CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 gennaio 2017
751.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 19 gennaio 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 8.55.

5-10088 Tofalo: Sulle iniziative per il contenimento dei flussi migratori dalla Libia e sul contingente militare italiano della operazione «Ippocrate».

  Il sottosegretario Mario GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), precisando che, per quanto riguarda la situazione libica vi sono importanti problematiche connesse al dialogo con il presidente Putin e al ruolo del generale Haftar, ricordandone la recente visita a bordo della portaerei Admiral Kuznetsov. Sottolinea in proposito che, secondo quanto l'Italia ha più volte ribadito, Haftar non può rappresentare il fattore determinante dell'unificazione libica ma deve comunque essere incluso nel percorso per arrivare a tale obiettivo. Ribadisce che il Governo italiano è pienamente a conoscenza della complessità di tale percorso e dei rapporti tra le varie milizie operanti sul terreno libico. Sottolinea, infine, che per affrontare con successo il tema dei migranti che partono da quelle coste serve un dialogo di lungo periodo.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, prima di dare la parola all'interrogante, che ringrazia per avere portato all'attenzione della Commissione un tema di indubbia rilevanza, coglie l'occasione per rappresentare al viceministro Giro l'esigenza di svolgere in tempi rapidi comunicazioni del Governo sulla situazione in Libia una volta che il quadro sarà più definito, nonché Pag. 16sugli sviluppi della vicenda siriana, permettendo alla Commissione di svolgere un confronto più ampio di quello, per forza di cose limitato, possibile in sede di sindacato ispettivo.

  Angelo TOFALO (M5S), associandosi alla richiesta del presidente Cicchitto, evidenziando elementi contraddittori nella risposta del Governo segnala che la risposta non ha chiarito la veridicità delle affermazioni di Khalifa al-Ghweil circa gli incontri da lui avuti con rappresentanti del nostro esecutivo. Chiarisce poi che, al di là dell'autorevolezza del personaggio, giudica importante porre in evidenza anche in questa sede possibili alert rispetto alla sicurezza del personale italiano operante in Libia, tema peraltro ripreso recentemente anche in alcune dichiarazioni del generale Haftar. Ribadisce la centralità della situazione libica per la sicurezza nazionale, così come ben riconosciuto dall'attuale Ministro Minniti, invitando il Governo ad agire velocemente per superare un approccio che non tiene conto dell'evoluzione in corso, ricordando che altri Paesi, a cominciare dalla Francia e dal Regno Unito, stanno modificando le loro posizioni per evitare il peggio. Alla luce del fatto che il nostro interesse strategico è già stato confinato in un angolo, è essenziale evitare che l'Italia si chiuda in una sorta di vicolo cieco. Si dichiara, infine, consapevole che in ogni caso un'intesa tra Tripoli e Tobruk, seppure essenziale, non esaurisce la totalità del problema libico, che include anche il rapporto tra le tribù, senza interferire ma facilitando il dialogo.

5-10257 Fedi: Sull'attuazione dell'Accordo tecnico italo-eritreo per il modello organizzativo dell'Istituto Statale Omnicomprensivo di Asmara.

  Il sottosegretario Mario GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marco FEDI (PD), nel ringraziare il viceministro Giro per la risposta esauriente e soddisfacente, segnala che le problematiche della scuola italiana ad Asmara, una delle più importanti e più grandi realtà di questo tipo, si inseriscono nel quadro dell'intero sistema delle scuole italiane all'estero che la Commissione dovrà in tempi brevi affrontare in sede di parere sullo specifico schema di decreto legislativo presentato dal Governo alle Camere. In questo quadro ritiene utile una discussione su alcuni punti dell'accordo siglato con le autorità eritree, pur riconoscendo le oggettive difficoltà legate alla situazione locale. Nell'apprezzare l'impegno profuso dalla Farnesina per affrontare molte situazioni complesse, come emerge anche dalla risposta, invita ad uno sforzo ulteriore per rendere più efficace l'azione del tavolo tecnico, prendendo anche in considerazione una revisione dell'accordo e per cercare di trovare una soluzione più soddisfacente al problema dei visti.

5-10262 Di Stefano: Sulla partecipazione dell'Italia alla Conferenza sul disarmo nucleare del marzo 2017.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, su richiesta del presentatore, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna e d'intesa con il rappresentante del Governo, lo svolgimento dell'interrogazione in titolo potrà avere luogo in altra seduta.

5-10265 Realacci: Sul rischio di abbattimento del complesso architettonico di «Villa Namazee» presso Teheran.

  Il sottosegretario Mario GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Ermete REALACCI (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per l'importante risposta all'interrogazione da lui presentata insieme alla collega Quartapelle Procopio, associandosi alle considerazioni circa il fatto che le decisioni ultime spettano al popolo iraniano, in particolare alle autorità amministrative di Teheran e convenendo Pag. 17che su tale vicenda non ci si debba muovere in maniera scomposta. Mostra apprezzamento per la notizia, a lui fino ad ora ignota, della lettera inviata in proposito dall'Ambasciatore d'Italia in Iran, ricordando l'importanza della figura di Giò Ponti nel panorama culturale del Novecento e l'alto valore simbolico di Villa Namazee sul piano dei rapporti storici e culturali tra Italia ed Iran. Ribadisce che le iniziative adottate non vogliono rappresentare un'ingerenza negli affari interni iraniani ma che con esse si intende fornire uno stimolo per ragionare sull'importanza dell'opera architettonica e manifestare l'interesse ai migliori rapporti tra Italia e Iran. Comprendendo le ragioni economiche alla base di alcune scelte, dettate anche dallo sviluppo urbanistico della città, auspica che la struttura che si vuole realizzare possa integrarsi con la villa esistente ed invita pertanto a mantenere aperto un canale di comunicazione, auspicando un esito positivo della vicenda.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.20.

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