CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 novembre 2016
720.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 174

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 novembre 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. — Intervengono i sottosegretari di Stato per la salute, Vito De Filippo, e per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 13.25.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019.
C. 4127-bis Governo (per le parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 novembre 2016.

  Donata LENZI (PD), intervenendo sul merito dei contenuti della manovra di bilancio in esame, manifesta innanzitutto apprezzamento per il significativo aumento dell'ammontare complessivo del Fondo sanitario nazionale, e per il fatto l'entità di quest'ultimo sia previsto direttamente dalla legge anziché essere demandato a successivi accordi con le regioni.
  Segnala, comunque, il sussistere di talune difficoltà che permangono, soprattutto in relazione alle risorse a disposizione per le nuove assunzioni di personale, al fine di fare fronte alle esigenze di turn-over. Osserva, quindi, come la manovra in esame, pur concedendo fondi aggiuntivi per la spesa farmaceutica, non affronta la necessità – lungamente attesa – di revisione del prontuario farmaceutico.
  Evidenzia, inoltre, come le novità introdotte al meccanismo delle gare non creino le condizioni per conseguire consistenti risparmi di spesa per i farmaci, preannunciando la presentazione di proposte emendative al riguardo.
  Esprime, quindi, apprezzamento per l'incremento del Fondo per le non autosufficienze, pur sottolineando l'esigenza di prevedere, in termini assoluti risorse più ampie per le politiche sociali, nonché per la conferma degli impegni nella lotta contro la povertà.
  Manifesta, inoltre, alcuni dubbi sul cosiddetto «pacchetto famiglia», ritenendo che, pur trattandosi di misure positive e condivisibili, soprattutto se saranno confermate anche in futuro, esse non appaiono tuttavia in grado di invertire l'andamento Pag. 175tendenziale della natalità in Italia, che attualmente è in drastica diminuzione.

  Vega COLONNESE (M5S), nel condividere le considerazioni testé svolte dalla collega Lenzi in materia di sostegno alla natalità, reputa necessaria l'adozione di misure più corpose e di carattere strutturale e duraturo, che creino condizioni di stabilità e serenità nelle famiglie che desiderano affrontare la nascita di un figlio. Preannuncia, pertanto, la presentazione di proposte emendative da parte del suo gruppo su questi temi.
  Si sofferma, poi, sul tema delle vaccinazioni, rispetto al quale reputa opportuno l'avvio di un'offerta sensata e razionale, in particolare rendendo disponibili vaccini tetravalenti per le malattie a vaccinazione obbligatoria e prevedendo altresì la possibilità di effettuare singole vaccinazioni, al fine di incrementare la percentuale di persone vaccinate, grazie anche ad una corretta ed adeguata informazione da parte dei centri di vaccinazione.

  Dalila NESCI (M5S) chiede chiarimenti circa la modifica dei parametri per i piani di rientro dai disavanzi di enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, come previsto dal comma 9 dell'articolo 58 del provvedimento in esame, reputando contestabile la predetta scelta, che rischia di ampliare notevolmente il numero di enti ed aziende assoggettabili ai piani e quindi esposti al rischio di commissariamento. Ritiene, inoltre, che sarebbe senz'altro più efficace se tali misure fossero accompagnate da norme anticorruzione e di contrasto ai conflitti di interesse.
  Evidenzia, quindi, l'inadeguatezza delle risorse stanziate per l'assunzione e la stabilizzazione del personale del Servizio sanitario nazionale, che non appaiono in grado di garantire la copertura dei posti attualmente scoperti.

  Paola BINETTI (AP) rileva che le condivisibili politiche per la natalità, che rientrano in un pacchetto di misure di sostegno che accompagna i nuovi nati fino al compimento del terzo anno di vita, appaiono destinate a tutti, senza alcun vincolo. Invita, quindi, il Governo a chiarire meglio l'interpretazione di tali norme e ad avviare campagne di informazione circa tali apprezzabili misure.
  Auspica, inoltre, che la platea dei soggetti aventi diritto sia la più ampia possibile affinché le stesse misure risultino efficaci ed incisive.
  Reputa particolarmente interessanti, in materia di sostegno alla famiglia, sia i fondi stanziati per la non autosufficienza sia la misura dei congedi obbligatori per i padri dei nuovi nati.
  Avrebbe preferito, invece, che nell'ambito delle misure per i farmaci innovativi avessero trovato spazio anche i farmaci per la malattie rare, ritenendo doveroso investire maggiormente nella ricerca sulle malattie per le quali ancora non esiste una cura; preannuncia, quindi, la presentazione di emendamenti in tal senso.

  Raffaele CALABRÒ (AP) si dichiara soddisfatto per l'impianto complessivo della legge di bilancio in esame, che introduce misure strutturali innovative, quali ad esempio l'istituzione di una specifica Fondazione che si occupi di razionalizzare e coordinare i numerosi progetti di ricerca esistenti.
  Ricorda le positive misure di sostegno alla natalità, quali ad esempio il premio alla nascita ed il contributo per il baby-sitting, ed evidenzia il carattere fortemente innovativo della disciplina del fascicolo sanitario elettronico, che consentirà un miglior flusso di dati ed una più agevole attività di monitoraggio dell'andamento delle spese e della diffusione di determinate patologie, facendo presente che l'introduzione di un automatismo di attivazione – in determinate circostanze – della gestione commissariale consentirà una maggiore responsabilizzazione degli amministratori delle aziende sanitarie.
  Osserva altresì che l'ipotesi di introdurre una quota premiale per le regioni consente finalmente di riconoscere adeguatamente i comportamenti positivi anche per quelle amministrazioni regionali Pag. 176che hanno intrapreso un percorso virtuoso, pur partendo da situazioni di difficoltà. Valuta quindi positivamente la chiarezza con la quale il Governo ha stabilito tetti distinti per la spesa farmaceutica in regime di convenzione e per quella a livello ospedaliero, richiamando altresì l'attenzione della Commissione sulle risorse stanziate per i farmaci innovativi.
  Sottolinea infine che, unitamente agli stanziamenti previsti, appare opportuno avviare anche un'adeguata campagna informativa sulle vaccinazioni obbligatorie, al fine di ampliare la platea dei soggetti vaccinati. In conclusione, ribadisce una valutazione complessivamente positiva della legge di bilancio in esame.

  Elena CARNEVALI (PD) formula un giudizio positivo in merito sia alla previsione specifica di finanziamenti da destinare al Fondo sanitario nazionale sia alla rimodulazione del tetto della spesa farmaceutica, precedentemente prevista con modalità a suo avviso non congrue.
  Ricorda quindi che le disposizioni in materia di piani di rientro per alcuni enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, che perseguono l'obiettivo dell'efficientamento della spesa, andrebbero accompagnate da opportune misure di monitoraggio e verifica dell'andamento di tali piani, auspicando che di ciò si tenga conto in sede di espressione del prescritto parere da parte della Commissione.
  Reputa altresì opportuno specificare meglio le misure sulla premialità, al fine di evitare comportamenti non trasparenti.
  In materia di politiche sociali, ritiene che vadano riconosciuti gli sforzi, pur limitati, per incrementare il Fondo per le non autosufficienze. Precisa, in particolare, che i fondi per l'assistenza scolastica, destinati al trasporto di studenti disabili, sono confermati anche per il prossimo anno, pur se con una diversa collocazione, essendo previsti nello stato di previsione del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, limitatamente alla scuola primaria. Preannuncia la presentazione di emendamenti al riguardo.
  Si associa, inoltre, ad alcune delle considerazioni svolte sulle misure a sostegno della natalità, osservando come, se appare senz'altro condivisibile l'obiettivo invertire la tendenza all'invecchiamento della popolazione in atto nel nostro Paese, alquanto discutibili sembrano, invece, alcune parti delle norme recate dagli articoli 48 e 49 del disegno di legge di bilancio.

  Silvia GIORDANO (M5S) evidenzia in premessa che la posizione del suo gruppo è molto critica nei confronti delle misure che istituiscono la Fondazione Human technopole, preannunciando la presentazione di proposte emendative migliorative riferite all'articolo 19.
  Richiamando le osservazioni formulate dalla collega Colonnese, si dichiara favorevole allo svolgimento di un'adeguata campagna informativa tra la popolazione, avente l'obiettivo di diffondere una cultura della vaccinazione in linea con le esigenze di una maggior consapevolezza.
  Chiede quindi chiarimenti al Governo circa l'utilizzo degli stanziamenti destinati al Fondo per la cura dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico per l'anno 2016, auspicando che per il 2017 possano essere incrementati.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) evidenzia preliminarmente che nella legge di bilancio in esame per la prima volta è previsto uno stanziamento specifico per il terzo settore, che raccoglie gli stanziamenti precedentemente ripartiti in diversi capitoli di spesa.
  Preannuncia, quindi, la presentazione di emendamenti volti a reintegrare il Fondo per gli interventi del servizio civile nazionale, che risulta ridotto di circa la metà.
  In materia di sostegno alla natalità, solleva alcuni dubbi sulla monetizzazione degli interventi previsti, atteso che in passato tali misure non hanno riscontrato grande successo, reputando quindi preferibile introdurre una formula di salvaguardia in base alla quale le risorse non utilizzate siano destinate ad altre forme di incentivazione nella stessa materia.Pag. 177
  Richiama, inoltre, la necessità di rifinanziare in maniera più adeguata il Fondo in favore dei soggetti danneggiati da trasfusioni di sangue infetto, che ora gravano sui bilanci delle regioni.
  Infine, per quanto concerne i piani di rientro per enti e aziende del Servizio sanitario nazionale, osserva che i parametri sono stati resi più stringenti, al punto che nel prossimo futuro l'obbligatorietà del piano di rientro potrebbe riguardare la maggioranza delle strutture interessate. Nell'auspicare un approfondimento al riguardo, paventa i rischi che potrebbero derivare dalla previsione di parametri così rigidi, che costringerebbero le strutture al raggiungimento del pareggio di bilancio, a discapito dei servizi e dell'offerta sanitaria erogati.
  Propone, quindi, di valutare l'ipotesi di rinviare al 2019 l'estensione a tutte le strutture dell'adozione dei piani di rientro e di compiere nel frattempo un monitoraggio sull'andamento delle spese nel 2016.

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD), rinviando, per quanto riguarda le misure di sostegno alla natalità e alla genitorialità, alle considerazioni critiche svolte da alcuni deputati del suo gruppo, preannuncia la presentazione di emendamenti volti a condizionare l'erogazione del premio alla nascita e del buono per gli asili nido al possesso dei determinate condizioni reddituali.

  Marialucia LOREFICE (M5S), con riferimento ad alcune considerazioni svolte dalla deputata Carnevali, chiede chiarimenti sulle motivazioni che hanno portato ad escludere le regioni a statuto speciale dagli stanziamenti per l'assistenza ed il trasporto degli studenti disabili, con la conseguente limitazione dei loro diritti.
  Evidenzia quindi la necessità di predisporre interventi adeguati in materia di indennizzi ed eque riparazioni nei confronti degli emotrasfusi, preannunciando al riguardo la presentazione di emendamenti sul tema degli eredi jure proprio.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda alla Commissione che l'esigenza di intervenire con misure a sostegno della famiglia necessita di scelte coraggiose.
  Evidenzia quindi, con riferimento alla riorganizzazione della spesa farmaceutica, che reputa nel complesso positiva, la necessità di attribuire l'opportuna attenzione alla spesa per l'acquisto dei dispositivi tecnologici.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO, nel rimarcare l'evidente cambiamento di strategia e di attenzione attribuiti dal Governo alla sanità, ricorda le scelte più qualificanti compiute con il provvedimento in esame, a partire dalle modalità di finanziamento del Fondo sanitario nazionale.
  Si sofferma sul fascicolo sanitario elettronico, che consentirà a suo avviso una miglior gestione complessiva dei servizi sanitari nel nostro Paese, nonché sulle positive scelte compiute in materia di farmaci innovativi.
  Per quanto concerne le questioni sollevate in materia di personale, ricorda che il Governo ha deciso di stanziare delle cifre specifiche per le nuove assunzioni e per le stabilizzazioni del personale nonostante molte regioni non abbiano completato l'attività di verifica dei loro fabbisogni. Richiama quindi l'assoluta novità di tale impostazione rispetto al trend precedente in materia di assunzioni, stabilite sulla base di fabbisogni reali, osservando come la nuova impostazione potrebbe evitare distorsioni.
  Nel replicare all'onorevole Colonnese sulla questione dei vaccini, ricorda che il Governo a tal proposito ha una visone differente e che in Italia vi è una preoccupante diminuzione della copertura vaccinale, con conseguenze molto negative. Evidenzia inoltre che per una più completa valutazione delle iniziative dell'Esecutivo in materia di vaccini è necessario prendere in considerazione, oltre alla legge di bilancio in esame, anche il piano nazionale sulla copertura vaccinale ed il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sull'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, il cui schema sarà trasmesso in tempi brevi alle competenti Commissioni parlamentari per il parere, che renderà gratuiti molti dei vaccini disponibili. Pag. 178Si riserva, quindi, di valutare opportunamente le proposte della collega Colonnese volte a rendere disponibile un vaccino tetravalente per le vaccinazioni obbligatorie nonché i singoli vaccini.
  In materia di piani di rientro per alcuni enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, ritiene che il numero degli organismi interessati da tali misure potrebbe aumentare del 20 per cento. Ricorda quindi all'onorevole Miotto che è interesse del Paese che le regioni presentino bilanci finanziari in ordine e che il Governo, sulla base degli eventi degli ultimi anni, è stato obbligato ad adottare misure più rigorose.
  Replica, poi, alle osservazioni svolte dal relatore, deputato Monchiero, nella precedente seduta, facendo presente che, per quanto riguarda i «soggetti» e i «dati» presenti nel fascicolo sanitario elettronico (FSE), con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 178 del 2015, è stato emanato il Regolamento in materia di fascicolo sanitario elettronico che disciplina sia i contenuti del FSE sia gli accessi al FSE.
  Ricorda, inoltre, che l'attuazione del Fascicolo sanitario elettronico è, a normativa vigente, un adempimento al cui rispetto sono tenute le regioni per accedere alla quota premiale del finanziamento sanitario (articolo 2, comma 68, lettera c), della legge n. 191 del 2009, poi resa permanente dall'articolo 15, comma 24, del decreto-legge n. 95 del 2012). La verifica di tale adempimento è effettuata, sempre a normativa vigente, dal Comitato permanente per l'erogazione dei LEA, ai sensi dell'articolo 9 dell'Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005). La proposta normativa in esame rafforza tale previsione, prevedendo che la verifica sia effettuata dal predetto Comitato congiuntamente con il Tavolo di verifica degli adempimenti regionali, di cui all'articolo 12 dell'Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005.
  Il procedimento di verifica degli adempimenti, secondo quanto stabilito dalla citata Intesa Stato-Regioni, prevede la fissazione di regole annuali di verifica (articolo 12, comma 3) che vengono annualmente definite anche in relazione alle singole tematiche trattate e alla progressiva implementazione dell'adempimento oggetto di verifica. Tale modalità di aggiornamento progressivo delle modalità di verifica è stata, da ultimo, confermata dal Patto per la salute 2014-2016 di cui all'Intesa Stato-Regioni del 10 luglio 2014 (articolo 10, comma 4. e articolo 11, comma 2).
  Pertanto, il mancato rispetto cui fa riferimento la proposta normativa non è definibile a priori, ma dovrà essere riportato alla modalità di verifica che è stata definita per l'anno di riferimento. La proposta normativa, quindi, si limita a prevedere che, in caso di mancato rispetto di quanto convenuto, si attivi il potere sostitutivo statale
  In materia di forme premiali, ricorda che la disciplina di cui all'articolo 2, comma 67-bis, della legge n. 191 del 2009, individua forme premiali legate a due specifici aspetti: istituzione di una Centrale regionale per gli acquisti e l'aggiudicazione di procedure di gara per l'approvvigionamento di beni e servizi per un volume annuo non inferiore ad un importo determinato con decreto; introduzione di misure idonee a garantire, in materia di equilibrio di bilancio, la piena applicazione per gli erogatori pubblici di del principio della remunerazione a prestazione.
  La disposizione recata dal disegno di legge di bilancio, viceversa, ha carattere più generale e comunque diversificato per ogni regione. In tali termini, è stato più opportunamente richiamata la normativa di cui all'articolo 2, comma 68 (che contiene al suo interno la lettera c), che disciplina la quota premiale).
  Circa il necessario coordinamento con la disciplina relativa all'accesso alle forme premiali già prevista dalla vigente normativa al comma 67-bis dell'articolo 2 della legge di stabilità 2010, osserva che in concreto la premialità di cui all'articolo 2, comma 67-bis non è mai stata erogata secondo i criteri previsti dalla norma, in quanto annualmente sono intervenute norma di deroga che di fatto hanno previsto una distribuzione delle Pag. 179risorse sulla base di criteri di riequilibrio individuati dalle regioni. Lo schema di decreto interministeriale che avrebbe dovuto definire puntualmente i criteri di premialità è fermo da anni in Conferenza Stato-regioni in quanto le regioni, pur preannunciando emendamenti allo stesso, non hanno mai esplicitato le richieste di modifica.
  In merito al carattere «permanente» della perdita del diritto di accesso alle forme premiali previste, evidenzia che il termine «permanente» ovviamente è riferito al solo anno 2017 (unico anno di attuazione della disposizione) e si rende necessario per chiarire inequivocabilmente le somme non assegnate ad una regione debbano essere rimesse in gioco per essere corrisposte alle altre regioni e quindi non più recuperabili. Ciò in generale non accade con la premialità di cui al richiamato articolo 2, comma 68, che prevede, in caso di inadempienze, percorsi di recupero anche graduale degli importi, per esempio mediante la sottoscrizione di un piano di rientro.
  Nel ribadire la disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti, sottolinea che, relativamente alla questione sollevate circa il finanziamento del Fondo per la cura dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico, il relativo decreto attuativo è attualmente all'esame della Conferenza Stato-regioni.

  Mario MARAZZITI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta convocata per domani, mercoledì 9 novembre, alle ore 14.

  La seduta termina alle 14.55.