CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 novembre 2017
906.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 9 novembre 2017. — Presidenza del presidente della I Commissione, Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione.

  La seduta comincia alle 10.10.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato.
Atto n. 451.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 ottobre 2017.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore per la IV Commissione, anche a nome del relatore per la Commissione Affari costituzionali, rappresenta l'esigenza di disporre di un ulteriore breve periodo di tempo al fine di poter completare la riflessione in corso ed elaborare una proposta di parere che tenga in debito conto le questioni emerse nelle audizioni informali e quelle sollevate nei rilievi deliberati dalla Commissione Agricoltura. Chiede pertanto al Governo di voler attendere l'espressione del parere delle Commissioni fino almeno a mercoledì 15 novembre.

  Il Sottosegretario Domenico MANZIONE dichiara la disponibilità del Governo ad attendere l'espressione del parere delle Commissioni entro mercoledì 15 novembre.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, alla luce di quanto emerso nel corso del dibattito, d'intesa con il Presidente Garofani, avverte che le Commissioni si riuniranno nelle sedute di martedì 14 e mercoledì 15 novembre per concludere l'esame del provvedimento in modo da garantire tempi congrui per il dibattito sulla proposta di parere che sarà presentata dai relatori.

  Elio VITO (FI-PdL) ritiene che la maggioranza e il Governo debbano sviluppare Pag. 4una riflessione più attenta sulle difficoltà derivate dall'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri, anche in considerazione del fatto che tale intervento di riorganizzazione non ha finora corrisposto alle aspettative sul piano pratico ed è risultato controverso su quello giuridico. Ne sono prova sia la drammatica emergenza incendi verificatasi durante l'ultima stagione estiva, sia la decisione del TAR della regione Abruzzo di rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale della soppressione del Corpo forestale dello Stato.
  Ciò premesso, evidenzia come lo schema di decreto correttivo in discussione non offra di per sé spazi di manovra sufficienti per risolvere le gravi problematiche riscontrate nell'attuazione del decreto legislativo n. 177 del 2016. Sarebbe, a suo avviso, opportuno, quindi, che il Governo, soprassedesse all'adozione del decreto legislativo correttivo e attendesse la pronuncia della Corte costituzionale sulla questione sollevata dal tribunale di Pescara, in modo da poter riflettere meglio sulla materia e da scongiurare il rischio di adottare un provvedimento il cui esito finale non potrebbe che essere di nuovo insoddisfacente.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore per la IV Commissione, nel ringraziare il Governo per la disponibilità ad attendere l'espressione del parere oltre il termine stabilito dalla legge, sottolinea come le questioni di maggiore complessità interessino più direttamente le competenze della Commissione difesa.

  Tatiana BASILIO (M5S) osserva come le difficoltà incontrate dai relatori nella valutazione del provvedimento confermino le perplessità e i dubbi che il proprio gruppo ha sempre nutrito su una scelta – quella di sopprimere il Corpo forestale dello Stato e di far transitare il relativo personale nell'Arma dei carabinieri – profondamente avversata anche dal personale interessato. Preannuncia, quindi, che sullo schema di decreto correttivo in esame verrà depositata dal suo gruppo una proposta di parere alternativa a quella dei relatori.
  Si dice contraria a che le Commissioni concludano l'esame nella prossima settimana, rilevando come l'attività conoscitiva svolta dalle Commissioni non sia stata esaustiva. Chiede, quindi, di rinviare l'espressione del parere a un momento successivo allo svolgimento di ulteriori audizioni che consentano un maggiore approfondimento di tante questioni ancora aperte.

  Donatella DURANTI (MDP) concorda con i deputati Vito e Basilio sul fatto che le Commissioni non dovrebbero esprimere il parere sullo schema di decreto correttivo prima che la Corte costituzionale si sia espressa sulla questione della perdita dei diritti sindacali da parte del personale del Corpo forestale dello Stato transitato nei ranghi militari.
  Nel rammentare, quindi, che anche il proprio gruppo si era espresso in senso contrario a questa riforma, si unisce a chi ritiene utile rinviare la conclusione dell'iter del provvedimento, per permettere di trovare soluzione alle difficoltà provocate dalla riforma, a tal punto oggettive che gli stessi relatori faticano a sintetizzare le diverse posizioni critiche.

  Il Sottosegretario Domenico MANZIONE, pur comprendendo le ragioni delle argomentazioni svolte nel presente dibattito, fa presente che si sta discutendo di disposizioni integrative e correttive di un provvedimento assunto nell'ambito di una delega già esercitata ed in vigore. Osserva, dunque, che il Governo ha seguito un percorso scandito proceduralmente dalla legge delega, che prevede una tempistica ben precisa e che non può essere messa ora in discussione.
  Pur osservando che il Parlamento è libero di assumere le determinazioni che ritiene più opportune, fa notare che il Governo non intende ritornare indietro rispetto a decisioni già assunte e consolidatesi in una normativa già entrata in vigore.

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  Elio VITO (FI-PdL) non condivide il ragionamento del rappresentante del Governo, evidenziando come l'Esecutivo disponga di strumenti idonei per intervenire sui tempi della delega correttiva, come ad esempio il periodico decreto-legge di proroga di termini.

  Andrea CECCONI (M5S) ritiene assurda la posizione del relatore e del Governo, facendo notare che appare rischioso concludere l’iter procedurale senza attendere l'esito dei giudizi pendenti, che hanno chiamato in causa anche la Corte costituzionale. Dopo aver ricordato altri casi in cui i provvedimenti approvati sono poi stati demoliti in sede giurisdizionale, auspica di non ripetere lo stesso errore, affinché non sia reso vano il lavoro svolto.

  Massimiliano BERNINI (M5S) sottolinea come la riforma non sia stata compiutamente realizzata e come ci sia quindi ancora tempo per fermarsi a riflettere, atteso che il passaggio delle funzioni del Corpo forestale dello Stato all'Arma dei carabinieri è ancora in corso e che alcuni Comandi stazione stanno per essere chiusi proprio in questi giorni. Si associa, quindi, alle richieste di rinvio fatte dai deputati che l'hanno preceduto e richiama l'attenzione dei relatori e del Governo sulla necessità di fermarsi quando si è ancora in tempo per evitare il prodursi di danni irreparabili.

  Il Sottosegretario Domenico MANZIONE ribadisce che la posizione del Governo non nasce da un disinteresse per le posizioni espresse da deputati dell'opposizione, ma in quanto si riferiscono ad un oggetto diverso da quello in esame. Sottolinea, infatti, che la valutazione del Governo riguarda lo schema di decreto in esame che introduce semplicemente correttivi a un decreto legislativo in vigore.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.25.