CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 marzo 2017
793.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 81

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 29 marzo 2017.

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 13.50 alle 14.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 29 marzo 2017. — Presidenza del Presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 16.25.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che il deputato Angelo CERA cessa di far parte della Commissione.

Proposta di nomina del dottor Stefano Laporta a presidente dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).
Nomina n. 103.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Tino IANNUZZI (PD) relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere – ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento – sulla proposta di nomina del dottor Stefano Laporta a presidente dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).
  Ricorda che, a norma dell'articolo 5, comma 1, del decreto del Ministro dell'ambiente 21 maggio 2010, n. 123, «Regolamento recante norme concernenti la fusione dell'APAT, dell'INFS e dell'ICRAM in un unico istituto, denominato Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA)», il presidente dell'ISPRA è nominato, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, tra persone di alta qualificazione scientifica o istituzionale nelle materie di competenza dell'Istituto, previo parere motivato delle Commissioni parlamentari permanenti competenti per materia. Pag. 82
  Desidera mettere in evidenza che, come risulta dal curriculum allegato alla lettera del Ministro dell'ambiente del 17 marzo scorso, il dottor Stefano Laporta svolge dal 2010 la funzione di direttore generale dell'ISPRA, avendo ricoperto contestualmente incarichi ad interim di Capo di diversi Dipartimenti e Servizi del medesimo Istituto, tra i quali il Dipartimento per il rischio nucleare e tecnologico, il Dipartimento per lo stato dell'ambiente e la metrologia ambientale e il Servizio Interdipartimentale informativo ambientale. Inoltre, dal 2011, su nomina del Governo è Responsabile dell'Autorità per la Sicurezza Nucleare Italiana presso ISPRA. Tra il 2008 e il 2010 con il ruolo di subcommissario dell'ISPRA, si è occupato delle procedure di organizzazione del neonato istituto e, in particolare, del personale, nonché dell'attività comunitaria ed internazionale, delle emergenze nazionali di protezione civile, con speciale riferimento all'evento sismico del 5 e 6 aprile 2009 a L'Aquila, e del supporto tecnico alle Commissioni VIA-VAS e IPPC.
  Ritiene, quindi, di poter affermare che il dottor Laporta rientra fra quelle personalità di alta qualificazione scientifica o istituzionale nelle materie di competenza dell'ISPRA, fra i quali, come già ricordato, deve essere scelto ex lege il presidente dell'Istituto.
  Aggiunge inoltre che dalla lettura del curriculum risulta che – prima di iniziare la sua collaborazione con l'ISPRA – il dottor Laporta ha acquisito una notevole esperienza presso l'amministrazione dello Stato, avendo ricoperto gli incarichi di dirigente della Prefettura di Brindisi, Vice Commissario Straordinario del Governo per l'emergenza ambiente e rifiuti nella Regione Lazio, nonché Capo di Gabinetto del Ministero per le pari opportunità e dirigente del Dipartimento politiche comunitarie.
  Tiene ad evidenziare che l'ISPRA deve essere sempre più in grado di assolvere compiutamente, con efficienza e tempestività, alle molteplici competenze attribuite all'Istituto, e per di più in costante crescita nella legislazione più recente ed in quella ancora in itinere, così ad esempio per la riforma della legge n. 394 del 1991 sui parchi e le aree protette. Tali competenze debbono comprendere la funzione fondamentale di controllo, vigilanza e monitoraggio, accanto ai compiti di ricerca e di approfondimento scientifico. Questa è la mission che va, a suo avviso, affidata al futuro presidente dell'ISPRA.
  In conclusione, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame, formulando l'auspicio che essa possa raccogliere l'unanime consenso della Commissione.

  Ermete REALACCI, presidente, nel concordare con le osservazioni del collega Iannuzzi, sottolinea, anche alla luce dell'attuale situazione di commissariamento, che l'ISPRA non è soltanto e semplicemente un ente di ricerca, avendo compiti rilevanti di vigilanza e controllo in materia ambientale, nonché di supporto al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nell'esercizio delle sue attribuzioni.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), nel ricordare che l'ISPRA svolge una funzione molto importante a supporto delle decisioni del Governo in materia ambientale, stigmatizza il fatto che si sia arrivati al suo commissariamento, lamentando il ritardo del Ministero nell'istruire la pratica relativa alla nomina del nuovo presidente. Preannuncia una valutazione attenta del curriculum del professor Laporta, che – ricoprendo da anni l'incarico di direttore dell'ISPRA – ha già ampia esperienza dei meccanismi dell'istituto. Da ultimo sottolinea la necessità di finanziare adeguatamente il sistema agenziale, se si vuole renderlo pienamente operativo.

  Filiberto ZARATTI (MDP) esprime soddisfazione per la proposta di nomina del professor Laporta, ritenendola una scelta positiva, operata sulla base dell'esperienza e della competenza, per migliorare ulteriormente l'efficacia dell'azione dell'ISPRA, anche in considerazione delle importanti funzioni svolte dall'istituto. Nel Pag. 83concordare con le osservazioni del presidente, rileva che la sfida futura per le agenzie è rappresentata dalla gestione delle emergenze ambientali, sottolineando pertanto la necessità di rafforzare il sistema dei controlli. A tale proposito, come evidenziato dal collega De Rosa, ritiene che l'importante meccanismo dei controlli ambientali messo in campo con il sistema agenziale rischi di diventare inutile in assenza di adeguate risorse finanziarie, auspicando che già in occasione della prossima legge di bilancio si possa intervenire in tal senso. Sottolinea da ultimo la necessità che in tema di finanziamenti alle agenzie ambientali anche le regioni facciano la loro parte.

  Ermete REALACCI, presidente, sollecita l'impegno della Commissione a seguire con attenzione e a valutare il funzionamento del sistema delle agenzie ambientali.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.35.