CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 giugno 2017
845.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 74

INTERROGAZIONI

  Martedì 27 giugno 2017. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Michele Pompeo META, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-10853 Iacono: Ripristino del collegamento notturno lungo l'asse ferroviario Agrigento-Caltanissetta-Enna-Catania.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Maria IACONO (PD), replicando, manifesta delusione per la risposta del rappresentante del Governo. Da quanto riferito, infatti, non si evince nessun impegno per soccorrere le necessità di una vasta zona della Sicilia che, oltre ad essere scarsamente servita in termini di infrastrutture stradali, è di fatto anche penalizzata per ciò che riguarda i collegamenti ferroviari soprattutto con il resto del Paese, restando esclusa dall'esercizio della lunga percorrenza.
  Sottolinea che il nuovo contratto di servizio per gli Intercity, recentemente stipulato tra i ministeri competenti e Trenitalia, avrebbe potuto essere l'occasione per rivitalizzare i tratti ferroviari in questione al fine di rafforzare la mobilità dei cittadini dei territori interessati, soprattutto nei loro collegamenti con la capitale d'Italia. Nonostante l'offerta di percorrenza complessiva sia stata incrementata del 7 per cento, rispetto al precedente contratto, deve tuttavia rilevare che le esigenze di quest'area del Paese continuano ad essere sottovalutate.
  Conclude auspicando che il Governo e Trenitalia possano trovare, quanto prima, una soluzione soddisfacente alle problematiche da lei illustrate.

5-10852 Mognato: Ruolo degli impianti veneti di manutenzione corrente ed equipaggi nell'ambito del piano industriale 2017-2026 del gruppo Ferrovie dello Stato.

  Franco BORDO (MDP), in accordo con il presentatore, dichiara di voler sottoscrivere l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Franco BORDO (MDP), replicando, ringrazia per la risposta fornita dal rappresentante del Governo e si riserva di assumere eventuali ulteriori iniziative sul tema, di unitamente al primo firmatario dell'interrogazione, il collega Mognato.

5-11006 Dell'Orco: Negato accesso agli atti da parte di Rete Ferroviaria Italiana e applicazione del diritto di accesso civico ai dati e documenti pubblici.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Michele DELL'ORCO (M5S), replicando, riservandosi di avanzare formale richiesta scritta volta ad ottenere il documento dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) menzionato nella risposta del rappresentante del Governo, considera tuttavia un successo che attraverso quest'ultima possano venire alla luce i dati relativi ai contratti di cui all'interrogazione in titolo. Ciò, a condizione che la documentazione annunciata dal sottosegretario di Stato contenga, come sembrerebbe, i contratti concernenti le grandi opere in questione ivi compresi i dati relativi alle penali applicabili.
  In tal senso è soddisfatto di aver raggiunto un risultato che risponde ai bisogni di trasparenza della cittadinanza anche se per una strada diversa da quella intrapresa, ormai da molto tempo, senza successo che passava – e, ritiene, correttamente –, attraverso l'esercizio del diritto di accesso civico ai dati e ai documenti pubblici.
  Il predetto risultato è inoltre funzionale all'attività del Parlamento perché ritiene giusto che ciascun deputato sia messo in condizione di conoscere nel dettaglio questi contratti, vedere come vengono applicati e valutarli complessivamente, avendone piena informazione, anche al fine di un loro eventuale rifinanziamento.

5-11039 Carinelli: Valori netti contabili delle aree ferroviarie dismesse site nel comune di Milano posti a bilancio da FS Sistemi Urbani Srl (FSSU).

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

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  Paola CARINELLI (M5S) segnala che focalizzerà le sue osservazioni in replica su ciò che concerne gli scali ferroviari di Milano, in quanto ciò costituisce un argomento «caldo» per via del fatto che si stanno definendo i nuovi accordi di programma che li interessano.
  In particolare intende sottolineare che se è vero che i predetti scali sono compresi nel patrimonio di Ferrovie dello Stato (FS) è anche vero che un tempo erano del demanio e che sono stati conferiti a FS in un momento in cui queste non erano una società per azioni. Ritiene che sia anomalo che tali beni siano adesso nel patrimonio di una società per azioni.
  Osserva che, da una parte, si pone FS che persegue i suoi interessi e, dall'altra, il comune di Milano e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che dovrebbero assicurare il conseguimento degli interessi dei cittadini. La domanda che pone è se le istituzioni perseguano effettivamente questi ultimi interessi oppure, come invece ritiene, le medesime istituzioni non lo facciano lasciando che soltanto FS consegua i propri interessi.
  Ricorda che nell'interrogazione in titolo chiedeva di conoscere come si calcolassero le relative plusvalenze di FS in merito ai beni in questione, perché una parte di esse è riconosciuta a favore, in definitiva, dei cittadini milanesi. Per tale motivo se nella loro definizione vengono utilizzati elementi che ne possono compromettere il corretto calcolo è evidente che si potrebbe arrecare un danno agli interessi dei cittadini e scaricare su di loro costi non dovuti.
  Conclude avvertendo che lei e il suo Gruppo continueranno a vigilare affinché i calcoli delle predette plusvalenze vengano effettuati correttamente, tutelando, così, gli interessi della cittadinanza.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 27 giugno 2017. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 14.30.

Sulla pubblicità dei lavori

  Michele Pompeo META, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ripartizione della rimanente quota del Fondo di cui all'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Atto n. 421.

(Rilievi alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che la Commissione è stata autorizzata dalla Presidente della Camera a trasmettere, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), i rilievi, per le parti di competenza, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ripartizione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (atto n. 421).
  Ricorda in proposito che la Commissione dovrà trasmettere i propri rilievi alla Pag. 77V Commissione in tempi compatibili con il termine di espressione del parere parlamentare che – ove non prorogato – viene a scadere il prossimo 29 giugno 2017.

  Federico FAUTTILLI (DeS-CD), relatore, ricorda che l'atto è adottato ai sensi del comma 140 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2017 (n. 232 del 2016), che ha previsto l'istituzione di un Fondo, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (cap. 7555), per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese in diversi settori di spesa con una dotazione di 47,55 miliardi di euro.
  Tuttavia, prima dell'adozione del presente atto, aveva già attinto alle risorse del fondo un precedente decreto di riparto, sia pure con riguardo alla sola finalità relativa alla riqualificazione urbana e alla sicurezza delle periferie (di cui alla di cui alla lettera i) del comma 140). Inoltre, la dotazione complessiva del Fondo è stata altresì diminuita dall'articolo 25 del decreto-legge n. 50 del 2017.
  Pertanto la dotazione del Fondo per gli investimenti – in termini di stanziamenti iscritti in bilancio – che viene ripartita dal provvedimento in esame ammonta a circa 46.044 milioni di euro così ripartiti: 1.166 milioni di euro per il 2017; 2.762 milioni di euro per il 2018; 3.160 milioni di euro per il 2019; 2.956 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032.
  Per i profili di competenza della Commissione rileva soprattutto il settore di spesa previsto dalla lettera a) del citato comma 140: «trasporti, viabilità, mobilità sostenibile, sicurezza stradale, nonché riqualificazione e accessibilità delle stazioni ferroviarie». Va inoltre considerata anche la lettera b) per la parte concernente le infrastrutture nel settore portuale.
  La norma sub a) prevede – con riferimento alle modalità di utilizzo delle risorse del Fondo – la loro ripartizione con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, in relazione ai programmi presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato. In particolare, i medesimi decreti sono tenuti ad individuare gli interventi da finanziare e i relativi importi, indicando, ove necessario, le modalità di utilizzo dei contributi.
  L'Atto in esame consta di un unico articolo, il cui comma 1 dispone la ripartizione del Fondo tra le finalità indicate alle lettere da a) ad l) del citato comma 140, con indicazione, per ciascun settore, della quota parte assegnata ai singoli ministeri, ai sensi della tabella allegata all'atto medesimo. Quanto ai criteri adottati per il riparto, nella relazione illustrativa si specifica che «la proposta di riparto del Fondo è stata definita anche tenendo conto delle richieste formulate dai Ministeri, dei successivi approfondimenti condotti con ciascuna amministrazione, in coerenza con i vincoli finanziari del Fondo e con la prevedibile effettiva spendibilità degli interventi proposti».
  Il comma 2 dell'articolo unico dell'Atto prevede, in linea con quanto sancito nel comma 142 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2017, che, ai fini dell'erogazione del finanziamento, i programmi finanziati siano monitorati ai sensi del decreto legislativo n. 229 del 2011, nell'ambito della Banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP). Conseguentemente, tali progetti devono essere corredati del codice unico di progetto (CUP) e del codice identificativo della gara (CIG) anche se non perfezionato ai sensi della delibera n. 1 del 2017 dell'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e che i soggetti attuatori degli interventi sono tenuti al costante aggiornamento dei dati.
  Venendo al merito, in sede di ripartizione delle risorse con riguardo a ciascuno dei dieci settori di spesa individuati, in coerenza di quanto prescrive il comma 140 sarebbe opportuno poter conoscere «gli interventi da finanziare ed i relativi importi» di destinazione delle risorse medesime. Pag. 78
  Dal testo emerge che le risorse assegnate alle finalità di cui alla lettera a) sono assai ingenti, essendo pari a circa 19 miliardi di euro (quindi poco meno della metà dell'insieme delle risorse medesime per il periodo 2017-2032) di cui poco più di 285 milioni di euro per l'anno 2017, circa 805 milioni di euro per l'anno 2018 e circa 875,5 milioni di euro per l'anno 2019. Con riferimento alla lettera b) sono assegnati, per il periodo 2017-2032, 3 miliardi di euro, nell'ambito dei quali sono previsti, per quanto di competenza di questa Commissione, investimenti per infrastrutture portuali.
  Tuttavia, le indicazioni fornite sul loro impiego non consentono una compiuta valutazione di merito, anche perché le specificazioni recate dalla relazione illustrativa appaiono particolarmente sintetiche: per quanto riguarda le risorse di cui alla lettera a) indica come destinazione il «Trasporto pubblico locale e ferrovie non interconnesse nonché infrastrutture stradali e ferroviarie», mentre per il settore di spesa di cui alla lettera b) menziona «infrastrutture portuali tra cui il progetto MOSE».
  Alla luce di queste considerazioni, ai fini della formulazione di una proposta, ritiene indispensabile che l'Esecutivo interloquisca con la Commissione – anche mediante la consegna di idonea documentazione – al fine di fornire gli elementi di conoscenza utili ad un proficuo esame dello schema di decreto.

  Arianna SPESSOTTO (M5S) esprime preoccupazione per come il decreto dispone dell'utilizzazione del Fondo senza fornire maggiori informazioni e dettagli circa la destinazione delle risorse. Ricorda, peraltro, che durante il dibattito svolto in occasione dell'istituzione del Fondo in questione, aveva già avanzato preoccupazioni sull'impossibilità per il Parlamento di assolvere alle sue funzioni di indirizzo e di controllo nei confronti dell'Esecutivo.
  Pertanto chiede che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti venga a riferire in Commissione sui dettagli dell'utilizzazione del Fondo prima che essa sia chiamata ad esprimere i suoi rilievi.

  Franco BORDO (MDP) concorda con quanto rilevato dal relatore circa la necessità che il Governo dia dettagliate informazioni sull'utilizzazione del Fondo, e comunque fornisca idonea documentazione, prima che la Commissione esprima i suoi rilievi.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO prende atto che il relatore ha concluso il suo intervento chiedendo che il Governo interloquisca con la Commissione, quantomeno mediante idonea documentazione, al fine di fornire gli elementi di conoscenza utili ad un proficuo esame dello schema di decreto. Si attiverà pertanto in tal senso.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad una prossima seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 27 giugno 2017. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 14.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Michele Pompeo META, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

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Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2017.
Emendamenti C. 4505 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Rinvio dell'esame).

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che la Commissione Politiche dell'Unione europea non ha ancora trasmesso le proposte emendative sul provvedimento in esame concernenti le materie di competenza della Commissione.
  Pertanto lo svolgimento del punto all'ordine del giorno avrà luogo nella seduta già convocata per domani, 28 giugno.

  La seduta termina alle 14.40.

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