CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 settembre 2017
883.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 78

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 28 settembre 2017. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 13.40.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Informa quindi che il viceministro Casero ha chiesto di rinviare ad altra seduta lo svolgimento dell'interrogazione Paglia n. 5-12297, al fine di acquisire tutti gli elementi necessari per predisporre una risposta compiuta. Avverte pertanto che, alla luce di tale richiesta, lo svolgimento dell'interrogazione avrà luogo in altra seduta.

5-12294 Gebhard: Chiarimenti circa l'ambito temporale di applicazione delle agevolazioni tributarie previste per lo scioglimento di aziende speciali partecipate da enti locali.

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Rileva quindi come il Parlamento potrà naturalmente intervenire con una norma in materia, al fine di chiarire tale questione

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.) ringrazia il Viceministro per la risposta fornita.

5-12295 Sottanelli: Problematiche conseguenti alla mancata effettuazione da parte dell'INPS dei conguagli relativi alle dichiarazioni modello 730/2017 presentate da titolari di trattamenti pensionistici riconosciuti a vittime del dovere o loro familiari.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SC-ALA CLP-MAIE) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SC-ALA CLP-MAIE) ringrazia il viceministro per la risposta fornita, della quale si dichiara parzialmente soddisfatto.

5-12296 Sandra Savino: Problematiche relative alla trasmissione in via telematica dei dati concernenti le operazioni IVA afferenti al primo semestre 2017 e proroga del relativo termine.
5-12298 Pesco: Problematiche relative alla trasmissione in via telematica dei dati concernenti le operazioni IVA afferenti al primo semestre 2017 e proroga del relativo termine.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che le interrogazioni Sandra Savino 5-12296 e Pesco 5-12298, vertendo sulla medesima materia, saranno svolte congiuntamente.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Daniele PESCO (M5S) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il viceministro Luigi CASERO, rispondendo congiuntamente alle interrogazioni in titolo, rileva come si sia registrato un problema tecnico nel sistema telematico per la trasmissione all'Agenzia delle entrate dei dati relativi alle operazioni rilevanti ai fini IVA concernenti il primo Pag. 79semestre 2017, cosiddetto «spesometro». Prendendo atto responsabilmente di tale problematica, la stessa Agenzia delle entrate, al fine di risolverne i problemi di funzionalità, ha ritenuto di bloccare temporaneamente il predetto sistema, il quale ad oggi non è ancora ritornato totalmente operativo. Il Governo ha quindi chiesto alla SOGEI ed alla medesima Agenzia delle entrate di riferire sull'accaduto, e di fornire gli elementi di informazione circa le cause e le dinamiche di quanto avvenuto che saranno successivamente resi noti anche al Parlamento.
  In tale contesto, l'Agenzia delle entrate ha deciso di stabilire una prima proroga al 5 ottobre prossimo del termine di trasmissione dei predetti dati.
  In termini più generali, il Governo ritiene opportuno stabilire il nuovo termine di trasmissione quando il sistema sarà nuovamente pienamente operativo, riconoscendo ai contribuenti ed agli intermediari un tempo congruo per adempiere ai loro oneri dichiarativi in materia.
  Per quanto riguarda invece il tema delle sanzioni, rileva come, trattandosi della prima esperienza di trasmissione dei predetti dati, e alla luce dei problemi evidenziatisi, sia necessario intervenire, attraverso misure di carattere normativo, per prevedere l'applicazione delle relative sanzioni solo nei casi in cui si registrino inadempimenti gravi o dolosi, escludendo invece di sanzionare gli inadempimenti di carattere formale o determinati dai problemi di operatività del sistema.
  Sotto un ulteriore aspetto, sottolinea come quanto avvenuto evidenzi la necessità di completare il modello di trasmissione in via telematica dei dati da parte dei contribuenti, eventualmente intervenendo in sede legislativa, anche nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio, per apportare le opportune revisioni in materia, in modo da rendere il sistema nel suo complesso più semplice ed efficiente.
  In conclusione ritiene che tale problematica debba essere affrontata con ragionevolezza da tutti, proseguendo verso l'obiettivo di realizzare un fisco digitale che consenta di incrementare il livello di compliance degli adempimenti, risolvendo le difficoltà emerse e riducendo gli oneri burocratici a carico dei contribuenti e degli intermediari.
  Si riserva quindi di fornire ulteriori aggiornamenti in merito nelle prossime settimane.

  Sandra SAVINO (FI-PdL), nel ringraziare il viceministro per la risposta, rileva come essa non contribuisca a chiarire una situazione paradossale, che si trascina da molti anni, nella quale i contribuenti e i professionisti intermediari si trovano a dover adempiere ai propri obblighi nei confronti del Fisco dovendo superare molte difficoltà.
  Sottolinea quindi come, in ottemperanza al principio di leale collaborazione, che dovrebbe essere alla base dei rapporti tra cittadino e Fisco, risulti prioritario che il Governo faccia chiarezza sugli oneri gravanti sul contribuente, sugli strumenti tecnici da utilizzare e sulle scadenze previste.
  Nel prendere atto dell'impegno assunto dal rappresentante del Governo circa un prossimo intervento normativo volto a chiarire i numerosi aspetti problematici connessi all'invio dei dati relativi allo «spesometro» con le modalità sperimentali recentemente introdotte, auspica possa essere realizzato un sistema chiaro, nell'ottica della massima semplificazione, a vantaggio dei cittadini. In tale contesto reputa prioritario che l'Esecutivo intervenga con urgenza in materia, chiarendo in particolare se intenda escludere l'applicazione di sanzioni gli inadempimenti in cui i contribuenti sono incorsi a causa dei problemi di operatività del sistema, anche al fine di evitare l'inevitabile, notevole mole di ricorsi che ne deriverebbe.

  Daniele PESCO (M5S) condivide le considerazioni espresse dal Viceministro sull'opportunità di fissare il nuovo termine per la trasmissione dei dati quando sarà ripristinata completamente l'operatività del sistema telematico, nonché circa l'esigenza di adottare provvedimenti normativi per escludere l'applicazione di sanzioni nel caso di inadempimenti formali o comunque non gravi. Pag. 80
  Auspica quindi che le iniziative che saranno assunte in materia consentano di evitare ulteriori aggravi a carico dei professionisti e dei contribuenti. In questa prospettiva, considerato che si sta procedendo all'implementazione di un meccanismo di fatturazione elettronica a fini fiscali, ritiene sia fondamentale valutare con attenzione quale tipo di investimenti di carattere informatico sia necessario compiere in questo campo, adottando scelte oculate che assicurino il pieno aggiornamento e la massima efficienza del sistema.

  Giovanni SANGA (PD), intervenendo sui lavori della Commissione, ritiene che, alla luce delle problematiche oggetto dell'interrogazione, la Commissione stessa debba intervenire ulteriormente in questo campo, nella consapevolezza che le difficoltà emerse non riguardano solo i contribuenti o gli intermediari, ma l'intero sistema delle imprese italiane.

5-12299 Lodolini: Dati circa il maggior gettito derivante dall'abolizione dell'esenzione dalla tassa automobilistica regionale per i veicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità compresa tra 20 e 29 anni.

  Michele PELILLO (PD) rinuncia a illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmatario.

  Il viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Michele PELILLO (PD), nel ringraziare il viceministro, si dichiara soddisfatto della risposta.

  Maurizio BERNARDO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 28 settembre 2017. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 14.10.

5-12178 Paglia: Orientamenti del Governo in merito alla governance e alla solidità patrimoniale della Banca Popolare di Bari.

  Il viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL-POS) si dichiara soddisfatto della risposta, invitando il Governo a mantenere alto il livello di attenzione sulla problematica affrontata dall'interrogazione.

5-12179 Sibilia: Problematiche circa la vigilanza su irregolarità relative a operazioni finanziarie poste in essere dalla Banca popolare di Vicenza.

  Il viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Federico D'INCÀ (M5S) si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta, la quale elude completamente il quesito posto dall'interrogazione, di cui è cofirmatario. In particolare, nel richiamare il testo dell'atto di sindacato ispettivo, sottolinea come esso intenda sottoporre al Governo una vicenda molto grave, che ha coinvolto i vertici della Banca d'Italia, chiedendo di accertare le responsabilità del dottor Barbagallo, Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della stessa Banca d'Italia, in merito all'operazione finanziaria di 400 milioni di euro posta in essere dalla Banca popolare di Vicenza nel finanziamento della società di diritto lussemburghese Optimum e l'eventuale interferenza dello stesso Barbagallo, nei confronti di Veneto Banca, nell'ambito di un'analoga operazione di finanziamento.Pag. 81
  Nel ribadire la necessità di fare chiarezza sulla questione posta, evidenzia come essa coinvolga direttamente centinaia di migliaia di cittadini, i quali hanno subito perdite molto gravi a causa dell'instabilità del sistema bancario, nonché tutta la regione Veneto, duramente colpita dalla crisi dei due istituti bancari.
  Si dichiara quindi contrariato e allibito per l'atteggiamento del Governo, non solo nei confronti degli interroganti e della Commissione, ma soprattutto nei riguardi dei cittadini interessati e chiede quindi che siano al più presto forniti compiuti elementi di risposta alle urgenti questioni poste.

  Maurizio BERNARDO, presidente, rileva l'opportunità di svolgere ulteriori approfondimenti sulla tematica affrontata dall'interrogazione.

  Il viceministro Luigi CASERO dichiara l'impegno del Governo a fornire alla Commissione ulteriori approfondimenti sulla questione.

  Federico D'INCÀ (M5S) chiede che le questioni oggetto dell'interrogazione siano affrontate dalla Commissione già dalla prossima settimana.

  Maurizio BERNARDO, presidente, con riferimento alla richiesta avanzata dal deputato D'Incà, ritiene che lo strumento più consono per affrontare ulteriormente, a breve, tale tematica, sia la presentazione di un ulteriore atto di sindacato ispettivo in materia.
  Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 28 settembre 2017. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 14.15.

Introduzione dell'articolo 28-sexies del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, in materia di compensazione e di certificazione dei crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
C. 3411 Cancelleri e C. 4231 Mucci.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 giugno scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, in merito allo svolgimento dell'esame, in sede referente, della proposta di legge C. 3411 Cancelleri e dell'abbinata proposta di legge C. 4231 Mucci, desidera ricapitolare l’iter del provvedimento.
  In merito ricorda che la Commissione Finanze ne ha avviato l'esame nella seduta del 29 marzo 2017, respingendo gli emendamenti presentati e trasmettendo quindi, il 7 giugno 2017, il testo alle Commissione competenti in sede consultiva, ai fini dell'acquisizione dei prescritti pareri.
  Al momento sono pervenuti i pareri delle Commissioni I, VIII, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali, mentre non sono ancora pervenuti il parere della V Commissione, nonché quello della X Commissione.
  In merito all'esame in sede consultiva da parte della V Commissione, ricordo che il 28 giugno 2017 essa ha chiesto al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, la predisposizione di una relazione tecnica, la quale non è stata ancora trasmessa dal Governo. Nella seduta di ieri della medesima V Commissione, il rappresentante del Governo, Viceministro Morando, ha consegnato un documento, nel quale si esprimono alcune prime valutazioni in merito alla quantificazione degli oneri determinati dalla proposta di legge, concludendo che al momento è impossibile esprimere un parere favorevole sul provvedimento.
  La V Commissione esaminerà anche oggi il provvedimento, ma, a seguito dei contatti informali intercorsi, è emerso come la stessa Commissione non sarà nelle Pag. 82condizioni di esprimere il parere prima della prossima settimana, non essendo ancora pervenuta la predetta Relazione tecnica, che ovviamente dovrà essere adeguatamente valutata e approfondita.
  La Conferenza dei Presidenti di Gruppo, nella riunione del 26 settembre scorso, su richiesta del Gruppo M5S, ha stabilito l'avvio della discussione del provvedimento per la seduta di lunedì 2 ottobre prossimo.
  In tale contesto, nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione Finanze tenutasi il 27 settembre, ha proposto di chiedere alla Presidenza della Camera uno slittamento dell'avvio della discussione in Assemblea, al fine di consentire alla VI Commissione di svolgere compiutamente l'esame in sede referente avendo acquisito anche il parere della Commissione Bilancio, il quale risulta particolarmente importante, atteso il rilievo finanziario del provvedimento.
  Dopo aver acquisito l'avviso in tal senso dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, nonché il consenso del gruppo M5S, che ha chiesto l'inserimento del provvedimento nel calendario dell'Aula, nel pomeriggio di ieri ho scritto pertanto alla Presidente della Camera chiedendoLe di prevedere che la discussione in Assemblea del provvedimento sia posticipata fino a lunedì 16 ottobre prossimo.
  Si riserva quindi di inserire nuovamente il provvedimento all'ordine del giorno della Commissione nella prossima settimana, nonché di monitorare l'andamento dei lavori in merito presso la V Commissione, al fine di sollecitarne quanto prima l'espressione del parere.

  Carlo SIBILIA (M5S), relatore, nel richiamare il contenuto del citato documento consegnato ieri dal Viceministro Morando, in occasione della seduta della Commissione Bilancio nel corso dell'esame in sede consultiva sul provvedimento, evidenzia l'intenzione del suo gruppo di proseguire i lavori nel modo più costruttivo e proficuo, al fine di concludere positivamente l’iter della proposta di legge, sulla quale durante l'esame in sede referente si è manifestata una significativa convergenza dei gruppi.
  Concorda quindi con il Presidente circa l'opportunità di attendere il parere della V Commissione Bilancio prima dell'avvio della discussione in Assemblea, ringraziandolo per aver chiesto alla Presidenza della Camera lo slittamento di tale discussione al 16 ottobre prossimo e auspica che, in tale ulteriore periodo di tempo a disposizione della Commissione, possa essere svolto, anche con l'apporto del Governo e della maggioranza, un lavoro proficuo per migliorare il testo del provvedimento, in particolare con riferimento ai profili di carattere finanziario, individuando le modifiche utili a circoscrivere gli oneri finanziari derivanti dall'intervento legislativo. Sottolinea infatti come il gruppo M5S non intenda alimentare una sterile contrapposizione politica su un provvedimento che invece può costituire un'importante occasione per venire incontro in modo condiviso a una delle esigenze più pressanti per i cittadini e le imprese.

  Maurizio BERNARDO, presidente, condivide le considerazioni del deputato Sibilia e l'approccio da lui seguito relativamente al prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S), con riferimento alle osservazioni contenute nel predetto documento sui profili di carattere finanziario del provvedimento, consegnato ieri dal Viceministro Morando durante seduta della Commissione Bilancio, chiede maggiori chiarimenti in merito alla stima dei debiti fiscali delle imprese, indicati in 190 miliardi di euro, che, secondo il Governo, sarebbero potenzialmente coinvolti dalle compensazioni relative ai crediti commerciali vantati dalle imprese medesime nei confronti delle pubbliche amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica.

  Maurizio BERNARDO, presidente, in merito alla questione posta dal deputato Pag. 83Villarosa, sottolinea come la relazione tecnica che il Governo si accinge a predisporre in merito sia appunto chiamata a fornire più dettagliati elementi di valutazione sugli aspetti di carattere finanziario del provvedimento.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, in materia di riscossione mediante ruolo, e alla legge 24 dicembre 2012, n. 228, in materia di sospensione della riscossione delle somme iscritte a ruolo, nonché altre disposizioni di interpretazione autentica concernenti i termini per la notificazione degli atti e per la prescrizione dei crediti.
C. 4042 Sibilia.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 settembre scorso.

  Carlo SIBILIA (M5S), relatore, desidera in primo luogo sottolineare il costruttivo dialogo tenuto con gli esponenti delle forze di maggioranza nel corso dei lavori sul provvedimento.
  Nell'auspicare che tale approccio possa condurre alla positiva conclusione dell’iter della proposta di legge, propone quindi di fissare un termine per la presentazione degli emendamenti, così da poter apportare al testo le opportune modifiche, con l'apporto di tutti i gruppi.

  Michele PELILLO (PD), nell'evidenziare come il provvedimento contenga elementi interessanti e condivisibili, ritiene che, stante l'arco di tempo relativamente ristretto prima del termine della legislatura e le conseguenti difficoltà a giungere all'approvazione definitiva del provvedimento, occorra valutare se sia utile procedere ordinariamente nell'esame in sede referente dello stesso, fissando un termine per la presentazione degli emendamenti, ovvero se non sia più proficuo raggiungere un accordo tra le forze politiche per trasfondere la disciplina recata dalla proposta di legge in un emendamento da presentare al disegno di legge di bilancio che sarà prossimamente presentato alle Camere.
  Rileva infatti come tale ultima soluzione consentirebbe di addivenire all'approvazione dei contenuti del provvedimento, anche attraverso un fattivo coinvolgimento del Governo in tal senso.

  Carlo SIBILIA (M5S), relatore, nel valutare con interesse, in un'ottica di concretezza e pragmatismo, la proposta del deputato Pelillo circa l'opportunità di utilizzare il veicolo della prossima legge di Bilancio, ritiene tuttavia preferibile non abbandonare del tutto l’iter in sede referente della proposta di legge in sede referente presso la Commissione Finanze. In tale quadro reputa opportuno stabilire comunque un termine per la presentazione degli emendamenti, seppure non troppo ravvicinato.

  Maurizio BERNARDO, presidente, dichiara il proprio apprezzamento per lo spirito collaborativo emerso nel corso della discussione.
  Alla luce delle considerazioni svolte, e nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Delega al Governo per l'istituzione del catasto del suolo.
C. 2999 Ribaudo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco RIBAUDO (PD), relatore, rileva come la Commissione sia chiamata ad avviare nella seduta odierna l'esame, in sede referente, della proposta di legge C. Pag. 842999 a sua prima firma, recante delega al Governo per l'istituzione del catasto del suolo.
  Al riguardo ricorda preliminarmente che il catasto italiano costituisce l'inventario dei beni immobili presenti nel territorio nazionale, con la finalità di censire le proprietà immobiliari, tenerne evidenti le mutazioni e realizzare i presupposti per un'equa imposizione fiscale.
  Il catasto è formato da due sub-sistemi: il Catasto Terreni, che comprende l'elenco di tutti i terreni di natura agricola ovvero comunque inedificati (si tratta nel complesso di suoli agricoli, fabbricati rurali al loro servizio, terreni incolti, strade pubbliche e acque esenti da estimo), e il Catasto Edilizio Urbano – costituito dalle costruzioni di natura civile, industriale e commerciale, il quale è integrato dal Catasto dei Fabbricati, il quale si occupa di tutte le costruzioni, sia urbane sia rurali.
  Il Catasto terreni è di tipo geometrico – particellare, in quanto reca informazioni sia sulla natura geometrica (topografia – forma e consistenza) sia sulle caratteristiche tecnico-economiche (caratteristiche tecnico-fisiche e redditi) dell'elemento minimo inventariato e rappresentato in mappa, costituito dalla «particella catastale».
  La gestione delle banche dati catastali e lo svolgimento dei relativi servizi sono stati affidati all'Agenzia del Territorio, la quale è stata incorporata nell'Agenzia delle Entrate a norma dell'articolo 23-quater, comma 1, del decreto-legge n. 95 del 2012.
  Il sistema informativo catastale consta di quattro archivi, differenti per natura (alfanumerica ovvero grafica), ma correlati tra loro:
   l'archivio cartografico;
   l'archivio censuario del Catasto Terreni (alfanumerico);
   l'archivio censuario del Catasto Edilizio Urbano (alfanumerico);
   l'archivio delle planimetrie degli immobili urbani;
   l'archivio dei Fabbricati (in fase di realizzazione).

  La formazione del catasto è curata dallo Stato, mentre il suo aggiornamento è demandato all'azione dei proprietari degli immobili, attraverso i tecnici liberi professionisti abilitati alla predisposizione degli atti di aggiornamento catastale.
  Il modulo inventariale di base del Catasto Terreni è rappresentato dalla particella catastale, definita dalla legge come porzione di terreno continua, ubicata nello stesso Comune, della medesima «qualità» o «classe», o abbiano la stessa destinazione.
  In sostanza, la particella catastale è posseduta da uno o più soggetti fisici o giuridici ed è omogenea per qualità di coltura e grado di produttività (classe).
  L'archivio cartografico, attraverso le mappe catastali, definisce la forma, la superficie e la posizione sul territorio delle particelle catastali, allo scopo di rappresentare gli immobili secondo i differenti diritti sugli stessi insistenti. La mappa catastale è formata, di regola, per Comune amministrativo ed è suddivisa in fogli, individuati con un numero progressivo. Alcuni comuni sono suddivisi a loro volta in sezioni censuarie, dunque la mappa catastale viene formata in relazione a queste ultime.
  Con riferimento all'archivio censuario del Catasto Terreni, rileva come esso registri dati di natura tecnico-fisica, giuridica ed economica, associati a ogni particella catastale.
  Tra questi, in particolare, vi sono:
   l'identificazione catastale (nome del Comune, codice della Sezione, numero di mappa, numero di particella);
   la località (indirizzo o denominazione della zona di ubicazione);
   la qualità di coltura praticata (informazione codificata che fa riferimento ad un quadro generale di qualificazione nazionale);
   la classe di produttività (indicazione codificata che esprime differenti livelli di potenzialità produttiva del suolo; Pag. 85
   la consistenza (espressa in ettari, are e centiare di superficie);
   i redditi catastali (distinto in reddito dominicale e reddito agrario);
   la ditta catastale (codice fiscale e dati anagrafici delle persone fisiche, ovvero denominazione delle persone giuridiche, titolari di diritti reali sulla particella, con l'indicazione della tipologia e quota di diritto reale goduto).

  A ogni particella sono associati, altresì, i dati identificativi degli atti che hanno determinato un cambiamento nello stato dei soggetti intestatari (ad esempio, un atto di trasferimento di diritti reali), ovvero nello stato tecnico-fisico dell'oggetto. Evidenziando tali evoluzioni, i dati censuari della particella catastale sono storicizzati per stadi successivi, in modo da permetterne una consultazione anche con riferimento ad un periodo temporale pregresso.
  L'archivio censuario del Catasto Terreni, che è totalmente informatizzato, al 31 dicembre 2016 era costituito da oltre 85,5 milioni di particelle catastali, di cui circa 60 milioni produttive di reddito.
  In tale contesto ricorda che la legge di delega per la riforma del sistema fiscale (la legge n. 23 del 2014), all'articolo 2 intendeva, attraverso la riforma del catasto degli immobili, principalmente correggere le sperequazioni delle vigenti rendite. Tra i principi e criteri per la determinazione del valore catastale la delega indicava, in particolare, la definizione degli ambiti territoriali del mercato, nonché la determinazione del valore patrimoniale da effettuarsi utilizzando il metro quadrato come unità di consistenza, in luogo del numero dei vani. Essa intendeva altresì coinvolgere i comuni nel processo di revisione delle rendite, anche al fine di assoggettare a tassazione gli immobili ancora non censiti. Prescriveva inoltre la ridefinizione delle competenze delle commissioni censuarie, attribuendo loro il compito di validare le funzioni statistiche (da pubblicare, al fine di garantire la trasparenza del processo estimativo) utilizzate per determinare i valori patrimoniali e le rendite, nonché introducendo procedure deflattive del contenzioso.
  Tale delega è stata attuata solo con riferimento alla composizione, alle attribuzioni e al funzionamento delle Commissioni censuarie, mediante il decreto legislativo n. 198 del 2014; l'Agenzia delle entrate, con la circolare n. 3/E del 18 febbraio 2015, ha delineato i tratti significativi delle nuove commissioni censuarie e ha fornito le prime indicazioni operative sugli adempimenti da effettuare per l'insediamento delle medesime, anche al fine di consentire un'omogenea applicazione delle disposizioni del predetto decreto legislativo n. 198 del 2014.
  Il decreto ministeriale 27 maggio 2015 ha inoltre individuato i criteri per la designazione, da parte dell'Associazione nazionale dei comuni italiani, dei componenti delle sezioni delle commissioni censuarie locali e centrale.
  Passando a descrivere il contenuto della proposta di legge, la quale si compone di un solo articolo, essa delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi recanti la revisione dell'archivio cartografico e dell'archivio censuario del catasto dei terreni.
  In particolare, l'alinea del comma 1 dell'articolo unico indica le finalità della delega, che intende valorizzare i servizi del suolo ambientali, sociali, economici e fiscali ed estendere la tracciabilità dei prodotti agricoli o dei loro derivati, specificando che i decreti legislativi devono essere adottati nel rispetto dei princìpi costituzionali (in particolare, del principio di uguaglianza di cui all'articolo 3 della Costituzione e del principio della capacità contributiva di cui all'articolo 53 della Costituzione), del diritto dell'Unione europea e delle disposizioni dello Statuto del contribuente di cui alla legge n. 212 del 2000, con particolare riferimento al rispetto del vincolo di irretroattività delle norme tributarie di sfavore, nonché in Pag. 86coerenza con quanto stabilito dalla legge n. 42 del 2009, in materia di federalismo fiscale.
  Per quanto riguarda gli specifici princìpi e criteri direttivi di delega il medesimo comma 1:
   alla lettera a) stabilisce che il catasto dei terreni è ridenominato «catasto del suolo»;
   alla lettera b) prevede che, nell'ambito della revisione del foglio di mappa, la particella catastale è caratterizzata dallo stesso tipo di suolo e da una risposta produttiva omogenea per la stessa coltura o destinazione d'uso;
   alla lettera c) prevede l'accorpamento di particelle adiacenti, all'interno di uno stesso fondo con identiche condizioni ambientali e territoriali, espresse dalle stesse qualità e classe colturale, conservando tutte le variazioni storiche;
   alla lettera d) dispone l'accesso libero e aperto a tutte le cartografie disponibili mediante i dati del richiedente, il comune di riferimento, il foglio e la particella catastali;
   alla lettera e) dispone che le informazioni contenute nel certificato catastale siano integrate con i seguenti dati:
    1) i dati relativi alla gestione diretta o delegata del suolo;
    2) come attualmente previsto, i dati identificativi del suolo, facendo particolare riferimento ai dati relativi alla contrada, nonché al distretto produttivo;
    3) i dati ambientali relativi al clima, alla litologia, alla classificazione tassonomica, all'altimetria, alla pendenza, all'esposizione, alla rocciosità, al drenaggio esterno, allo spessore del suolo, che determinano la capacità d'uso del suolo di prima approssimazione da parte del conduttore;
    4) i dati territoriali relativi alla montanità, ai vincoli, alla viabilità, alla disponibilità idrica, riportando le interpretazioni agronomiche delle caratteristiche ambientali o le infrastrutture che influenzano la redditività economica e la capacità d'uso definitiva del suolo;
    5) i dati di classamento relativi alla destinazione d'uso attuale del suolo, alle specifiche dell'uso attuale quali la coltura e la classe produttiva, alla valutazione della sostenibilità fisica derivante dall'armonia fra l'uso attuale e la capacità d'uso del suolo, alle prescrizioni concernenti gli eventuali interventi necessari nel caso di un uso non sostenibile, i redditi calcolati con dati produttivi e prezzi dell'anno, considerando le eventuali avversità meteoriche e le deduzioni o aggiunte d'imposta già presenti riferibili rispettivamente a costi aggiuntivi per l'uso attuale sostenibile o per i danni ambientali o territoriali;
   alla lettera f) prevede che la possibilità di variare le particelle del foglio di mappa, archiviando le variazioni storiche e rendendole disponibili a tutti senza alcuna restrizione, sia riservata ad alcune specifiche figure professionali, con una disposizione restrittiva rispetto all'attuale disciplina: tale facoltà viene riservata a dottori agronomi e dottori forestali, geometri e periti agrari, iscritti nei rispettivi albi con la relativa specializzazione;
   alla lettera g) prevede che i dati ambientali e territoriali possono essere inseriti solo da specifiche figure professionali, previa adeguata formazione, a seguito di un apposito corso di specializzazione: dottori agronomi per i suoli agricoli arabili secondo la capacità d'uso dei suoli (cioè la potenzialità produttiva del terreno, classificata in otto classi, suddivise in due raggruppamenti principali) attribuita (I, II, III e IV classe di capacità d'uso del suolo), e dottori forestali per i suoli non arabili (V, VI e VII classe di capacità d'uso del suolo), per quelli montani e per i pascoli, i boschi, le colture dei vecchi impianti dei territori non arabili ma terrazzati o sistemati, i calanchi, le aree in dissesto idrogeologico e quelle interessate da attività di conservazione della natura (biodiversità, paesaggio, acque), in generale quelle interessate dai relativi vincoli;Pag. 87
   alla lettera h) stabilisce che, ai fini dell'esercizio delle funzioni di variazione e di inserimento di dati ambientali, le figure professionali abilitate, possono procedere all'inserimento telematico dei dati tramite credenziali certificate;
   alla lettera i) prevede che le variazioni dell'uso del suolo proposte da una delle figure professionali abilitate, che devono comunque essere conformi alla classe di capacità d'uso del suolo, siano deliberate dalla competente commissione censuaria locale (di cui all'articolo 1 del già citato decreto legislativo n. 198 del 2014); la disposizione stabilisce altresì l'archiviazione e l'accesso telematico per la consultazione di tutte le delibere della competente commissione censuaria locale.

  Sottolinea quindi il carattere innovativo della proposta di legge, volta ad ammodernare l'attuale catasto dei terreni, ampliando i dati informativi che esso dovrà contenere e valorizzando i servizi del suolo in chiave di sostenibilità ambientale e di tutela dell'ecosistema.
  A tale riguardo ritiene sia utile procedere a un breve ciclo di audizioni sul provvedimento, nel corso del quale ascoltare i rappresentanti della Società italiana di pedologia e della Società italiana della scienza del suolo, nonché gli esponenti degli Ordini professionali competenti.

  Maurizio BERNARDO, presidente, condivide la proposta del relatore di procedere un breve ciclo di audizioni, che sarà definito, anche sulla base delle eventuali ulteriori indicazioni dei gruppi, in occasione della prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 28 settembre 2017. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO.

  La seduta comincia alle 14.30.

Sulle tematiche relative all'impatto della tecnologia finanziaria sul settore finanziario, creditizio e assicurativo.
Audizione del dottor Paolo Sironi, IBM Academy member and Author, FinTech Tought Leader Watson Financial Services.
(Svolgimento e conclusione).

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Paolo SIRONI, IBM Academy member and Author, FinTech Tought Leader Watson Financial Services, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Svolgono considerazioni e pone quesiti i deputati Michele PELILLO (PD), Sebastiano BARBANTI (PD) e Carlo SIBILIA (M5S), ai quali risponde Paolo SIRONI, IBM Academy member and Author, FinTech Tought Leader Watson Financial Services.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ringrazia il dottor Sironi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.10.
  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Pag. 88