CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 settembre 2017
880.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 109

INTERROGAZIONI

  Giovedì 21 settembre 2017. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi e la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dorina Bianchi.

  La seduta comincia alle 9.15.

Pag. 110

  Bruno MOLEA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso.

5-11313 Giancarlo Giordano: Sulla situazione dei complessi archeologici museali di competenza delle province e, in particolare, del Museo di Capua.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 1).

  Giancarlo GIORDANO (SI-SEL-POS), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto solo perché dalla risposta emerge la buona volontà del Governo ad interessarsi della questione. Dopo aver affermato come la disastrosa situazione degli istituti culturali della provincia di Caserta sia, in parte, attribuibile ai pessimi effetti della legge Delrio, ricorda le numerose sollecitazioni per un intervento di valorizzazione del Museo di Capua, in occasione della recente missione di una delegazione della Commissione proprio in quei luoghi.

5-11487 Rotta: Sulle torricelle Massimiliane ubicate lungo il sistema difensivo asburgico nei pressi della città di Verona.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Bruno MOLEA, presidente, in qualità di cofirmatario, prende atto della risposta.

5-11510 Ventricelli: Sul progetto della Regione Puglia «Diritti a scuola».

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 3).

  Liliana VENTRICELLI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta. Apprezza, infatti, che l'intento del Governo vada nella direzione auspicata nell'interrogazione.

5-11652 Massimiliano Bernini: Sull'aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo.

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 4).

  Massimiliano BERNINI (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta la quale fornisce indicazioni solo in merito alla proroga dei termini per l'aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto, senza tenere conto delle altre questioni sollevate dall'interrogazione. Si riferisce, in particolare, alla grave congestione che affligge da tempo le segreterie degli istituti scolastici, specialmente quelli comprensivi. Il sottodimensionamento strutturale degli organici, che diventa insostenibile in specifici periodi dell'anno – quale quello successivo al termine delle lezioni, quando una parte del personale va in ferie – rende quasi impossibile affrontare le numerose attività amministrative sia di routine sia straordinarie, aggravate dalle nuove incombenze legate al «decreto vaccini» e dallo stato di obsolescenza delle attrezzature informatiche. Rinnova quindi la richiesta di conoscere i tempi di indizione del nuovo concorso, del rinnovo dei contratti e di completamento dell'informatizzazione delle segreterie scolastiche.

  Bruno MOLEA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 21 settembre 2017. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. — Interviene il sottosegretario per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 13.45.

Pag. 111

Elenco delle proposte di istituzione e finanziamento di comitati nazionali e di edizioni nazionali per l'anno 2017.
Atto n. 436.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Bruno MOLEA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso.

  Giulia NARDUOLO (PD), relatrice, riferisce che lo schema di decreto relativo ai contributi per i Comitati e le Edizioni nazionali di cui oggi si avvia l'esame, quest'anno risente degli interventi che si sono rincorsi fra fine 2016 e 2017 sul fronte delle risorse, che non hanno determinato un quadro completamente definito al momento dell'invio dello stesso. Ricorda, preliminarmente, che per il secondo anno la procedura è regolata dalla Circolare n. 101 del 2016, elaborata anche sulla base delle richieste di una regolamentazione più stringente e di parametri più precisi di valutazione, formulate in sede di espressione del parere sul riparto dei fondi 2014 e 2015. Per l'istituzione di Comitati nazionali – ai quali soli si riferisce il parere parlamentare –, la nuova circolare prevede che la domanda deve essere presentata entro il 31 marzo dell'anno precedente a quello della data della ricorrenza e all'inizio delle celebrazioni, e che gli eventi devono concludersi entro 3 anni dall'istituzione del comitato, salvo proroghe – fino ad un massimo di 2 anni – nei casi di eccezionale interesse e complessità organizzativa.
  Unitamente all'istanza, i richiedenti devono inviare una relazione tecnica recante: obiettivi e programma delle celebrazioni o della manifestazione culturale, con descrizione delle iniziative e indicazione di modalità, costi previsti, tempi e fasi di realizzazione; indicazione delle risorse finanziare necessarie, distinte per fasi di attuazione; bilancio preventivo delle entrate e delle spese redatto in forma analitica; elenco di istituzioni, enti e studiosi coinvolti nel programma, corredato delle relative adesioni; documentazione bibliografica aggiornata sul personaggio o sul tema proposto; proposte di designazione degli organi. Sono ammessi alla valutazione gli eventi di cui ricorrano il primo o i successivi centenari, fatti salvi i casi di eccezionale rilevanza storico-culturale e sociale, e sono tenuti in considerazione i programmi celebrativi che prevedano, tra l'altro: manifestazioni a carattere non esclusivamente locale, ma con una proiezione e un coinvolgimento anche nazionale e/o internazionale; eventi o attività pluridisciplinari e plurisettoriali (come, ad esempio: mostre, pubblicazioni, stage, borse di studio e/o di ricerca, rappresentazioni teatrali); un piano economico che comprenda voci di cofinanziamento da parte di altre amministrazioni o di privati; il coinvolgimento della rete delle istituzioni culturali presenti sul territorio o a livello nazionale e internazionale; progetti e attività a carattere innovativo. Entro il 31 gennaio di ogni anno, i comitati ammessi a contributo devono inviare al Ministero la relazione sui lavori svolti e il bilancio consuntivo delle spese effettuate, e, per ogni comitato, il Ministero nomina un revisore dei conti. Qualora l'attività non si sia svolta secondo il programma approvato dalla Consulta o presenti irregolarità amministrative, il Comitato può non essere finanziato ulteriormente. Il procedimento di valutazione delle domande pervenute si intende concluso il 30 giugno dell'anno successivo a quello di presentazione della domanda. Con riferimento agli anni pregressi più recenti, ricorda che per il 2016 sono stati istituiti 7 Comitati, per il 2014 e il 2015 sono stati istituiti, complessivamente, 4 Comitati, che per gli anni 2012 e 2013 non era pervenuto alle Camere alcuno schema, che lo schema presentato per il 2011 era stato poi ritirato dal Governo e che nel 2010 era stato istituito un solo Comitato. Al contempo, peraltro, alcuni Comitati nazionali per celebrazioni di eventi sono stati istituiti con legge o con altra tipologia di atto. Pag. 112In particolare, si tratta dei Comitati relativi al secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi nel 2013, al centenario della nascita di Alberto Burri nel 2015, al Centenario dell'Istituto nazionale del dramma antico nel 2014. Inoltre, di recente è stato approvato dalla Camera – e inviato al Senato – un progetto di legge presentato dal Governo per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio, e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, mentre l'omologa Commissione del Senato ha approvato due progetti di legge per le celebrazioni dei duemila anni dalla morte di Ovidio e dei 150 anni dalla morte di Rossini, che presto saranno esaminati dall'Assemblea del Senato. Venendo al contenuto dello schema, ricorda che le risorse assegnate dalla legge di bilancio 2017 erano pari ad euro 1.463.256, e non ad euro 444.193, come indicato nel dodicesimo capoverso della premessa dello schema di decreto.
  Successivamente, lo stanziamento è stato ridotto di 1 milione di euro, a decorrere dal 2017, dal decreto-legge c.d. milleproroghe. In base a tale previsione, dunque, lo stanziamento per il 2017 si sarebbe dovuto ridurre ad euro 463.256. A fronte di ciò, il Mibact ha chiesto, ai fini della predisposizione del disegno di legge di assestamento, il reintegro dell'importo di 1 milione di euro. Nel frattempo, peraltro, il decreto-legge n. 50 del 2017, ha autorizzato, per le finalità previste dalla legge n. 420 del 1997, l'importo di euro 0,5 milioni per il 2017. L'imputazione di tale somma sul pertinente capitolo è stata richiesta dal MIBACT al MEF il 14 luglio 2017, dunque, successivamente alle riunioni della Consulta. Dall'articolo 2 dello schema risulta che tali somme saranno attribuite con provvedimento in corso di attuazione. Lo stesso decreto-legge n. 50 del 2017 ha inoltre previsto, all'articolo 13, la riduzione, per l'anno 2017, delle dotazioni delle missioni e dei programmi di spesa degli stati di previsione dei Ministeri. È alla luce di tale previsione che il Mibact potrebbe aver indicato alla Consulta una disponibilità di euro 444.193 (a fronte di euro 463.256 risultanti dopo la riduzione prevista dal decreto-legge n. 244 del 2016). Segnala che al riguardo sarebbe opportuno un chiarimento da parte del Governo. Inoltre, evidenzia che occorre modificare il dodicesimo capoverso della premessa dello schema di decreto – dal quale risulta che la somma di euro 444.193 sarebbe stata assegnata al capitolo 3631/pg. 2, per il 2017, dal decreto ministeriale 27 dicembre 2016 – indicando la somma effettivamente assegnata dallo stesso decreto, nonché i successivi atti in base ai quali la medesima sarebbe stata ridotta ad euro 444.193. La disponibilità per il 2017 è stata poi incrementata di euro 70.000, derivanti dalla mancata attribuzione, nel 2015, dei fondi destinati alla costituzione del comitato per le celebrazioni del centenario della nascita di Aldo Moro, in quanto quest'ultimo non è stato costituito, essendosi fatta promotrice di progetti legati a tale ricorrenza la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ricorda che, in base al disegno di legge di assestamento 2017 - che non sconta ancora né la riduzione prevista dal decreto-legge n. 244 del 2016, né l'incremento disposto con il decreto-legge n. 50 del 2017 – al capitolo di riferimento sono assegnati, rispetto allo stanziamento iniziale di euro 1.463.256, ulteriori euro 0,5 milioni, come rimodulazione di autorizzazione di spesa ai sensi della legge di contabilità. Con riferimento alle deliberazioni della Consulta, dal verbale del 26 maggio 2017 risulta che alla stessa sono state sottoposte 13 domande di nuova istituzione e 10 richieste di rifinanziamento di comitati nazionali. Al riguardo segnala, però, che dai dati riportati dallo stesso verbale risultano essere state esaminate 12 domande (e non 13) relative all'istituzione di nuovi comitati nazionali. Sul punto ritiene necessario un chiarimento. Per ciò che concerne le edizioni nazionali, sottolinea che dal medesimo verbale risulta che sono state sottoposte alla Consulta 7 domande di nuova istituzione e 33 richieste di rifinanziamento. Inoltre, risulta che la stessa ha deliberato di procedere all'assegnazione delle somme (allora) disponibili, pari a euro 514.193 Pag. 113(euro 444.193 indicati dal Mibact + euro 70.000 non assegnati nel 2015), a partire dalle richieste di rifinanziamento dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali istituiti negli anni precedenti. Nello specifico, ha accolto la richiesta di rifinanziamento di 8 comitati nazionali già costituiti, per complessivi euro 300.000. Si tratta dei comitati per le celebrazioni relative a: 750o anniversario della nascita di Dante Alighieri (euro 70.000, provenienti dalle risorse non utilizzate nel 2015), centenario della nascita di Giorgio Bassani (euro 60.000), centenario della Scuola di lingua italiana per Stranieri di Siena (euro 5.000), bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (euro 40.000), centenario della morte di Leopoldo Franchetti (euro 5.000), centenari Rossiniani (euro 70.000); V centenario della Riforma Protestante (euro 40.000), bicentenario della nascita di Bertrando Spaventa (euro 10.000). La Consulta ha, invece, ritenuto di non procedere al rifinanziamento dei comitati nazionali relativi al centenario della morte di Luigi Capuana e al centenario della nascita di Carlo Cassola, non rinvenendo nei programmi presentati apporti innovativi rispetto alle iniziative già realizzate negli anni precedenti. Con l'importo rimanente, pari a euro 214.193, nella seduta del 16 giugno 2017 ha deliberato il rifinanziamento di 26 edizioni nazionali.
  Nelle sedute del 26 maggio e del 16 giugno 2017, la Consulta, inoltre, in considerazione dei tempi della procedura, ha anche ritenuto di individuare le ulteriori richieste meritevoli di finanziamento al di fuori dell'importo allora disponibile, condizionandone l'erogazione all'eventuale aumento delle disponibilità finanziarie. In particolare, le assegnazioni deliberate dalla Consulta subordinatamente all'aumento delle disponibilità finanziarie sono state pari a euro 720.000, da aumentare o decurtare in percentuale in caso di assestamento superiore o inferiore allo stesso importo. Più nello specifico, evidenzia che la Consulta ha deliberato, a condizione del ripristino delle risorse, l'istituzione di 8 nuovi comitati, per un totale di euro 540.000, per le celebrazioni relative a: centenario della scomparsa di Arrigo Boito (1918-2018: euro 60.000), centenario dell'elaborazione degli Elementi di un'esperienza religiosa di Aldo Capitini (1918-2018: euro 60.000), millenario di fondazione della città fortificata di Melfi (1018-2018: euro 70.000), mille anni di San Miniato al Monte (1018-2018: euro 70.000), centenario della nascita di Leonardo Ricci (1918-2018: euro 60.000), bicentenario della nascita di Angelo Secchi (1818-2018: euro 80.000), centenario della nascita di Bruno Zevi (1918-2018: euro 100.000), centenario della nascita di Luigi Santucci (1918-2018: euro 40.000). Ha, invece, ritenuto non meritevole di finanziamento l'istituzione di ulteriori 4 comitati nazionali (in un caso perché non riferito a celebrazioni di un centenario, in due casi per le caratteristiche del progetto, in un altro caso perché le relative attività sono oggetto di finanziamenti da parte del Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale). Ha inoltre deliberato, sempre a condizione del ripristino delle risorse, l'integrazione del rifinanziamento a favore di tre delle edizioni nazionali già rifinanziate a valere sulle risorse (allora) disponibili, in considerazione dei rilevanti risultati raggiunti. Si tratta delle Edizioni nazionali relative ad Alcide De Gasperi (euro 35.000), Luigi Einaudi (euro 10.000), Aldo Moro (euro 60.000). Ha, infine, deliberato, sempre a condizione del ripristino delle risorse, l'istituzione di 4 edizioni nazionali, per un totale di euro 75.000. Si tratta delle seguenti: Commedie per musica di Domenico Cimarosa (euro15.000), Opere di Giuseppe Tartini (euro 10.000), Opera omnia di Federico Tozzi (euro 10.000), Opere di Cesare Zavattini (euro 40.000). Non ha, invece, accolto le ulteriori 3 richieste. Il verbale indica, al riguardo, le motivazioni. A fronte di tali delibere della Consulta, lo schema di decreto conferma innanzitutto quelle relative al rifinanziamento di comitati nazionali ed edizioni nazionali a valere sulle risorse (allora) disponibili, pari complessivamente – in base a quanto risultante dallo stesso schema – a euro 514.193. Per ciò che riguarda le assegnazioni Pag. 114deliberate dalla Consulta subordinatamente all'aumento delle disponibilità finanziarie, la relazione per le Commissioni parlamentari precisa che, pur in attesa del perfezionamento della procedura di attribuzione dei fondi di cui al decreto-legge n. 50 del 2017 – pari a euro 500.000 – si è ritenuto di avviare comunque l’iter di trasmissione dello schema alle stesse Commissioni parlamentari per il previsto parere. Inoltre, dal momento che le risorse in corso di attribuzione non coprono integralmente l'ammontare derivante dalle proposte della Consulta – pari complessivamente a euro 720.000 –, ma costituiscono il 69,44 per cento del totale auspicato, le proposte di assegnazione deliberate dalla stessa Consulta subordinatamente all'aumento delle disponibilità finanziarie sono state conseguentemente ridotte in misura percentuale. Evidenzia che la medesima relazione precisa, altresì, che, qualora con la legge di assestamento si ottenessero le ulteriori risorse richieste, «si renderà necessario inviare alle Commissioni parlamentari un secondo schema di Decreto Ministeriale di ripartizione per il residuo ammontare».

  Bruno MOLEA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 21 settembre 2017. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. — Interviene il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 14.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016.
C. 4638 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017.
C. 4639 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2017 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2017 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2017.
Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2017 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'anno finanziario 2017.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Bruno MOLEA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatrice, illustra i disegni di legge di rendiconto 2016 e di assestamento 2017, relativamente alle parti di competenza della Commissione. Partendo dal rendiconto, fa presente che in sede di previsioni definitive 2016 relative al MIUR si passa, per gli stanziamenti in conto competenza, da euro 55.046,1 milioni previsti dalla legge di bilancio a euro 55.745,7 milioni, (assorbiti per il 95,4 per cento dalla spesa corrente), mentre per gli stanziamenti di cassa si passa da euro euro 55.760,5 milioni a euro a euro 57.300,3. Rileva che, osservando l'andamento delle risorse per competenza assegnate al MIUR nel corso del triennio Pag. 1152014-2016, si nota un trend di crescita: +0,9 per cento nel 2015, + 4,6 per cento nel 2016. In particolare, nel 2016 si è registrato, rispetto al 2015, un incremento delle previsioni definitive di competenza relative sia alla spesa corrente (+5 per cento), sia al rimborso delle passività finanziarie (+1,2 per cento) – a fronte di aumenti comunque registrati dalle stesse voci nel 2015 rispetto all'anno precedente (+0,7 per cento e +12,1 per cento) – e una diminuzione delle previsioni definitive relative alla spesa in conto capitale (-2,1 per cento), a fronte di un aumento registrato dalla stessa voce nel 2015 rispetto all'anno precedente (+3,6 per cento). In particolare, nel 2016, nell'ambito della missione «Istruzione scolastica» – cui è destinato l'81,7 per cento della dotazione del Ministero –, al programma «Istruzione secondaria di secondo grado» è destinato il 33,7 per cento delle risorse, seguito da «Istruzione primaria» (30,2 per cento), «Istruzione secondaria di primo grado» (21,3 per cento) e «Istruzione prescolastica» (12,4 per cento). Al programma «Istituzioni scolastiche non statali» va l'1,1 per cento delle risorse. La somma dei programmi di minore importo costituisce l'1,2 per cento del totale. A consuntivo si registrano euro 54.879,7 milioni per gli stanziamenti di competenza e euro 54.629,2 milioni per le autorizzazioni di cassa. La consistenza dei residui alla fine dell'esercizio è pari a euro 2.575,2 milioni, in diminuzione rispetto al rendiconto 2015 (quanto ammontavano a euro 3.372 milioni). L'incidenza percentuale della spesa finale per istruzione, università e ricerca sul bilancio dello Stato passa dall'8,8 per cento del rendiconto 2015 al 9,3 per cento. Nella sua Relazione, la Corte dei conti sottolinea, ancora una volta, l'andamento in crescita delle retribuzioni riconducibile, in gran parte, alla missione «Istruzione scolastica». Hanno concorso a tale andamento, oltre che la difficile tenuta dei risultati di contenimento della spesa realizzati in attuazione dell'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008 (legge n. 133 del 2008), il completamento del piano ordinario e straordinario di assunzioni di personale docente per l'anno scolastico 2015-2016 e le prime assunzioni del concorso a cattedre 2016. Inoltre, si è mantenuto elevato il numero di docenti di sostegno in deroga. Quanto al personale ATA, per quanto sia stata attuata la riduzione di 2.020 posti prevista dalla legge n. 190 del 2014, sono stati istituiti, in deroga all'obiettivo fissato, 3.438 posti per far fronte alle situazioni critiche conseguenziali alle misure restrittive in materia di organico di diritto e di supplenze brevi previste dalla stessa legge n. 190 del 2014. Invece, i consumi intermedi hanno registrato, sia in termini di impegno, che in termini di pagamenti, un decremento, nel cui ambito la quota di spesa più consistente, ascrivibile sempre alla missione «Istruzione scolastica», si è concentrata sul Fondo per il funzionamento, al quale nel 2016 sono stati destinati ulteriori euro 123,9 milioni stanziati dalla legge n. 107 del 2015. La situazione debitoria degli uffici centrali e periferici del MIUR ammonta a circa euro 472,3 milioni. Rilevante appare anche l'esposizione debitoria nei confronti della Tesoreria dello Stato, pari a euro 87 milioni, in forte crescita rispetto all'esercizio precedente. La parte più cospicua dei debiti rimasti insoluti attiene a quelli provenienti da spese per liti, in particolare relative alla adeguata remunerazione degli anni di frequenza delle scuole di specializzazione medica e ai rimborsi all'INAIL per prestazioni erogate agli alunni e al personale a seguito di infortuni. Quanto all'esposizione debitoria delle istituzioni scolastiche, alle stesse sono stati erogati nel 2016 euro 93 milioni a copertura delle sofferenze finanziarie derivanti da situazioni debitorie pregresse e da situazioni creditorie vantate nei confronti dello Stato. Con riferimento alle politiche declinate in missioni e programmi, la Corte sottolinea che l'attuazione nei tempi previsti del piano straordinario di assunzioni di personale docente, con la nomina in ruolo di più di 86.000 unità, unito alle nomine ordinarie per l'anno scolastico 2016/2017 (14.599 unità) ha prodotto risultati rilevanti sia in funzione delle esigenze didattiche e organizzative Pag. 116delle istituzioni scolastiche, sia in relazione alla consistenza del personale precario. Meno incisivi rispetto alle aspettative sono risultati gli effetti sulla consistenza delle graduatorie ad esaurimento (che, pur ridotte di un terzo, hanno successivamente risentito dei provvedimenti giurisdizionali concernenti l'inserimento, fra gli altri, dei diplomati magistrali, che ha riportato il numero dei docenti inseriti a 88.045), nonché sul ricorso al personale supplente, la cui crescita nel 2016 si riconduce a varie ragioni, fra le quali la mancanza di iscritti in alcune GAE, l'istituzione di posti di sostegno in deroga, il mancato completamento di alcune procedure concorsuali, gli effetti della mobilità straordinaria (in particolare, nel 2016 si è fatto ricorso a 125.832 unità supplenti, di cui 109.889 fino al termine delle attività didattiche e 15.943 annuali). Complessa è risultata anche la definizione del nuovo concorso a cattedre, per complessive 620 procedure, a seguito sia dello slittamento delle prove scritte, sia del contenzioso avviato dopo lo svolgimento delle stesse, che ha dato vita a misure cautelari di ammissione con riserva a prove scritte suppletive (per circa 400 procedure). Con riferimento alla riorganizzazione della rete scolastica, pur non essendo stata raggiunta l'intesa sul dimensionamento in sede di Conferenza unificata, il contenimento si sta realizzando, attesa la flessione da 8.508 a 8.406 delle istituzioni scolastiche. Nel 2016 è proseguito il processo di valutazione delle scuole – e, in particolare, è stata avviata la fase di valutazione esterna che, in prima applicazione, ha coinvolto il 5 per cento delle istituzioni scolastiche individuate casualmente dall'INVALSI – ed è stata avviata la valutazione dei dirigenti scolastici, che ha coinvolto 6.968 unità e 327 Nuclei di valutazione costituiti presso gli USR. Inoltre, a 2.487 docenti è stato assegnato il bonus per la valorizzazione del merito (legge n. 107 del 2015). Un peso significativo in termini finanziari hanno assunto gli interventi di edilizia scolastica, nel cui ambito, in particolare, si è registrato l'avvio di tutti gli interventi previsti sulle diverse fonti di finanziamento, l'avanzato stato di attuazione del progetto «scuole sicure», la buona performance del sistema di finanziamento tramite mutui con onere di ammortamento a carico dello Stato. Per converso, si è registrato un ritardo nell'avvio del programma «scuole innovative». Di minor rilievo finanziario, ma non di minor peso strategico, sono risultati gli interventi per l'innovazione digitale nelle scuole, tra i quali è stato concluso quello attinente alla realizzazione di laboratori innovativi. Notevole è stato il ruolo degli Istituti tecnici superiori, diventati 93 a fine 2016, (74 nel 2014) con 380 percorsi attivi e 8.232 iscritti. In particolare, gli occupati a 12 mesi sono pari all'81,1 per cento, dei quali il 90,2 per cento in attività coerenti con i percorsi seguiti. Gli impieghi a tempo indeterminato sono pari al 46,8 per cento. Con riferimento all'alternanza scuola-lavoro la Corte, a fronte di una stima di circa 1.150.000 studenti impegnati nell'anno scolastico 2016/2017, prevede che, per l'anno scolastico 2017/2018, in cui il sistema è a regime, saranno coinvolti circa 1,5 milioni di studenti. Quanto all'istruzione superiore, la Corte, nel rinviare al Referto sul sistema universitario 2011-2015, in corso di predisposizione, l'esame del quadro complessivo degli aspetti finanziari della gestione delle università, si sofferma sul sistema AFAM. In particolare, ribadisce la carenza di regolamentazione sulla governance, sugli standard dei corsi, sulla strutture e, in particolare, la mancanza degli ordinamenti nazionali dei corsi di diploma accademico di secondo livello, autorizzati solo in via sperimentale. Quanto al reclutamento, dato conto che il relativo regolamento è stato trasmesso dal MIUR al MEF e al Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione, sottolinea che, malgrado l'inserimento in un sistema di istruzione terziaria, i criteri tuttora usati risentono di un modello più legato alla scuola secondaria. Infine, evidenzia che, data l'equipollenza dei titoli AFAM a quelli universitari, sarebbe necessario introdurre un efficace sistema di valutazione esterna, che affianchi l'autovalutazione effettuata dai Nuclei. Pag. 117La Corte sottolinea positivamente l'approvazione del Programma nazionale della ricerca 2015-2020. Resta, peraltro, ancora problematico il sistema di finanziamento, atteso che, accanto alle risorse provenienti dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e dal Fondo di sviluppo e coesione, si conferma anche nel 2016 la progressiva riduzione dei contributi statali, in particolare provenienti dal FIRST. Ciò nonostante, significative appaiono le prime attuazioni del PNR, concentrate essenzialmente sulle linee di azione finanziate con risorse esterne. In particolare, sono stati avviati gli interventi Promozione dei dottorati innovativi, Fare ricerca in Italia, Contamination Lab, Sviluppo e potenziamento di 4 nuovi cluster tecnologici nazionali. Con riferimento ai progetti avviati nei precedenti esercizi, molti – finanziati a valere sulle risorse del FAR – risultano ancora in corso, a seguito di criticità legate, da un lato, al ritardo nell’iter di valutazione delle domande pervenute e, dall'altro, al fenomeno, di particolare consistenza, della revoca dei finanziamenti agevolati. Critica risulta ancora la gestione delle risorse relative al PON Ricerca e competitività 2007-2013, sia per la lentezza registrata in fase di avvio del programma, sia per l'interruzione dei pagamenti comunicata dai Servizi della Commissione europea nel maggio 2015, in relazione a carenze emerse durante i controlli di competenza dell'Autorità di audit. Procede, invece, speditamente l'attuazione delle misure programmate nel PON 2014-2020 e la partecipazione italiana al Programma Horizon 2020 che, tuttavia, necessita di un miglior «accompagnamento» degli attori della ricerca da parte delle amministrazioni centrali e locali. Per lo stato di previsione del Mibact, in sede di previsioni definitive, si passa, per gli stanziamenti di competenza, da euro 2.128,4 milioni a euro 2.221,4 milioni (assorbiti per il 77,7 per cento dalla spesa corrente), mentre per quelli di cassa da euro 2.345,3 milioni a euro 2.452,3 milioni. L'andamento delle risorse per competenza assegnate al MIBACT nel corso del triennio 2014-2016 presenta un rilevante incremento delle stesse: nel 2015 del –13,4 per cento, nel 2016 del 32,1 per cento. In particolare, nel 2016 si è registrato, rispetto al 2015, un incremento delle previsioni definitive di competenza relative sia alla spesa corrente (+28,8 per cento), sia alla spesa in conto capitale (+50,8 per cento), sia alla voce relativa al rimborso delle passività finanziarie (+4,3 per cento). Nel 2016 alla missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici è destinato il 93,6 per cento degli stanziamenti definitivi di competenza del Ministero. Gli atti, ai quali rinvio, dettagliano le consistenze assegnate ai vari programmi della missione. A consuntivo, si registrano euro 2.200,3 milioni per gli stanziamenti di competenza ed euro 1.797,1 milioni per gli stanziamenti di cassa. La consistenza dei residui alla fine dell'esercizio è pari a euro 786,3 milioni. L'incidenza percentuale delle risorse per i beni e le attività culturali e il turismo sul bilancio dello Stato è pari allo 0,3 per cento, rimanendo invariata rispetto al 2015. Nella sua Relazione, la Corte dei conti sottolinea che i documenti programmatici mirano a consolidare l'attività del Ministero su interventi diretti a garantire la tutela e la competitività del vasto patrimonio culturale e artistico, mantenendo peraltro alta l'attenzione sull'evoluzione dei costi e delle spese, nonché sulla qualità dei servizi culturali da rendere alla collettività. Sotto quest'ultimo profilo, in particolare, di rilievo appare la politica relativa al settore dei musei che, alla luce della domanda nazionale e internazionale, mira a rafforzare i profili qualitativi e competitivi, attraverso l'ampliamento del numero degli istituti dotati di autonomia e la creazione di un sistema museale nazionale in grado di presentare un'offerta integrata. A differenza dei precedenti esercizi, lo stato di previsione del Mibact nel 2016 ha registrato una crescita delle risorse, con un ritorno all'investimento. In particolare, la legge di stabilità 2016 ha incrementato le risorse per il Piano strategico «Grandi progetti beni culturali» (la relazione evidenzia, però, che lo stato di attuazione degli interventi, sia per l'annualità 2014, Pag. 118sia per le annualità 2015 e 2016, registra un certo ritardo), ha confermato il Fondo per la tutela del patrimonio culturale (in tal caso, la relazione evidenzia che si registra una contenuta capacità di spesa), ha stanziato ulteriori euro 30 milioni annui per interventi di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione e ulteriori euro 30 milioni per il funzionamento degli Istituti afferenti al settore degli archivi e delle biblioteche, nonché degli Istituti centrali e di quelli dotati di autonomia speciale, ha previsto il c.d. Bonus cultura per i giovani che compivano 18 anni nel 2016, ha potenziato il tax credit per il cinema e l'audiovisivo, ha reso strutturale il cosiddetto Art-bonus. Rilevante appare, inoltre, la previsione di assunzione a tempo indeterminato di 500 funzionari presso il Mibact. Ulteriori risorse, provenienti dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, sono state dedicate al Piano cultura e turismo, approvato dal CIPE nel maggio 2016. Incide, inoltre, sull'ammontare delle risorse destinate al settore l'andamento dei fondi straordinari assegnati al Ministero. Si registra una lieve crescita anche delle risorse derivanti complessivamente da gioco lotto, erogazioni liberali, art-bonus, sponsorizzazioni, destinazione dei contribuenti del 5 per mille, oltre agli introiti della bigliettazione per ingressi a musei statali (26,5 milioni). Resta sempre consistente la giacenza delle contabilità speciali del Mibact, pari a oltre euro 293 milioni, contabilità peraltro destinate ad essere fortemente ridimensionate in attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 febbraio 2017 che ha ricondotto molte di esse al regime di contabilità ordinaria. A fronte della crescita degli stanziamenti, sono aumentati anche la capacità di impegno, superiore al 97 per cento, nonché l'ammontare dei pagamenti e, conseguentemente, è diminuito l'ammontare dei residui propri. Rispetto a tale quadro generale, peraltro, il valore dei pagamenti nell'ambito del programma «Tutela del patrimonio culturale» è risultato più contenuto, sia per la natura in conto capitale delle spese, sia per il ritardo registrato nell'avvio delle procedure. In forte ritardo appare anche l'utilizzo delle risorse destinate al cosiddetto Bonus Cultura. L'analisi economica del bilancio suggerisce, peraltro, al pari del precedente esercizio, un attento esame dei programmi di spesa, attesa la rilevanza della quota di risorse assorbita da spese di funzionamento. Per quanto concerne il Grande Progetto Pompei, nonostante la maggiore dinamicità rispetto al passato, lo stato di attuazione non è riuscito a centrare il target previsto nel piano di azione. Ciò ha reso necessaria la suddivisione del progetto in due fasi, la prima delle quali posta a carico del PON 2007-2013, la seconda a carico del PON 2014-2020. Si riscontra, tuttavia, il rischio di accumulare ulteriori ritardi, alla luce di alcune problematiche legate al passaggio del finanziamento fra i due PON.
  Nel settore dello spettacolo, sono stati applicati per la seconda annualità i nuovi criteri per la ripartizione delle risorse del FUS, che hanno determinato una concentrazione degli investimenti su iniziative di maggiore qualità e dimensione, uno stimolo all'integrazione tra imprese del settore, un aumento dei contributi per oltre tre quarti dei soggetti finanziati, a fronte di una contenuta flessione del numero dei soggetti per i quali il contributo diminuisce, una attenzione alle giovani generazioni, un riconoscimento dell'attività di programmazione a carattere multidiscplinare. Resta ancora difficile la situazione delle fondazioni lirico-sinfoniche per le quali, salvo rare eccezioni, emergono evidenti criticità economico patrimoniali, attinenti, in particolare, alla notevole esposizione debitoria, per mutui o anticipazioni bancarie, e alla erosione del patrimonio netto. Anche per le fondazioni interessate dai piani di risanamento, il monitoraggio effettuato dal commissario straordinario sulla base dei consuntivi 2015 non ha registrato una vera e propria inversione di tendenza nei risultati. Opportunamente, dunque, la legge di stabilità 2016 ha prorogato i termini concessi alle fondazioni per il raggiungimento dell'equilibrio strutturale di bilancio. Con riferimento al programma «Sostegno all'editoria», Pag. 119iscritto nell'ambito dello stato di previsione del MEF, gli stanziamenti dei capitoli di interesse della VII Commissione passano, in sede di previsioni definitive, da euro 154,8 milioni sia in conto competenza che in conto cassa, a 162,8 milioni, sempre sia in conto competenza che in conto cassa. A consuntivo, risultano pari a euro 162,8 milioni per gli stanziamenti di competenza e a euro 139 milioni per le autorizzazioni di cassa. Relativamente al programma «Ricerca di base e applicata», anch'esso iscritto nello stato di previsione del MEF, gli stanziamenti dei capitoli di interesse passano da euro 124,4 milioni sia in conto competenza che in conto cassa a euro 176,3 milioni in conto competenza e a euro 256,3 milioni in conto cassa. A consuntivo, risultano euro 176,3 in conto competenza ed euro 176 in conto cassa. Sempre nel medesimo stato di previsione del MEF, il capitolo di interesse iscritto nel programma «Sostegno all'istruzione», relativo al finanziamento alle regioni e alle province autonome per l'assegnazione di borse di studio, recava euro 14,2 milioni solo in conto cassa. Nel corso dell'anno si è avuta una variazione in aumento di euro 0,2 milioni solo in conto cassa. Le previsioni definitive, dunque, sono pari a euro 14,4 milioni per le sole autorizzazioni di cassa. Identico è il valore a consuntivo. Per quanto riguarda il programma «Attività ricreative e sport», anch'esso iscritto nello stato di previsione del MEF, gli stanziamenti di interesse passano da euro 634,3 milioni sia in conto competenza che in conto cassa, a euro 693,3 milioni in conto competenza ed euro 725,7 milioni per le autorizzazioni di cassa. A consuntivo, si registrano euro 689,9 milioni per gli stanziamenti di competenza ed euro 712,1 per le autorizzazioni di cassa. Con riferimento al programma «Servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali», iscritto nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, lo stanziamento dei capitoli relativi al servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, ai contributi alle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale, al Fondo per il pluralismo e l'informazione (relativo, nel 2016, solo alle radio e alle tv locali) e al Fondo per la diffusione di servizi di media audiovisivi in ambito locale passa da euro 59,5 milioni sia in conto competenza che in conto cassa, a euro 60,9 milioni per stanziamenti di competenza e a euro 130,2 milioni per le autorizzazioni di cassa. A consuntivo si registrano euro 60,9 milioni in conto competenza ed euro 73,6 milioni in conto cassa. Infine, nello stato di previsione del Ministero dell'interno sono allocate le somme occorrenti per garantire le gratuità, totale o parziale, dei libri di testo in favore degli alunni, per le quali lo stanziamento, pari a euro 103 milioni sia in conto competenza che in conto cassa, non registra variazioni né in sede di previsioni definitive, né in sede di consuntivo.
  Passando al disegno di legge di assestamento, ricordo che lo stato di previsione del MIUR per l'esercizio 2017 recava previsioni iniziali di spesa pari a euro 56.202,5 milioni in conto competenza e a euro 56.477,1 milioni in conto cassa. La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2017 era pari a euro 1.702,2 milioni. Le previsioni iniziali sono state in parte già modificate, nel periodo gennaio-maggio 2017, in forza di atti amministrativi. In particolare, si è registrato un aumento delle dotazioni di competenza pari a euro 717,5 milioni, e delle dotazioni di cassa, pari a euro 781,6 milioni. A dette variazioni si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, come modificato dal Senato, le quali comportano – all'esito della somma di variazioni di segno positivo e negativo – uno stanziamento pari euro 56.899,7 milioni in conto competenza e a euro 57.577,1 milioni in conto cassa.
  Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di euro 982,6 milioni, che deriva dalla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto 2016. Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per il dettaglio del confronto tra le previsioni iniziali e le previsioni assestate per il 2017 con riferimento alle singole missioni e ai singoli programmi, Pag. 120evidenzia che le principali variazioni in conto competenza rispetto alle previsioni iniziali di bilancio riguardano la Missione Istruzione scolastica (+ euro 650,7 milioni) con riferimento alla quale si registra, in particolare, un incremento relativamente ai programmi: Istruzione del primo ciclo (+ euro 358,5 milioni) e Istruzione del secondo ciclo (+ euro 281,5 milioni). Una diminuzione degli stanziamenti si registra, invece, nonostante l'incremento di euro 4 milioni deliberato dal Senato, in corrispondenza del programma Programmazione e coordinamento dell'istruzione scolastica (- euro 15,8 milioni). Si registrano variazioni positive anche per quanto concerne le Missioni Istruzione universitaria (+ euro 17,8 milioni), Ricerca e innovazione (+ euro 11,1 milioni), e Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (+ euro 17,7). Alla medesima Missione Istruzione scolastica sono attribuibili anche le principali variazioni in conto cassa (+ euro 844,4 milioni), anche in questo caso dovute principalmente all'incremento registrato per i programmi Istruzione del primo ciclo (+ euro 361,6 milioni) e Istruzione del secondo ciclo (+ euro 280,8 milioni). Variazioni positive importanti intervengono anche nell'ambito della Missione Ricerca e innovazione (+ euro 175,1 milioni). Ulteriori variazioni positive riguardano le Missioni Istruzione universitaria (+ euro 66 milioni), e Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (+ euro 14,5 milioni). Più in particolare, nell'ambito della Missione Istruzione scolastica, gli stanziamenti relativi al Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche subiscono una diminuzione di euro 2 milioni in conto competenza, e un incremento di euro 0,4 milioni in conto cassa, risultando complessivamente pari a euro 859,8 milioni in conto competenza e a euro 1.032,2 milioni in conto cassa. Con riguardo alla Missione Istruzione universitaria, le dotazioni del Fondo per il finanziamento ordinario delle università subiscono un incremento di euro 5 milioni in conto competenza e di euro 55 milioni in conto cassa, risultando pari a euro 6.986,9 milioni in conto competenza e a euro 7.036,9 milioni in conto cassa. Nell'ambito della Missione Ricerca e innovazione, il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca non subisce variazioni in conto competenza, mentre registra un aumento in conto cassa di euro 100 milioni, risultando pari a euro 1.677,5 milioni in conto competenza e a euro 1.777,5 milioni in conto cassa. Le risorse destinate al Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica registrano variazioni in aumento sia in conto competenza che in conto cassa (euro 10,8 milioni), risultando pari a euro 54 milioni sia in conto competenza che in conto cassa. Per quanto concerne il Mibact, lo stato di previsione iniziale per l'esercizio 2017 reca previsioni di spesa in conto competenza per complessivi euro 2.119,6 milioni e in conto cassa per complessivi euro 2.447,8 milioni. La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2017 è pari a euro 545,2 milioni. Le variazioni intervenute in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2017 hanno comportato un incremento delle dotazioni di competenza pari a euro 15,4 milioni e di quelle di cassa pari a euro 17,8 milioni. A dette variazioni si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le quali comportano – all'esito della somma di variazioni di segno positivo e negativo – un incremento di euro 10,8 milioni delle previsioni di competenza e di euro 13,1 milioni delle autorizzazioni di cassa. Pertanto, le previsioni assestate sono pari a euro 2.145,8 milioni in conto competenza e a euro 2.478,7 milioni in conto cassa. Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di euro 244,3 milioni. Rimandando sempre alla documentazione per il confronto tra le previsioni iniziali e le previsioni assestate per il 2017 con riferimento ai singoli programmi, evidenzia che la principale variazione di segno positivo rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, in conto competenza, riguarda – all'esito della somma di variazioni di segno positivo e negativo – la Missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (+ euro Pag. 12118,1 milioni) per la quale, in particolare, si registra un incremento relativamente ai programmi: Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (+ euro 3,7 milioni); Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell'editoria (+ euro 2,1); Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale (+ euro 5,5 milioni); Tutela del patrimonio culturale (+ euro 2,1); Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (+ euro 3,2 milioni). Una diminuzione degli stanziamenti riguarda, invece, il programma Tutela e valorizzazione dei beni archivistici (- euro 1,6 milioni). Più in particolare, le previsioni assestate relative al Fondo unico dello spettacolo registrano variazioni positive rispetto alle previsioni iniziali sia in competenza (+ euro 1,3 milioni), sia in conto cassa (+ euro 21,2 milioni). In base alle previsioni assestate, pertanto, la consistenza del Fondo è pari a euro 420,2 milioni in conto competenza e a euro 467,9 milioni in conto cassa. Si registrano variazioni positive anche per quanto concerne le Missioni Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (+ euro 8,5 milioni) e. Turismo (+ euro 0,1 milioni). Variazioni negative sono riscontrabili, invece, per la Missione Ricerca e innovazione (- euro 0,4 milioni). Per quanto riguarda le variazioni in conto cassa, invece, le principali variazioni sono attribuibili alle Missioni Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (+ euro 27,1 milioni) e Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (+ euro 5,1 milioni). Variazioni negative sono riscontrabili, invece, per le Missioni Turismo (- euro 0,9 milioni) e Ricerca e innovazione (- euro 0,4 milioni). Per quanto concerne, infine, il confronto tra le previsioni iniziali e le previsioni assestate per il 2017 con riferimento ai singoli programmi degli stati di previsione di MEF, Ministero dello sviluppo economico, Ministero dell'interno, per i capitoli di interesse della Commissione Cultura, rinvia alle tabelle presenti nella documentazione predisposta dagli uffici.

  Bruno MOLEA, presidente, nessuno chiedendo di interviene, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.35.

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