CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 marzo 2017
794.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 30 marzo 2017. — Presidenza del presidente, Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 9.

5-08351 Duranti: Sull'utilizzo di piste civili da parte di caccia di aviazioni straniere, con particolare riferimento allo scalo di Bari Palese.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Donatella DURANTI (MDP), replicando, prende atto che dall'autorizzazione sono esclusi gli aeromobili armati, ma evidenzia che si tratta in ogni caso di passaggi di velivoli che provocano disagio alle popolazioni locali. Ritiene che non dovrebbe essere ammesso il sorvolo di aree civili da parte di velivoli militari, anche non armati, tanto più se di Paesi stranieri.

5-08703 Piras: Sulla presenza nel poligono di «S'Ena Ruggia» (a Macomer) di sostanze prodotte nel corso di esercitazioni di tiro con le armi.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Michele PIRAS (MDP), replicando, esprime preoccupazione per la conferma del rilevamento della presenza di materiali inquinanti oltre i limiti ammessi, ancorché non nella zona in cui è stato rinvenuto il materiale metallico ed eventualmente non riconducibili alle attività addestrative svolte nel poligono. Ritiene indispensabile che le autorità si attivino al più presto per Pag. 44individuare le cause di quest'inquinamento e annuncia che sarà sua cura farne segnalazione anche alle autorità locali competenti. Ricorda che si parla di un'area non solo archeologica e naturalistica, ma strettamente connessa con il territorio circostante in quanto meta di escursioni di cittadini e famiglie, con la conseguenza che il danno ambientale e il pericolo non possono essere circoscritti facilmente. Per questa ragione ritiene che le compensazioni economiche non solo debbano essere riconosciute, ma debbano interessare più comuni, e non soltanto quello di Macomer. A parte questo, nel sottolineare come la discarica di ordigni e altro materiale di scarto delle esercitazioni militari sia un segno di disattenzione, raccomanda all'amministrazione della difesa di avere più cura del territorio sardo.

5-10148 Caparini: Sul complesso edilizio militare della caserma di Santa Chiara in Siena.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Filippo BUSIN, replicando in qualità di cofirmatario, si riserva di valutare più attentamente le considerazioni fornite dal Governo nella risposta. Sottolinea per l'intanto che non si vede per quale ragione la caserma Santa Chiara, che è stata quartiere di un reggimento di paracadutisti, non possa essere sede di un altro corpo militare. Si tratta, ad avviso degli interroganti, di una soluzione razionale ed economicamente vantaggiosa, che avrebbe altresì il vantaggio di garantire alla zona un presidio costante di carabinieri.

5-10683 Rizzo: Sull'attività dei giornalisti al seguito delle missioni militari all'estero.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Tatiana BASILIO (M5S), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfatta della risposta solo nella misura in cui fornisce finalmente i dati relativi al numero di giornalisti ammessi al seguito delle missioni. Esprime invece insoddisfazione per la progressiva e sostanziosa riduzione dello stesso numero nel corso degli anni: si passa, negli anni della legislatura corrente, dai 224 del 2011 ai 46 del 2016. Ricorda che la presenza di giornalisti non selezionati dal Ministero della difesa è essenziale per garantire sia la pluralità dell'informazione sull'attività delle Forze armate italiane nelle missioni internazionali, soprattutto nelle aree di guerra, sia l'effettiva conoscenza, da parte dell'opinione pubblica italiana, che spesso è disinformata, dell'importante impegno profuso dai contingenti italiani in tante parti del mondo. Sottolinea, a titolo di esempio, che la stessa missione in Libano è da molti poco e male conosciuta. Esprime insoddisfazione per le motivazioni addotte dal Governo per la limitazione del numero di giornalisti ammessi, sottolineando in particolare che il riferimento alle esigenze di sicurezza conferma che le missioni, pur di pace, si svolgono in sostanza in aree di guerra: il che è proprio la ragione per la quale occorrerebbe una maggiore presenza di giornalisti non militari che riferiscano di quello che accade in modo indipendente e con l'occhio dei civili.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.25 alle 9.30.

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