CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 novembre 2016
720.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 99

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 novembre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Antimo Cesaro.

  La seduta comincia alle 11.35.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019.
C. 4127-bis (per le parti di competenza).

(Relazione alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto ieri, 7 novembre, alle ore 14. Sono stati presentati circa 80 emendamenti, il cui fascicolo provvisorio è in distribuzione (vedi allegato). Ha effettuato, ai sensi di Regolamento, una valutazione di ammissibilità delle proposte emendative presentate. Alla luce di tale vaglio, risultano inammissibili, in quanto privi di compensazione, gli emendamenti Vacca 36.4, 36.6, 36.8 e 36.9, gli identici emendamenti Malpezzi 40.1 e Pisicchio 40.2, gli articoli aggiuntivi Malpezzi 40.0.2 e 42.0.1, gli emendamenti Narduolo 53.10, 74.3 e 74.4. È altresì inammissibile l'emendamento Rostellato 74.5. Avverte, poi, che sono stati ritirati la parte conseguenziale dell'emendamento 37.4 Ghizzoni e gli emendamenti Di Lello 52.2 e Iori 53.2 e 53.6. Avverte che il termine per la presentazione di eventuali ricorsi avverso tali pronunzie è fissato per le ore 13 di oggi. La seduta riprenderà alle ore 13.15.

  La seduta, sospesa alle 11.45, è ripresa alle 13.15.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che non sono pervenuti ricorsi.

  Maria COSCIA (PD), relatrice, ricorda, preliminarmente, che, a seguito della riforma della legge di contabilità, il disegno di legge di bilancio si articola in due sezioni, che corrispondono ai contenuti dei due precedenti disegni di legge (stabilità e bilancio). In particolare, la prima sezione, contenente interventi normativi, corrisponde Pag. 100all'ex disegno di legge di stabilità, mentre la seconda, rispetto alla passata concezione del bilancio come legge meramente formale, che si limitava ad esporre i fattori legislativi di spesa senza poterli modificare, assume ora un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente – attraverso rimodulazioni, o rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni (operazioni che precedentemente erano riservate alla legge di stabilità, attraverso le tabelle C, D ed E) – sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente, ed integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della prima sezione. Ricorda, altresì, che, al fine di dotare le amministrazioni di strumenti più idonei ad una migliore programmazione delle risorse, è stata ampliata la flessibilità di bilancio, in particolare attraverso la possibilità di effettuare rimodulazioni in via compensativa all'interno di ciascuno stato di previsione, senza più il vincolo della compensatività all'interno di uno stesso programma o di una stessa missione. L'unità di voto è sempre rappresentata dai Programmi.
  Nell'ambito della prima sezione, per quanto concerne la scuola, le novità sono le seguenti: si stanziano risorse – euro 140 milioni per il 2017 ed euro 400 milioni dal 2018 – per l'incremento dell'organico dell'autonomia, in misura corrispondente ad una quota di posti derivanti dall'accorpamento degli spezzoni di orario aggregabili, fino a formare una cattedra o un posto interi, anche fra più scuole. Tale quota è sottratta in misura numericamente pari dal contingente dell'organico di fatto; si stanziano ulteriori 128 milioni di euro per il 2107 per la prosecuzione, fino al 31 agosto 2017, del programma #scuole belle e si prorogano – sempre fino al 31 agosto 2017 – le disposizioni in materia di svolgimento dei servizi di pulizia e ausiliari negli stessi edifici. Si incrementano (da euro 12,2 milioni a euro 24,24 milioni annui), a decorrere dal 2017, le risorse per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità, e si assegna alle scuole materne paritarie (che comprendono, ai sensi della legge n. 62 del 2000, sia quelle comunali sia quelle private) per il 2017, un contributo aggiuntivo di euro 25 milioni; si aumenta (da euro 400) a euro 640 per il 2016, euro 750 per il 2017 e euro 800 dal 2018 l'importo massimo per studente per il quale è possibile usufruire della detrazione IRPEF del 19 per cento, relativamente alle spese sostenute per la frequenza delle scuole paritarie dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, nonché delle scuole secondarie, non solo paritarie ma anche statali, di secondo grado; si posticipa all'anno scolastico 2019-2020 la soppressione della possibilità di collocare fuori ruolo docenti e dirigenti scolastici per assegnazioni presso enti che operano nel campo delle tossicodipendenze, della formazione e della ricerca educativa e didattica, nonché associazioni professionali del personale direttivo e docente ed enti cooperativi da esse promossi; in materia di edilizia scolastica, si assegnano agli enti locali spazi finanziari per il triennio 2017-2019 nel limite complessivo di euro 300 milioni. Inoltre, si inseriscono fra le finalità di un nuovo Fondo istituito nello stato di previsione del MEF per il finanziamento di investimenti in materia di infrastrutture e dotato di risorse pari 1,900 milioni per il 2017 e 3,150 milioni per il 2018, gli interventi in materia di edilizia pubblica, compresa quella scolastica; relativamente al PON «Per la Scuola – competenze e ambienti per l'apprendimento» relativo al periodo di programmazione 2014-2020, si riconosce, tra l'altro, al MIUR la possibilità di condurre i controlli previsti in materia di utilizzo dei Fondi strutturali europei avvalendosi dei propri revisori dei conti; si introduce un esonero contributivo a favore dei datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato studenti che abbiano svolto attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato presso il medesimo datore di lavoro; infine, si introduce una specifica disciplina, all'interno delle norme in materia di immigrazione, volta a facilitare l'ingresso in Italia di potenziali investitori che intendano effettuare una donazione a carattere filantropico di almeno Pag. 101un milione di euro a sostegno di un progetto di pubblico interesse, nel settore, fra gli altri, dell'istruzione.
  In materia di università, le novità sono le seguenti: si ridefinisce la disciplina in materia di contributi, in particolare istituendo, per gli studenti dei corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico, la c.d. «no tax area» per quanti appartengono ad un nucleo familiare con ISEE fino a euro 13.000, e prevedendo riduzioni fino a euro 25.000. Conseguentemente, si incrementa di euro 40 milioni per il 2017 e di euro 85 milioni dal 2018 il Fondo di finanziamento ordinario; dal 2017, si incrementa di euro 50 milioni il fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio e si prevede la determinazione dei fabbisogni finanziari regionali, ai fini dell'assegnazione del fondo in misura proporzionale agli stessi e l'istituzione, in ogni regione, di un unico ente erogatore dei servizi per il diritto allo studio; si prevede l'assegnazione annuale, sulla base di requisiti di merito e di reddito, di almeno 400 borse di studio nazionali per il merito e la mobilità, ciascuna del valore di euro 15.000 annui, destinate a favorire l'iscrizione degli studenti ai corsi di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico nelle università statali o ai corsi di diploma accademico di I livello nelle istituzioni statali AFAM, anche aventi sede differente da quella di residenza del nucleo familiare. Si prevede l'organizzazione, da parte delle università e delle istituzioni AFAM, di iniziative di orientamento finalizzate a sostenere gli studenti nella scelta del percorso universitario o accademico e l'organizzazione, da parte delle sole università, di iniziative di tutorato. Ai fini indicati, si incrementa il FFO di euro 5 milioni dal 2017; si introduce la possibilità di detrarre o dedurre le erogazioni liberali in favore degli Istituti Tecnici Superiori; si istituisce nel FFO, a decorrere dal 2017, il «Fondo per il finanziamento delle attività base di ricerca», destinato a incentivare l'attività base di ricerca dei professori di seconda fascia e dei ricercatori, entrambi in servizio a tempo pieno, delle università statali, e dotato di uno stanziamento di euro 45 milioni annui dal 2017. Si prevedono, inoltre, ulteriori misure finalizzate a sviluppare le attività di ricerca delle stesse università statali; si istituisce, sempre nell'ambito del FFO, dal 2018, il «Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza», con uno stanziamento di euro 271 milioni annui, da assegnare sulla base dei risultati della VQR e della valutazione dei progetti dipartimentali di sviluppo.
  In materia di ricerca: si incrementa di euro 25 milioni, dal 2017, il Fondo ordinario per gli enti di ricerca vigilati dal MIUR, destinando tale incremento al sostegno delle Attività di ricerca a valenza internazionale; si istituisce una nuova Fondazione per la creazione di un'infrastruttura scientifica e di ricerca di interesse nazionale, multidisciplinare e integrata nei settori di salute, genomica, alimentazione e scienza dei dati e delle decisioni, e per la realizzazione del progetto scientifico e di ricerca «Human Technopole»; si modificano i vigenti incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori residenti all'estero, rendendo strutturale la misura che consente di abbattere, per un determinato periodo di tempo, la base imponibile a fini IRPEF e IRAP in favore dei predetti soggetti, e si facilita l'ingresso in Italia di potenziali investitori che intendano effettuare una donazione a carattere filantropico di almeno 1 milione di euro a sostegno di progetti di ricerca scientifica; si inseriscono fra le finalità del nuovo Fondo istituito nello stato di previsione del MEF per il finanziamento di investimenti in materia di infrastrutture anche gli interventi in materia di ricerca; è autorizzata la spesa di euro 10 milioni per gli anni 2017 e 2018 e di euro 20 milioni per il 2019 per la partecipazione italiana, fra l'altro, a centri di ricerca europei ed internazionali.
  In materia di cultura, gli interventi sono in minor numero, sia perché, con le leggi di stabilità 2015 e 2016 e con gli interventi straordinari in sede di programmazione CIPE, sono state stanziate importanti risorse per la tutela del patrimonio culturale; sia in quanto sono state già Pag. 102approvate o sono in corso di definizione rilevanti iniziative legislative in materia di attività culturali (il riferimento è alla legge sul cinema e sull'audiovisivo, approvata in via definitiva dal Parlamento lo scorso giovedì 3 novembre, con cui sono stati previsti ulteriori 150 milioni di euro per il settore sin dal 2017, con la costituzione di un apposito Fondo di oltre 400 milioni di euro).
  Quanto alle misure inserite nella legge di bilancio di quest'anno, in particolare si facilita l'ingresso in Italia di potenziali investitori che intendano effettuare una donazione a carattere filantropico di almeno un milione di euro a sostegno di un progetto relativo alla cultura e al recupero dei beni culturali e paesaggistici; si istituisce nello stato di previsione del Ministero degli esteri un fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiana all'estero, con una dotazione di euro 20 milioni per il 2017, euro 30 milioni per il 2018 ed euro 50 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020; si assegna la Card cultura per i giovani anche ai soggetti che compiono 18 anni nel 2017. Infine, si prevede la riduzione (da euro 100) a euro 90 del canone RAI per abbonamento privato per il 2017.
  In materia di sport, a seguito degli stralci effettuati preventivamente dalla Commissione Bilancio (progetto RYDER CUP, Credito Sportivo, Interventi infrastrutturali mondiali di sci Cortina d'Ampezzo 2020/2021) non ci sono previsioni.
  In merito alla seconda sezione, ricorda che la Nota integrativa allo stato di previsione del MIUR indica gli obiettivi per il 2017. Per l'istruzione scolastica rientrano tra le linee di intervento: il completamento dell'attuazione del Piano sulla «La Buona scuola» attraverso: la copertura di tutti i posti vacanti e disponibili nell'organico dell'autonomia nel triennio di vigenza delle graduatorie del concorso bandito nel 2016; l'emanazione del bando per il reclutamento di dirigenti scolastici, con la ridefinizione delle modalità di formazione iniziale e reclutamento dei docenti; il potenziamento dell'offerta formativa; la messa a regime di tutti i percorsi di alternanza scuola-lavoro e l'apprendistato; il rafforzamento del programma di sostegno e potenziamento delle politiche di innovazione tecnologica, anche attraverso la costituzione di laboratori di nuova generazione; la ridefinizione dei tempi di assegnazione alle scuole delle risorse finanziarie; la valutazione dei dirigenti scolastici e l'implementazione della valutazione esterna delle scuole; la prosecuzione di interventi in materia di edilizia scolastica, indirizzati all'incremento della sicurezza e alla realizzazione di edifici innovativi; la messa a sistema di interventi finalizzati all'inclusione e all'integrazione scolastica per il contrasto, fra l'altro, di fenomeni di dispersione, bullismo e diverse dipendenze e per il potenziamento dell'orientamento e del diritto allo studio; la ricerca e la diffusione di modalità metodologico/didattiche innovative; la realizzazione delle azioni del PON scuola 2014-2020.
  Con riferimento all'istruzione universitaria, sono messi in evidenza: l'adozione di strumenti che possano favorire politiche di diversificazione e caratterizzazione coerenti con il posizionamento e il contesto in cui operano le università; la revisione dei processi di accreditamento, per favorire più flessibilità nella progettazione dei corsi di studio; il rafforzamento delle chiamate dirette e l'ampliamento della flessibilità delle relative formule contrattuali; la promozione del diritto allo studio universitario e nelle istituzioni AFAM, con interventi omogenei sul territorio, in raccordo con le regioni, soprattutto nell'ottica di una maggiore disponibilità di servizi e posti-letto e, più in generale, nell'ottica dello sviluppo dell'edilizia destinata agli studenti. Inoltre, si ribadisce la necessità di definire i LEP. Con specifico riferimento al sistema AFAM, si ribadisce la revisione della governance e del meccanismo di reclutamento dei docenti e del personale tecnico-amministrativo, la revisione della struttura dell'offerta formativa, la razionalizzazione territoriale. Per la ricerca, le linee di intervento concernono, in particolare: la creazione di un «ecosistema dell'innovazione», per favorire la coesione delle politiche, Pag. 103con particolare riferimento a tempi delle procedure amministrative, velocità e correttezza dell'uso delle risorse, trasparenza; l'individuazione di nuovi modelli di governance e di interazione tra il settore della ricerca pubblico e quello privato, anche attraverso un efficace coordinamento dei vari enti e l'ottimizzazione dei processi di finanziamento; la revisione dei meccanismi di monitoraggio e di sfruttamento dei risultati, secondo logiche di accountability; il corretto utilizzo dei Fondi strutturali; la realizzazione dell'Anagrafe nazionale della ricerca.
  Con riferimento alla struttura amministrativa, gli obiettivi sono costituiti dall'implementazione del processo di dematerializzazione e semplificazione delle procedure, dal perfezionamento di un sistema informatizzato di controllo di gestione e dalla definitiva entrata in vigore del nuovo sistema di misurazione e valutazione della performance.
  Per quanto concerne gli stanziamenti, lo stato di previsione del MIUR reca per il 2017, spese in conto competenza per euro 56.151,8 milioni, di cui euro 53.709,1 milioni (95,6 per cento) per spese correnti ed euro 2.419,6 milioni (4,3 per cento) per spese in conto capitale. La restante parte è rappresentata da un'autonoma previsione di spesa dovuta ad operazioni di rimborso di passività finanziarie, pari a euro 23,1 milioni.
  L'incidenza percentuale delle spese finali del MIUR – escluse dunque le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – sul totale delle spese finali del bilancio dello Stato è pari al 9,3 per cento (a fronte del 9,2 per cento riferito al dato assestato 2016). In particolare, rispetto a tale dato, si registra un aumento di euro 642,2 milioni. La consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2017 è di euro 1.702,2 milioni. Le autorizzazioni di cassa ammontano a euro 56.426,4 milioni.
  I Programmi di spesa sono 14, a fronte dei 16 dell'esercizio precedente. In particolare, i precedenti quattro programmi relativi agli ordini di istruzione scolastica sono stati accorpati in due: Istruzione del primo ciclo, comprendente istruzione prescolastica, primaria e secondaria di I grado, e Istruzione del secondo ciclo. È stato, inoltre, istituito il nuovo programma Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico.
  L'81,7 per cento dello stanziamento, pari a euro 45.875,5 (+ euro 465,2 milioni rispetto all'assestamento 2016), è assegnato alla Missione Istruzione scolastica. I programmi che registrano gli incrementi più rilevanti sono: Programmazione e coordinamento dell'istruzione scolastica (+ euro 465,2 milioni), Istruzione del primo ciclo (+ euro 178,3 milioni) e Iniziative per lo sviluppo del sistema istruzione scolastica e per il diritto allo studio (+ euro 103,5 milioni). La riduzione più importante, invece, si registra per il programma Istruzione del secondo ciclo (- euro 323,6 milioni).
  Più nel dettaglio: le risorse del Fondo «La Buona Scuola» pari a euro 391,3 milioni (+ euro 390,8 milioni) sono destinate in larga misura all'attuazione delle deleghe previste dalla Legge 107/2015 (formazione iniziale e reclutamento personale docente; sistema integrato di educazione e di istruzione 0/6; inclusione alunni con disabilità; diritto allo studio; revisione dei percorsi di istruzione professionale; sistema di valutazione; promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e riordino della normativa in materia di istituzioni scolastiche all'estero; revisione del testo unico); il Fondo per il funzionamento ha stanziamenti pari a euro 861,8 milioni; i contributi alle scuole paritarie sono pari a euro 526,6 milioni, cui però si sommano euro 25 milioni, allocati su un nuovo capitolo, quale contributo aggiuntivo da destinare alle scuole dell'infanzia paritarie sia comunali sia private; le risorse per la fornitura gratuita dei libri di testo nella scuola dell'obbligo ed il comodato nella scuola superiore – che dallo stato di previsione del Ministero dell'interno sono state spostate – sono pari a euro 103 milioni; anche per il 2017, euro 70,0 milioni – che per il 2016 erano stati appostati nello stato di previsione del Pag. 104MEF – sono destinati alle regioni per fronteggiare le spese relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali.
  Lo stanziamento per la Missione Istruzione universitaria e formazione post universitaria, pari a euro 7.909,9 milioni, corrisponde al 14,1 per cento. Il programma che registra gli incrementi più rilevanti rispetto al bilancio assestato 2016 è Sistema universitario e formazione post-universitaria. Più nel dettaglio: per il 2017, il FFO ha una dotazione di euro 6.966,9 milioni (+ euro 47,5 milioni); lo stanziamento per i collegi universitari di merito è pari a euro 13,3 milioni (- euro 3,5 milioni), mentre il Fondo integrativo per la concessione delle borse di studio ha uno stanziamento di euro 216,8 milioni che stabilizza i 50 milioni in più stanziati con la Legge di Stabilità 2016.
  Lo stanziamento per la Missione Ricerca e innovazione, pari a euro 2.284,0 milioni, corrisponde al 4,1 per cento (+ euro 360,3 milioni rispetto all'assestamento 2016). Più nel dettaglio: il FOE ha uno stanziamento di euro 1.702,5 milioni (- euro 10,7 milioni), il FIRST di euro 48,3 milioni (- euro 18,9 milioni). Risultano inoltre spostati nello stato di previsione del MIUR il FISR, con euro 25,8 milioni, nonché le risorse per il Centro di geomorfologia integrata per l'area del Mediterraneo per il monitoraggio del rischio sismico, con euro 0,6 milioni, fino al 2016 allocati nello stato di previsione del MEF.
  Lo stanziamento assegnato alla Missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, pari a euro 82,5 milioni, corrisponde allo 0,1 per cento (- euro 9,0 milioni rispetto all'assestamento 2016).
  Quanto alle tabelle, nella tab. A, recante i fondi speciale di parte corrente destinati alla copertura di provvedimenti che potrebbero essere approvati nel corso dell'anno, non sono presenti stanziamenti relativi al MIUR. Nella tab. B, recante i corrispondenti fondi speciali di parte, sono presenti euro 10 milioni per il 2017, euro 20 milioni per il 2018 ed euro 30 milioni per il 2019. Sottolinea che la relazione illustrativa al disegno di legge, peraltro, non fornisce specifiche indicazioni sulla destinazione di tali risorse.
  Per quanto concerne il Mibact, la Nota integrativa fa presente che si è proceduto alla definizione delle priorità politiche per il triennio 2017-2019 e alla connessa programmazione strategico-finanziaria tenendo conto dell'attuale situazione economica e delle correlate esigenze di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica. Si sofferma, inoltre, ampiamente sulla riforma del Ministero operata con il DPCM n. 171 del 2014, che ha determinato una struttura più snella ed efficiente, nonché con i successivi decreti ministeriali che, in particolare, hanno previsto la creazione delle Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio e dell'Istituto centrale per l'archeologia, l'istituzione di parchi archeologici di interesse nazionale, di musei e istituti della cultura con autonomia speciale, nonché dei poli museali regionali, la definizione di nuovi criteri per l'apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura. Sottolinea, inoltre, che i musei e i luoghi della cultura sono stati inseriti fra i servizi pubblici essenziali con il decreto-legge n. 146 del 2015. Evidenzia, infine, che il nuovo volto assunto dal Ministero si accompagna con una rinnovata disponibilità finanziaria, testimone dell'importanza attribuita al settore della cultura e del turismo, quale traino della ripresa della crescita economica del Paese. Al contempo, deve essere proseguito il cammino volto ad un sempre maggior coinvolgimento dei privati.
  Per quanto concerne gli stanziamenti, lo stato di previsione del Mibact per il 2017 reca spese in conto competenza per euro 2.107,4 milioni, di cui euro 1.615,4 milioni (76,7 per cento) per spese correnti ed euro 446,4 milioni (21,2 per cento) per spese in conto capitale. La restante parte è rappresentata da un'autonoma previsione di spesa dovuta ad operazioni di rimborso di passività finanziarie, pari a Pag. 105euro 45,6 milioni. Rispetto alle previsioni assestate 2016 si registra una diminuzione di euro 49,0 milioni.
  L'incidenza percentuale delle spese finali del Mibact – escluse dunque le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – sul totale delle spese finali del bilancio dello Stato è pari allo 0,3 per cento, invariata rispetto al dato assestato 2016. La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2017 è di euro 545,2 milioni. Le autorizzazioni di cassa ammontano a euro 2.435,6 milioni.
  I Programmi di spesa sono 15, come nell'esercizio precedente, ma con alcune variazioni. In particolare, è stato istituito un programma specifico per cinema e audiovisivo, dove confluiscono le risorse finanziarie gestite dalla Direzione generale Cinema, in precedenza collocate nel programma Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo, che ora resta univocamente gestito dalla Direzione generale Spettacolo.
  Lo stanziamento assegnato alla Missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici è pari ad euro 1.956,2 milioni e corrisponde al 92,8 per cento dello stanziamento del Ministero (- euro 70,3 milioni rispetto all'assestamento 2016). I programmi che registrano gli incrementi più rilevanti rispetto al bilancio assestato 2016 sono Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale (+ euro 52,3 milioni) e Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (+ euro 10,3). Le riduzioni più importanti, invece, si registrano per i programmi Tutela del patrimonio culturale (- euro 63,9 milioni), tutela dei beni archeologici (- euro 43,5 milioni) sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (- euro 12,3 milioni). In particolare: il FUS ha una disponibilità di euro 418,9 milioni (- euro 10,8 milioni rispetto al dato assestato 2016), il Fondo per la tutela del patrimonio culturale di euro 100 milioni; per il Piano strategico «Grandi progetti beni culturali», sono stanziati euro 70 milioni (+ euro 20 milioni); le risorse destinate a enti culturali ex articolo 32, commi 2 e 3, legge n. 448 del 2001 sono pari a euro 15,1 milioni, mentre i contributi ad enti culturali ex legge 534 del 1996, sono pari a euro 12,7 milioni.
  Lo stanziamento per la Missione Ricerca e innovazione, pari, a euro 24,3 milioni, corrisponde all'1,2 per cento (+ euro 2,1 milioni rispetto all'assestamento 2016), mentre quello relativo alla Missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche pari, a euro 80,7 milioni, corrisponde al 3,8 per cento (+ euro 19,6 milioni rispetto all'assestamento 2016).
  Quanto alle tabelle, nella tab. A, sono presenti euro 5 milioni per il 2017, euro 10 milioni per il 2018, euro 15 milioni per il 2019. La relazione illustrativa, peraltro, non fornisce specifiche indicazioni sulla destinazione di tali risorse. Nella tab. B, invece, non sono presenti stanziamenti relativi al Mibact.
  Per quanto concerne le dotazioni finanziarie del MEF di interesse della VII Commissione, il programma Sostegno all'editoria reca stanziamenti in conto competenza pari ad euro 163,9 milioni (+ euro 6,0 milioni rispetto all'assestamento 2016). Segnalo, però, che non sono ancora considerate le modifiche derivanti dalla legge n. 198 del 2016, istitutiva del nuovo Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, pubblicata nella GU del 31 ottobre 2016 (dunque, successivamente alla presentazione del disegno di legge di bilancio). Corrispondentemente, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, si riscontrano ancora le risorse relative all'emittenza radiotelevisiva locale (euro 1,4 milioni per il rimborso degli oneri ed euro 67,9 milioni per il Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione istituito dalla legge di stabilità 2015) che, invece, in base alla stessa legge 198 del 2016, confluiscono nel nuovo Fondo.
  La dotazione assegnata per l'anno 2017 al programma Ricerca di base e applicata è pari a euro 109,4 milioni (- euro 67,5 milioni rispetto all'assestamento 2016). In particolare, nel programma sono allocati euro 98,6 milioni per la valorizzazione Pag. 106dell'Istituto italiano di tecnologia ed euro 10,0 milioni da assegnare alla Fondazione per la realizzazione del progetto Human Technopole. La dotazione assegnata per l'anno 2017 al programma Attività ricreative e sport è pari a euro 668,5 milioni (- euro 16,3 milioni rispetto all'assestamento 2016). Infine, esprime gratitudine agli uffici del Servizio Studi per la consueta e puntuale predisposizione della documentazione e collaborazione nel lavoro dei membri della Commissione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

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