CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 marzo 2017
793.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 29 marzo 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

  La seduta comincia alle 13.

Variazione della composizione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che i deputati Lo Monte e Nesi sono entrati a far parte della Commissione.

Schema di decreto legislativo recante revisione della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
Atto n. 400.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema in oggetto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso.

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  Roberto RAMPI (PD), relatore, premette che lo schema di decreto legislativo di cui oggi si avvia l'esame, previsto dalla legge n. 198 del 2016, ridefinisce la composizione e le attribuzioni del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, con particolare riferimento alla riduzione del numero massimo di componenti e alle competenze in materia di formazione. Evidenzia che non è stato, invece, dato seguito al riordino del procedimento disciplinare, poiché l'inserimento di una disposizione attuativa che desse la possibilità di esperire il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica in alternativa al ricorso al giudice ordinario avrebbe introdotto una deroga al principio generale, che prevede il ricorso in questione nelle sole materie devolute alla giurisdizione amministrativa. Inoltre, l'introduzione di tale alternatività rispetto alla giurisdizione civile, in materie ad essa devoluta, avrebbe costituito un singolare unicum nell'attuale ordinamento, posto che la scelta dell'impugnazione di un atto di un Consiglio regionale dinanzi al Consiglio nazionale dell'Ordine priverebbe l'interessato di qualsivoglia tutela giurisdizionale. Si conferma che il Consiglio Nazionale deve essere composto da non più di 60 membri, di cui due terzi professionisti e un terzo pubblicisti, eletti dagli Ordini regionali e interregionali, con presenza per ciascuna categoria, di almeno un rappresentante delle minoranze linguistiche riconosciute, e che i candidati devono avere una posizione previdenziale attiva presso l'INPGI. Con riguardo ai rappresentanti delle minoranze linguistiche, sottolinea che lo schema rimette al Consiglio nazionale, previo parere vincolante del Ministro della giustizia, la definizione di criteri e modalità da osservare in sede della loro designazione. I criteri devono comunque tener conto della diffusione della lingua presso le rispettive comunità territoriali, del numero dei giornalisti professionisti e dei pubblicisti appartenenti alle aree linguistiche tutelate, nonché, qualora necessario, di un principio di rotazione. Quanto al meccanismo elettorale – per il quale la relazione illustrativa fa presente che si è tenuto conto delle osservazioni formulate dal Consiglio nazionale, con particolare riferimento all'individuazione dello scaglione congruo per assicurare l'adeguamento del sistema elettorale al principio della massima rappresentatività territoriale – lo schema prevede che ciascun Ordine regionale o interregionale elegge due consiglieri nazionali, uno tra gli iscritti all'albo nell'elenco dei professionisti e uno tra gli iscritti all'albo nell'elenco dei pubblicisti. Ai fini dell'elezione del Consiglio nazionale, gli Ordini delle province autonome di Trento e di Bolzano costituiscono un collegio unico: ciò, al fine di evitare che ciascuna delle province autonome elegga un proprio rappresentante iscritto agli elenchi dei giornalisti professionisti e dei pubblicisti, con conseguente alterazione degli equilibri e della proporzione previsti dal nuovo sistema. Si continua a prevedere la possibilità per gli Ordini regionali di aumentare il numero dei propri rappresentanti in seno al Consiglio nazionale sulla base dell'elevato numero degli iscritti, disponendo ora, però – in relazione al numero massimo di 60 membri – che il meccanismo si applica agli Ordini regionali e interregionali con un numero di iscritti (indifferentemente, professionisti o pubblicisti) pari o superiore a 1.000. In particolare, si prevede che i suddetti Ordini regionali o interregionali eleggono un altro consigliere nazionale appartenente alla categoria dei giornalisti professionisti ogni 1.000 giornalisti professionisti eccedenti tale numero o frazione di 1.000 superiore alla metà, fino al progressivo raggiungimento del limite proporzionale di due terzi indicato. Osserva che un'ulteriore novità è costituita dal fatto che, solo nel caso in cui siano istituiti Ordini interregionali (e non anche se costituiti solo Ordini regionali, come è attualmente), il medesimo criterio si applica anche all'elezione dei consiglieri appartenenti alla categoria dei pubblicisti. Sottolinea che una questione da valutare, per un'eventuale indicazione al Governo, riguarda la richiesta del Consiglio nazionale di ricorrere, oltre che al voto tradizionale, anche al voto online, non solo per tener presenti le caratteristiche morfologiche del territorio, ma anche per offrire una maggiore opportunità di partecipazione democratica nella scelta Pag. 75dei rappresentanti. Con riferimento alle attribuzioni del Consiglio nazionale in materia di formazione, la relazione illustrativa evidenzia che «si è ritenuto che il generico riferimento contenuto nella legge delega alla “formazione” dovesse essere inteso comprensivo anche della formazione finalizzata all'inserimento professionale del praticante». Inoltre, evidenzia che la necessità di introdurre una disciplina in materia di formazione professionale deriva anche dalla più recente normativa in materia di obbligo di aggiornamento dei professionisti. In particolare, con riguardo all'aggiornamento professionale, lo schema attribuisce al Consiglio nazionale, al fine di garantire il conseguimento di livelli qualitativi elevati e uniformi su tutto il territorio nazionale, le seguenti attribuzioni: stabilire, previo parere vincolante del Ministro della Giustizia, le modalità per l'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento degli iscritti all'Albo, nonché per la gestione e l'organizzazione dell'attività di formazione a cura degli Ordini regionali e di soggetti terzi; definire, previo parere vincolante del Ministro della Giustizia, i requisiti e i titoli di cui devono essere in possesso i soggetti terzi che intendono essere autorizzati allo svolgimento dell'attività di formazione professionale continua per gli iscritti all'albo. Non è, invece, specificata la procedura per ottenere l'autorizzazione; individuare gli standard minimi dei contenuti formativi e deontologici degli eventi e delle iniziative che concorrono al programma formativo; stabilire parametri oggettivi e predeterminati di valutazione dell'attività formativa, anche ai fini della conseguente determinazione dei crediti da parte degli Ordini regionali. Per gli ultimi due ambiti previsti, non si fa riferimento al parere vincolante del Ministro della giustizia che, invece, in base alla normativa vigente, occorrerebbe prevedere. Inoltre, al Consiglio nazionale spetta: promuovere, coordinare e autorizzare l'attività di formazione professionale continua svolta dagli Ordini regionali e verificare la conformità dei piani di offerta formativa predisposti dagli Ordini regionali agli standard e ai parametri fissati. Relativamente alla formazione finalizzata all'accesso alla professione giornalistica, al Consiglio nazionale si attribuisce, innanzitutto, il compito di autorizzare apposite strutture – denominate scuole – quali sedi idonee allo svolgimento della pratica giornalistica. In particolare, si prevede che il Consiglio nazionale disciplina con propria determinazione, previo parere vincolante del Ministro della Giustizia: le condizioni e i requisiti che le scuole devono possedere per ottenere l'autorizzazione; il contenuto precettivo minimo delle convenzioni che il Consiglio nazionale può stipulare con le scuole; gli indirizzi per la didattica e la formazione professionale; la durata dei corsi di formazione e del relativo carico didattico; le modalità e le condizioni per la frequenza dei corsi da parte dei praticanti; l'istituzione e le competenze di un Comitato tecnico scientifico avente funzione di consulenza ed assistenza in materia di accesso e formazione professionale, nonché di orientamento didattico ed organizzativo e di valutazione di ciascuna scuola sotto il profilo della funzionalità e della rispondenza agli indirizzi didattici e organizzativi stabiliti dal Consiglio; la vigilanza e le misure da adottare nei confronti delle scuole inadempienti agli obblighi indicati nelle convenzioni o agli indirizzi didattici e organizzativi stabiliti dal Consiglio, anche attraverso la previsione di una procedura di revoca dell'autorizzazione (in tal caso garantendo, ove possibile, il regolare compimento dei corsi autorizzati). Con riferimento alla norma di raccordo con le modifiche in materia di istituzione presso le province autonome di Trento e di Bolzano di un Consiglio dell'Ordine, segnala che è necessario apportare la stessa modifica anche in numerose altre parti della legge n. 63 del 1969, quali, a titolo esemplificativo, la rubrica del Capo I e dell'articolo 3, l'articolo 1, sesto comma, l'articolo 3, l'articolo 16, secondo comma, come novellato dallo schema. Rimanda al dossier del Servizio Studi per gli opportuni approfondimenti, nonché per alcuni rilievi sulla formulazione del testo che sarà opportuno tenere presenti nel testo definitivo del decreto. Conclude segnalando solo l'esigenza che il parere, per il quale la legge ha previsto 60 giorni dalla data di trasmissione Pag. 76dello schema alle Camere, sia espresso in tempo utile per tener conto della scadenza del termine per l'esercizio della delega, fissato al 15 maggio 2017.

  Umberto D'OTTAVIO (PD) chiede se sia previsto un ciclo di audizioni.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dopo aver rimarcato l'urgenza di esprimere il parere, ricorda le numerose audizioni svolte dalla Commissione nel corso dell'esame della legge delega in attuazione della quale è stato adottato lo schema oggi all'esame. A ogni modo, l'opportunità di svolgere nuove audizioni sarà valutata domani in Ufficio di Presidenza. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 29 marzo 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

  La seduta comincia alle 13.10.

Disposizioni per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
C. 4314 Governo e C. 4252 Gianluca Pini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 marzo 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso. Ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto lunedì scorso, 27 marzo, e che ne sono pervenuti 7 (vedi allegato 1). In qualità di relatrice, invita al ritiro di tutti gli emendamenti ad esclusione dell'articolo aggiuntivo 5.01, altrimenti esprimendo parere contrario.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA esprime parere contrario sugli emendamenti 2.1, 3.1, 4.2, 4.3; esprime parere favorevole sugli emendamenti 3.3 e 5.01 e si rimette alla Commissione per quanto concerne gli emendamenti 3.2 e 4.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 2.1 e 3.1.

  Giorgio LAINATI (SC-ALA CLP-MAIE) sottoscrive gli emendamenti 3.2 e 3.2 e li ritira.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, tenuto conto del carattere formale dell'emendamento 4.1 muta il suo parere in favorevole.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 4.1 e respinge gli emendamenti 4.2 e 4.3.

  Gianna MALISANI (PD) illustra il suo emendamento 5.01 e ne raccomanda l'approvazione.

  Simone VALENTE (M5S), dopo aver espresso un giudizio di favore sull'emendamento 5.01, preannuncia che il suo gruppo non voterà contro. Proporrà eventuali emendamenti in Assemblea.

  La Commissione approva l'emendamento 5.01.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che il testo coordinato con gli emendamenti approvati (vedi allegato 2) sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.

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Proposta di nomina del sig. Giancarlo Giannini a componente del consiglio di amministrazione della fondazione centro sperimentale di cinematografia.
Nomina n. 101.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviato nella seduta del 28 marzo 2017.

  Lorenza BONACCORSI (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono interventi, indìce la votazione sulla nomina n. 101 e, dando conto delle sostituzioni, chiede ai deputati segretari di procedere alla chiama.

  La Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole sulla nomina.
   Presenti  31   
   Votanti  24   
   Maggioranza  13   
   Astenuti   7   
    Hanno votato  24    
    Hanno votato no   0    

  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati:
   Ascani, Blazina, Bonaccorsi, Carocci, Civati, Coccia, Coscia, Crimì, Dallai, D'Ottavio, Ghizzoni, Lainati, Malisani, Manzi, Murgia, Narduolo, Nicchi, Palmieri, Pes, Piccoli Nardelli, Rampi, Rocchi, Rotta, Ventricelli.

  Si sono astenuti i deputati:
   Brescia, Di Benedetto, D'Uva, Luigi Gallo, Marzana, Vacca, Simone Valente.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  La seduta termina alle 13.35.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 29 marzo 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla bigliettazione dello spettacolo dal vivo.
Audizione di rappresentanti dell'Agenzia delle Entrate e del Consorzio Netcomm.
(Svolgimento e conclusione).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è assicurata anche mediante la diretta web-tv. Introduce quindi l'audizione.

  Aldo POLITO, Direttore Centrale Accertamento e Silvia ELIA, legal advisor del Consorzio Netcomm, svolgono una relazione sui temi dell'audizione.

  Intervengono quindi i deputati Gianluca VACCA (M5S) e Roberto RAMPI (PD).

  Aldo POLITO e Silvia ELIA forniscono i chiarimenti richiesti.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ringrazia gli intervenuti. Dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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