CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 aprile 2017
809.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 97

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 27 aprile 2017. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al testo unico del pubblico impiego, di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Atto n. 393.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 aprile 2017.

  Walter RIZZETTO, presidente, segnala preliminarmente che il termine per l'espressione del parere scade il 29 aprile 2017, ricordando che, nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 20 aprile, si era stabilito che l'espressione del parere di competenza avesse luogo nella seduta odierna. Fa presente, al riguardo, che sono pervenuti i rilievi della VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) e il prescritto parere del Consiglio di Stato.
  Osserva che, a seguito della trasmissione del parere del Consiglio di Stato, la Pag. 98Commissione è quindi nelle condizioni di concludere l'esame del provvedimento, facendo presente che la Presidente della Camera ha, peraltro, segnalato di aver rappresentato alla Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione l'opportunità di concordare con la Commissione tempi adeguati per l'espressione del parere parlamentare, nel rispetto del termine previsto dalla legge per l'esercizio della delega.
  Anche alla luce del rinvio alla prossima settimana, concordato con il Governo, dell'espressione del parere sull'Atto del Governo n. 391, recante lo schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell'articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 7 agosto 2015, n. 124, chiede alla relatrice, on. Paris, come intenda procedere con riferimento all'esame del provvedimento in esame.

  Valentina PARIS (PD), relatrice, rifacendosi a quanto appena sottolineato dal presidente, propone che l'espressione del parere di competenza sullo schema di decreto in esame abbia luogo entro il prossimo 3 maggio, allo scopo di permettere la formulazione di una proposta il più possibile unitaria e condivisa.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI dichiara la disponibilità del Governo ad attendere l'espressione del parere nei termini indicati dalla relatrice, prima di procedere all'adozione definitiva del provvedimento.

  Giuseppe ZAPPULLA (MDP), con riferimento allo schema di decreto legislativo in esame, rileva l'opportunità di formulare talune precisazioni e osservazioni, ritenendo necessario che il Governo assuma precisi impegni in tal senso. In primo luogo, ribadisce la necessità, da lui già sottolineata nel corso di una precedente seduta, di tenere in debita considerazione la delicatissima situazione dei lavoratori precari presso le pubbliche amministrazioni in Sicilia. Il perfezionamento delle procedure di stabilizzazione dei numerosissimi lavoratori precari in tale regione è, a suo avviso, di difficile realizzazione e, in molti casi, addirittura impossibile. Pertanto, la previsione di un periodo più lungo dei tre anni stabiliti dall'articolo 20 dello schema di decreto, con la corrispondente copertura finanziaria, potrebbe, invece, rappresentare un impegno definitivo verso la stabilizzazione e, al contempo, la possibilità di rendere effettiva l'uscita dal precariato dei tanti lavoratori coinvolti. Ricorda che si tratta di più di ventimila lavoratrici e lavoratori diventati oramai pilastri insostituibili in molti enti locali e, più in generale, nella pubblica amministrazione siciliana.
  In secondo luogo, al fine di superare la complicata situazione in cui versano molte amministrazioni e, in particolare, le Agenzie fiscali, i cui dirigenti sono stati drasticamente ridotti per effetto di pronunce giurisdizionali, propone di adottare provvedimenti idonei a consentire al personale già in forza a tali amministrazioni di ricoprire i ruoli vacanti, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica. In particolare, a suo avviso, si potrebbe inquadrare nei ruoli dirigenziali il personale che, alla data di entrata in vigore del provvedimento in esame, abbia maturato almeno cinque anni in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea, sia stato assunto presso la pubblica amministrazione con le forme previste dall'articolo 97, quarto comma, della Costituzione e abbia svolto, in forza di contratti a tempo determinato, funzioni dirigenziali.
  Infine, richiamando anche in questo caso quanto già sottolineato in una precedente seduta, intende richiamare l'attenzione dei colleghi sulla difficile situazione dei lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni genitori di malati gravi non autosufficienti e riconosciuti invalidi al cento per cento. Come già precisato, ricorda che, in caso di attivazione di procedure di mobilità, essi spesso, a differenza dei colleghi con situazioni meno gravi beneficiari delle tutele di cui alla legge n. 104 del 1992, si trovano di fronte al dilemma se lasciare la famiglia o il Pag. 99lavoro. Per risolvere tale problema, a suo avviso, sarebbe opportuno introdurre nello schema di decreto in esame specifici correttivi, basati, ad esempio, sulla previsione di una sorta di graduatoria delle priorità tra situazioni di gravità, o sulla possibilità della permanenza in sede in soprannumero o, ancora, sulla possibilità di farsi raggiungere nella nuova sede dalla famiglia, analogamente a quanto previsto per il personale coniuge di militare o di categoria equiparata.
  Più in generale, con riferimento agli articoli 1, 2, 4 e 11 del provvedimento, segnala l'esigenza di rafforzare il ruolo delle relazioni sindacali, in linea con l'accordo concluso tra Governo e sindacati confederali il 30 novembre 2016. Rileva, con riferimento all'articolo 5, l'opportunità di specificare ulteriormente cause e modalità per l'utilizzo di lavoro autonomo da parte delle pubbliche amministrazioni. Valuta, inoltre, in modo critico le disposizioni in materia di licenziamenti disciplinari di cui all'articolo 15 dello schema di decreto, esprimendo in particolare riserve sul contenuto dell'articolo 55-quater, comma 1, lettera f-quinquies), del decreto legislativo n. 165 del 2001, così come modificato dallo schema in esame. Si sofferma, poi, sulle disposizioni dell'articolo 20, che, dando seguito al richiamato accordo del 30 novembre 2016, affronta il tema del superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, osservando tuttavia che l'attuale formulazione rischia di non dare risposte a molte categorie di lavoratori precari, quali, ad esempio, i lavoratori impiegati nei centri per l'impiego o i lavoratori socialmente utili. A suo avviso, in ogni caso, le procedure previste dovrebbero applicarsi anche ai lavoratori che maturino tre anni di anzianità entro il 1o gennaio 2018 e, per quanto riguarda le disposizioni di cui al comma 1, occorrerebbe considerare, ai fini dell'accesso alle procedure di stabilizzazione, anche le procedure assimilabili a quelle concorsuali, già superate dagli interessati. Segnala, inoltre, l'esigenza di riconsiderare le disposizioni di cui all'articolo 23, al fine di ampliare l'accesso alla sperimentazione di cui al comma 4 del medesimo articolo, che consente alle Regioni a statuto ordinario e alle città metropolitane di incrementare l'ammontare delle risorse destinate al personale nell'ambito della contrattazione integrativa. Si dovrebbero, infine, introdurre norme volte a favorire progressioni interne di carriera nell'ambito delle amministrazioni.

  Walter RIZZETTO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema di decreto legislativo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 27 aprile 2017. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 15.

5-05780 Ferraresi: Tutela del socio lavoratore di cooperativa in caso di sua esclusione dalla cooperativa.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Vittorio FERRARESI (M5S), ringraziando il sottosegretario, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta, in quanto rimane inevasa la richiesta al Governo sulle iniziative che intende prendere allo scopo di scoraggiare il surrettizio ricorso alla prassi di associare i lavoratori alle cooperative al solo scopo di poterli licenziare, aggirando la normativa a presidio dei loro diritti.
  Come già osservato nella sua interrogazione, si tratta di una prassi purtroppo molto diffusa e, che si sostanzia in una lesione delle tutele dei lavoratori e in una lesione del diritto di uguaglianza di trattamento rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti.

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5-10648 Rotta: Tutela dei lavoratori ceduti dal gruppo Mediaset alla società Pragma Service Srl.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marialuisa GNECCHI (PD), in qualità di sottoscrittrice dell'atto di sindacato ispettivo, ringraziando il sottosegretario, osserva che dalla risposta da lui fornita si evince la grande conflittualità che caratterizza la situazione in esame.
  Risulta purtroppo chiaro che l'accordo tra Pragma Service Srl e rappresentanze sindacali del 26 febbraio 2010 è stato disatteso, rendendo la situazione ancora più drammatica rispetto al passato, sul quale, peraltro, era stata presentata, ricorda, una specifica interrogazione nella scorsa legislatura. I trasferimenti da Roma a Milano, imposti a dipendenti che, per lo più, sono donne, si configurano, infatti, come una pressione per le dimissioni volontarie. Le notizie raccolte in prima persona da colleghi parlamentari che, in ragione del loro ruolo, sono invitati a trasmissioni televisive, permettono di evidenziare la sostanziale sovrapponibilità delle strutture organizzative attuali con quelle precedenti, confermando il sospetto che la cessione del ramo di azienda sia stato solo un espediente per imporre i trasferimenti e modificare in peggio le condizioni di lavoro. È chiaro, a suo avviso, che il fine ultimo dell'azienda è rimpiazzare personale con più di venti anni di esperienza con nuovi assunti, i cui costi sono certamente inferiori. Per questo, esorta il Governo a eseguire specifichi controlli mirati a verificare se la cessione di ramo di azienda sia effettiva o fittizia, sanzionando ogni comportamento contrario alle norme.

5-11128 Simonetti: Applicabilità di eventuali innalzamenti dei requisiti per l'accesso al pensionamento ai soggetti beneficiari dell'anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE).

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Roberto SIMONETTI (LNA) ringrazia il sottosegretario per la risposta fornita, rilevando tuttavia la necessità di introdurre garanzie che tranquillizzino i lavoratori sulla intangibilità dei loro diritti. Ricorda, a tale proposito, che, in occasione della riforma pensionistica introdotta dalla legge n. 243 del 2004, il ministro Maroni aveva previsto la certificazione, da parte dell'INPS, dei diritti acquisiti dai lavoratori che avendo maturato il diritto alla pensione di anzianità fino al 31 dicembre 2007, avessero deciso di continuare a lavorare, beneficiando del cosiddetto superbonus.
  La previsione di garanzie di tale genere, a suo avviso, è oltremodo opportuna nel caso dell'APE, che si configura come un prestito bancario, la cui sostenibilità deve essere garantita anche rispetto a futuri e improvvisi cambiamenti della legislazione, ricordando che anche la manovra realizzata con il decreto-legge n. 201 del 2011, che stravolse la normativa previdenziale, maturò in un brevissimo arco temporale.
  A tal fine, preannuncia, pertanto, la sua intenzione di presentare proposte emendative specifiche riferite al decreto-legge n. 50 del 2017, appena presentato alla Camera dei deputati.

  Walter RIZZETTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 27 aprile 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 806 del 20 aprile 2017, a pagina 157, prima colonna, quarantaseiesima riga, le parole da: «Rileva, in particolare,» fino alla fine del periodo sono soppresse.

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