CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 febbraio 2017
774.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e XII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 28 febbraio 2017. — Presidenza del presidente della XII Commissione, Mario MARAZZITI, indi della presidente della VII Commissione, Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 13.45.

Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Atto n. 378.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 24 gennaio 2017.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che le Commissioni riunite VII e XII proseguono oggi l'esame degli schemi di decreto legislativo recanti, rispettivamente, norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità (Atto n. 378) e istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni (Atto n. 380), iniziato il 24 gennaio scorso. Ricorda che il 30 gennaio si è svolta una seduta di audizioni informali e che la seduta odierna è dedicata allo svolgimento della discussione su tali atti. Ricorda, altresì, che, poiché il termine per l'espressione di entrambi i pareri scade venerdì 17 marzo, in sede di Ufficio di presidenza di ciascuna Commissione si è convenuto di addivenire alla deliberazione di tali pareri nella seduta di giovedì 16 marzo, previa presentazione delle relative proposte di parere mercoledì 15 marzo. Inoltre, allo stato, i due schemi di decreto non sono corredati dai prescritti pareri della Conferenza unificata e che la V Commissione (Bilancio) dovrà esprimere la propria valutazione sulle conseguenze di carattere economico-finanziario, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento. Comunica, infine, che è stato richiesto il parere del Pag. 23Comitato per la legislazione sui suddetti schemi di decreto legislativo, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 3, del Regolamento.

  Maria MARZANA (M5S) auspica che questa seduta possa costituire l'inizio di un percorso il più possibile condiviso. Ravvisa diversi profili critici nel provvedimento, emersi non soltanto nel corso delle audizioni, ma anche a seguito di incontri che il suo Gruppo ha effettuato sul tema. I principali aspetti problematici concernono la composizione numerica delle classi, il percorso che porta al conseguimento della certificazione, i servizi, la continuità didattica. Quanto alle classi, rileva perplessità in merito al numero massimo di alunni, fissato dal decreto, in presenza di un alunno diversamente abile: tale numero viene sostanzialmente incrementato rispetto alla situazione prevista dalla normativa vigente. Peraltro, il decreto non prende in considerazione l'eventualità della presenza in classe di più di un alunno con abilità diversa. Sottolinea le implicazioni in termini di didattica e di sicurezza sottostanti questo aspetto. Quanto al percorso scolastico, lamenta la mancanza di un confronto con le famiglie e con i professionisti nella sua elaborazione e rileva che tale circostanza determina un passo indietro rispetto alla realizzazione di un'autentica inclusione scolastica. Rileva, inoltre, la mancanza di un'assistenza specialistica e di servizi di trasporto che sarebbero di competenza degli enti locali, cui non sono state assegnate risorse e che non sempre sono in grado di fornire tali servizi in modo costante nel tempo. Al riguardo, il decreto dovrebbe dare una definizione dei LEP e prevedere risorse adeguate. Infine, con riferimento al personale di sostegno, riferisce che le misure previste dal provvedimento non assicurano la necessaria continuità didattica.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice per la VII Commissione, segnala di aver ben chiare le questioni aperte nel provvedimento alle quali, con la collega Carnevali, relatrice per la XII Commissione, intende dare una risposta. Tuttavia, rispetto al tema della continuità didattica, si devono fare i conti con la facoltà di assegnazione provvisoria e con le domande di trasferimento dei docenti. Chiede alla collega Marzana di chiarire quale sia la posizione del Movimento 5 Stelle rispetto al concetto stesso di continuità didattica e di indicare una soluzione alternativa a quella contenuta nel testo in esame che tenga bilanciate le esigenze di tutti.

  Maria MARZANA (M5S), raccogliendo l'invito della relatrice, sostiene la necessità di coprire tutti i posti vacanti e di ridurre drasticamente il numero dei posti in deroga che alimentano la precarietà in questo settore. Ritiene, inoltre, che il dirigente scolastico, con l'accordo delle famiglie, debba poter prolungare il contratto al docente di sostegno, al fine di poter garantire alle classi il medesimo team di docenti degli anni precedenti.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice per la VII Commissione, pensa che la misura suggerita dalla collega Marzana sia di difficile attuazione in quanto, in base alle vigenti norme contrattuali, i docenti hanno il diritto di chiedere un trasferimento. Afferma, inoltre, che continuità didattica non significa stabilizzazione, in quanto non presuppone la garanzia dell'assunzione.

  Laura COCCIA (PD) reputa che il principio di continuità didattica dovrebbe essere l'obiettivo finale nell'ambito del progetto di attuazione dell'inclusione scolastica. Tuttavia occorre tener conto del fenomeno del burn out segnalato dalle organizzazioni sindacali nel corso delle audizioni. La possibilità di un trasferimento, in alcuni casi, deve poter essere garantita. È importante puntare alla formazione di tutto il gruppo di docenti che opera in una classe in cui è presente un ragazzo diversamente abile. La presenza del docente di sostegno è infatti prevista solo per un numero ridotto di ore: per quelle rimanenti, il resto del corpo docente, Pag. 24avendo le competenze necessarie, potrebbe assicurare la necessaria assistenza. Manifesta perplessità rispetto alla previsione di cattedre miste che generano confusione sui ruoli.

  Paola BINETTI (Misto-UDC), nel rilevare che negli interventi dei deputati che l'hanno preceduta è stata rimarcata l'importanza di assicurare la continuità didattica e richiamata l'opportunità di tenere conto delle conseguenze di un possibile burn-out degli insegnanti, sottolinea che, come spesso accade, è necessario trovare un punto di equilibrio tra le diverse esigenze. Ricordando che nella discussione della legge delega sulla buona scuola è emerso un orientamento favorevole all'introduzione di percorsi specifici per gli insegnanti di sostegno, al fine di assicurare una formazione adeguata, e rimarcando l'intreccio con l'altro schema di decreto legislativo all'esame della Commissioni riunite, relativo alla formazione nei primi sei anni di vita, osserva che l'esigenza della stabilità, che non può essere garantita in ogni circostanza, deve in ogni caso rappresentare un obiettivo tendenziale.

  Gianluca VACCA (M5S), si compiace che oggi la collega Malpezzi desideri il puntuale contributo del Movimento 5 Stelle e sottolinea che in numerose occasioni, in passato, gli appelli e i suggerimenti avanzati sono rimasti inascoltati. Ritiene che la continuità didattica non debba essere garantita aumentando i posti in deroga che vengono ricoperti con i docenti supplenti. Se questa dovesse restare l'unica strada percorribile, le supplenze dovrebbero essere pluriennali per non spezzare il legame di fiducia e di collaborazione che si instaura tra il ragazzo e il docente. Inoltre, i dirigenti scolastici, nell'effettuare le assegnazioni sulle cattedre, dovrebbero avere come assoluta priorità quella di garantire ai ragazzi lo stesso insegnante dell'anno precedente, come avviene per i docenti su posti normali. L'assegnazione deve essere fatta con riguardo all'alunno. Conclude affermando che il caos di trasferimenti degli ultimi due anni è dovuto alle distorsioni provocate dalla legge 107.

  Maria MARZANA (M5S) sottolinea che la soluzione prospettata dal Governo e dal Partito Democratico al problema della continuità didattica si è concretizzata nel porre un vincolo decennale al docente sul posto di sostegno, anziché sulla classe. Considera tale vincolo inutile, quando basterebbe prorogare di anno in anno il contratto al docente di sostegno, nella medesima classe, nel caso di contratti a tempo determinato.

  Maria Grazia ROCCHI (PD) sostiene che la continuità didattica è importante per tutti gli alunni, non solo per i bambini con abilità diversa. Essa non può essere considerata un obiettivo da conseguire attraverso specifiche misure, ma un principio cui deve essere ispirata l'azione complessiva nella definizione del team di docenti che accompagna la classe nel suo percorso. Infatti, per un alunno, specialmente per un alunno diversamente abile, la continuità è quella che si instaura con il gruppo degli insegnanti e con i suoi compagni. Il principio deve essere perseguito con diverse misure e accorgimenti che devono essere attuati cercando di assicurare, ogni qualvolta sia possibile, i medesimi insegnanti degli anni precedenti. Una sola misura non può risolvere questo aspetto.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice per la XII Commissione, nell'osservare che molti dei rilievi emersi nel corso della discussione traggono spunto dalle audizioni svolte sul tema, ribadisce la disponibilità a proporre significative correzioni al testo in esame, in particolare per quanto riguarda gli articoli 5, 6 e 7, che investono in materia diretta materie afferenti alla competenza della Commissione Affari sociali. Sottolinea che il mondo associativo non chiede il ritiro del provvedimento delegato, ma sta invece collaborando attivamente al miglioramento del testo, anche attraverso una diversa definizione di strumenti quali il profilo di funzionamento e il piano Pag. 25educativo individuale. Ricorda, in proposito, che la delega fissa importanti obiettivi da perseguire. In risposta alle critiche sollevate sul tema delle risorse, ricorda che con le recenti manovre finanziare sono state stanziate somme cospicue per il sostegno alle persone con disabilità, in particolare con riferimento al trasporto, restando ferma la responsabilità in capo alle regioni. Osservando che il mondo associativo privilegia una visione della continuità nell'ambito della classe, condivide quanto affermato dalla collega Rocchi circa l'importanza della relazione tra pari. La continuità rappresenta un valore da tutelare, in particolare per alunni in una condizione particolare, ma vi sono casi in cui anche una discontinuità è indicata nel caso di un rapporto non proficuo tra insegnante ed alunno. In conclusione, insiste per una valorizzazione dell'indirizzo contenuto nella delega per quanto riguarda la formazione didattica specializzata.

  Maria MARZANA (M5S) segnala che con la legge di bilancio sono state appostate risorse per i supporti logistici e per l'assistenza ai bambini con abilità diversa; tuttavia nel decreto di riparto di tali risorse, non sono state incluse le regioni a statuto speciale. Tale discriminazione ha determinato notevoli difficoltà finanziarie per le regioni escluse dal finanziamento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni.
Atto n. 380.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 24 gennaio 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che anche per questo atto sono previsti interventi sul testo dello schema e che, come si era concordato negli Uffici di Presidenza, una proposta di parere sarà presentata il 15 marzo, per poi essere posta in votazione il 16 marzo.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), relatore per la VII Commissione, sulla base degli interventi delle persone ascoltate nelle audizioni, ritiene che questo provvedimento sia stato accolto con maggior favore degli altri. Sottolinea che, peraltro, il 50 per cento delle risorse complessivamente stanziate per gli otto decreti delegati è stato destinato alle misure recate da quello in esame. Tale circostanza lascerebbe intendere che il Governo abbia voluto fare un vero e proprio investimento sul nuovo sistema di educazione e istruzione per la fascia di età 0-6. Ricordando le diverse occasioni in cui il tema è stato affrontato e dibattuto nella Commissione cultura, preannuncia di volersi coordinare con i colleghi del Senato per proporre un parere favorevole che auspica possa incontrare l'accordo di tutti i colleghi delle due Commissioni.

  Maria MARZANA (M5S) ritiene, contrariamente a quanto affermato dal collega D'Ottavio, che la discussione sul tema dell'istruzione 0-6 sia ancora aperta, perché anche questo provvedimento ha diversi profili critici che investono soprattutto la questione del personale. Da un punto di vista numerico, non essendo previste nuove assunzioni, ma solo una diversa collocazione del personale già assegnato, e dal punto di vista della formazione, rispetto alla quale le norme del decreto risultano alquanto confuse, occorrono modifiche. Trova positiva l'istituzione del sistema integrato, ma la formazione dovrebbe essere più specializzante. Inoltre, solo una parte dei docenti e degli educatori sono assunti in scuole dello Stato o in scuole paritarie; quelli dedicati alla fascia da 0 a 3 anni, sono assunti dalle regioni. Sarebbe opportuna una omogeneizzazione del settore.

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  Daniela SBROLLINI (PD), relatrice per la XII Commissione, nel ringraziare il relatore per la VII Commissione per il lavoro svolto e la collega Marzana per le osservazioni utili a migliorare il testo in esame, si augura che le Commissioni riunite possano approvare un testo ampiamente condiviso. Segnala che, in sede di predisposizione della proposta di parere, si potrà tenere conto di quanto emerso nel corso delle audizioni svolte, al fine di affrontare adeguatamente un testo che investe il processo formativo iniziale, in cui si delinea l'identità di ogni individuo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.