CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 marzo 2017
776.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 114

SEDE REFERENTE

  Giovedì 2 marzo 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 13.05.

Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari.
Testo unificato C. 1142 Mantero, C. 1298 Locatelli, C. 1432 Murer, C. 2229 Roccella, C. 2264 Nicchi, C. 2996 Binetti, C. 3391 Carloni, C. 3561 Miotto, C. 3584 Nizzi, C. 3586 Fucci, C. 3596 Calabrò, C. 3599 Brignone, C. 3630 Iori, C. 3723 Marzano, C. 3730 Marazziti e C. 3970 Silvia Giordano.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 1o marzo 2017.

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  Mario MARAZZITI, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che nella giornata di ieri le Commissioni I (Affari costituzionali) e II (Giustizia) hanno espresso, rispettivamente, un parere favorevole e un parere favorevole con osservazioni, e che la V Commissione (Bilancio) ha espresso il proprio parere nella giornata odierna, favorevole con una condizione ex articolo 81 della Costituzione.
  Dà, quindi, la parola alla relatrice, on. Lenzi, per l'illustrazione degli emendamenti che ha presentato al fine di recepire i pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva (vedi allegato 1).

  Donata LENZI (PD), relatrice, precisa che l'emendamento 1.2200 recepisce l'osservazione n. 1 del parere della Commissione giustizia. Segnala di non ritenere opportuno il recepimento dell'osservazione n. 2, paventando tra l'altro il rischio che una definizione troppo puntuale delle modalità di redazione del consenso informato possa essere rapidamente superata da innovazioni tecnologiche, nonché di quella di cui al punto 3, che renderebbe il testo di non agevole lettura, senza apportare modifiche sostanziali. Precisa, altresì, che l'emendamento 1.2201 recepisce l'osservazione n. 4 del parere della Commissione giustizia. Ritiene, invece, di non recepire l'osservazione n. 5, che invita a sopprimere il richiamo alla deontologia professionale e alle buone pratiche clinico-assistenziali in relazione alla previsione per cui il paziente non può esigere determinati trattamenti sanitari, in quanto il testo sinora approvato rappresenta il risultato di una difficile mediazione tra posizioni molto distanti l'una dall'altra.
  Passando agli emendamenti riferiti all'articolo 2, segnala che gli emendamenti 2.500, 2.501 e 2.503 recepiscono, rispettivamente, le osservazioni di cui ai nn. 6, 7 e 9 del parere della Commissione giustizia. Chiarisce, inoltre, che l'emendamento 2.502 recepisce sostanzialmente, anche se non letteralmente, preferendo adottare una formulazione più chiara, l'osservazione n. 8, contenuta nel citato parere.
  Segnala, poi, che gli emendamenti 3.500 e 3.501 recepiscono solo in parte le osservazioni di cui ai nn. 10, 11 e 14 del parere della Commissione giustizia, rilevando in proposito che il parere non sembra tener conto del fatto che le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) possono essere redatte anche da una persona non affetta da una patologia al momento della loro predisposizione. In particolare, per quanto riguarda l'osservazione di cui al punto n. 14, la procedura di revoca delle DAT appare troppo complessa nella formulazione proposta.
  Nel precisare che l'emendamento 3.502 recepisce l'osservazione n. 12 del parere della Commissione giustizia, si riserva di presentare una proposta emendativa nel corso dell'esame in Assemblea per quanto concerne l'osservazione di cui al punto 13, in attesa di entrare in possesso di tutti gli elementi necessari, essendo in corso un approfondimento sul punto. Osserva, infatti, che per l'istituzione di un registro unico, richiesta, oltre che con l'osservazione sopra menzionata, anche dalla condizione inserita nel parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali, potrebbe essere affrontata con modalità analoghe a quelle attualmente previste in materia di trapianto. Ribadisce, tuttavia, la necessità di alcuni chiarimenti tecnici al riguardo, in particolare in relazione a chi deve curare la tenuta di tale registro e ai soggetti ai quali consentire l'accesso.
  In conclusione, precisa che l'emendamento 4.501 recepisce in parte l'osservazione n. 15 del parere della Commissione giustizia, mentre l'emendamento 5.01 recepisce la condizione ex articolo 81 della Costituzione, prevista nel parere della Commissione Bilancio.

  Il sottosegretario Davide FARAONE si rimette alle valutazioni della Commissione Pag. 116per quanto riguarda gli emendamenti presentati dalla relatrice.

  Silvia GIORDANO (M5S), intervenendo sulle proposte emendative presentate dalla relatrice, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, con l'eccezione dell'emendamento 1.2201. Motiva tale posizione con il fatto che si prevede una procedura più rigida, attraverso la previsione della forma scritta, in relazione al rifiuto e alla revoca dei trattamenti sanitari, rigidità che il suo gruppo contesta, anche in relazione all'espressione del consenso informato. Segnala come ulteriore punto critico il mancato recepimento della quinta osservazione contenuta nel parere della Commissione giustizia, che suggerisce di sopprimere il riferimento alla deontologia professionale nella disposizione relativa ai trattamenti sanitari che il paziente non può esigere, ricordando che in tal senso si è già più volte espresso il suo gruppo.

  Delia MURER (MDP) nel precisare di intervenire per la prima volta in rappresentanza del nuovo gruppo MDP, manifesta apprezzamento per le scelte compiute dalla relatrice, esprimendo tuttavia il proprio rammarico in relazione alla decisione di non recepire la quinta osservazione contenuta nel parere della Commissione giustizia.

  Raffaele CALABRÒ (AP-NCD-CpE) dichiara il suo voto favorevole sulle proposte emendative presentate dalla relatrice, sottolineando la positività del ruolo svolto da quest'ultima.
  Esprime, in particolare, apprezzamento per il fatto di aver riconosciuto l'inopportunità di affidare ai medici un ruolo notarile rispetto alle scelte dei pazienti, accettando di modificare in tal senso alcune parti del testo base. Auspica, altresì, che nel corso dell'esame in Assemblea sia possibile introdurre la presenza del medico nella fase di predisposizione delle DAT, al fine di permettere un dialogo che consenta al paziente di avere una piena consapevolezza rispetto alle scelte da effettuare.

  Paola BINETTI (Misto-UDC), nel manifestare un orientamento in linea di massima favorevole rispetto agli emendamenti presentati dalla relatrice, preannuncia che in Assemblea presenterà proposte emendative con la finalità escludere che il paziente possa esprimere scelte radicali sulla base di fattori depressivi, confondendo una situazione di fragilità con la libertà di scelta.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) preannuncia un voto favorevole sugli emendamenti in discussione, complimentandosi con la relatrice per il lavoro svolto. Sottolinea, quindi, che restano aperti alcuni temi rispetto ai quali si augura che si possa svolgere un ampio dibattito in Assemblea, senza compressione dei tempi. Manifesta apprezzamento per la scelta di avviare l'esame in Assemblea a partire dal 13 marzo, rilevando che in tal modo si potrà più agevolmente sfuggire alla «trappola emotiva» scattata nel Paese con la nota vicenda al centro dell'attenzione dei media negli ultimi giorni.

  Alessandro PAGANO (LNA) esprime un plauso per il lavoro rigoroso svolto dalla Commissione giustizia in sede consultiva, precisando di non avere intenzionalmente voluto seguire i lavori di quella Commissione nella fase di espressione del parere di competenza sul provvedimento in esame. Valuta positivamente l'operato della relatrice, anche per non essersi fatta condizionare dalla pressione dei media, molto forte in questi giorni. Preannuncia, a nome del suo gruppo, l'astensione sugli emendamenti presentati dalla relatrice, chiarendo che potrebbe mutare la sua posizione in senso favorevole ove la relatrice acconsentisse alla richiesta di recepire integralmente l'osservazione n. 11, inserita nel parere della Commissione giustizia. Ribadisce, infatti, l'importanza di prevedere la presenza del medico al momento della redazione delle DAT.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) manifesta apprezzamento per il lavoro puntuale svolto dalla relatrice, che ha permesso Pag. 117di elaborare un testo più chiaro, trovando il necessario punto di equilibrio, senza cambiare l'impostazione elaborata in sede di Comitato ristretto. Dichiara, pertanto, il suo voto favorevole sugli emendamenti presentati dalla relatrice.

  Alessandro PAGANO (LNA) si associa alle considerazioni del collega Palmieri circa la positività di iniziare l'esame del provvedimento in Assemblea il 13 marzo in luogo del 6 marzo.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, le proposte emendative della relatrice 1.2200, 1.2201, 2.500, 2.501, 2.502, 2.503, 3.500, 3.501, 3.502, 3.503, 4.501 e 5.01 (vedi allegato 1).

  Mario MARAZZITI, presidente, prima di passare alle dichiarazioni di voto sul conferimento del mandato alla relatrice a riferire in senso favorevole in Assemblea, avverte che, in assenza di obiezioni, la presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo. Precisa che si tratta, in particolare, di modificare il titolo del provvedimento, al solo fine di renderlo coerente rispetto al contenuto, nei seguenti termini: Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) rileva che la modifica proposta dal presidente assume un valore sostanziale e non formale in quanto la differenza tra il concetto di «dichiarazioni anticipate» e quello di «disposizioni anticipate» appare essenziale in relazione alle diverse finalità che si vogliono attribuire al provvedimento in discussione.

  Paola BINETTI (Misto-UDC) si associa alle considerazioni del collega Palmieri, segnalando che avrebbe preferito un adeguamento del contenuto dell'articolo 3 al titolo originario del provvedimento e rilevando che la differenza tra i due termini non è di natura linguistica ma sostanziale.

  Alessandro PAGANO (LNA) condivide pienamente i rilievi espressi dai colleghi Palmieri e Binetti, ricordando di avere sottolineato la centralità del tema oggetto degli stessi sin dal suo primo intervento, in sede di discussione sul provvedimento.

  Matteo MANTERO (M5S) ricorda che l'incoerenza tra il titolo e il contenuto del provvedimento in esame risale al testo unificato adottato come testo base dalla Commissione e che, pertanto, dovendo la Commissione licenziare il testo per l'Aula, la correzione formale proposta dal presidente è inevitabile.

  Raffaele CALABRÒ (AP-NCD-CpE), condividendo l'esigenza di coordinare il titolo rispetto al testo del provvedimento, segnala che, data l'attuale formulazione dell'articolo 3, sarebbe più opportuno utilizzare nell'ambito di tale articolo l'espressione «dichiarazioni in luogo di «disposizioni» lasciando pertanto invariato il titolo.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) replica alle obiezioni sollevate evidenziando che la Commissione ha deciso in maniera consapevole di prevedere «disposizioni anticipate di trattamento» e che, pertanto, la modifica del titolo rappresenta esclusivamente un modo di adeguarlo al contenuto del provvedimento.

  Delia MURER (MDP), nel ricordare che già in sede di Comitato ristretto era stata compiuta la scelta precisa di prevedere disposizioni anticipate, reputa assolutamente coerente la decisione di modificare il titolo.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che il testo unificato elaborato dal Comitato ristretto e adottato poi dalla Commissione come testo base trae il titolo da quello della proposta di legge con il numero più basso in ordine di presentazione ovvero l'A.C. 1142, che reca «Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari». Poiché tale titolo non è più corrispondente al testo, come risultante dagli emendamenti approvati in sede Pag. 118referente, si rende necessario modificarlo. Nel ribadire che la modifica proposta è la conseguenza di quanto previsto dall'articolato, in quanto l'articolo 3, nel testo emendato, reca l'espressione «disposizioni anticipate di trattamento», precisa che, qualora le obiezioni dovessero persistere anche dopo l'ulteriore chiarimento reso, la proposta di coordinamento formale sarebbe posta in votazione.
  In assenza di richieste in tal senso, ritiene che possa considerarsi accolta la proposta di modifica del titolo da lui stesso avanzata.

  Silvia GIORDANO (M5S), intervenendo in dichiarazione di voto, esprime viva soddisfazione per il mandato alla relatrice che la Commissione si accinge a conferire, da lei lungamento atteso. Si dichiara convinta e orgogliosa rispetto al testo elaborato, nel suo complesso, ringraziando tutti i componenti della Commissione per aver contribuito allo svolgimento di un ampio dibattito, in un clima sostanzialmente tranquillo. Ringrazia, in particolare, la relatrice, anche per la costanza e concentrazione del suo operato nonostante il fatto che esso abbia coinciso con momenti assai difficili sul piano personale.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), nel ringraziare i colleghi della Commissione affari sociali, si augura che in Assemblea possa svolgersi una discussione approfondita, senza che siano adottati artifici regolamentari per comprimere il dibattito. Ritiene, infatti, che la Camera dei deputati abbia il dovere di far capire alla pubblica opinione cosa è in gioco con il provvedimento in esame, sfuggendo alla trappola emotiva con la quale si è voluto mettere sotto pressione il lavoro parlamentare. Preannuncia che il suo gruppo presenterà un numero congruo di emendamenti, finalizzati a migliorare il testo che, seppure parzialmente corretto nel corso dell'esame degli emendamenti, presenta comunque alcune forti criticità. Dichiara, pertanto, l'impossibilità di esprimere un voto favorevole rispetto al conferimento del mandato alla relatrice.

  Delia MURER (MDP), nel ringraziare tutti i colleghi e in particolare la relatrice, sottolinea come il provvedimento in discussione sia di iniziativa parlamentare ed invita ad un confronto ampio in Assemblea senza però dilatare eccessivamente i tempi in quanto nel Paese è avvertito il bisogno di una risposta rapida rispetto a temi di grande importanza.

  Alessandro PAGANO (LNA) segnala che, da dati in suo possesso, risulta che circa la metà di coloro che si recano in Svizzera per praticare il suicidio assistito alla fine rinunciano ad attuare tale proposito. Invita, pertanto, il Parlamento a non subire minacce di tipo mediatico, giudicando inaccettabile ogni forma di condizionamento, e riconoscendo che la relatrice non si è fatta influenzare da tali pressioni. Sottolinea l'opportunità di un dibattito non compresso in Assemblea, impegnandosi sin da ora a presentare proposte emendative non a fini ostruzionistici ma esclusivamente per apportare miglioramenti. Segnala, tra i punti particolarmente critici del testo risultante dall'approvazione degli emendamenti, l'impossibilità per il medico di assumere in piena coscienza le decisioni da lui ritenute più opportune, la visione che porta ad includere la nutrizione e l'idratazione artificiali tra i trattamenti sanitari, per cui si può rinunciare ad essi, e l'assenza del medico al momento della redazione delle DAT. Per tali motivi, dichiara l'impossibilità di votare in senso favorevole rispetto al conferimento del mandato alla relatrice.

  Paola BINETTI (Misto-UDC), auspicando che la diversità di posizioni emersa in Commissione possa trovare spazio in Assemblea anche attraverso la presenza di un relatore di minoranza, preannuncia il voto favorevole rispetto al conferimento del mandato alla relatrice, motivandolo con il suo apprezzamento per come l'onorevole Lenzi ha svolto finora tale compito.

  Maria AMATO (PD), a conclusione di un lungo percorso, evidenzia che la relatrice Pag. 119ha saputo, fin dall'elaborazione del testo base, tenere insieme diverse esigenze, facendo anche emergere il vissuto personale di molti componenti della Commissione. Auspica che il confronto in Assemblea, pur partendo da posizioni diverse, possa essere finalizzato a trovare una risposta a problemi reali. Segnala che un aspetto positivo legato alla vicenda dolorosa che ha riguardato Fabiano Antoniani può essere quello di evitare di mistificare i termini, precisando che il suicidio assistito non ha niente a che vedere con il contenuto del provvedimento in discussione. Dichiara, pertanto, anche a nome del Partito democratico, l'appoggio fiero e orgoglioso al testo approvato dalla Commissione.

  Giovanni MONCHIERO (CI), nel dichiarare il suo consenso rispetto ad un testo che rappresenta il miglior risultato attualmente possibile, osserva che l'attenzione dei media sul suicidio assistito può rendere difficile far comprendere fuori dalle Aule parlamentari quale sia lo spirito fondante del provvedimento in discussione. Si associa, quindi, alle considerazioni della collega Amato, ribadendo l'impegno a mantenere separati i diversi temi nel corso dell'esame in Assemblea e insistendo su un uso preciso dei termini, al fine di evitare le eccessive semplificazioni giornalistiche.

  Raffaele CALABRÒ (AP-NCD-CpE) manifesta soddisfazione per le modalità di lavoro seguite dalla Commissione affari sociali, ringraziando in particolare la relatrice per come ha saputo svolgere il suo ruolo. Mantenendo diverse perplessità sul testo approvato, auspica che esso possa essere ulteriormente corretto in Assemblea. Ribadisce il dovere del Parlamento di dare certezze ad un'opinione pubblica confusa, auspicando che anche in Assemblea possa continuare il clima costruttivo che ha caratterizzato gran parte dei lavori della Commissione. Preannuncia, infine, la propria intenzione di presentare una relazione di minoranza.

  Anna Maria CARLONI (PD), nel precisare di non avere potuto seguire i lavori sul provvedimento in esame in quanto impegnata nella propria Commissione d'appartenenza, si limita, come prima firmataria di una delle proposte abbinate, ad esprimere soddisfazione per l'elaborazione di un testo equilibrato rispetto ad un tema delicato, verso cui vi è una notevole attenzione nella società. Si augura una sollecita approvazione del provvedimento anche in Assemblea, in modo tale che il Parlamento possa essere orgoglioso del proprio lavoro.

  Matteo MANTERO (M5S), rilevando che, nonostante alcune tensioni, la Commissione ha potuto svolgere in maniera soddisfacente i propri lavori, elaborando un buon testo, esprimendo l'auspicio che i lavori in Assemblea possano concentrarsi sul merito dell'articolato con un numero limitato di emendamenti senza protrarre il dibattito in maniera artificiale. Ribadisce, quindi, l'esigenza di superare un approccio ideologico, avendo come unico fine l'elaborazione del miglior testo possibile allo stato attuale. Osserva che le numerose manifestazioni di riconoscimento nei confronti del lavoro della relatrice testimoniano che la Commissione è riuscita a condurre i propri lavori con serietà, attraverso uno sforzo comune di condivisione. Segnala che le modifiche apportate al testo base sono state approvate con maggioranze di volta in volta diverse, che ciò rappresenta una significativa dimostrazione del fatto che non vi fossero schieramenti precostituiti, cosa peraltro opportuna in ragione delle problematiche affrontate dal provvedimento in esame. Si augura che il testo possa essere ulteriormente migliorato in Assemblea con l'auspicio che in quella sede ciascun deputato possa agire secondo coscienza, senza essere sottoposto ad eccessive pressioni.

  Donata LENZI (PD), relatrice, ringraziando tutti i colleghi intervenuti per le espressioni di stima a lei rivolte, ricorda che la Commissione ha potuto svolgere in maniera proficua i suoi lavori grazie al clima positivo che da sempre la caratterizza e alla capacità di direzione del presidente.

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Alessandro PAGANO (LNA) si associa alle attestazioni di riconoscimento della rilevanza del ruolo svolto dal presidente della XII Commissione.

  La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mario MARAZZITI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi. Ricorda, quindi, che il testo unificato delle proposte di legge in esame, a seguito della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo del 1o marzo, è stato calendarizzato per l'esame in Assemblea a partire da lunedì 13 marzo.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 2 marzo 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI.

  La seduta comincia alle 14.15.

Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.
Nuovo testo C. 4135 Governo, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 1o marzo 2017.

  Mario MARAZZITI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita la relatrice, onorevole Binetti, a formulare una proposta di parere.

  Paola BINETTI (Misto-UDC), relatrice, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 2 marzo 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 14.35.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-10702 Rondini: Semplificazione della comunicazione all'Inps sulla sussistenza dei requisiti necessari per il pagamento delle prestazioni assistenziali e di invalidità civile.

  Marco RONDINI (LNA) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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  Marco RONDINI (LNA), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Auspica che siano stipulati al più presto accordi tra l'INPS e le regioni, con il coinvolgimento di ogni singola regione, al fine di evitare il ripetersi dei disagi che penalizzano oggi coloro che percepiscono prestazioni assistenziali e di invalidità civile.

5-10703 Di Vita: Verifica del corretto utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per le non autosufficienze nella regione Sicilia.

  Giulia DI VITA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giulia DI VITA (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta. Esprime perplessità in ordine al fatto che non si sappia come le risorse siano state utilizzate fino ad oggi, evidenziando che solo recentemente, in prossimità delle elezioni regionali, nella regione Sicilia si dia qualche rilievo ai problemi delle persone non autosufficienti. Poiché diversi organismi, tra cui l'ANAC, hanno denunciato il carattere discutibile per quanto riguarda le procedure di affidamento di servizi concernenti le persone non autosufficienti, auspica che, per il futuro, si riesca ad avere notizie, da parte del Governo, sulle attività effettivamente realizzate a livello regionale a seguito dell'erogazione delle risorse.

5-10704 Lenzi: Iniziative per scongiurare riduzioni del Fondo nazionale per le non autosufficienze e del Fondo nazionale per le politiche sociali.

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD) illustra l'interrogazione in titolo di cui è cofirmataria.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario Bobba per l'interesse mostrato dal Governo verso il tema dell'inclusione sociale delle persone con disabilità e la tutela delle fasce più deboli della popolazione. Evidenzia, tuttavia, come gli stanziamenti attualmente previsti, pur essendo stati incrementati dalla legge di bilancio per il 2017, rappresentino la base minima per poter svolgere politiche realmente efficaci. Osserva, quindi, come sia necessaria un'azione di omogeneizzazione da parte del Governo e del Parlamento, a fronte di un'eccessiva parcellizzazione che si riscontra a livello regionale, e come le politiche a favore delle persone con disabilità debbano essere portate avanti parallelamente alle misure per la lotta contro la povertà.

  Mario MARAZZITI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.55.

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