dalla lettura della proposta di parere trasmessa dal relatore nella tarda mattinata di oggi, emerga una apertura alla possibilità della caccia, formulata peraltro in modo assai generico. Occorrerebbe specificare meglio la portata di tale previsione e quantomeno limitarne l'applicazione agli ungulati, limitazione che riterrebbe condivisibile. Solleva quindi alcune perplessità in ordine alla compatibilità di tale previsione con il contenuto proprio del provvedimento in esame.

  Chiara GAGNARLI (M5S) non comprende il motivo di una trasmissione così tardiva della proposta di parere da parte del relatore, anche in considerazione del fatto che le osservazioni delle Regioni espresse in sede di Conferenza Unificata erano note da giorni. Ritiene opportuno rimandare ad una successiva seduta il seguito dell'esame del provvedimento, ai fini di un suo ulteriore approfondimento e di una approvazione del parere maggiormente convinta da parte della Commissione.
  Con specifico riferimento alla osservazione di cui alla lettera a), rileva come tale rilievo testimoni il fallimento delle politiche di gestione della fauna selvatica condotte negli ultimi anni dalle Regioni che, avendo smantellato il previgente sistema di vigilanza venatoria, si trovano oggi a dover affrontare una situazione di emergenza. Ritiene tuttavia discutibile la previsione, che giudica estrema, di affidare ai conduttori dei fondi la possibilità di abbattere direttamente gli animali, anche alla luce dei numerosi incidenti che si registrano all'apertura della stagione venatoria. Meglio sarebbe intervenire con personale qualificato e stanziando adeguate risorse.

  Paolo PARENTELA (M5S) ad integrazione dei rilievi già formulati, evidenzia come il Governo non abbia inserito nello schema di decreto le modalità di nomina, sulla base di quanto disposto dall'articolo 28 del regolamento europeo n. 1143/2014, dei rappresentanti della comunità scientifica che dovranno esprimere i pareri nell'ambito del forum scientifico.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) ringrazia il relatore, onorevole Taricco, per il lavoro svolto e per l'impegno profuso nella ricerca della più ampia convergenza e condivisione delle posizioni assunte.
  Rammenta quindi che l'esame del provvedimento si è sviluppato su diverse settimane, ed è stato più volte rinviato in attesa dell'espressione del parere da parte della Conferenza Unificata, pervenuto solo nella giornata di ieri, del quale si conoscono ora i dettagli e le motivazioni, che sono state tenute in debita considerazione.
  Chiarisce quindi, con riferimento a quanto rilevato dalla collega Gagnarli, che non vi è alcuna modifica in ordine alla possibilità di intervento dei proprietari o conduttori dei fondi nell'attuazione dei piani di abbattimento, già prevista dalla normativa vigente.
  Giudica poi esagerata la difesa del CREA condotta dal M5S, anche alla luce delle perplessità in più occasioni manifestate dal gruppo sulla gestione del Consiglio medesimo.
  Osserva infine, con riferimento alla proposta di parere formulata, che riterrebbe possibile chiedere al relatore una trasformazione in condizioni delle osservazioni Pag. 172formulate. Alla luce della preannunciata astensione dei colleghi del M5S, sospende tuttavia tale iniziativa, invitandoli ad una riflessione approfondita e attenta su quanto proposto.
  Preannuncia in conclusione il voto favorevole del gruppo del PD sulla proposta di parere favorevole con osservazioni formulate dal relatore.

  Loredana LUPO (M5S) ribadito l'apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, intende sottolineare la grave situazione nella quale si trova il Paese, in ritardo rispetto all'attuazione del Regolamento europeo in discussione, il cui recepimento avrebbe richiesto un'azione coerente da parte del Governo. L'Italia non possiede infatti un registro nazionale delle specie invasive effettivamente aggiornato, e non vi è la possibilità concreta di difendere adeguatamente il territorio, poiché il comparto fitosanitario è ormai in carenza di organico. È quindi oggettivo il problema delle insufficienti risorse economiche sollevato dalle Regioni ed è evidente che il sistema costruito con il presente schema di decreto impiegherà diversi anni per entrare pienamente a regime Appare quindi paradossale, in tale contesto, non avere previsto la cabina di regia richiamata dal deputato Parentela, da costituire in piena collaborazione con il Ministero dell'agricoltura, alla luce delle competenze affrontate dal provvedimento.
  Con riferimento alla importanza del ruolo del CREA, invita i colleghi a distinguere la critica di una cattiva gestione politica del Consiglio dalla valutazione delle sue competenze, che rappresentano a suo avviso un valore aggiunto in una situazione come quella in discussione.

  Mino TARICCO (PD) ringrazia i colleghi per gli interventi svolti. Sottolinea quindi la opportunità di procedere rapidamente nell'espressione del parere, al fine di pervenire quanto prima all'emanazione del decreto legislativo.
  Intende infine precisare che le norme in discussione non prevedono in alcun modo una autorizzazione dei proprietari o conduttori ad abbattere animali presenti sui loro fondi; si ribadisce invece, conformemente alle disposizioni vigenti, la possibilità per le guardie venatorie di farsi coadiuvare nella loro azione, da persone specificatamente formate per lo scopo, ivi compresi i proprietari dei fondi sui quali si interviene.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere.

  Paolo PARENTELA (M5S) ribadisce l'astensione del suo gruppo sulla proposta formulata dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.15.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 15 novembre 2017.

Disciplina della coltivazione, della raccolta e della prima trasformazione delle piante officinali.
C. 3864 Sani.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

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