CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 28 luglio 2017
863.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Venerdì 28 luglio 2017. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo BARETTA.

  La seduta comincia alle 8.50.

DL 91/2017: Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno.
C. 4601 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 luglio scorso.

  Paolo PETRINI, presidente, ricorda che il relatore, Currò, nella precedente seduta Pag. 121di esame ha illustrato i contenuti del provvedimento e ha quindi formulato una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 1), la quale è stata trasmessa informalmente via email a tutti i componenti della Commissione nella serata di ieri.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 8.55.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Venerdì 28 luglio 2017. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo BARETTA.

  La seduta comincia alle 8.55.

  Paolo PETRINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-11979 Pelillo: Iniziative per garantire la tempestività dei rimborsi IVA in favore dei consorzi che hanno come committenti soggetti cui si applica il meccanismo del cosiddetto split payment.

  Michele PELILLO (PD) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Michele PELILLO (PD) si dichiara soddisfatto della risposta fornita.

5-11980 Gebhard: Misure per favorire la trasparenza delle partecipazioni azionarie superiori allo 0,5 per cento nelle banche italiane.

  Tancredi TURCO (Misto-AL-TIpI) rinuncia a illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmatario.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Tancredi TURCO (Misto-AL-TIpI) ringrazia il Sottosegretario per la risposta, della quale non può tuttavia dirsi soddisfatto, non tanto per il contenuto della stessa, quanto per il fatto che la disciplina vigente circa le soglie di comunicazione delle partecipazioni nelle banche non risulta sufficiente ad assicurare la necessaria trasparenza in materia. Si riserva quindi di adottare iniziative per intervenire sulla questione, auspicando che il Governo possa condividere tale intervento normativo.

5-11981 Zoggia: Iniziative per modificare le aliquote IVA al fine di agevolare i prodotti realizzati con tecnologie a basse emissioni inquinanti.

  Davide ZOGGIA (MDP) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Davide ZOGGIA (MDP) prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.

5-11982 Sottanelli: Chiarimenti circa l'ambito di applicazione della proroga dei termini previsti nel 2017 per i versamenti delle imposte.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SC-ALA CLP-MAIE) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

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  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SC-ALA CLP-MAIE) si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Sottosegretario.

5-11983 Sibilia: Revoca della nomina dell'Avvocato Ernesto Maria Ruffini a Direttore dell'Agenzia delle entrate.

  Carlo SIBILIA (M5S) illustra la propria interrogazione, che affronta il problema dell'evidente conflitto di interessi in capo all'Avvocato Ernesto Maria Ruffini, il quale, dopo aver già ricoperto i ruoli di Presidente, Amministratore delegato e Commissario straordinario di Equitalia, è stato successivamente nominato Commissario straordinario per l'istituzione del nuovo ente Agenzia delle entrate – Riscossione, nonché Direttore dell'Agenzia delle entrate.
  Tale conflitto di interessi appare evidente laddove si consideri che lo Statuto dell'ente Agenzia delle entrate – Riscossione, sostanzialmente redatto dallo stesso Ruffini, regola, all'articolo 17, i rapporti dell'ente con l'Agenzia delle entrate, di cui Ruffini stesso è direttore; inoltre Ruffini sarà contemporaneamente chiamato a definire la convenzione che regolerà i rapporti tra l'Agenzia e l'ente nonché a firmarla.
  In tale contesto rileva come tale paradossale situazione di conflitto di interessi possa essere accostata alla vicenda relativa alla nomina di Alessandro Profumo ad Amministratore delegato della società pubblica Leonardo-Finmeccanica, rilevando come la predetta nomina sia stata resa possibile solo attraverso una modifica, operata dal Governo, della normativa in materia di onorabilità dei manager pubblici, in quanto lo stesso Profumo è stato rinviato a giudizio per manipolazione del mercato e falso in bilancio nella sua precedente veste di Presidente del gruppo Monte dei Paschi di Siena.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Carlo SIBILIA (M5S) ringrazia il Sottosegretario, rilevando tuttavia, come al di là della sua insoddisfazione per la risposta, la quale appare peraltro formulata in alcuni punti in termini piuttosto vaghi, appaia incredibile che il Governo non esprima alcuna consapevolezza circa la necessità di intervenire seriamente sulla materia.
  Se infatti risultasse, come appare dalla risposta fornita dall'Esecutivo, che non sussistono gli strumenti giuridici per scongiurare conflitti di interesse tanto evidenti, sarebbe quanto mai urgente modificare la normativa in materia, al fine di evitare la circostanza, del tutto inaccettabile, che un medesimo soggetto stabilisca le regole statutarie e la convenzione che devono disciplinare i rapporti tra due soggetti pubblici da lui stesso diretti, trovandosi quindi nella posizione di controllante e controllore di se stesso.
  Evidenzia comunque come la responsabilità di tale grave situazione ricada integralmente sul Governo.

  Paolo PETRINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.20.

INTERROGAZIONI

  Venerdì 28 luglio 2017. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo BARETTA.

  La seduta comincia alle 9.20.

5-11073 D'Incà: Questioni relative alla gestione della Fondazione Cassamarca.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

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  Federico D'INCÀ (M5S), nel ringraziare il Sottosegretario per la risposta, dalla quale emerge come si cominci finalmente a fare chiarezza sulle vicende relative alla Fondazione Cassamarca, si dichiara tuttavia allibito per la situazione emersa.
  Ritiene infatti molto grave che, sebbene il Ministero dell'economia e delle finanze sia a conoscenza della cattiva gestione della Fondazione e, in particolare, della sua esposizione in strumenti finanziari derivati, fin dal 2008, non abbia provveduto a intervenire in merito, permettendo di fatto che Cassamarca, anziché assolvere alle sue funzioni di istituzione preposta alla promozione dello sviluppo economico del territorio, continuasse a investire il proprio patrimonio in strumenti finanziari ad alto rischio.
  Al riguardo considera inaccettabile che, a fronte di tali preoccupanti elementi informativi circa la gestione della Fondazione, solo dal bilancio di esercizio 2016 risultano finalmente ridotte le operazioni in strumenti finanziari, sottolineando come tale ritardo abbia comportato il verificarsi di importanti perdite, posto che, a fronte della previsione di un avanzo di esercizio di circa 1,5 milioni di euro, l'Ente ha chiuso il suo bilancio 2016 con uno scostamento negativo per quasi 8 milioni di euro. A ciò si aggiungono gli ulteriori dati circa il dimezzamento dei costi di gestione dell'Ente, passati da 8 a 4 milioni di euro, a dimostrazione dei gravi sprechi compiuti nella pregressa gestione dell'Ente, e dell'abbattimento del patrimonio netto che, a causa di un'inadeguata azione di mantenimento del patrimonio, è diminuito di circa 8 milioni, scendendo al di sotto dei 500 milioni di euro.
  Si dichiara quindi indignato che, a fronte dei dati richiamati e noti da anni, l'Autorità di vigilanza, anziché intervenire sulla governance, abbia mantenuto alla presidenza della Fondazione l'avvocato De Poli, il quale, essendo rimasto al vertice di Cassamarca per ben 25 anni, fruendo tra l'altro di sontuosi emolumenti, ha certamente gravi responsabilità per i cattivi risultati dell'Ente.
  Alla luce delle considerazioni svolte, si dichiara quindi sconvolto per il fatto il Governo abbia lasciato degenerare negli anni la situazione patrimoniale della Fondazione, permettendo che si compisse l'ennesimo scandalo ai danni del Veneto, regione che ha già subito le gravi conseguenze derivanti dalla crisi della Banca popolare di Vicenza e di Veneto Banca, dal disastro del progetto Mose, nonché dalle vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto anche il precedente Presidente della Regione Galan. Reputa quindi che la vicenda di Cassamarca costituisca purtroppo l'ultimo anello di uno scenario apocalittico, che sta coinvolgendo il Veneto nel silenzio generale, e auspica che l'Esecutivo, e in particolare il Ministro dell'economia e delle finanze, intervenga concretamente sulla questione ed eserciti finalmente i propri poteri di controllo, ripristinando una gestione corretta della Fondazione, nonché evitando che si verifichino ulteriori ripercussioni negative sull'economia del territorio.

  Paolo PETRINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.30.

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