CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 31 gennaio 2017
758.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 16

RISOLUZIONI

  Martedì 31 gennaio 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il viceministro per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 12.

7-01051 Tidei: Sulla tutela dei difensori dei diritti umani.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00219).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 25 novembre 2016.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che, dopo l'avvio della discussione della risoluzione in titolo, avvenuto nella seduta dell'11 ottobre 2016, su richiesta della collega Tidei, il 23 novembre, il Comitato permanente per i diritti umani ha svolto un ciclo di audizioni informali sulla tematica in titolo con il contributo di esperti e rappresentanti di organizzazioni impegnate nel campo della tutela dei difensori dei diritti umani, nonché del presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani. Sulla base del percorso istruttorio svolto, la collega Tidei ha quindi presentato un nuovo testo di risoluzione.

  Marietta TIDEI (PD) precisa che le modifiche apportate al testo della risoluzione, derivanti anche da quanto emerso nel corso delle autorevoli audizioni svolte e nel dibattito in Commissione, riguardano essenzialmente la parte dispositiva. In particolare, evidenzia che è stato eliminato il riferimento all'istituzione di uno specifico ufficio prevedendo invece un meccanismo che coinvolga la pluralità dei dicasteri interessati, nel rispetto dei precisi orientamenti dell'Unione europea in materia di tutela dei difensori dei diritti umani. Osserva che sarà necessario un approfondimento sul modello da seguire, citando, a Pag. 17titolo esemplificativo, le esperienze olandesi ed irlandesi. Si dichiara a conoscenza del dialogo in corso in proposito con le ong interessate a partire da Un ponte per, che ha svolto un ruolo di coordinamento, e sottolinea che occorre individuare le risorse necessarie per garantire efficacia all'azione di tutela.

  Il viceministro Mario GIRO esprime un parere favorevole sul nuovo testo della risoluzione e coglie l'occasione per ringraziarne i presentatori per avere permesso di discutere un tema di indubbia rilevanza, prospettando fin da ora una rigorosa implementazione degli impegni assunti.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S) preannuncia il voto di astensione dei deputati del Movimento 5 Stelle sull'atto in titolo.

  La Commissione approva la risoluzione n. 7-01051, nel nuovo testo risultante dalla riformulazione proposta dall'onorevole Tidei, che prende il numero 8-00219 (vedi allegato 1).

7-01162 Cicchitto: Sugli sviluppi della crisi politica ed umanitaria in Venezuela.
7-01168 Manlio Di Stefano: Sugli sviluppi della crisi politica ed umanitaria in Venezuela.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00220).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 24 gennaio 2016.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che nella seduta del 24 gennaio scorso si era proceduto alla sola illustrazione della risoluzione n. 7-01162 a sua firma, essendo l'onorevole Di Stefano impossibilitato a prendere parte alla seduta per intervenuti impegni istituzionali all'estero. Ricorda, inoltre, di avere aveva espresso in tale occasione il proprio consenso al recepimento del primo e del terzo punto della parte dispositiva della risoluzione a prima firma Di Stefano, sussistendo al riguardo anche la condivisione da parte del rappresentante del Governo.

  Manlio DI STEFANO (M5S), nell'illustrare la risoluzione n. 7-01168 a sua prima firma, sottolinea che obiettivo dell'atto è permettere l'apertura di un ponte di dialogo verso un Paese che va aiutato e non boicottato. Segnala che, invece, iniziative come quelle portate avanti dal presidente della omologa Commissione del Senato, senatore Pierferdinando Casini, con la presentazione di un atto di indirizzo in Aula ma soprattutto con la missione svolta in Venezuela in dicembre al di fuori di un contesto politicamente bilanciato, non agevolano tale dialogo ed hanno creato imbarazzo ai nostri diplomatici e alle autorità venezuelane, con il rischio di un peggioramento della situazione anche per la comunità italiana presente in quel Paese. Esprime, pertanto, perplessità per il richiamo, contenuto in chiave di favore nelle premesse della risoluzione a prima firma del presidente Cicchitto, a tali iniziative. Nel ricordare che la stessa Santa Sede sta cercando di promuovere il dialogo tra Maduro e la comunità internazionale, ribadisce che i principali problemi che affliggono il Venezuela sono le difficoltà economiche e il tentativo di golpe portato avanti dal Parlamento. Ricorda, infatti che il Venezuela è una repubblica presidenziale e che l'azione di altre istituzioni, a partire da quelle giudiziarie, è motivata dall'esigenza di proteggere il presidente. Occorrerebbe agire per aiutare Maduro a stabilizzare il Paese e per facilitare il dialogo tra il Venezuela e gli Stati Uniti anche al fine di superare le sanzioni che nuocciono gravemente alle condizioni di vita della popolazione. Ricorda che il Movimento 5 Stelle anche in altre occasioni ha ribadito l'iniquità di tale strumento di pressione. Dichiara di non comprendere la contrarietà al secondo punto della parte dispositiva della risoluzione a sua prima firma, ricordando che il principio di non ingerenza è uno dei fondamenti Pag. 18delle Nazioni Unite. Quanto all'impegno relativo al dialogo con gli Stati Uniti, segnala che non si può prescindere da esso in quanto tradizionalmente questa grande potenza considera l'America Latina come il «giardino di casa». In conclusione, chiarisce che le divergenze rispetto alla risoluzione di maggioranza riguardano le premesse che raccontano una realtà del Venezuela diversa dall'esistente e ribadisce di non comprendere le ragioni del mancato accoglimento di tutti gli impegni contenuti nella propria risoluzione.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è già svolta una discussione di merito ed è stata chiarita la diversa valutazione sulla situazione in Venezuela prospettata dai due atti di indirizzo in titolo, ferma restando la volontà di venire incontro ai colleghi del Movimento 5 Stelle con il recepimento del primo e del terzo impegno di quella presentata dal collega Di Stefano.

  Il viceministro Mario GIRO segnala che l'accoglimento richiamato dal Presidente è connesso all'auspicio di pervenire ad un approccio il più possibile unitario all'interno della Commissione rispetto alla realtà del Venezuela, superando una visione troppo ideologica e nell'impegno della tutela della comunità dei nostri connazionali. Nel ribadire l'impegno per la tutela dei nostri connazionali, segnala che, accanto al principio della non ingerenza, il diritto internazionale contempla quello dell'assistenza umanitaria, leso dalla contrarietà del governo venezuelano all'invio di medicine. Nel ribadire che non è in discussione il reciproco rispetto tra i due Paesi, ricorda che la mediazione vaticana, sostenuta dall'Italia, si è purtroppo dovuta di fatto arrestare, manifestando il timore che l'arroccamento delle due parti porti in un futuro prossimo alla perdita di controllo all'interno dei rispettivi schieramenti, con possibili ulteriori degenerazioni della situazione. Riguardo al ruolo degli Stati Uniti, segnala che appare prematuro, in una fase di avvicendamento alla Casa Bianca, un intervento finalizzato ad incidere sull'approccio di quel Paese sulla situazione venezuelana. Rassicura la Commissione sul fatto che il Venezuela, come altri rilevanti dossier di politica internazionale, rientra tra le tematiche che costituiranno oggetto di dialogo con il nuovo presidente degli Stati Uniti. Ribadisce la necessità di superare una visione ideologica, partendo dalla considerazione che è manifesto un fallimento delle politiche economiche con gravi conseguenze per tutte le fasce della popolazione, al di là delle appartenenze politiche, anche al fine di evitare che la politica del «muro contro muro» possa eventualmente degenerare in un conflitto armato. Ricorda il decesso, per un episodio di criminalità comune e per carenza di medicinali, di tre connazionali che lavoravano presso le strutture diplomatiche italiane e fa presente che i disagi derivanti dalla crisi economica sono molteplici e arrivano a includere anche il malfunzionamento dei collegamenti aerei. Ribadisce pertanto il parere favorevole sulla risoluzione a prima firma Cicchitto riformulata nei termini indicati dal presentatore.

  Fabio PORTA (PD) conferma il sostegno del Partito Democratico alla risoluzione presentata dal presidente Cicchitto, raccogliendo l'invito del viceministro Giro a deideologizzare l'approccio ad una delle più gravi crisi della politica internazionale, che non trova spazio corrispondente nei mezzi di informazione. Saluta, pertanto, con favore l'iniziativa del presidente della Commissione, nella quale comunque confluisce un apprezzabile contributo dell'opposizione, ribadendo che la presidenza Maduro ha rappresentato un significativo peggioramento delle condizioni economiche ed istituzionali del Venezuela con il mancato riconoscimento del ruolo del Parlamento e il boicottaggio del referendum revocatorio, istituto introdotto proprio dal suo predecessore Chavez. Nel contesto del fallimento del tentativo di dialogo avviato dalla Santa Sede, ritiene possibile criticare anche l'atteggiamento di parte delle opposizioni senza però dimenticare che le maggiori responsabilità sono da attribuire al Pag. 19governo Maduro che non manda segnali utili al dialogo, delegittima ed incarcera gli avversari politici, compresi molti parlamentari, guadagnandosi la segnalazione di Amnesty International per episodi di tortura in carcere. Manifestando apprezzamento per la scarcerazione dei nostri connazionali confermata nella precedente seduta, rileva che il principio di non ingerenza trova un limite nel contrasto alla violazione dei diritti umani e nella necessità di intervenire in caso di emergenza umanitaria. Sottolinea ancora una volta il dovere di aiutare i cittadini italiani residenti in Venezuela, anche attraverso il potenziamento dei servizi consolari, segnalando inoltre l'opportunità di affrontare il tema dei residenti in Italia che percepiscono pensioni venezuelane. Sulla questione relativa ai connazionali che, rientrati in Italia, non percepiscono la pensione, auspica un'interazione con le autorità venezuelane al fine di trovare soluzioni adeguate ai legittimi bisogni dei nostri connazionali.
  In conclusione, ribadisce l'impegno, in coordinamento con i partner europei, ad aiutare il Paese ad uscire dall'attuale situazione di stallo anche attraverso la diplomazia parlamentare in sede di Unione interparlamentare, ricordando una missione di solidarietà svolta in passato insieme alla collega Bueno e agli altri deputati italiani eletti in America latina. Sollecita anche da parte del Governo la disponibilità ad individuare personalità idonee a facilitare il dialogo con il Venezuela, in concerto con i partner europei.

  Renata BUENO (Misto-USEI-IDEA) richiama anch'essa la missione svolta insieme al collega Porta nel 2014 e segnala di essersi recata più di recente in Venezuela in occasione dell'insediamento del nuovo Presidente dell'Assemblea Nazionale Julio Borges. Evidenzia che l'operato dell'attuale governo non rispetta i diritti dei cittadini, come dimostrato anche dalle interminabili code per poter ottenere insufficienti quantità di prodotti di prima necessità, o i continui arresti o fermi, da ultimo quello del presidente della Commissione esteri del Parlamento Luis Florido al rientro da una sua missione nella Repubblica Dominicana e al quale è stato annullato il passaporto e, dunque, è stata preclusa di svolgere la sua funzione istituzionale. Sottolinea che in Venezuela si è instaurato un inaccettabile regime dittatoriale e ribadisce la necessità di contrastare le insostenibili violenze che hanno già provocato migliaia di morti e di affrontare l'emergenza umanitaria, destinando agli aiuti le necessarie risorse, e ricorda le recenti iniziative in ambito latino-americano adottate dal Brasile e che l'Italia dovrebbe auspicabilmente sostenere. Segnala, infine, la necessità di assicurare un pacchetto di emergenza alle nostre strutture diplomatiche in Venezuela, che rappresentano l'unico porto sicuro per i nostri connazionali.

  Manlio DI STEFANO (M5S) dichiara di continuare a stupirsi per l'ipocrisia politica di chi considera Maduro un dittatore e non ha speso, ad esempio, una parola per il colpo di Stato in Brasile avvenuto nel 2016 e per le violazioni dei diritti umani in Arabia Saudita o per la crisi umanitaria in Siria, focalizzandosi soltanto su quanto avviene nel «giardino di casa» americano. Anche per tali ragioni preannuncia il voto contrario sulla risoluzione a prima firma Cicchitto, malgrado la riformulazione apportata.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) nel ribadire il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione presentata dal presidente Cicchitto che si inserisce in un percorso già seguito dalla Commissione, inclusa la risoluzione approvata nel luglio del 2016, rileva che le posizioni di coloro che sostengono che ci sono sempre situazioni più gravi di cui occuparsi rappresentano la maniera più sicura per non intervenire con efficacia nelle situazioni di crisi. Ricorda che, seppure in altra sede, il Parlamento ha ampiamente discusso un tema delicato e complesso come le vicende brasiliane, così come è stata affrontata la problematica dell'interazione tra sanzioni ed emergenza umanitaria in Siria.

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  Fabrizio CICCHITTO, presidente, fa presente al collega Di Stefano di avere presentato in dicembre, insieme alla collega Quartapelle una risoluzione sulla situazione ad Aleppo, la cui calendarizzazione è stata rinviata in ragione del rapido evolvere dei negoziati da parte della comunità internazionale.
  Avverte, quindi, che dall'approvazione della risoluzione n. 7-01162 Cicchitto, come riformulata, deriva la preclusione della risoluzione n. 7-01168 Manlio Di Stefano.

  La Commissione approva, quindi, la risoluzione n. 7-01162 Cicchitto, come riformulata, che assume pertanto il n. 8-00220 (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 12.40.

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