CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 marzo 2017
775.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 1o marzo 2017. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la Giustizia Gennaro Migliore.

  La seduta comincia alle 14.10.

Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari al fine di evitare l'accanimento terapeutico.
C. 1142 Mantero ed abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Franco VAZIO (PD), relatore, presenta ed illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in titolo (vedi allegato). Al riguardo, fa presente che tale proposta tiene conto dei rilievi e delle osservazioni formulati dai colleghi nel corso del dibattito.

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  Donatella FERRANTI, presidente, nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, nonché i gruppi parlamentari che hanno fatto pervenire i loro contributi sul provvedimento in discussione, rileva come le osservazioni contenute nella proposta di parere testé illustrata dal relatore hanno il pregio di rafforzare il complessivo impianto del provvedimento, consentendone un migliore inquadramento sul piano sistematico.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), nel ribadire la sua totale adesione ai rilievi espressi nella seduta precedente dal collega Marotta, rileva la necessità di trasformare le osservazioni contenute nella proposta di parere, con particolare riferimento a quelle di cui ai punti 13), 14) e 15), in vere e proprie condizioni. In proposito, evidenzia, infatti, come tale proposta di parere, nella sua attuale formulazione, sia piuttosto «timida».

  Daniele FARINA (SI-SEL), contrariamente a quanto testé asserito dal collega Palmieri, sottolinea come la proposta di parere del relatore, notevolmente articolata sia nelle premesse sia nelle osservazioni, potrebbe condizionare in misura eccessiva la Commissione di merito, delimitandone rigidamente il perimetro di attività.

  Franco VAZIO (PD), relatore, nel sottolineare come quella in discussione sia una tematica alquanto delicata e complessa, richiama la necessità di non determinare, attraverso l'espressione del parere, eventuali effetti «distorsivi», che possano in quale modo condizionare, in modo rigido, le valutazioni di merito effettuate dalla XII Commissione. Per tali ragioni, ritiene che la sua proposta di parere debba limitarsi a suggerire alla Commissione di merito, sul piano strettamente tecnico, eventuali modifiche di carattere migliorativo.

  Antonio MAROTTA (AP-NCD-CpE), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto e per aver recepito le osservazioni formulate dal suo gruppo, evidenzia l'opportunità, proprio allo scopo di non circoscrivere rigidamente il perimetro di valutazione della XII Commissione, di riformulare in modo più blando i rilievi contenuti nella proposta di parere, sotto forma di «suggerimenti» diretti alla stessa Commissione di merito.

  Donatella FERRANTI, presidente, richiamando l'attenzione sul fatto che lo scopo della proposta di parere testé illustrata dal relatore è quello di offrire alla Commissione di merito spunti di riflessione per migliorare il testo, rammenta che i rilievi contenuti nei pareri delle Commissioni, sul piano strettamente tecnico-procedurale, devono essere espressi o sotto forma di condizioni oppure di osservazioni, non consentendo il Regolamento il ricorso ad altre formule.

  Carlo SARRO (FI-PdL) ritiene che l'osservazione di cui al punto 15) della proposta di parere debba essere riformulata nei termini di una vera e propria condizione.

  Silvia GIORDANO (M5S), nel manifestare apprezzamento per il fatto che il relatore abbia recepito rilievi espressi dal suo gruppo parlamentare, chiede chiarimenti in merito all'osservazione di cui al punto 2) della proposta di parere, laddove si fa riferimento all’ opportunità di conservare la manifestazione di volontà attraverso l'utilizzazione di un supporto «durevole».

  Franco VAZIO (PD), relatore, precisa che la ratio dell'osservazione di cui al punto 2) della sua proposta di parere è diretta a suggerire alla Commissione di merito l'opportunità di specificare che la manifestazione volontà debba aver luogo attraverso l'utilizzazione di un supporto tecnico durevole, non soggetto, cioè, ad usura o a deterioramenti.

  Andrea COLLETTI (M5S), in riferimento all'osservazione di cui al punto 13) della proposta di parere, rileva l'opportunità che il registro informatico nel quale sono conservate le disposizioni anticipate Pag. 52di trattamento (DAT) debba essere istituito, anziché presso il Consiglio dell'ordine dei Notai, presso i tribunali, in modo da renderne più agevole la consultazione.

  Franco VAZIO (PD), relatore, fa notare come nell'osservazione di al punto 13) della proposta di parere si faccia riferimento alla realizzazione di un registro informatico, consultabile in tempo reale su tutto il territorio nazionali, non solo presso il Consiglio dell'ordine dei Notai, bensì, in alternativa, anche presso altre strutture e/o enti pubblici, tra i quali sono ricompresi anche i tribunali.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) ribadisce la necessità che le osservazioni di cui ai punti 13), 14) e 15) della proposta di parere siano riformulate come condizioni.

  Franco VAZIO (PD), relatore, nel replicare al collega Palmieri, evidenzia come tutte le osservazioni contenute nella sua proposta di parere abbiano pari dignità e vadano nella direzione di introdurre elementi migliorativi nel testo in discussione, ferma restando la necessità di non indebolire l'impianto complessivo del provvedimento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato).

Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.
C. 4135 Governo, approvato dal Senato ed abb.

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giuseppe BERRETTA (PD), relatore, rammenta che la Commissione è chiamata ad esaminare, nella giornata odierna, il disegno di legge di iniziativa governativa, approvato dal Senato, recante «Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato», nel testo risultante dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente (C. 4135).
  Fa presente che il provvedimento, collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2016, si compone di 22 articoli, suddivisi in tre Capi. Il Capo I (articoli 1-14) contiene le norme per la tutela del lavoro autonomo. Il Capo II (articoli 15-20) contiene le norme sul lavoro agile, relative all'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Il Capo III (articoli 21-22) contiene le disposizioni finanziarie e sull'entrata in vigore della legge.
  Nel soffermarsi sui soli profili strettamente attinenti alla competenza della Commissione Giustizia, segnala che l'articolo 1 definisce l'ambito di applicazione delle disposizioni contenute nel Capo I, stabilendo che esse riguardano i rapporti di lavoro autonomo, mentre sono esclusi gli imprenditori (ivi compresi i piccoli imprenditori). La disposizione specifica, altresì, che sono compresi nell'ambito applicativo del Capo I anche i lavoratori autonomi i cui rapporti di lavoro siano inquadrati in una delle tipologie contrattuali di cui al libro IV del codice civile.
  Rammenta che l'articolo 2 estende l'applicabilità delle disposizioni del decreto legislativo n. 231 del 2002, che disciplina i pagamenti nelle transazioni commerciali tra imprese (e tra imprese e Pubblica Amministrazione), anche alle transazioni commerciali tra lavoratori autonomi e imprese; tra lavoratori autonomi e amministrazioni pubbliche; tra lavoratori autonomi. Viene fatta salva l'applicazione di disposizioni più favorevoli.
  Osserva che l'articolo 3 riguarda le clausole e le condotte abusive. Il comma 1 stabilisce che si considerano abusive e prive di effetto le clausole che attribuiscono al committente la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o, nel caso di contratto avente ad oggetto una prestazione continuativa, di Pag. 53recedere da esso senza congruo preavviso, nonché le clausole mediante le quali le parti concordino termini di pagamento superiori a sessanta giorni dalla data del ricevimento, da parte del committente, della fattura o della richiesta di pagamento. Il comma 2 prevede che sia abusivo il rifiuto del committente di stipulare il contratto in forma scritta. Il comma 3 prevede che nelle ipotesi di violazioni delle norme di cui ai commi 1 e 2, il lavoratore autonomo ha diritto al risarcimento del danno, anche mediante la promozione di un tentativo di conciliazione presso gli organismi abilitati. Il comma 4 estende ai lavoratori autonomi, in quanto compatibile, la disciplina di cui all'articolo 9 della legge n. 192 del 1998, e successive modificazioni, relativa all'abuso, da parte di una o più imprese, dello stato di dipendenza economica (dalla medesima o dalle medesime) nel quale si trova un'impresa cliente o fornitrice.
  Ricorda che l'articolo 4 conferisce al lavoratore autonomo i diritti di utilizzazione economica relativi ad apporti originali e invenzioni realizzati nell'esecuzione del contratto, facendo salva l'ipotesi in cui l'attività inventiva costituisca oggetto del contratto e a tale scopo sia compensata. La disposizione estende dunque al lavoratore autonomo una disciplina già prevista nell'ordinamento, segnatamente dalla legge sul diritto d'autore e dal codice della proprietà industriale (di cui alla legge n. 633 del 1941, appositamente richiamata) per il lavoratore dipendente.
  Per finalità di semplificazione e di riduzione dei tempi di produzione degli atti pubblici, segnala che l'articolo 5, come modificato nel corso dell'esame in sede referente, conferisce al Governo una delega in materia di rimessione degli atti pubblici alle professioni organizzate in ordini e collegi. Si tratta, sostanzialmente, della devoluzione agli iscritti alle predette professioni di una serie di funzioni della P.A., come la certificazione, l'asseverazione e l'autentica. In particolare, nell'esercizio della delega, il Governo dovrà attenersi ai seguenti principi e criteri direttivi: individuazione degli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere rimessi anche alle professioni organizzate in ordini e collegi in relazione al carattere di terzietà di queste; individuazione di misure che garantiscano il rispetto della disciplina in materia di tutela dei dati personali nella gestione degli atti rimessi ai professionisti iscritti a ordini o collegi; individuazione delle circostanze che possano determinare condizioni di conflitto di interesse nell'esercizio delle funzioni rimesse ai predetti professionisti.
  Rammenta che l'articolo 14 modifica alcune disposizioni del codice di procedura civile, in materia di collaborazioni coordinate e continuative. In primo luogo si prevede la modifica dell'articolo 409, comma 1, numero 3), del codice di procedura civile, che individua i rapporti di lavoro in relazione ai quali si applica il rito speciale per le controversie in materia di lavoro. In particolare, la modifica è volta a precisare la definizione di collaborazione coordinata e continuativa (alla luce della nuova disciplina della materia introdotta dall'articolo 2 del decreto legislativo n.81 del 2015), specificando che la collaborazione si intende «coordinata» quando «nel rispetto delle modalità di coordinamento stabilite di comune accordo tra le parti, il collaboratore organizza autonomamente l'attività lavorativa» (lettera a)). In secondo luogo si prevede la modifica dell'articolo 634, comma 2, del codice di procedura civile, che disciplina la prova scritta nel procedimento di ingiunzione, estendendone l'applicazione anche ai lavoratori autonomi non imprenditori (lettera b)).
  Ciò premesso, propone di esprimere sul provvedimento in discussione parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

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COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 1o marzo 2017.

Modifiche al codice civile, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani di crimini domestici.
Esame emendamenti C. 3772 ed abb.-A.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 16 alle 16.10 e dalle 17.55 alle 18.05.

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 1o marzo 2017.

Disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia.
Esame emendamenti C. 3500-A.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 1o marzo 2017. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 14.50.

Indagine conoscitiva in merito all'esame delle proposte di legge C. 4130 Ermini, C. 40 Cirielli e C. 257 Fucci, recanti Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, concernenti i delitti di truffa e di circonvenzione di persona incapace commessi in danno di persone ultrasessantacinquenni. Audizione di Giacomo Fumu, Presidente della II Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, e di Maria Monteleone, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
(Svolgimento e conclusione).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione. Introduce, quindi, l'audizione.

  Svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione Giacomo FUMU, Presidente della II Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, e Maria MONTELEONE, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Antonio MAROTTA (AP), Carlo SARRO (FI-PdL), Donatella FERRANTI, presidente, Andrea COLLETTI (M5S) e David ERMINI (PD), relatore.

  Rispondono ai quesiti posti Giacomo FUMU, Presidente della II Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, e Maria MONTELEONE, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

  Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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