CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 maggio 2017
820.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 18 maggio 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 8.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-11380 Ricciatti: Potenziamento del piano Industria 4.0 nelle regioni colpite dal sisma dell'agosto 2016.

  Lara RICCIATTI (MDP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Lara RICCIATTI (MDP), replicando, sottolinea che la risposta non attiene al merito della questione posta relativa alla possibilità favorire il Piano Industria 4.0 nelle regioni del cratere sismico. Osserva che il territorio delle Marche è ancora molto carente di banda larga, elemento essenziale per lo sviluppo dell'industria digitale, e che potrebbe essere questa l'occasione per favorire l'infrastrutturazione del territorio.

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  Guglielmo EPIFANI, presidente, nel sottolineare le difficoltà delle operazioni di ricostruzione e di recupero delle attività produttive nel vasto territorio delle regioni colpite dal cratere, condivide l'opportunità di programmare investimenti in infrastrutture per lo sviluppo delle produzioni tecnologicamente più avanzate.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI, richiamando la realtà dell'Abruzzo e, in particolare dell'Aquila, sottolinea che in questi giorni una serie di realtà universitarie e industriali stanno interloquendo con l'amministrazione comunale per cablare il centro storico dell'Aquila. Il Governo ha pertanto coinvolto grandi imprese, da Google a Fiat Chrysler, per avviare progetti di sperimentazione e interventi. Per le altre regioni interessate dalla realizzazione del Piano nazionale della banda ultralarga, sottolinea che il primo bando che interessava sei regioni si è concluso, mentre il secondo bando, che riguarda tutte le altre regioni – eccetto Puglia e Calabria ove l'accordo è ancora in fase di definizione – interviene garantendo la banda ultralarga secondo gli obiettivi europei in tutte le aree in cui non sono presenti gli operatori, definite aree a fallimento di mercato, le quali rappresentano 7.300 comuni italiani su 8.000. Dichiara la propria disponibilità a intervenire nuovamente per dare conto dei risultati che saranno raggiunti in questo piano di infrastrutturazione.

5-11381 Galgano: Adeguamento del piano industriale J.P. Industries Spa al piano finanziario.

  Adriana GALGANO (CI) illustra l'interrogazione in titolo evidenziando come l'azienda ex Merloni riceva contributi pubblici da molti anni. Ricorda che l'interrogazione odierna è la quinta presentata su una crisi aziendale che ha coinvolto nel tempo circa 3 mila dipendenti e 73 comuni di Marche e Umbria. Auspica pertanto che il Governo – e segnatamente il MiSE – possa individuare tempestivamente soluzioni efficaci non più rinviabili.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Adriana GALGANO (CI), replicando, prende atto della risposta che ancora una volta non prevede indicazione di tempi certi per la soluzione di una complessa crisi aziendale. Ricordato che la cassa integrazione scade nel prossimo mese di settembre, esprime forti preoccupazioni circa la mancata individuazione nel piano industriale e nel piano finanziario di soluzioni credibili a salvaguardia della continuità produttiva dell'azienda e delle prospettive occupazionali dei lavoratori. Ritiene pertanto che ci si trovi in presenza di un disastroso ritardo che difficilmente consentirà di recuperare il tempo prezioso perduto.

5-11382 Crippa: Iniziative volte a favorire una reale concorrenza sul mercato dell'energia.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, presentata a seguito della delibera dell'Autorità per l'energia ed il gas e il sistema idrico n. 237/2017/R/COM dello scorso 13 aprile, che ha dato avvio al riconoscimento dei costi sostenuti dalle imprese distributrici di energia elettrica e di gas naturale per il cambio del marchio e delle relative politiche di comunicazione (debranding). Al riguardo, sottolinea che questa forma di ristoro economico alle imprese non è prevista in altri settori produttivi e certamente non risponde a nessun tipo di adempimento europeo in relazione all'obbligo di separazione dei marchi utilizzati dal distributore e dal venditore in un gruppo verticalmente integrato.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Davide CRIPPA (M5S), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta Pag. 446fornita dal rappresentante del Governo. Si chiede infatti come si possa ripetutamente dichiarare di voler favorire la riduzione del prezzo dell'energia per i consumatori e poi riconoscere un ristoro economico per il debranding con un'iniziativa dell'Autorità non esplicitamente prevista dalla normativa. Segnala a titolo esemplificativo come sul sito di e-distribuzione (il nuovo nome assunto da Enel Distribuzione) non sia assolutamente chiara la distinzione fra la società venditrice e la società responsabile della distribuzione. Ribadisce che il riconoscimento specifico dei costi sostenuti dalle imprese distributrici di energia elettrica e di gas naturale per il cambio del marchio e delle relative politiche di comunicazione, a seguito dell'introduzione delle disposizioni del TIUF (Testo integrato delle disposizioni in merito agli obblighi di separazione funzionale) non è previsto da alcuna normativa nazionale ed europea. Nel sottolineare che il costo del debranding sarà ancora una volta posto a carico dei consumatori, ritiene del tutto inopportuno attribuire all'Autorità di regolazione così ampi margini di discrezionalità nel riconoscimento di contributi economici alle imprese, secondo un'interpretazione a suo avviso estensiva della legge n. 481/1995 che attribuisce all'Autorità la possibilità di intervenire nella determinazione delle tariffe in base all'andamento del mercato.

5-11383 Benamati: Prospettive produttive e occupazionali della Divisione Velivoli di Leonardo.

  Angelo SENALDI (PD) illustra l'interrogazione in titolo sottolineando la crescente preoccupazione per il calo di produzione delle aziende del gruppo Leonardo presenti nell'area lombarda che non lascia sperare in positive soluzioni a breve termine. Segnala che, grazie a un accordo tra le sigle sindacali, si è riusciti a salvare il posto di lavoro a 193 lavoratori interinali che altrimenti sarebbero stati espulsi dal ciclo produttivo.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Angelo SENALDI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo ed esprime apprezzamento per l'impegno profuso dal Ministero dello sviluppo economico a tutela delle prospettive industriali e occupazionali di Divisione Velivoli di Leonardo. Ritiene che le attuali difficoltà siano accresciute dal recente cambio dell'amministratore delegato e del consiglio di amministrazione di Leonardo, particolarmente pesante per produzioni che richiedono lunghi tempi di commercializzazione. Ritiene pertanto opportuno accrescere gli investimenti ricerca e sviluppo al fine di rimanere competitivi in un settore in cui all'estero sono impegnate realtà industriali di dimensioni significativamente più ampie rispetto a Leonardo. Auspica quindi che il Governo continui a seguire la vicenda con grande attenzione.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.20.

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