CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 giugno 2017
842.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 139

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 21 giugno 2017. — Presidenza del vicepresidente Marco RONDINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante revisione della disciplina in materia di impresa sociale.
Atto n. 418.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni ed osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 giugno 2017.

  Marco RONDINI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, il relatore, deputato Beni, ha illustrato la propria proposta di parere e che è stata altresì illustrata la proposta alternativa di parere presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle.
  Fa presente che il relatore ha apportato alcune modifiche alla proposta di parere presentata ieri.

  Paolo BENI (PD), relatore, illustra la nuova proposta di parere (vedi allegato 1), Pag. 140segnalando, in relazione alla condizione relativa all'articolo 2 comma 1, di avere proposto un rilievo per garantire una definizione più puntuale dell'agricoltura sociale quale attività delle imprese sociali e di avere formulato in maniera più precisa quello relativo alla radiodiffusione sonora a carattere comunitario.
  Segnala, altresì, di avere inserito una nuova condizione per prevedere una clausola di salvaguardia relativa all'applicazione delle norme dello schema di decreto nelle provincie autonome di Trento e Bolzano.

  Giulia GRILLO (M5S), pur riconoscendo che il parere formulato dal relatore apporta miglioramenti al testo in esame, ribadisce la profonda differenza di visione del suo gruppo sul tema in oggetto rispetto a quella del Partito Democratico, osservando che le preoccupazioni espresse in sede di esame delle legge delega trovano conferma nel testo dello schema di decreto. Segnala che, seppure su tale atto non era prevista l'espressione di un parere da parte del Consiglio di Stato, alcuni dei rilievi contenuti in quello relativo al Codice del Terzo settore potrebbe trovare applicazione anche per lo schema in esame.
  A suo avviso, il Terzo settore non dovrebbe assumere una rilevanza eccessiva rispetto ai soggetti pubblici e privati, come invece accade utilizzando in maniera eccessiva il principio di sussidiarietà. In tal modo il Terzo settore, invece di limitarsi a fornire forme di aiuto, tende a sostituire i soggetti pubblici nell'erogazione di prestazioni sociali. Segnala, in particolare, la delicatezza di tale situazione per quanto riguarda le prestazioni sanitarie. Evidenzia, inoltre, che il maggior ruolo che si vuole attribuire alle imprese sociali, anche tramite la distribuzione degli utili, crea effetti distorsivi del mercato, in particolare a danno delle imprese di dimensioni contenute. Analogamente sarebbero da evitare agevolazioni fiscali che sono a carico della collettività, alle quali non corrispondono altrettanti benefici.
  Segnala che il Consiglio di Stato ha invitato ad individuare un punto di equilibrio tra interessi divergenti, osservando che il Partito Democratico, probabilmente per calcoli elettorali, mostra di volere ignorare tale raccomandazione. In conclusione, segnalando l'assenza di disposizioni efficaci in materia di trasparenza e ricordando gli effetti distorsivi della concorrenza, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Forza Italia sulla proposta di parere, ricordando che la vigente normativa sull'impresa sociale, che ha suo avviso presenta forti analogie con quanto previsto dal provvedimento in esame, è stata adottata su impulso del Governo Berlusconi nel 2005. Sottolinea che la sussidiarietà, interpretata in maniera corretta, rappresenta una risposta obbligata al calo delle risorse statali destinabili al welfare e permette di affrontare le evoluzioni tecniche e culturali in corso. Ricorda, altresì, come la contrarietà del suo gruppo rispetto alla legge delega fosse determinata dalla scelta di istituire la Fondazione Italia sociale.

  Edoardo PATRIARCA (PD), nel ringraziare il relatore per il complesso lavoro svolto, che a suo avviso viene incontro ad alcune sollecitazioni provenienti dal Movimento 5 Stelle, esprime soddisfazione per l'imminente conclusione di un percorso avviato quasi tre anni fa. L'impresa sociale non andrebbe contrapposta al mondo del volontariato, essendo una forma di gestione di aree di interesse sociale. Giudica positivamente il potenziamento di una dimensione che si affianca all'intervento pubblico e a quello privato con l'obiettivo di rendere più «democratico» il mercato e di ancorarlo maggiormente al bene comune. Si tratta inoltre di un settore ad alto impatto occupazionale, anche giovanile, con un accento particolare sulle competenze relazionali.

  Ileana ARGENTIN (PD) ringrazia il relatore e il sottosegretario Bobba per il Pag. 141loro impegno a favore del Terzo settore, ricordando che l'impresa sociale rappresenta una risposta concreta alla carenza di servizi pubblici, in particolare per quanto riguarda il sostegno alla persona.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA, rileva che le integrazioni al parere relative all'agricoltura sociale e alle clausole di salvaguardia a suo avviso potrebbero apparire superflue. Segnala inoltre l'opportunità di trasformare in osservazione la condizione relativa alla radiodiffusione comunitaria.
  In relazione all'intervento della deputata Grillo, segnala che una lettura non pregiudiziale del testo in esame dovrebbe mostrare che sono state ampiamente accolte le sollecitazioni verso una maggiore trasparenza e una più compiuta rendicontazione. In conclusione, sottolinea che con l'entrata in vigore del provvedimento in esame sarà possibile per le imprese sociali procedere con un passo più spedito.

  Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.) ricorda che la clausola di salvaguardia è presente in numerosi provvedimenti legislativi e segnala che appare pertanto inopportuno non includerla in un provvedimento di tale rilevanza.

  Paolo BENI (PD), relatore, osserva che la collega Grillo, pur partendo da preoccupazioni legittime, effettua una lettura pregiudiziale della realtà del Terzo settore che si configura non come privatizzazione della sfera pubblica ma come rafforzamento della partecipazione civica. Il provvedimento in esame mira a rafforzare le capacità di attrazione delle imprese sociali, finora rappresentate in gran parte dalle cooperative sociali, anche al fine di valorizzarne le capacità occupazionali, garantendo il rispetto della finalità non lucrativa.

  Giulia GRILLO (M5S) dichiara di non avere dubbi sulla sincerità delle posizioni espresse dal relatore Beni, manifestando perplessità sul fatto che esse coincidano con quelle del Governo e del Partito Democratico

  Filippo FOSSATI (MDP), nel richiamarsi alle considerazioni svolte dal collega Beni, ricorda le radici antiche di alcune componenti del Terzo settore, che spesso hanno preceduto l'intervento statale in determinati ambiti di attività, e che ciò costituisce un indubbio elemento di forza e di autonomia.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA) rileva che appaiono confrontarsi due approcci diversi: uno basato sulla centralità delle funzioni svolte dallo Stato, l'altro che privilegia la dimensione associativa dei singoli e chiede di arginare eccessive interferenze sul piano regolatorio, ferma restando la garanzia statale per quanto riguarda il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza. Nell'invitare a non guardare con sospetto iniziative di natura privata, segnala che l'apparente contraddizione del concetto di impresa sociale costituisce in realtà un modello capace di superare tale dicotomia.

  La Commissione approva la nuova proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

  Marco RONDINI, presidente, avverte che, essendo stata approvata la proposta di parere del relatore, non sarà posta in votazione la proposta alternativa di parere.

Schema di decreto legislativo recante codice del Terzo settore.
Atto n. 417.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 giugno 2017.

  Marco RONDINI, presidente, fa presente che in data 20 giugno la Conferenza unificata delle regioni e delle province Pag. 142autonome ha adottato un atto di mancata intesa, che è pervenuto in data odierna alla Commissione. Pertanto, essendo stata sciolta la riserva, la Commissione è nelle condizioni di procedere all'approvazione del parere di competenza.
  Avverte che nella seduta odierna la relatrice, deputata Lenzi, procederà all'illustrazione della proposta di parere che ha predisposto (vedi allegato 2), che in ogni caso sarà messa in votazione nella seduta che verrà convocata per domani.
  Avverte, altresì, che il gruppo Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 3) che sarà posta in votazione solo nel caso in cui fosse respinta la proposta di parere della relatrice.

  Donata LENZI (PD), relatrice, illustra l'articolata proposta di parere predisposta, contenente diverse condizioni e osservazioni.

  Marco RONDINI, presidente, dispone una breve sospensione della seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.30, è ripresa alle 15.50.

  Giulia GRILLO (M5S), riservandosi di illustrare nella seduta successiva la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo, precisa che limiterà il suo intervento alla segnalazione dei rilievi contenuti nel parere del Consiglio di Stato, a suo avviso maggiormente meritevoli di considerazione, ai fini di un loro inserimento nel parere che la Commissione dovrà esprimere. Segnala, in particolare, quanto rilevato dal Consiglio di Stato: in relazione all'articolo 22, per quanto riguarda la necessità di innalzare il patrimonio minimo al fine di conseguire la personalità giuridica; in relazione all'articolo 36, per correggere il richiamo all'articolo 17, comma 5; in relazione all'articolo 45, per l'opportuno coordinamento tra Registro unico nazionale e articolazioni regionali; in relazione all'articolo 56, per quanto concerne la trasparenza delle convenzioni; in relazione all'articolo 71, al fine di ridurre i tempi della concessione in comodato di beni pubblici agli enti del Terzo settore.

  Filippo FOSSATI (MDP) sottolinea che l'applicazione delle disposizioni recate dallo schema di decreto in esame rischierebbe di tenere fuori la maggior parte delle associazioni sportive dilettantistiche dalla disciplina del Terzo settore. Dichiara, inoltre, di non comprendere, in relazione alle associazioni di promozione sociale che includono tra i loro associati enti collettivi, le problematiche connesse alla partecipazione di associazioni sportive dilettantistiche, posto che nel momento di assumere decisioni il valore del voto delle singole associazione prescinde dal numero degli iscritti.
  Esprime quindi forti perplessità in relazione alla possibile devoluzione del patrimonio degli enti del Terzo settore, in caso di scioglimento, alla Fondazione Italia sociale, come previsto dall'articolo 9 dello schema di decreto.

  Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.), in relazione a quanto previsto dall'articolo 102, comma 3, dello schema di decreto, segnala l'opportunità di limitare la prevista abrogazione dell'articolo 96 della legge n. 342 del 2000 al solo comma 1, facendo salvo il comma 2.

  Edoardo PATRIARCA (PD) si associa alle considerazione del collega Fossati in relazione alla devoluzione del patrimonio degli enti del Terzo in caso di scioglimento alla Fondazione Italia sociale, segnalando che tale soggetto dovrebbe concentrare i propri compiti nell'attrazione di donazioni di importo rilevante. Propone, inoltre, di inserire tra le attività di interesse generale elencate nell'articolo 5 anche il sostegno alla genitorialità inteso in senso lato, con particolare riguardo alla dimensione educativa.

  Marco RONDINI (LNA), nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.10.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 21 giugno 2017. — Presidenza della vicepresidente Marco RONDINI.

  La seduta comincia alle 16.10.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 20 giugno 2017.

  Marco RONDINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita la relatrice a formulare una proposta di parere.

  Maria AMATO (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con una condizione (vedi allegato 4).

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 16.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 21 giugno 2017. — Presidenza del vicepresidente Marco RONDINI.

  La seduta comincia alle 16.15.

Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e del referto epidemiologico nel controllo sanitario della popolazione.
Testo unificato C. 913 Biondelli, C. 2983 Zolezzi, C. 3115 Baroni, C. 3483 Vargiu, C. 3490 Amato, C. 3555 Paola Boldrini e C. 3556 Binetti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 giugno 2017.

  Marco RONDINI, presidente, ricorda che il nuovo testo unificato delle proposte di legge in esame, risultante dalle proposte emendative approvate, è stato trasmesso alle Commissioni I, II, V, VIII, XI e Commissione parlamentare per le questioni regionali, competenti in sede consultiva, per l'espressione dei pareri. Al riguardo, fa presente che è pervenuto il parere favorevole con condizioni della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.20.

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