CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 aprile 2017
803.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 13 aprile 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 12.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-11134 Artini: Sulle competenze del Comando interforze operazioni cibernetiche (CIOC) nell'ambito del sistema nazionale di sicurezza cibernetica.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-TIpI) illustra l'interrogazione in titolo ponendo in evidenza che con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 febbraio 2017 – il cui testo, peraltro, non è noto – risulta essere stata ridisegnata l'architettura del sistema di sicurezza cibernetica nazionale. Al riguardo fa presente che, nell'ambito della Difesa, è stato istituito il nuovo Comando interforze operazioni cibernetiche (CIOC), ma non è stato chiarito quali saranno le capacità operative del nuovo Comando e come questo si interfaccerà con gli altri enti preposti alla sicurezza cibernetica nazionale.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Massimo ARTINI (Misto-AL-TIpI) rileva come la risposta non fornisca ulteriori informazioni rispetto a quanto già noto, limitandosi a ribadire i quattro elementi cardine sui quali poggia il costituendo Comando interforze per le operazioni cibernetiche (CIOC).
  Nessuna informazione viene, invece, data riguardo a come tale organismo si inserisca nel quadro normativo complessivo, Pag. 4che, a suo avviso, risulta debole. Il nodo da sciogliere è infatti quello del coordinamento interministeriale dei molti enti attivi nel settore facenti capi a dicasteri diversi che finora hanno sostanzialmente operato per sé, senza una cornice istituzionale forte. Dalla risposta sembra trapelare che il CIOC opererà anche a supporto delle operazioni militari nei teatri di missione all'estero. Quello che però non è chiaro è se l'attività della difesa sarà autonoma o se avverrà nel quadro del sistema di intelligence. Ritiene infatti che la ciberdifesa non possa essere considerata soltanto un'attività di interesse dell’intelligence, ma vada riconosciuta in tutta la portata che sta dimostrando di avere.
  Si dichiara, pertanto insoddisfatto della risposta, che conferma la tendenza a creare, in un settore di vitale importanza strategica, come emerge ogni giorno di più, esclusivamente nuove strutture a fronte di scarsi investimenti.

5-11135 Frusone: Sulle iniziative per limitare l'uso di auto blu nell'ambito del dicastero della difesa.

  Luca FRUSONE (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, che prende le mosse da un servizio televisivo andato in onda nella trasmissione televisiva «Iene» del 5 aprile scorso, domandando quali sono i provvedimenti che il Ministro della difesa intende assumere per limitare l'uso delle auto blu e dare effettiva attuazione al decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 25 settembre 2014.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luca FRUSONE (M5S) prende atto che il rappresentante del Governo ha ricordato le norme del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 settembre 2014, osservando come la vicenda riportata nell'atto di sindacato ispettivo non sembra rientrare tra quelle inerenti alle attività del Ministero della difesa.
  Da notizie in suo possesso, peraltro, sembrerebbe che sulla questione sia stato anche presentato un esposto alla magistratura per utilizzo improprio dell'autovettura. Non entra nel merito di questo episodio, osservando che sarà la stessa magistratura a stabilire eventuali responsabilità. La questione è che il Dicastero dovrebbe attivarsi per fare rispettare la normativa vigente e per evitare abusi. Tutte le pubbliche amministrazioni dovrebbero, a suo parere, essere più trasparenti e attente su questo tema.
  Si dichiara, pertanto, insoddisfatto della risposta, che non dice nulla riguardo alle iniziative che il Dicastero intende intraprendere per evitare eventuali abusi nell'utilizzo delle auto blu, sottolineando come ci sia estremo bisogno di chiarezza su questo aspetto da parte di tutte le pubbliche amministrazioni.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 12.50.

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