CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 giugno 2017
845.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 27 giugno 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 27 giugno 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Proposta di nomina del generale di squadra aerea (aus.) Paolo Magro a presidente dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori (ONFA).
Nomina n. 110.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

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  Salvatore PICCOLO (PD), relatore, introduce l'esame, riferendo che l'Opera nazionale dei figli degli aviatori (ONFA) è un ente pubblico non economico avente lo scopo di provvedere all'assistenza degli orfani del personale militare dell'Aeronautica militare.
  Precisa, quindi, che l'assistenza è riservata esclusivamente agli orfani figli del personale militare dell'Aeronautica Militare deceduto per qualsiasi causa, nonché ai figli dei militari dell'Aeronautica Militare che sono grandi invalidi di 1a categoria. Più specificatamente, la concessione di sussidi economici ai citati soggetti inizia dall'iscrizione e può protrarsi fino al ventisettesimo anno di età per il conseguimento di specializzazioni post laurea ed anche oltre il ventisettesimo anno di età per i portatori di handicap psico-fisici inabilitanti al lavoro.
  Ricorda, poi, che l'ente, posto sotto la vigilanza del Ministero della difesa, è stato dichiarato «necessario ai fini dello sviluppo economico, civile, culturale e democratico del Paese» ed inserito fra gli Enti sottoposti al controllo della Corte dei conti con il decreto del Presidente della Repubblica del 1o aprile 1978, n. 243; rammenta, inoltre, che l'ONFA è stato riordinato dal decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre 2009, n. 215, le cui disposizioni sono confluite negli articoli da 54 a 58 del Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90.
  In particolare, l'articolo 54 del citato Testo unico disciplina la natura e la finalità dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori e prevede che l'organizzazione e il funzionamento dell'Ente siano regolati da uno statuto, deliberato dal consiglio di amministrazione, su proposta del Presidente nazionale, e approvato con decreto del Ministro della difesa. Al riguardo, osserva che lo statuto attualmente in vigore è stato approvato con il decreto ministeriale 13 gennaio 2011 e successivamente modificato con il decreto ministeriale 11 dicembre 2015.
  Prosegue riferendo che l'ONFA dispone di organi direttivi – il Consiglio di amministrazione, il Presidente nazionale e il collegio dei revisori (articolo 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010) – i cui componenti prestano la propria attività a titolo gratuito e restano in carica tre anni, con possibilità di riconferma per un ulteriore triennio.
  Nello specifico, il Consiglio di amministrazione è costituito da sei membri, nominati con decreto del Ministro della difesa, e ha poteri di indirizzo, programmazione, amministrazione e controllo. Formano il Consiglio: il Presidente nazionale che lo presiede; un generale in congedo; i due generali dell'Aeronautica militare che, nell'ambito dello stato maggiore dell'Aeronautica, ricoprono incarichi di capi dei reparti preposti ai settori dell'ordinamento e personale, degli affari generali e finanziario; un sottufficiale dell'Aeronautica militare in servizio o richiamato in servizio senza assegni dal congedo; un genitore di un assistito dall'Opera nazionale per i figli degli aviatori.
  Quanto al Presidente nazionale – che ha la rappresentanza legale dell'ente e compie gli atti a lui demandati dallo statuto – il comma 3 dell'articolo 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 prevede che esso sia scelto tra i generali dell'Aeronautica militare appartenenti a una delle categorie del congedo e che sia nominato con decreto del Presidente della Repubblica, secondo le procedure dell'articolo 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro della difesa, sentito il Capo di stato maggiore dell'Aeronautica.
  Infine, si sofferma sulle entrate dell'Opera precisando che queste sono costituite da oblazioni volontarie del personale del Ministero della difesa, rendite patrimoniali, sovvenzioni e contributi privati, lasciti e donazioni, nonché sottoscrizioni collettive volontarie.
  Quanto al generale Paolo Magro, questi è chiamato a ricoprire la carica di Presidente dell'ONFA per la prima volta, dopo il mandato esercitato dal generale Tommaso Ferro.Pag. 31
  In conclusione, considerati i precedenti di carriera del generale Paolo Magro, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame, aggiungendo che il Senato si è già pronunciato favorevolmente lo scorso 20 giugno.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 27 giugno 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ripartizione della rimanente quota del Fondo di cui all'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Atto n. 421.

(Rilievi alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che l'atto del Governo in titolo è assegnato in sede primaria della Commissione Bilancio e che la Presidenza della Camera, con lettera del 19 giugno, su richiesta della Commissione Bilancio, ha invitato le Commissioni interessate, tra cui la Commissione difesa, a trasmettere alla stessa Commissione Bilancio i propri eventuali rilievi sullo schema di decreto in esame.
  Quindi, in sostituzione del relatore, deputato Galperti, impossibilitato a prendere parte alla seduta, introduce l'esame dello schema di decreto, riferendo che questo è stato adottato in attuazione dell'articolo 1, comma 140, della legge di bilancio per il 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232). Tale disposizione ha previsto l'istituzione di un Fondo destinato al finanziamento degli investimenti e dello sviluppo infrastrutturale del Paese in dieci settori di intervento: dai trasporti all'eliminazione delle barriere architettoniche.
  Rammenta, quindi, che al momento della sua istituzione il fondo prevedeva una dotazione complessiva di 1.900 milioni di euro per l'anno 2017, 3.150 milioni per l'anno 2018, 3.500 milioni per l'anno 2019 e 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032. Tale consistenza è stata in seguito diminuita dall'articolo 25 del decreto-legge n. 50 del 2017, attualmente in fase di conversione, il quale attribuisce alle regioni a statuto ordinario una quota pari a 400 milioni per il 2017 per investimenti nuovi ed aggiuntivi per le medesime finalità cui il fondo è destinato e al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca una quota pari a 64 milioni per il 2017, 118 milioni per il 2018, 80 milioni per il 2019 e 44,1 milioni per il 2020 per il finanziamento di interventi di edilizia scolastica. Pertanto, la dotazione residuale del Fondo ammonta a circa 46.044 milioni di euro complessivi, di cui 1.166 milioni di euro per il 2017, 2.762 milioni di euro per il 2018, 3.160 milioni di euro per il 2019 e 2.956 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032.
  Fa presente, inoltre, che lo schema in esame provvede alla ripartizione di questa dotazione residuale del fondo – pari nel complesso, come detto, a 46 miliardi circa in quindici anni (2017-2032) – distribuendola tra i diversi Ministeri sulla base, come viene chiarito dalla relazione illustrativa, delle richieste formulate dai Ministeri e dei successivi approfondimenti condotti dall'amministrazione di riferimento Pag. 32con ciascuna delle amministrazioni interessate per tenere conto dei vincoli finanziari del fondo e dell'effettiva spendibilità degli interventi proposti.
  Passando alle parti di competenza della Commissione, osserva che il Ministero della difesa risulta destinatario di finanziamenti, insieme con altri dicasteri, in sei dei dieci settori di intervento, e precisamente: infrastrutture; ricerca; difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche; edilizia pubblica; attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni; e prevenzione del rischio sismico. Una tabella allegata allo schema di decreto indica, nell'ambito di ciascun settore di spesa, la quota parte assegnata a ciascun Ministero. Per quanto riguarda il Ministero della difesa, la tabella assegna a questo dicastero: per il settore infrastrutture 15,8 milioni di euro per il 2017, che diventano 35,5 milioni nel 2018 e 43 milioni nel 2019; per il settore difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche 3,3 milioni nel 2017, 13,8 milioni nel 2018 e 25 milioni nel 2019; per il settore edilizia pubblica 1 milione nel 2017, 19 milioni nel 2018 e 30 milioni nel 2019; per il settore attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni 12,8 milioni nel 2017, 89 milioni nel 2018 e 109 milioni nel 2019; per il settore prevenzione del rischio sismico 16,6 milioni nel 2017, 42,4 milioni nel 2018 e 44,4 milioni per il 2019.
  La difesa risulta dunque destinataria di 49,5 milioni nel 2017, 199,7 milioni nel 2018 e 251,4 milioni nel 2019. Complessivamente, le risorse destinate alla Difesa in tutto il quindicennio sono pari a poco meno di 10 miliardi.
  Ciò premesso, segnala che lo schema di decreto in esame non elenca gli interventi destinatari dei finanziamenti, nonostante il citato comma 140 della legge di bilancio prescriva che nei decreti di ripartizione delle risorse del fondo debbano essere indicati «gli interventi da finanziare ed i relativi importi». Qualche chiarimento è fornito dalla relazione del Governo allegata allo schema in esame. Da questa si ricava che i finanziamenti al Ministero della difesa sono destinati: per il settore infrastrutture, a interventi concernenti infrastrutture per telecomunicazioni e tecnologie informatiche, e in particolare investimenti per la sicurezza nazionale e l'alta tecnologia (607 milioni circa); per il settore ricerca, a interventi concernenti la ricerca spaziale e quella sanitaria (68 milioni); per il settore difesa ambientale, a interventi per il risanamento da amianto e sostanze inquinanti (529 milioni); per il settore edilizia pubblica, a interventi per la ristrutturazione di edifici, la realizzazione di alloggi e di strutture militari (2,615 miliardi); per il settore attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni, a forniture militari ad alta tecnologia (5,366 miliardi); per il settore prevenzione dal rischio sismico, ad interventi su caserme e scuole militari (802 milioni). Peraltro, secondo quanto si deduce dalla comparazione tra i dati della tabella e la relazione di accompagnamento, sembrano destinati a interventi nel campo delle forniture militari ad alta tecnologia anche i 3,495 miliardi di finanziamenti di cui è beneficiario, nel quindicennio, per il settore delle attività industriali, il Ministero dello sviluppo economico.
  Conclude informando la Commissione che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione svoltasi in precedenza, ha convenuto di procedere domani all'audizione informale del Capo dell'Ufficio generale Pianificazione, programmazione e bilancio dello Stato maggiore della difesa, Generale di divisione Guglielmo Luigi Miglietta, al fine di ottenere chiarimenti in merito ai progetti e agli interventi destinatari dei finanziamenti che lo schema di decreto assegna al Ministero della difesa.

  Paolo BOLOGNESI (PD) rappresenta l'esigenza di consentire ai comandanti che assumono la funzione di datori di lavoro di utilizzare parte delle risorse stanziate nel presente decreto per mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro in cui opera il personale militare. Premesso che si tratta di un tema sul quale tutta la Commissione dovrebbe convenire, invita il relatore a Pag. 33considerare l'opportunità di inserire nella proposta di rilievi che a tempo debito formulerà un rilievo tendente a spostare sul capitolo «risanamento ambientale e bonifiche» (settore d'intervento di cui alla lettera d)) risorse adeguate prelevandole dal capitolo «attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni» (settore d'intervento di cui alla lettera f)). È infatti assolutamente necessario mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro delle Forze armate per garantire, con un piano straordinario di interventi, il diritto alla salute del personale che quotidianamente svolge servizio.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI, premesso che i dettagli della questione potranno essere dalla Commissione approfonditi con l'audizione informale programmata per domani, sottolinea che lo schema di decreto in esame già prevede consistenti risorse per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro del personale militare.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

INTERROGAZIONI

  Martedì 27 giugno 2017. — Presidenza del presidente, Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-10516 Piccione: Sulla graduatoria del concorso pubblico per 400 allievi viceispettori del Corpo forestale dello Stato.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Teresa PICCIONE (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta, completa ed esauriente, della quale prende atto, rammaricandosi soltanto dell'impossibilità di procedere – in assenza di specifiche deroghe – a uno scorrimento delle graduatorie.

5-11421 Rizzo: Sull'adozione di una circolare attuativa di disposizioni recate dal decreto legislativo sul riordino delle carriere delle Forze armate prima dell'effettiva emanazione di quest'ultimo.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Gianluca RIZZO (M5S) ringrazia il sottosegretario Rossi, dichiarandosi soddisfatto per la tempestività della risposta data alla sua interrogazione, a breve distanza dalla presentazione. Rileva, tuttavia, che questa non ha fugato le sue perplessità riguardo al fatto che sono state prese decisioni attuative di un provvedimento legislativo che non era stato ancora emanato e sul quale dovevano ancora esprimere il loro parere le Commissioni parlamentari competenti.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.

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