CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 giugno 2017
845.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 27 giugno 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ripartizione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Atto n. 421.
(Rilievi alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione Bilancio è previsto per il 29 giugno 2017; pertanto, la XII Commissione dovrà deliberare i rilievi di competenza nella seduta di mercoledì 28 giugno.

  Ezio Primo CASATI (PD), relatore, fa presente che il comma 140 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2017 ha previsto l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di un Fondo, con una dotazione di 1.900 milioni di euro per l'anno 2017, 3.150 milioni per l'anno 2018, 3.500 milioni per l'anno 2019 e 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032, per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese nei settori di spesa relativi a: a) trasporti, viabilità, mobilità sostenibile, sicurezza stradale, riqualificazione e accessibilità delle stazioni ferroviarie; b) infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento, fognatura e depurazione; c) ricerca; d) difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche; e) edilizia pubblica, compresa quella scolastica; f) attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni; g) informatizzazione dell'amministrazione giudiziaria; h) prevenzione del rischio sismico; i) investimenti per la riqualificazione urbana e per la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia; l) eliminazione delle barriere architettoniche.Pag. 99
  L'utilizzo del Fondo è effettuato con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, in relazione ai programmi presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato. La norma prevede, in particolare, che con i medesimi decreti siano individuati gli interventi da finanziare e i relativi importi, indicando, ove necessario, le modalità di utilizzo dei contributi, sulla base di criteri di economicità e di contenimento della spesa, anche attraverso operazioni finanziarie con oneri di ammortamento a carico del bilancio dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, con la Cassa depositi e prestiti Spa e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria e creditizia, compatibilmente con gli obiettivi programmati di finanza pubblica. La stessa norma prevede la trasmissione degli schemi di decreto alle Commissioni parlamentari competenti per materia e fissa un termine di 30 giorni per l'espressione del parere.
  Segnala che si è già provveduto ad una prima ripartizione del Fondo con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Atto n. 409) – sul cui schema è stato espresso parere favorevole dalla Commissione Bilancio della Camera in data 9 maggio 2017 – con riferimento alla finalità alla riqualificazione urbana e alla sicurezza delle periferie e che la dotazione complessiva del Fondo è stata altresì diminuita dall'articolo 25 del decreto-legge n. 50 del 2017.
  Successivamente è stato trasmesso alle Camere un nuovo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Atto n. 421) che provvede a ripartire la dotazione residuale del Fondo – che ammonta complessivamente a circa 46 miliardi di euro per il periodo 2017-2032. Più in dettaglio, sono previste risorse per 1.166 milioni nel 2017, 2.762 nel 2018, 3.160 nel 2019 e 2.956 annui per gli anni successivi.
  Precisa che, in questo quadro, il Presidente della V Commissione ha scritto alla Presidente della Camera per chiederle di invitare tutte le Commissioni permanenti, ad esclusione delle Commissioni Lavoro e Politiche dell'Unione europea, a formulare rilievi, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, secondo periodo, del Regolamento, sullo schema di decreto in questione. Per questo motivo, la XII Commissione sta procedendo nella seduta odierna all'esame di tale schema di decreto.
  Fatte queste premesse, pone in evidenzia le voci di spesa che interessano le materie afferenti alle competenze della Commissione Affari sociali. Nella relazione illustrativa si precisa che la proposta di riparto del Fondo è stata definita anche tenendo conto delle richieste formulate dai Ministeri, dei successivi approfondimenti condotti con ciascuna Amministrazione, in coerenza con i vincoli finanziari del Fondo e con la prevedibile effettiva spendibilità degli interventi proposti.
  Per quanto riguarda il settore della ricerca (lettera c) della tabella degli interventi allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri), lo schema contiene una voce specifica relativa alla ricerca sanitaria, di competenza del Ministero della salute, rispetto alla quale si registra un sensibile calo di risorse dopo la prima annualità, con una dotazione di 13,7 milioni di euro nel 2017, 6,7 nel 2018, 2,2 nel 2019 e solo 0,5 per tutto il complesso delle annualità successive. Segnala, per inciso, che lo schema prevede una voce ricerca sanitaria anche in relazione al Ministro della difesa, in associazione con la ricerca spaziale, con risorse solo a partire dagli anni successivi al 2019.
  Per quanto riguarda il settore dell'edilizia pubblica (lettera e) della tabella degli interventi allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri), lo schema include una voce relativa alla ristrutturazione e messa a norma di impianti di edifici ospedalieri, sempre di competenza del Ministero della salute, con una dotazione di 35,7 milioni di euro nel 2017, 34,7 nel 2018, 47,5 nel 2019 e 146,2 per il complesso delle annualità successive.
  Segnala, altresì, che, sulla base di quanto esplicitamente previsto dalla legge di bilancio 2017, lo schema di decreto Pag. 100prevede risorse da destinare all'eliminazione delle barriere architettoniche (lettera l) della tabella degli interventi allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri), di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2017, 60 per il 2018, 40 per il 2019 e 30 per il complesso delle annualità successive.
  Rileva, infine, che nell'ambito delle risorse da destinare alla prevenzione del rischio sismico (lettera h) della tabella degli interventi allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri), sarebbe opportuno inserire, tra gli edifici oggetto della verifica di vulnerabilità sismica e degli interventi di miglioramento sismico quali caserme, edifici scolastici ed altri, anche gli edifici ospedalieri.

  Giulia GRILLO (M5S) chiede di conoscere il dettaglio dei progetti cui si riferiscono gli interventi che attengono alle competenze del Ministero della salute.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) reputa assai opportuna l'osservazione del relatore relativa all'inserimento degli ospedali tra gli edifici oggetto della verifica di vulnerabilità sismica, anche alla luce dell'esperienza acquisita nel corso dei recenti eventi sismici. Ritiene, inoltre, utile acquisire dal Ministero della salute elementi circa lo specifico utilizzo delle risorse destinate alla ricerca sanitaria.

  Elena CARNEVALI (PD) ricorda che, in base ad accordi raggiunti tra il Ministero della salute e le regioni, i finanziamenti INAIL per l'edilizia sanitaria potranno essere utilizzate anche per la prevenzione del rischio sismico.

  Mario MARAZZITI, presidente, sottolinea l'esigenza di inserire nell'ambito degli interventi di prevenzione del rischio sismico anche gli istituti penitenziari, ravvisando l'opportunità di una segnalazione in tal senso alla Commissione competente.

  Ezio Primo CASATI (PD), relatore, nel condividere il contenuto degli interventi svolti dai colleghi, preannuncia che chiederà al Ministero della salute i chiarimenti richiesti e manifesta l'intenzione di proporre un rilievo relativo alla prevenzione del rischio sismico per le strutture ospedaliere.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA) ricorda che in caso di adeguamento o ricostruzione di strutture sanitarie è auspicabile privilegiare l'approccio che vede gli ospedali aperti al territorio, anche attraverso un maggior utilizzo dello strumento del day hospital.

  Mario MARAZZITI, presidente, osserva che la considerazione svolta dalla collega Binetti, pur condivisibile, non appare strettamente attinente al provvedimento in esame.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame da altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.