CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 aprile 2017
806.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 197

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 20 aprile 2017. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 14.30.

Documento di economia e finanza 2017.
Doc. LVII, n. 5 e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del documento, rinviato nella seduta del 19 aprile scorso.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione dell'impianto.
  Ricorda che, nella precedente seduta, il relatore, onorevole Cova, ha introdotto la discussione e che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere nella seduta odierna.
  Avverte infine che il Gruppo MoVimento 5 Stelle ha presentato una proposta di parere contrario, alternativa a quella del relatore.
  Invita dunque il relatore a formalizzare la sua proposta di parere.

  Paolo COVA (PD), illustra i contenuti della proposta di parere, favorevole con osservazioni (vedi allegato 1), che sottopone all'attenzione della Commissione. Nella proposta di parere si dà conto del quadro economico finanziario – anche di carattere programmatico – illustrato dal Governo nel Documento di economia e finanze e delle importanti misure adottate nel corso dell'anno a beneficio del comparto primario.
  Nel contempo, il parere indica una serie di ambiti sui quali appare urgente un intervento normativo. In proposito, segnala, ad esempio, la necessità che si intervenga con misure di carattere compensativo in favore delle regioni colpite dal sisma e degli agricoltori e degli allevatori duramente colpiti dalle recenti avversità climatiche. Segnala altresì la necessità che Pag. 198si intraprendano riforme organiche volte ad introdurre ammortizzatori sociali a regime nel comparto ittico, che si introducano correttivi alla disciplina del super e dell'iper ammortamento affinché ne possano beneficiare anche le cooperative e le imprese dei settori agricolo e dell'acquacoltura, nonché la necessità che il Governo porti avanti la strada, già intrapresa, nel senso della trasparenza in etichetta e della completa tracciabilità delle materie prime a tutela del Made in Italy.

  Filippo GALLINELLA (M5S) pur apprezzando alcune misure contenute nel DEF, a nome del suo Gruppo esprime la convinzione che il Documento contenga, in massima parte, impegni che non troveranno un'effettiva realizzazione nell'azione del Governo e che il parere non sottolinei con adeguata forza le carenze del Documento medesimo. Per tale motivo, il suo Gruppo ha ritenuto di presentare una proposta di parere contrario, alternativa a quella del relatore (vedi allegato 2).

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) manifesta un giudizio critico nei confronti delle politiche portate avanti dal Governo in campo sia economico sia sociale, che non hanno consentito all'Italia di agganciare in modo significativo i segnali di ripresa economica registrati in ambito europeo e di mettere in campo efficaci misure di sostegno al reddito delle fasce più deboli della popolazione, giudicando inadeguato, a tal fine, il sistema del riconoscimento dei bonus.
  Esprime quindi alcune considerazioni critiche al DEF, che a suo avviso risente, nella sua impostazione, della mancanza di un accordo chiaro con l'UE su molti aspetti cruciali della nostra economia e della linea di continuità tra il Governo Renzi e l'attuale Esecutivo che ripercorre le stesse direttrici del primo, portando avanti riforme che non hanno prodotto i risultati sperati.
  Con specifico riferimento agli interventi previsti per il comparto agricolo, dopo aver dato atto al Governo di aver realizzato alcune misure positive, sottolinea la mancanza di una strategia complessiva nell'affrontare le gravi difficoltà in cui versa il settore della pesca. Considera inoltre eccessivamente «timido» l'approccio del Governo in materia di obbligo di etichettatura dell'origine delle materie prime, ad oggi introdotto solo per il latte e i prodotti lattiero caseari; tale obbligo dovrebbe invece essere esteso ad altre filiere di prodotti in funzione di contrasto degli effettivi distorsivi prodotti dal neoliberismo e alla base della svolta protezionistica e «a destra» registrata in alcuni Paesi europei.
  Esprime l'auspicio che dal prosieguo dell'esame del Documento di economia e finanza 2017, il Governo tragga spunto per mettere in campo misure più puntuali ed incisive.

  Silvia BENEDETTI (M5S), dichiara di non condividere, nel suo complesso, la proposta di parere predisposta dal relatore – pur apprezzandone, tuttavia, talune parti – in quanto giudica non sufficientemente incisivi i rilievi formulati in tema di ammortizzatori sociali per il comparto della pesca.

  Colomba MONGIELLO (PD) dopo aver espresso apprezzamento per l'ottimo lavoro svolto dal relatore nel predisporre la proposta di parere, sottolinea l'estrema importanza della strada intrapresa dal Governo con l'adozione del decreto interministeriale sull'etichettatura dell'origine della materia prima per il latte e i prodotti lattiero caseari, auspicando che l'Esecutivo prosegua in tale direzione, estendendo, anche in tempi rapidi, l'indicazione di origine, in etichetta, di prodotti ulteriori, fra i quali il grano, il riso e il pomodoro.
  Si sofferma inoltre sulla necessità – correttamente evidenziata nella proposta di parere in discussione – di un intervento volto a consentire alle imprese che hanno aderito alla procedura di definizione agevolata dei carichi iscritti a ruolo di veder rilasciato il Durc, anche prima dell'estinzione del debito residuo, sottolineando come il mancato rilascio del Durc determini altresì l'impossibilità, per le imprese Pag. 199agricole, di accedere alla Rete del lavoro agricolo di qualità, nonché per poter beneficiare dei contributi e dei pagamenti compensativi previsti dai PSR.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) dopo aver osservato che nella parte premissiva della proposta di parere del relatore, a suo avviso, va ravvisato – in realtà – un giudizio critico sul DEF, che condivide pienamente, propone che le osservazioni siano riformulate in termini di condizioni e dichiara che il suo voto sarebbe in tal caso favorevole. Diversamente, il suo voto sarà contrario.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) dopo aver preannunciato, a nome del suo Gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere predisposta dal relatore, osserva come negli interventi svolti dai colleghi appartenenti ai Gruppi di opposizione si possa ravvisare l'intento di offuscare l'importante lavoro che è stato svolto nella corrente legislatura per il comparto agricolo dalla Commissione Agricoltura e dal Parlamento. Ritiene infatti che attualmente il settore agricolo sia uscito da quella condizione di marginalità nella quale era stato relegato nelle passate legislature ed abbia riconquistato centralità nell'ambito dell'attività del Governo e del Parlamento. Richiama quindi alcuni importanti provvedimenti che sono stati già approvati, con l'assenso delle opposizioni – tra i quali, la legge per il contrasto al caporalato e al lavoro sommerso in agricoltura, la legge sull'agricoltura sociale e sulla biodiversità – o che sono in corso di esame, e che hanno segnato un deciso passo in avanti per l'intero comparto. A conferma di ciò, ritiene, del resto, che nelle stesse premesse del parere alternativo presentato dal MoVimento 5 Stelle – al quale esprime un ringraziamento per il lavoro costruttivo svolto – si possa trovare un riscontro del contributo fattivo dato dalla Commissione Agricoltura alla realizzazione di interventi migliorativi per il settore.
  Venendo al merito della discussione, osserva che il Documento economico e di finanza per il 2017 evidenzia un lieve miglioramento per la crescita italiana nell'anno di riferimento, rivedendo il PIL al rialzo all'1,1 per cento rispetto all'1 per cento della stima precedente. Precisa che si tratta di una stima prudenziale che nei prossimi mesi potrebbe essere rivista al rialzo, secondo quanto ha affermato il Ministro dell'economia e delle finanze in audizione di fronte alle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato.
  Fa presente inoltre che il debito si stabilizza sui livelli dello scorso anno, mentre il deficit si dovrebbe assestare sul 2,1 per cento per il 2017, grazie alla manovra che non è «depressiva», ma che contiene misure per il rilancio dell'economia, specialmente per il comparto agricolo.
  Osserva, quindi, che si tratta di un Documento di economia e finanza «di crescita» che ha dovuto sapientemente muoversi lungo un percorso molto stretto dove è stato necessario saper bilanciare le diverse leve di politica economica per configurare ed assicurare una crescita economica e sociale corrispondente agli interessi di medio e lungo periodo del Paese.
  Ritiene che occorra, infatti, continuare nella strada della riduzione della pressione fiscale, individuando in modo permanente gli strumenti per finanziare l'abbassamento delle tasse. Crede che tale strategia dovrà essere accompagnata da una politica economica e sociale in grado di rafforzare la domanda interna per consumi ed investimenti, con misure che incentivano la produttività sia nel settore pubblico che in quello privato e che riducano il costo del lavoro in modo selettivo a beneficio di quelle imprese che incrementano la base occupazionale per sconfiggere la disoccupazione e migliorare l'organizzazione del lavoro. Sottolinea che occorre, al tempo stesso, mantenere sotto controllo il debito pubblico per rendere permanente e strutturale la ripresa economica e che occorre, infine, non arretrare sull'attuazione del programma di riforme di cui il Paese ha bisogno per liberare nuove energie a favore della ripresa.Pag. 200
  Quanto al settore primario, ricorda che numerosi sono stati gli interventi sul piano fiscale e contributivo che hanno contribuito ad aumentare la percentuale di reddito da poter investire: primi tra tutti, l'abolizione dell'Irpef per il settore e l'introduzione di un esonero contributivo per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali under 40.
  Rimarca che l'attenzione ai giovani è stata una costante nelle politiche messe in campo: oltre alle misure di esonero contributivo che ha già richiamato, ricorda l'introduzione dell'istituto della Banca della terra, che consente, a certe condizioni, ai giovani di usufruire delle terre incolte. I dati di questi ultimi anni dimostrano che effettivamente in agricoltura è stata intrapresa la strada giusta, considerato l'aumento delle imprese gestite dai giovani e l'incremento delle iscrizioni ai corsi di laurea nel settore.
  Alcuni interventi sono in corso di definizione, avendo il Parlamento delegato il Governo ad intervenire per la riforma di numerosi settori tra i quali ricorda, solo perché prossimi all'approvazione, la riforma della normativa relativa al settore ippico, agli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole e all'assistenza tecnica agli allevatori.
  Valuta che particolarmente rilevante per il settore risulterà anche l'attuazione delle misure relative a industria 4.0 alla quale si attribuisce una capacità di determinare un aumento del PIL in cinque anni per una percentuale pari allo 0,6 per cento.
  Ritiene necessario, però, sottolineare come occorrerebbe configurare per le cooperative agricole e le imprese agricole misure di tipo fiscale alternative, quali il super ed iper ammortamento, a quelle introdotte con l'ultima legge di bilancio; esse risultano, infatti, inutilizzabili sia per le imprese che non hanno un bilancio, adottando un regime fiscale catastale, sia per le imprese che non hanno scopo di lucro, le quali non registrano utili. Fa presente che anche per il settore dell'acquacoltura si riscontra un problema analogo, in quanto l'attuale limite del coefficiente di ammortamento del 6,55, al di sotto del quale non si applica il beneficio, ha di fatto escluso il comparto dal partecipare a tale misura.
  Sottolinea poi che risulta quantomeno opportuno un intervento che, al fine di dare nuovo impulso alle cooperative di conduzione dei terreni, semplifichi la formazione di cooperative tra imprenditori agricoli che intendono conferire tutta o parte della loro azienda in comune per una conduzione associata.
  Reputa necessario, inoltre, definire con quale strumento riuscire a garantire un sistema di ammortizzatori sociali al settore della pesca. Precisa, infatti, che fino ad oggi è stato possibile intervenire puntualmente con la legge di bilancio annuale per garantire la necessaria copertura in caso di fermo biologico; con l'ultima legge di bilancio, oltre ad assicurare tale intervento, si è provato a configurare uno strumento ordinario, cosiddetto FOSPE, che, oltre a non godere di una copertura finanziaria sufficiente, è attualmente configurato in modo da non corrispondere perfettamente alle esigenze del settore. Ricorda, a tal proposito, che la Commissione, come è noto, è impegnata da tempo sulla questione e ribadisce sul punto la sua ferma volontà di assicurare al settore strumenti legislativi di tutela del lavoro adeguati e corrispondenti a quelli di cui godono gli altri settori.
  Osserva inoltre che, sempre per il settore della pesca, risulta rilevante – ed in tal senso la Commissione ha introdotto una specifica norma nel testo unico per la riforma del settore ittico – che venga rivista la normativa in materia di concessioni per la pesca e l'acquacoltura, definendo i limiti minimi e massimi di durata delle stesse concessioni, le relative modalità di affidamento e la loro durata, che non dovrebbe, comunque, essere inferiore a quella del piano di ammortamento, nonché la definizione di criteri per l'equo indennizzo del concessionario nei casi di revoca della concessione. Ritiene altresì che dovrebbe essere definito l'ammontare dei canoni dovuti, determinato in modo da Pag. 201consentire alle imprese di acquacoltura un'adeguata programmazione economica.
  Rimarca, poi, l'importanza di intervenire per risolvere una questione di primaria importanza per le imprese che hanno aderito alla procedura di definizione agevolata dei carichi iscritti a ruolo (cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali): risulta, infatti, che l'Inps non possa rilasciare il Durc, il Documento unico di regolarità contributiva, prima dell'estinzione dei debito residuo, rendendo così impossibile per le imprese avvalersi della facoltà concessa e costringendole a versare in un'unica rata l'ammontare previsto. Il mancato rilascio del Durc produce ulteriori gravi conseguenze per le imprese agricole che si trovano nell'impossibilità di accedere ai contributi e ai finanziamenti previsti dai PSR.
  Reputa inoltre fondamentale proseguire nell'opera di riequilibrio territoriale nel Mezzogiorno, muovendo, innanzitutto, da una adeguata dotazione infrastrutturale.
  Concludendo, ringrazia il relatore per il puntuale lavoro di sintesi svolto nel predisporre la sua proposta di parere e, venendo alle considerazioni svolte dal collega Gallinella, lo invita a tenere conto degli importanti traguardi raggiunti nella presente legislatura a beneficio del comparto primario.
  Dopo che il deputato Filippo GALLINELLA (M5S) ha precisato che il MoVimento 5 Stelle persegue l'ottimo e che, pertanto, voterà contro la proposta di parere del relatore, il deputato Adriano ZACCAGNINI (MDP) ribadendo la necessità che l'Esecutivo operi con meno bonus e con più riforme strutturali, afferma di non condividere i contenuti della proposta di parere del relatore.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore (vedi allegato 1).

  Luca SANI, presidente, fa presente che la proposta alternativa di parere contrario presentata dal Gruppo MoVimento 5 Stelle risulta pertanto preclusa.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

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