CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 maggio 2017
811.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 124

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 3 maggio 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 3 maggio 2017. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/52/UE che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati.
Atto n. 401.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 2 maggio scorso.

  Miriam COMINELLI (PD), nel ricordare che l'applicazione della procedura di VIA agli impianti per il trattamento dei rifiuti rientra attualmente fra le competenze regionali, segnala che alcune regioni, tra le quali Lombardia e Marche, hanno introdotto il fattore di pressione ambientale tra i criteri di valutazione per la localizzazione delle discariche. Invita pertanto la relatrice a tenere in considerazione tale argomento, chiedendo al Governo di valutare l'opportunità di inserire la previsione obbligatoria, tra i criteri per l'indicazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, della determinazione del fattore di pressione per le discariche. Ritiene che in tal modo si possa garantire una situazione uniforme sull'intero territorio nazionale, nel rispetto delle competenze statali previste dall'articolo 195 del decreto legislativo n. 152 del 2006. Ricorda infine che sulla materia ha presentato, insieme ad altri colleghi, una proposta di legge il cui esame non è stato ancora avviato.

  Ermete REALACCI, presidente, esprime la convinzione che, nell'ambito delle osservazioni evidenziate dai colleghi nonché dai diversi soggetti interessati, due siano Pag. 125gli argomenti più delicati, meritevoli di maggior attenzione. In primo luogo, segnala la questione del dibattito pubblico, decisamente sottovalutata nel testo attuale dello schema di decreto, e in particolare della sua collocazione nell'ambito del procedimento di VIA. A tale proposito ribadisce l'opinione che la consultazione dei cittadini e delle comunità locali debba avvenire in una fase iniziale, consentendo ampi margini di intervento, e che si possa prevedere eventualmente un'ulteriore consultazione sul progetto esecutivo, nei casi in cui siano intervenute modifiche sostanziali rispetto al progetto di fattibilità. Quanto al secondo argomento, sollevato in più occasioni dal collega Bratti, ritiene che sia opportuna una valutazione sulle migliori modalità per utilizzare a pieno, nell'ambito del procedimento di VIA, le competenze tecniche degli enti pubblici competenti in materia ambientale, a partire dall'ISPRA.

  Maria Chiara GADDA (PD), relatrice, nel ricordare che le è pervenuto anche il contributo del gruppo MDP, anticipa che la proposta di parere sul provvedimento in esame porrà diverse condizioni al Governo, volte a recepire molti dei suggerimenti provenienti dai colleghi e dai diversi soggetti interessati nonché a valorizzare il ruolo svolto dalle agenzie ambientali sul territorio. Esprime la convinzione che un altro aspetto importante sia il riconoscimento del lavoro svolto dal Parlamento in questi quattro anni di legislatura, con particolare riguardo alla riforma del sistema delle agenzie ambientali, alla modifica del codice degli appalti e al provvedimento sugli ecoreati. Da ultimo, preannuncia che oltre ad osservazioni e condizioni di carattere generale, la proposta di parere che si accinge a formulare, e che condividerà con i colleghi entro la fine della settimana, conterrà anche interventi puntuali, di modifica del testo dello schema di decreto.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda che, come concordato in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, l'espressione del parere da parte della Commissione è prevista per la giornata di mercoledì 10 maggio, a condizione che entro tale termine venga trasmesso il prescritto parere della Conferenza Stato-regioni.
  Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.