CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 maggio 2017
812.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 177

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 4 maggio 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali ed il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

  La seduta comincia alle 13.30.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare e mediante la diretta web-tv della Camera dei Deputati.

5-11267 Vezzali: Sul premio letterario Strega.

  Maria Valentina VEZZALI (SC-ALA CLP-MAIE) illustra la sua interrogazione.

  Il sottosegretario Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 1).

  Maria Valentina VEZZALI (SC-ALA CLP-MAIE), replicando, si dichiara soddisfatta Pag. 178alla luce dei chiarimenti forniti dalla sottosegretaria in merito alla trasparenza delle procedure e all'assenza di un ruolo ufficiale del Ministero nel concorso relativo al premio Strega. Rimarca che quanto visto e ascoltato nella trasmissione non è di aiuto alla promozione del libro e della lettura e non giova ad incentivare l'impegno dei giovani verso nuove sfide culturali. Sottolinea che certe denunce infondate discreditano la politica e spingono la gente ad allontanarsene.

5-11268 Palmieri e 5-11269 Coscia: Sui decreti attuativi della legge n. 220 del 2016 sul cinema.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che le interrogazioni saranno svolte congiuntamente.

  Maria COSCIA (PD) e Antonio PALMIERI (FI-PdL) le illustrano.

  Il sottosegretario Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Lorenza BONACCORSI (PD), replicando in qualità di cofirmataria, sottolinea la necessità di maggiori ragguagli in merito alla riforma della promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi e alla definizione di produttore e distributore indipendente. Resta a suo avviso da chiarire se sia stata approfondita la questione inerente alla fissazione dei tetti al beneficio del tax credit.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), replicando, rileva che l'intervento della collega Bonaccorsi tradisce insoddisfazione per la risposta che egli, però, può permettersi di esplicitare. Ritiene, infatti, che il riscontro del Governo non sia affatto rassicurante in quanto non offre alcuna certezza sui tempi di emanazione dei decreti attuativi, il cui iter risulta solo cominciato. Lo stato dei lavori illustrato nella risposta non fa sperare in una loro approvazione in tempo utile e, soprattutto, non è ìndice di un lavoro che potrà definirsi ben fatto: teme che ancora una volta tutto verrà terminato in modo sbrigativo, come già accaduto per i decreti attuativi della legge 107 sulla «buona scuola». Conclude invitando il Governo al rispetto dei termini e preannuncia che ripresenterà quanto prima un'interrogazione in materia, al fine di conoscere lo stato dell'arte.

5-11270 Giordano Giancarlo: Sull'accesso delle grandi navi a Venezia.

  Giulio MARCON (SI-SEL-POS), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione.

  Il sottosegretario Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 3). Aggiunge che sul problema dell'accesso delle grandi navi ai canali di Venezia insistono le competenze non solo del Governo, ma anche del comune. Ribadisce, per quel che concerne il Ministero da lei rappresentato, che il livello di attenzione sul tema è assai alto e orientato nel senso auspicato dall'interrogante.

  Giulio MARCON (SI-SEL-POS), replicando, si dichiarerebbe soddisfatto se a risolvere il problema bastasse solo l'impegno del Ministero dei beni culturali. Viceversa, deve constatare che i diversi dicasteri interessati non sono sulle medesime posizioni. I Ministri dell'Ambiente e delle Infrastrutture appaiono più sensibili alle sollecitazioni di quanti vogliono attenuare la regolazione del traffico, tanto che si è ipotizzato di consentire comunque l'arrivo a Porto Marghera. Ritiene che l'urgenza debba spingere il Governo ad azioni più incisive utili a scongiurare il declassamento della città di Venezia da parte dell'UNESCO.

5-11271 Di Benedetto: Sulla ricostruzione degli edifici di interesse culturale nelle zone terremotate.

  Luigi GALLO (M5S), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione.

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  Il sottosegretario Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 4).

  Luigi GALLO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Osserva che il monitoraggio è ancora in corso e che non si conoscono i dati relativi alle risorse umane che verranno utilizzate per la realizzazione del piano di interventi. Sottolinea che quelle attualmente in dotazione alle Soprintendenze non potranno mai essere sufficienti a fronteggiare un'emergenza come quella del «dopo-terremoto», considerato che le continue riduzioni di personale hanno già reso difficile lo svolgimento dell'attività ordinaria. Sollecita, infine, maggiori investimenti e una quantificazione esatta delle risorse da approntare che non dovranno essere sottratte ai capitoli della cultura.

5-11272 Nicchi: Sulla situazione di Cinecittà.

  Marisa NICCHI (MDP) illustra la sua interrogazione.

  Il sottosegretario Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 5).

  Marisa NICCHI (MDP), replicando, dichiara di comprendere la cautela della risposta, tenuto conto della delicatezza del patrimonio di Cinecittà. Tuttavia quanto affermato dal Governo le appare in contraddizione con le notizie apparse sugli organi di stampa, circa il passaggio degli stabilimenti in mano pubblica e con le disposizioni in materia previste dal decreto «mille proroghe». Sottolinea il proprio interessamento alla vicenda e invita il Governo ad una maggiore trasparenza nelle procedure in atto, nelle quali non si devono ripetere i macroscopici errori commessi all'atto della privatizzazione del 1997-98.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 4 maggio 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 14.20.

Conversione in legge del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.
C. 4444 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso.

  Manuela GHIZZONI (PD), relatrice, illustra il provvedimento che opera un intervento correttivo sui conti pubblici per il 2017 pari, in termini di indebitamento netto, ad una correzione di circa euro 3,1 miliardi, effettuata in parte preponderante sul lato delle entrate, per circa euro 2,8 miliardi, ed in parte residuale, per poco meno di euro 0,3 miliardi, sul lato della spesa. L'effetto migliorativo sui conti pubblici è di circa 0,2 punti percentuali di Pil, con una conseguente riduzione, dal 2,3 al 2,1 per cento di Pil, dell'indebitamento netto atteso per il 2017. Si tratta di una correzione già prefigurata nel Documento di Economia e Finanza 2017, sulla base di un dialogo intercorso nei primi mesi del Pag. 1802017 tra il Governo italiano e la Commissione europea. A tale intervento sono affiancati interventi di sostegno delle zone colpite dai recenti eventi sismici, disposizioni finalizzate a favorire gli investimenti e disposizioni concernenti gli enti territoriali.
  Si sofferma poi sulle disposizioni di più diretto interesse della Commissione.
  Una prima disposizione proviene dalla necessità di concorso delle amministrazioni centrali dello Stato al raggiungimento degli obiettivi programmatici indicati nel documento di economia e finanza 2017. A tal fine, l'articolo 13 dispone la riduzione, per l'anno 2017, delle dotazioni dei Ministeri, per un importo totale di euro 460 milioni. In particolare, la riduzione relativa al MIUR è pari a euro 38,8 milioni (di cui, predeterminati per legge euro 24,8 milioni), la cui gran parte riguarda le missioni Istruzione scolastica (euro 17 milioni, di cui euro 7,2 milioni afferenti il programma Istituzioni scolastiche non statali ed euro 3,3 milioni il programma Istruzione del primo ciclo) e Istruzione Universitaria e formazione post-universitaria (euro 15,6 milioni, di cui euro 8,4 milioni afferenti il programma Sistema universitario e formazione post universitaria ed euro 6 milioni il programma Diritto allo studio), seguite dalla missione Ricerca (euro 5,8 milioni). Per il Mibact, la riduzione è di euro 12,9 milioni (di cui predeterminati per legge euro 7,1 milioni), la cui gran parte riguarda la Missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (euro 9,6 milioni, di cui euro 5,5 milioni afferenti il programma Tutela del patrimonio culturale). Segnala che, al fine di assicurare alle amministrazioni la flessibilità gestionale nel corso dell'esercizio 2017, è comunque prevista, su proposta dei Ministri competenti, la rimodulazione delle riduzioni così disposte, nel rispetto dell'invarianza dei saldi di finanza pubblica e restando comunque precluso l'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti. A tale proposito, dalla discussione potrebbero giungere indicazioni utili ai Ministeri di competenza sulle rimodulazioni previste. Segnala, peraltro, che l'articolo 11 comma 13, che consente la definizione agevolata delle controversie tributarie, prevede che – qualora da tali previsioni dovessero risultare ulteriori introiti rispetto alle maggiori entrate previste – essi possono essere destinati in via residuale al reintegro – anche parziale – delle dotazioni finanziarie delle missioni e dei programmi di spesa dei Ministeri. Un gruppo di disposizioni attiene, poi, all'edilizia scolastica. In particolare, l'articolo 17 e la tabella 3 operano il riparto in favore di ciascun ente di area vasta, per gli anni a partire dal 2017, del finanziamento delle spese connesse alle funzioni relative (alla viabilità e) all'edilizia scolastica spettanti ai medesimi enti, introdotto dall'articolo 1, comma 754, della legge di stabilità 2016. Ricorda che alle Province sono attribuiti euro 245 milioni per il 2016, euro 220 milioni per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020 e euro 150 milioni annui a decorrere dall'anno 2021, mentre alle Città metropolitane sono attribuiti euro 250 milioni annui. Da quanto risulta dalla tabella 3, a beneficiare maggiormente del contributo sono le città metropolitane di Napoli, Roma capitale, Bari e Torino e le province di Salerno, Brescia, Alessandria, Belluno, Pisa e Catanzaro. L'articolo 20 autorizza, fra l'altro, un contributo in favore delle province delle regioni a statuto ordinario, finalizzato all'esercizio delle funzioni fondamentali delle stesse – fra le quali quelle relative alla programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale, e alla gestione dell'edilizia scolastica – per l'importo di euro 110 milioni per l'anno 2017 e di euro 80 milioni a decorrere dal 2018, da ripartire – tenendo anche conto dell'esigenza di garantire il mantenimento della situazione finanziaria corrente – secondo criteri e importi da definire, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, con decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, da adottare entro il 15 maggio 2017. Sempre in materia di edilizia scolastica, l'articolo 25 comma 1 prevede, fra Pag. 181l'altro, l'attribuzione da parte del MIUR alle province e alle città metropolitane di una quota del Fondo da ripartire per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, istituito dalla legge di bilancio per il 2017 nello stato di previsione del MEF, per un importo di euro 64 milioni nel 2017, euro 118 milioni nel 2018, euro 80 milioni nel 2019 e euro 44,1 milioni nel 2020, per il finanziamento degli interventi in materia di edilizia scolastica coerenti con la Programmazione triennale. La norma precisa che tali risorse possono essere destinate anche all'attuazione degli interventi di adeguamento alla normativa in materia di sicurezza antincendio. Le province e le città metropolitane certificano l'avvenuta realizzazione degli investimenti entro il 31 marzo successivo all'anno di riferimento, mediante apposita comunicazione al MIUR e al MEF. In caso di mancata o parziale realizzazione degli investimenti, le corrispondenti risorse sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate al Fondo. Infine, l'articolo 41, mediante l'istituzione nello stato di previsione del MEF del Fondo – la cui dotazione è pari a euro 491,5 milioni per il 2017, euro 717,3 milioni per il 2018 e euro 699,7 milioni per il 2019 – da ripartire, per accelerare le attività di ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 2016 e 2017, con uno o più decreti del Ministro dell'economia, su proposta del Commissario per la ricostruzione, ovvero del Dipartimento per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell'azione strategica del Governo connesse al progetto «Casa Italia», destina le relative risorse, fra l'altro, al finanziamento delle verifiche di vulnerabilità degli edifici scolastici, di cui all'articolo 20-bis, comma 4, del decreto-legge n.  8 del 2017, e alla conseguente realizzazione di progetti di ripristino e adeguamento antisismico. Si tratta, dunque, di risorse che si aggiungono a quelle destinate, allo stesso fine, dal comma 1 dello stesso articolo 20-bis, derivanti da finanziamenti per interventi di edilizia scolastica non utilizzati. Inoltre, il Fondo è destinato a interventi nei Comuni delle zone a rischio sismico 1, per il finanziamento, fra l'altro, sempre per quanto di nostro maggiore interesse, delle verifiche di vulnerabilità degli edifici scolastici e per i relativi progetti di adeguamento. A tali attività provvede il citato Dipartimento, previa intesa con il MIUR per il coordinamento dei predetti interventi con quelli già previsti a legislazione vigente. Sempre in materia di scuole, al fine di consentire la regolare conclusione delle attività didattiche dell'a.s. 2016/2017 in ambienti in cui siano garantite idonee condizioni igienico-sanitarie, l'articolo 64 autorizza, anzitutto, le istituzioni scolastiche ed educative statali delle regioni ove sia stata risolta la convenzione-quadro Consip (dopo i rilievi mossi nei mesi scorsi dall’Antitrust circa un “cartello” per condizionare la gara sull'affidamento dei servizi) a proseguire con i soggetti già destinatari degli atti contrattuali attuativi e degli ordinativi di fornitura, fino al 31 agosto 2017, l'acquisizione dei servizi di pulizia e degli altri servizi ausiliari, nonché degli interventi di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili, con piena salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali esistenti. Inoltre, al fine di consentire il regolare avvio delle attività didattiche nell'a.s. 2017/2018 in ambienti in cui siano garantite le stesse condizioni igienico-sanitarie, nonché di assicurare la tutela sociale dei livelli occupazionali dei lavoratori, prevede che la Consip – nelle more dell'espletamento delle procedure di gara per l'affidamento dei servizi di pulizia e degli altri servizi ausiliari prima indicati (da completarsi entro l'inizio dell'a.s. 2018/2019) e nel contesto del Programma di razionalizzazione degli acquisti nella pubblica amministrazione – svolga, per conto del MIUR, la procedura di aggiudicazione dell'appalto avente ad oggetto i servizi esternalizzati per le funzioni corrispondenti a quelle assicurate dai collaboratori scolastici, prevedendo una suddivisione in lotti per aree geografiche. A tal fine, il MIUR, nell'ambito delle risorse disponibili nei pertinenti capitoli di bilancio del proprio stato di previsione, comunica alla Consip i fabbisogni e stipula il Pag. 182relativo contratto-quadro mediante il quale le istituzioni procedono all'acquisizione dei servizi stipulando appositi contratti attuativi. Gli aggiudicatari della procedura si impegnano ad assumere il personale già utilizzato dalla precedente impresa o società affidataria. Infine, prevede che l'acquisizione dei servizi di pulizia e degli altri servizi ausiliari, nonché la prosecuzione dei servizi di pulizia e degli interventi di piccola manutenzione e decoro previsti sino alla scadenza dei contratti attuativi della Convenzione Consip nei lotti in cui questi ultimi siano ancora vigenti, avviene nei limiti di spesa previsti dall'articolo 58, comma 5, del decretolegge n.  69 del 2013 (si tratta dei risparmi derivanti dal tetto previsto per la spesa delle istituzioni scolastiche ed educative relativa all'acquisto di servizi esternalizzati), incrementati di euro 64 milioni per il 2017, alla cui copertura si provvede mediante riduzione del Fondo «La Buona Scuola».
  Le disposizioni in materia di cultura sono contenute nell'articolo 22, commi 6-8. In particolare, quelle del comma 6 sono dichiaratamente finalizzate a potenziare i sistemi museali cittadini e a promuovere l'interazione e la collaborazione fra gli istituti e i luoghi della cultura statali, regionali e degli enti locali. Nello specifico, si prevede che, fino al 31 dicembre 2018, ogni istituto o luogo della cultura di rilevante interesse nazionale dotato di autonomia speciale può avvalersi di competenze o servizi professionali nella gestione dei beni culturali, mediante il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, per una durata non superiore a 9 mesi, entro i limiti di spesa di euro 200.000 per ciascuno degli anni 2017 e 2018. A tal fine, ciascun istituto (o luogo della cultura) provvede con le risorse disponibili sul proprio bilancio. Lo stesso istituto (o luogo della cultura) assicura, inoltre, il rispetto degli obblighi in materia di pubblicità e trasparenza nelle diverse fasi della procedura. Al riguardo segnala che al secondo periodo si fa riferimento solo agli istituti culturali, mentre occorre includere anche i luoghi della cultura. Per le medesime finalità, il comma 7 dispone che gli incarichi di direttore di istituti e luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale dotati di autonomia speciale, conferiti (per 4 anni) a seguito di procedure di selezione pubblica internazionale, possono essere rinnovati una sola volta, per ulteriori 4 anni, con decisione motivata sulla base di una valutazione positiva dei risultati ottenuti. Infine, il comma 8 autorizza la spesa di euro 2 milioni per il 2017 in favore del Teatro Eliseo, per spese ordinarie e straordinarie, al fine di garantire la continuità delle attività del Teatro in occasione del centenario dalla sua fondazione come «Teatro Eliseo», avvenuta nel 1918. Si tratta di risorse ulteriori rispetto a quelle assegnate a valere sul FUS, che sono state pari, per il 2015, a euro 481.151 e, per il 2016, a euro 514.831, cui si sono aggiunti euro 250.000 per il progetto speciale Generazioni. Al relativo onere si provvede mediante versamento all'entrata del bilancio dello Stato di una corrispondente quota delle somme derivanti dall'eventuale minor utilizzo degli stanziamenti destinati al credito di imposta per il cinema.
  Un gruppo di altre disposizioni riguarda il mondo dello sport. In particolare, l'articolo 61 reca gli interventi necessari per assicurare la realizzazione delle finali di coppa del mondo e dei campionati mondiali di sci alpino che si terranno a Cortina d'Ampezzo nel marzo 2020 e nel febbraio 2021. In merito alle competenze specifiche della Commissione, si prevede la nomina di un commissario che deve predisporre, entro 30 giorni dalla nomina, un piano di interventi riguardanti la realizzazione di piste per lo sci da discesa e di impianti a fune, ovvero l'adeguamento e il miglioramento di piste e impianti esistenti, la realizzazione di nuovi collegamenti – nonché l'adeguamento e il miglioramento di quelli esistenti – tra gli impianti a fune, ivi compresi collegamenti viari diversi dalla viabilità statale, opere per la riqualificazione dell'area turistica e per l'adeguamento della viabilità statale della provincia di Belluno. Il piano – che Pag. 183deve tener conto dei progetti già eventualmente approvati dagli enti territoriali interessati, nonché delle risorse messe a disposizione dagli enti stessi e dal comitato organizzatore locale – è trasmesso dal commissario al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministro per lo sport e contiene la descrizione di ogni singolo intervento, la durata e le stime dei costi. Per la realizzazione degli interventi è autorizzata la spesa di euro 5 milioni per il 2017, euro 10 milioni per ciascuno degli anni 2018-2020, euro 5 milioni per il 2021, che si aggiungono alle risorse rese disponibili dal comitato organizzatore dell'evento, dal fondo dei comuni di confine, dalla Regione Veneto, dalla provincia di Belluno e dal Comune di Cortina d'Ampezzo. Sono poi previste alcune semplificazioni delle procedure amministrative di approvazione dei progetti contenuti nel piano, che, fra l'altro, sono dichiarati di pubblica utilità e urgenza e qualificati come interventi di preminente interesse nazionale. In particolare, entro 30 giorni dalla trasmissione del piano degli interventi – ovvero entro 10 giorni dalla trasmissione di eventuali modifiche del piano – il Commissario convoca la Conferenza di servizi a cui debbono prendere parte i diversi rappresentanti delle amministrazioni dello Stato e degli enti tenuti ad esprimere atti di intesa, concerto o a rilasciare pareri, autorizzazioni, concessioni, approvazioni o nulla-osta. La Conferenza si svolge in forma simultanea e sincrona, e, se del caso, in sede unificata alla Conferenza che si occupa della valutazione di impatto ambientale. All'esito della Conferenza, il piano è approvato con decreto del commissario, che viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e sui siti internet del MIT, del Ministro dello sport, del comitato organizzatore. Qualora il decreto costituisca variante urbanistica e in sede di Conferenza la Regione abbia già espresso il proprio parere positivo, il decreto stesso è inviato al sindaco interessato per l'approvazione da parte del consiglio comunale alla prima seduta utile. Ogni anno, nonché al termine dell'incarico, il commissario deve inviare alle Camere, al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministro dello sport una relazione sulle attività corredata dalla rendicontazione delle spese sostenute. L'articolo 62 interviene sulla disciplina della costruzione di impianti sportivi prevista dalla legge di stabilità 2014. In particolare, dispone, anzitutto, che lo studio di fattibilità possa ricomprendere anche la costruzione di immobili con destinazioni d'uso diverse da quella sportiva, che siano complementari ovvero funzionali al finanziamento e alla fruibilità dell'impianto. Fa presente che, al riguardo, dovrà essere valutata l'opportunità di coordinare la disciplina con quella dettata dai commi 304 e 305 della legge di stabilità 2014 – che non vengono abrogati né novellati – in particolare rispetto alla nuova possibilità di costruire immobili con destinazioni d'uso diverse da quella sportiva. Lo studio di fattibilità può prevedere la demolizione dell'impianto da dismettere, ovvero la sua demolizione e ricostruzione, anche con diverse volumetria e sagoma, ovvero la sua riconversione o riutilizzazione. Laddove si tratti di interventi da realizzare su aree di proprietà pubblica o su impianti pubblici esistenti, si prevede la possibilità che lo studio di fattibilità contempli la cessione a titolo oneroso del diritto di superficie o del diritto di usufrutto dell'impianto sportivo, nonché di altri immobili di proprietà della pubblica amministrazione, per il raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa. Al riguardo, si stabilisce che il diritto di superficie e il diritto di usufrutto non possono avere durata superiore a quella della concessione come disciplinata dal nuovo Codice degli appalti, e comunque non possono essere ceduti, rispettivamente, per più di 90 anni e 30 anni. Con riferimento alla conferenza di servizi decisoria, si prevede che essa si svolge con le stesse modalità già viste per la conferenza da convocare per i mondiali di sci alpino. Specifiche previsioni, al comma 3, riguardano gli impianti pubblici omologati per una capienza superiore a 20.000 posti. In Pag. 184particolare, si prevede che, in tal caso, lo studio di fattibilità può prevedere che, da 5 ore prima dell'inizio delle gare ufficiali e fino a 3 ore dopo la loro conclusione, entro 300 metri dal perimetro dell'area riservata, l'occupazione di suolo pubblico per attività commerciali sia consentita solo all'associazione o alla società sportiva utilizzatrice dello stadio (facendosi qui riferimento specificamente a «stadio», anziché ad «impianti»). In tal caso, fatti salvi diversi accordi tra il titolare e la medesima società sportiva, le autorizzazioni e concessioni di occupazione di suolo pubblico già rilasciate all'interno di dette aree restano sospese nella stessa giornata e per lo stesso periodo di tempo, con oneri indennizzatori a carico della società sportiva utilizzatrice dell'impianto sportivo. Inoltre, per i medesimi impianti sportivi pubblici, alle controversie aventi a oggetto il verbale conclusivo della conferenza di servizi e l'aggiudicazione della concessione si applica l'articolo 125 del codice del processo amministrativo, relativo alle controversie relative a infrastrutture strategiche. Si stabilisce, poi, che, in relazione agli interventi da realizzare su aree di proprietà pubblica o su impianti pubblici esistenti, la società o l'associazione sportiva deve essere in possesso dei requisiti di partecipazione previsti dall'articolo 183, comma 8, del nuovo codice degli appalti, in materia di finanza di progetto, associando o consorziando altri soggetti. L'articolo 63 prevede la concessione a favore di Ryder Cup Europe LLP della garanzia dello Stato per un ammontare fino a euro 97 milioni, per il periodo 2017-2027, ai fini della realizzazione del progetto Ryder Cup 2022, relativamente alla parte non coperta dai contributi dello Stato (che sono pari a euro 5,4 milioni annui dal 2017 al 2027, stanziati dalla legge di bilancio 2017) e non già garantiti dalla garanzia fideiussoria rilasciata dall'Istituto per il Credito sportivo. La relazione illustrativa rinviene il carattere di straordinaria necessità ed urgenza di tale disposizione nel fatto che l'ultima proroga concessa all'Italia dall'organizzatore della manifestazione golfistica (Ryder Cup Europe) è subordinata all'ottenimento, entro il mese di aprile 2017, della garanzia statale da parte della Federazione italiana golf (FIG), a pena della risoluzione del contratto sottoscritto tra la FIG e la stessa Ryder Cup Europe. In ogni caso, la garanzia dello Stato non potrà coprire i costi relativi agli interventi su infrastrutture private, compresi i campi da golf, né alcun altro costo sostenuto da soggetti diversi dalla FIG. Le modalità di operatività della garanzia dello Stato devono essere definite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, mentre la FIG deve presentare annualmente alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al MEF una relazione sulle attività svolte, accompagnata da un'analitica rendicontazione dell'utilizzo dei contributi erogati dallo Stato. Nell'auspicare l'avvio di una ricca discussione, rinvia, per ulteriori approfondimenti, al dossier predisposto dal Servizio Studi.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.

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