CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 luglio 2017
848.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 4 luglio 2017.

Audizione di rappresentanti di Italia ortofrutta e dell'Unione nazionale tra le Organizzazioni dei produttori ortofrutticoli, agrumari e di frutta in guscio (UNAPROA), nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni n. 7-01255 Romanini, 7-01259 Mongiello, 7-01270 Gallinella e 7-01274 Zaccagnini, su iniziative a sostegno della filiera del pomodoro.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.35.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 luglio 2017. — Presidenza del vicepresidente Massimo FIORIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.35.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Massimo FIORIO, presidente, comunica che il deputato Causin cessa di far parte della Commissione.

DL 99/2017: Disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A.
C. 4565 Governo.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Massimo FIORIO, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Fa presente che, stante la calendarizzazione del provvedimento in Aula a partire dal prossimo lunedì, 10 luglio, la Commissione dovrà concludere l'esame di competenza nella giornata di domani o, al più tardi, nella mattina di giovedì onde consentire alla Commissione di merito di votare il mandato al relatore giovedì all'ora di pranzo.

  Mino TARICCO (PD), relatore, osserva, in via preliminare, che il provvedimento all'esame introduce disposizioni volte a facilitare la liquidazione di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A. e a garantire la continuità del sostegno del credito alle famiglie e alle imprese del territorio.
  In estrema sintesi, fa presente che le misure recate dal decreto-legge consistono anzitutto nella vendita di parte delle attività delle due banche a un acquirente – di fatto individuato in Intesa Sanpaolo – e nel trasferimento del relativo personale.
  Per garantire la continuità dell'accesso al credito da parte delle famiglie e delle imprese, nonché per la gestione dei processi di ristrutturazione delle banche in liquidazione, il decreto-legge dispone un'iniezione di liquidità pari a circa 4,8 miliardi di euro e la concessione di garanzie statali, per un ammontare massimo di circa 12 miliardi di euro, sul finanziamento della massa liquidatoria dei due istituti da parte di Intesa Sanpaolo.
  Per i creditori subordinati delle banche che siano investitori al dettaglio (inclusi gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti e i loro successori mortis causa) è previsto un meccanismo di ristoro analogo a quello stabilito dal decreto-legge n. 59 del 2016 per gli istituti posti in risoluzione nel novembre 2015, con prestazioni a carico del Fondo interbancario di tutela dei depositanti.
  Precisa che si limiterà a richiamare i principali contenuti dei 10 articoli dei quali il decreto-legge si compone, soffermandosi, invece, più diffusamente sull'articolo 6, che reca profili di specifico interesse per la XIII Commissione.
  L'articolo 1 individua l'ambito di applicazione del provvedimento.
  L'articolo 2, all'esito della positiva decisione della Commissione UE sulle misure adottate dall'Italia per agevolare l'uscita dal mercato di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, al comma 1 affida a uno o più decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, adottati su proposta della Banca d'Italia, il compito di disporre: la liquidazione coatta amministrativa di Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza (lettera a)); la continuazione, ove necessario, dell'esercizio dell'impresa o di determinati rami di attività, per il tempo tecnico necessario ad attuare le cessioni previste ai sensi del decreto-legge (lettera Pag. 226b)); la cessione da parte dei commissari liquidatori degli asset all'acquirente individuato (Intesa Sanpaolo) in conformità all'offerta vincolante formulata dal cessionario medesimo (lettera c)); gli specifici interventi pubblici a sostegno della cessione degli asset, in conformità all'offerta vincolante di cui alla lettera c) (lettera d)).
  Sono previste specifiche misure per l'accertamento del passivo dei soggetti in liquidazione (comma 2) e viene chiarita la decorrenza dei provvedimenti di liquidazione, cessione degli asset e di sostegno pubblico disposti ai sensi delle norme in esame (comma 3).
  L'articolo 3, comma 1, dispone che i commissari liquidatori nominati dalla Banca d'Italia cedano le aziende bancarie di Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza, o singoli rami, a un soggetto individuato sulla base di una procedura aperta, concorrenziale, non discriminatoria di selezione dell'offerta di acquisto più conveniente, ai sensi del comma 3.
  Per assicurare la continuità dell'esercizio dell'impresa sono previste misure speciali – anche in deroga alle disposizioni civilistiche – per garantire l'immediata efficacia della cessione nei confronti dei terzi (comma 2).
  L'articolo 4 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad effettuare specifici interventi pubblici a sostegno dell'operazione di liquidazione delle banche venete (comma 1).
  Il medesimo articolo definisce il complesso degli interventi dello Stato nell'ambito della procedura di cessione.
  L'articolo 5 disciplina la cessione alla Società per la Gestione di Attività S.p.A., da parte dei commissari liquidatori, dei crediti deteriorati e di altri attivi non ceduti o retrocessi.
  L'articolo 6 – l'unico che reca alcuni profili di specifico interesse per la XIII Commissione – disciplina le misure di ristoro a favore degli investitori che, al momento dell'avvio della liquidazione coatta amministrativa, detenevano strumenti finanziari di debito subordinato emessi dalle banche poste in liquidazione con il provvedimento all'esame, sottoscritti o acquistati entro la data del 12 giugno 2014 nell'ambito di un rapporto negoziale diretto con le medesime Banche emittenti. Tali soggetti possono accedere alle prestazioni del Fondo di solidarietà, istituito dalla legge di stabilità per il 2016, in favore dei soggetti che avevano investito in strumenti finanziari subordinati delle istituzioni bancarie poste in risoluzione alla fine di novembre 2015 (legge n. 208 del 2015, articolo 1, comma 855).
  A tal proposito, sottolinea che il comma 1 definisce la platea dei beneficiari delle misure di ristoro, includendovi espressamente gli imprenditori agricoli o coltivatori diretti o i loro successori mortis causa. A tale ultimo riguardo, segnala inoltre che il secondo periodo del comma 1 precisa che per investitori si intendono anche il coniuge, il convivente more uxorio e i parenti entro il secondo grado in possesso dei citati strumenti finanziari a seguito di trasferimento con atto tra vivi.
  Il terzo periodo del comma 1 chiarisce che esso si applica solo quando gli strumenti finanziari di debito subordinato sono stati sottoscritti o acquistati entro la data del 12 giugno 2014 e che, in caso di acquisto a titolo gratuito, si faccia riferimento al momento in cui lo strumento è stato acquistato dal dante causa.
  Il comma 2 stabilisce che agli investitori di cui al comma precedente si applichino le disposizioni in materia di accesso al Fondo di solidarietà con erogazione diretta di cui all'articolo 9 del decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59. Il comma prevede altresì che l'istanza di erogazione dell'indennizzo forfettario (comma 6 del citato articolo 9) debba essere presentata, a pena di decadenza, entro il 30 settembre 2017.
  Fa presente che la procedura richiamata ai fini dell'accesso al Fondo (articolo 9 del decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59), stabilisce che gli investitori – in possesso di un patrimonio mobiliare di proprietà inferiore a 100.000 euro o con un reddito complessivo ai fini dell'IRPEF nell'anno 2014 inferiore a 35.000 euro – che abbiano acquistato gli strumenti finanziari delle banche poste in risoluzione, entro la data del 12 giugno 2014 e che li detenevano alla data Pag. 227della risoluzione delle Banche in liquidazione possono chiedere al Fondo l'erogazione di un indennizzo forfettario pari all'80 per cento del corrispettivo pagato per l'acquisto degli strumenti finanziari, al netto degli oneri e spese connessi all'operazione di acquisto e della differenza positiva tra il rendimento degli strumenti finanziari subordinati e il rendimento di mercato individuato secondo specifici parametri. Rimarca come venga inoltre precisato che la presentazione dell'istanza di indennizzo forfettario preclude la possibilità di esperire la procedura arbitrale (ex commi da 857 a 860, legge stabilità 2016). Parimenti l'attivazione della procedura arbitrale preclude la possibilità di esperire la procedura di cui all'articolo 9 e laddove la predetta procedura sia stata già attivata, la relativa istanza è improcedibile.
  Quanto al contenuto dei successivi articoli, segnala che l'articolo 7 introduce apposite norme in materia fiscale riguardanti il trattamento delle cessioni, l'articolo 8 disciplina le procedure di attuazione del decreto-legge, l'articolo 9 reca la copertura necessaria per il sostegno pubblico, mentre l'articolo 10 reca la clausola di entrata in vigore.

  Massimo FIORIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

RISOLUZIONI

  Martedì 4 luglio 2017. — Presidenza del vicepresidente Massimo FIORIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Massimo FIORIO, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

7-01292 Oliverio: Interventi per fronteggiare la scarsità delle risorse idriche a uso irriguo.
7-01296 Gallinella: Interventi per fronteggiare la scarsità delle risorse idriche a uso irriguo.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

7-01299 Russo: Interventi per fronteggiare la scarsità delle risorse idriche a uso irriguo.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in oggetto rinviata, da ultimo, nella seduta del 27 giugno scorso.

  Massimo FIORIO, presidente, ricorda che, nella seduta del 27 giugno scorso, dopo che i presentatori hanno illustrato le risoluzioni a prima firma Oliverio e Gallinella, si è svolto un dibattito nel quale sono intervenuti gli onorevoli Agostini, Romanini, Ferrari, nonché il rappresentante del Governo.
  Avverte che è stata presentata la risoluzione 7-01299 Russo, che, vertendo sul medesimo argomento, propone sia trattata congiuntamente alle altre.

  La Commissione concorda.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) avanza la richiesta di svolgere delle audizioni nell'ambito della discussione congiunta degli atti d'indirizzo in titolo.

  Massimo FIORIO, presidente, fa presente che la richiesta avanzata dall'onorevole Oliverio sarà oggetto di valutazione da parte dell'Ufficio di presidenza. Pag. 228
  Non essendovi ulteriori richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

7-00860 Gallinella: Iniziative per un piano di sviluppo delle colture proteiche.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 12 ottobre 2016.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, ricorda che nella seduta del 12 ottobre 2016 la Commissione aveva avviato la discussione dell'atto d'indirizzo in oggetto.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 4 luglio 2017. — Presidenza del presidente vicepresidente Massimo FIORIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.50.

  Massimo FIORIO, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni concernenti il mercato interno del riso.
Atto n. 425.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato da ultimo nella seduta del 28 giugno 2017.

  Massimo FIORIO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione è fissato al 15 agosto 2017. Rammenta inoltre che, in data 22 giugno, la Conferenza Stato-regioni ha sancito intesa sullo schema di decreto legislativo in titolo.
  Ricorda altresì che nella seduta del 28 giugno scorso il relatore, onorevole Falcone, ha svolto la relazione introduttiva. Invita quindi i deputati ad intervenire nella discussione.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale recante approvazione del piano di ricerca straordinario per lo sviluppo di un sistema informatico integrato di trasferimento tecnologico, analisi e monitoraggio delle produzioni agricole attraverso strumenti di sensoristica, diagnostica, meccanica di precisione, biotecnologie e bioinformatica, predisposto dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA).
Atto n. 427.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato da ultimo nella seduta del 28 giugno 2017.

  Massimo FIORIO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione è fissato al 21 luglio 2017.
  Rammenta inoltre che, nella seduta del 28 giugno scorso, il relatore, onorevole Oliverio, ha svolto la relazione introduttiva e che, nella giornata di domani, avrà luogo l'audizione di rappresentanti del CREA. Invita quindi i deputati ad intervenire nella discussione.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.