CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 novembre 2016
717.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 3 novembre 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 13.45.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 3 novembre 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 13.45.

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Disciplina dell'attività di ristorazione in abitazione privata.
Testo unificato C. 3258 Minardo ed abb.

(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

  Paolo COPPOLA (PD), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare in sede consultiva la proposta di legge recante disciplina dell'attività di ristorazione in abitazione privata (C. 3258 e abbinate), con riguardo al testo unificato come modificato dagli emendamenti approvati dalla Commissione X Attività produttive in data 2 novembre 2016.
  L'articolo 1 individua la finalità della legge nella disciplina dell'attività di ristorazione esercitata da persone fisiche in abitazione privata, nell'ambito dell'economia della condivisione, fornendo strumenti atti a garantire la trasparenza, la tutela dei consumatori e la leale concorrenza.
  L'articolo 2 contiene le definizioni di home restaurant intesa come attività finalizzata alla condivisione di eventi enogastronomici esercitata da persone fisiche all'interno delle unità immobiliari ad uso abitativo di residenza o domicilio, proprie o di un soggetto terzo. Per i profili di interesse si evidenzia che la definizione di home restaurant implica che l'attività avvenga per il tramite di piattaforme digitali che mettono in contatto gli utenti, anche a titolo gratuito e definisce gestore il soggetto che gestisce la piattaforma digitale finalizzata all'organizzazione di eventi gastronomici.
  Conseguentemente l'articolo 3, che è quello di maggior interesse per la Commissione, disciplina i compiti del gestore che, in primo luogo è chiamato a garantire, nel rispetto della privacy, che le informazioni relative alle attività degli utenti, iscritti alle piattaforme medesime, siano tracciate e conservate.
  Il testo impone che il servizio sia inserito nella piattaforma almeno trenta minuti prima della sua fruizione e che, anche nel caso di cancellazione prima della fruizione del servizio, ne resti traccia. Si stabilisce che le piattaforme digitali debbano prevedono modalità di registrazione univoche dell'identità e che le transazioni di denaro siano operate mediante le piattaforme digitali e avvengano esclusivamente attraverso sistemi di pagamento elettronico.
  Sono poi precisati alcuni ulteriori obblighi di verifica e comunicazione in capo al gestore, ad esempio concernenti la titolarità dei requisiti per lo svolgimento dell'attività di cuoco e la presenza di un'apposita copertura assicurativa sia per l'abitazione sia per il cuoco medesimo e la comunicazione dei medesimi agli utenti fruitori.
  L'articolo in commento rinvia quindi a un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, la determinazione delle modalità per garantire il controllo delle attività svolte per il tramite delle piattaforme digitali di home restaurant.
  L'articolo 4 dopo aver circoscritto l'ambito di applicazione delle norme introdotte (che non riguardano le attività svolte in ambito privato o comunque da persone unite da vincoli di parentela o di amicizia, che costituiscono attività libere e non soggette a procedura amministrativa), stabilisce che i soggetti «di cui all'articolo 1, commi 1 e 2» per lo svolgimento dell'attività di home restaurant debbano procedere alla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) mentre non è necessaria l'iscrizione al registro degli esercenti il commercio. Dalla lettura del testo sembra ragionevole ipotizzare – ma sul punto sarebbe opportuno un chiarimento – che tale autorizzazione sia necessaria esclusivamente per l'utente operatore cuoco.Pag. 133
  L'attività è configurata come saltuaria e non deve superare il limite di 500 coperti per anno solare né generare proventi superiori a 5.000 euro annui. Sono poi normati, mediante rinvio, i requisiti di onorabilità degli utenti operatori cuochi e le disposizioni in materia di igiene previste dalle disposizioni nazionali ed europee.
  L'articolo 5, ribadendo quanto già esplicitato all'articolo 4, prevede che le unità immobiliari ad uso abitativo utilizzate debbano possedere le caratteristiche di abitabilità ed igiene ai sensi della normativa vigente e che lo svolgimento dell'attività di home restaurant non comporta la modifica della destinazione d'uso del medesimo immobile.
  L'attività di home restaurant non può essere esercitata nelle unità immobiliari ad uso abitativo in cui sono esercitate attività turistico-ricettive in forma non imprenditoriale o attività di locazione per periodi di durata inferiore a trenta giorni, e viceversa.
  L'articolo 6 disciplina le conseguenze dell'esercizio dell'attività di home restaurant in assenza della segnalazione certificata di inizio attività mentre l'articolo 7 contiene la clausola di invarianza finanziaria.
  In conclusione la competenza della Commissione concerne specificamente gli aspetti tecnici previsti dall'articolo 3, che disciplina l'attività dei gestori delle piattaforme digitali finalizzate all'organizzazione di eventi enogastronomici e presenta alcuni aspetti significativi considerato che sono diversi gli obblighi posti in capo a tali soggetti.
  La proposta di parere oggetto della sua illustrazione – suscettibile di essere integrata con gli elementi che dovessero emergere nel dibattito – segnala l'opportunità di evitare il più possibile oneri amministrativi e gestionali del gestore della piattaforma, che nell'articolato appaiono piuttosto gravosi (tanto più che non si esclude nemmeno che l'attività di intermediazione tra gli utenti sia fornita a titolo gratuito, secondo quanto indicato nella lettera a) dell'articolo 2, comma 1. In altri termini gli adempimenti previsti dalla normativa dovrebbero esser tali da non impedire lo sviluppo di esperienze di sharing economy.
  Formula, quindi, la proposta di parere (vedi allegato 1).

  Michele Pompeo META, presidente, si interroga su quanto previsto nell'articolo 4, comma 3, del testo circa i limiti dei 500 coperti per anno solare ovvero dei proventi non superiori a 5.000 euro annui e cioè in quale rapporto tale cifre siano tra loro nonché in che modo è possibile esercitare il controllo sul superamento dei limiti.

  Ivan CATALANO (CI), rileva che dal testo emergerebbe che il controllo sia esercitabile attraverso la piattaforma digitale medesima che è in grado di registrare i dati e mantenerli in memoria nonché elaborarli a quei fini. Quanto al rapporto tra le predette entità è ragionevole ritenere che sia stato considerato un importo medio di dieci euro a coperto. Il limite posto circa la generazione di proventi non superiori a 5.000 euro annui è anch'esso collegato alla non professionalizzazione ed è giustificato, a suo avviso, dal fatto che il regime previdenziale per il lavoro autonomo occasionale entro quel limite è agevolato, mentre il suo superamento rende necessaria l'iscrizione alla gestione separata INPS, ed il versamento dei relativi contributi.

  Matteo MAURI (PD) dopo aver constatato che nel corso della legislatura si sono incrociati lavori parlamentari relativi a diversi settori oggetto di sharing economy – tra cui la proposta di legge sul car pooling di cui è relatore – mentre attualmente alla Camera si sta discutendo una normativa complessiva concernente la disciplina delle piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi e disposizioni per la promozione dell'economia della condivisione, ritiene che sarebbe stato meglio stabilire innanzi tutto un quadro normativo complessivo della predetta economia della condivisione, per poi passare a definire normative di settore, strategia che Pag. 134egli ha in prima persona adottato in qualità di relatore sul citato testo.

  Michele Pompeo META, presidente, ringrazia i colleghi che con i loro interventi hanno voluto dare un contributo di chiarezza alla discussione e pone in votazione la proposta di parere con condizione del relatore (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

DL 193/2016: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.
C. 4110 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 2 novembre 2016.

  Anna Maria CARLONI (PD) intende intervenire per rispondere a quanto sostenuto dall'onorevole Dell'Orco nella seduta di ieri su quanto disposto dall'articolo 11 del testo in oggetto e, specificamente, in relazione al contributo straordinario di importo massimo pari a 600 milioni di euro a favore della regione Campania per far fronte ai debiti della regione medesima con l'Ente Autonomo Volturno (EAV), qualificato come un vero e proprio favore al presidente De Luca e testimonianza di un atteggiamento ambiguo ed opaco del Governo dimenticando che questa Commissione, lo scorso luglio, si era trovata d'accordo all'unanimità su una soluzione di eguale portata ma che, tuttavia, non era andata in porto. Crede che sia giusto considerare che quando si parla di EAV e delle sue vicende non si possa trascurare il volume del numero di utenti e l'entità della società medesima in termini di addetti. Si tratta certamente di un intervento volto a sanare un'esposizione debitoria dell'ente esercente il servizio di trasporto di dimensioni significative al punto da rendere necessario a suo tempo la nomina di un commissario e l'adozione di un piano di rientro. Peraltro interventi con finalità simili a questa sono già stati operati anche a favore di altre regioni, sia meridionali che settentrionali, perché ritenuti necessari e senza che la cosa sia stata ritenuta scandalosa. Quanto ai riferimenti con la situazione dell'ATAC, essi sembrano inconferenti visto che a questa società di trasporto non è stato mai negato un sostegno, in pieno spirito di collaborazione tra le istituzioni coinvolte, anche in tempi recenti.

  Vincenzo GAROFALO (AP) evidenzia la delicatezza della materia concernente il trasferimento di risorse specificamente dedicate a risolvere crisi delle aziende di trasporto locale, di cui comprende certamente le motivazioni, ma anche i rischi connessi all'instaurarsi di una prassi non edificante e che per di più può creare squilibri territoriali in ragione della diversa misura degli interventi statali. Non esimersi dal rilevare come ad esempio, in tale specifico ambito, sia pure in un contesto differente e con differenti finalità, la Sicilia abbia ricevuto interventi di portata notevolmente inferiore.

  Mirella LIUZZI (M5S) tiene a precisare che la posizione del suo gruppo è sempre stata coerente come testimoniato dagli emendamenti a suo tempo presentati in sede di discussione delle norme di finanza pubblica e da quelli che saranno presentati al testo in esame. La critica è essenzialmente rivolta alla mancanza di una visione strategica e complessiva sulle esigenze e sugli interventi da attuare per il sostegno al trasporto pubblico locale, che peraltro attinge le sue risorse dal fondo apposito al quale ogni anno viene sempre a mancare più di un miliardo.
  Nel caso di specie la questione è resa particolarmente critica dall'enorme esposizione debitoria che ha persino portato a ritardi nel pagamento delle retribuzioni di cui ritiene prioritario individuare cause e responsabilità. Solo dopo si potrà l'intervento potrà essere efficace e non costituire una mera sanatoria.

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  Ivan CATALANO (CI), relatore, precisa che la collega fa riferimento alla carenza di risorse del fondo per il trasporto pubblico che in realtà non è tale ma che si determina in concreto in ragione dello storno dei fondi da parte delle regioni che li utilizzano per altre finalità. Ritiene d'altra parte che la misura di cui si discute sia in questo momento ineludibile perché non vi sono alternative diverse se non la liquidazione della società e l'interruzione del servizio.

  Michele MOGNATO (PD) ritiene che il dibattito svolto testimoni come sarebbe necessario affrontare in modo organico la disciplina del trasporto pubblico locale completando il percorso di riforma già intrapreso con il decreto sul servizio pubblico locale.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta ricordando che il parere sarà reso il prossimo 8 novembre.

  La seduta termina alle 14.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 3 novembre 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 14.30.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-09937 Bruno: Ragioni di impedimento dello sviluppo e ampliamento dell'aeroporto di Pisa.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P), replicando, si dichiara insoddisfatto in quanto le affermazioni dell'Enav sulla destinazione prevalentemente militare dell'aeroporto di Pisa non rispondono alla realtà dei fatti. È noto infatti che solo una piccola percentuale delle attività dell'aeroporto hanno tale destinazione. Invita pertanto a compiere ogni attività necessaria per il potenziamento dell'attività di volo civile anche internazionale dell'aeroporto di Pisa.

5-09931 Paolo Nicolò Romano: Possesso dei requisiti di legge da parte dei membri designati al Consiglio di amministrazione di ENAC.

  Paolo Nicolò ROMANO (M5S), illustra l'interrogazione in titolo evidenziando come il cancro del Paese sia la lottizzazione politica da cui discende inevitabilmente la corruzione politica che impedisce buone opere pubbliche. Ritiene che la corruzione non si caratterizzi soltanto nel pagamento di denaro, le cosiddette mazzette, ma anche nell'assegnazione di incarichi e consulenze ai cosiddetti amici degli amici: favori per ottenere altri favori, logica che i partiti hanno sempre impiegato con le conseguenze ampiamente note a tutti. E questo, crede, è quello a cui si assiste anche nel caso in esame ove quattro persone estranee al settore aeronautico vengono catapultate ad assumere ruoli strategici e delicati non per le loro specifiche competenze, ma solo per rispondere a logiche di appartenenza politica.Pag. 136
  Conseguentemente, chiede al Governo quali titoli i designati possano vantare, per entrare a far parte del nuovo consiglio di amministrazione di Enac, tali da rappresentare il possesso dei requisiti di legge che richiede ai candidati «comprovata cultura giuridica, tecnica ed economica nel settore aeronautico».

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Paolo Nicolò ROMANO (M5S), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto dalla risposta. Ritiene, infatti, due designati, Alfredo Pallone e Manlio Mele, solo due politici di professione con una cultura aeronautica inesistente. Segnala che anche per quanto riguarda gli altri due nominativi (Bergantino e Riccardi) le notizie avute non sembrano incoraggianti. Intende sottolineare, inoltre, che per uno dei designati, Mele, si tratterebbe del terzo mandato grazie anche al fatto che il limite dei due mandati è stato appositamente aggirato con il decreto del Presidente della Repubblica 188 del 2010. Ricorda che aveva chiesto una consultazione pubblica per individuare le competenze migliori, anche se la procedura non è prevista dalla legge, ma ritiene che l'interesse a foraggiare i «clan» partitici abbia evidentemente prevalso.

5-09932 Bergamini: Costi e tempi di riprogettazione dell'alta velocità a Firenze a causa della mancata realizzazione della stazione Foster.

  Deborah BERGAMINI (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Deborah BERGAMINI (FI-PdL), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatta della risposta ricevuta dal Governo che, dedicando meno di tre minuti a una questione così rilevante che interessa Firenze e i suoi cittadini, dimostra ancora una volta come questo, mentre a spiegare i suoi comportamenti è molto conciso, a fare propaganda lo è molto di meno. Rilevando l'entità degli investimenti coinvolti e la vastità dei potenziali costi legati a penali contrattuali per mancati adempimenti, ritiene stupefacente che il Governo sottolinei che le eventuali ricadute sull'appalto, per la revisione del progetto, ricadano comunque nell'ambito delle risorse proprie di RFI e conclude esprimendo tutto il proprio dispiacere per i contribuenti così maltrattati.

5-09933 Garofalo: Opportunità di inserire specifiche disposizioni sull'attività di pulizia delle gallerie nel contratto di servizio con RFI SpA.

  Vincenzo GAROFALO (AP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Vincenzo GAROFALO (AP) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Preferirebbe che il Governo ponesse maggiore attenzione sul tema considerando che una buona manutenzione delle gallerie significa anche una buona tenuta del patrimonio comune e nel tempo garantisce costi inferiori, comunque, ad eventuali interventi di riparazione successivi al verificarsi di danni. Conclude ricordando che la buona manutenzione rileva anche ai fini dei profili della sicurezza e invitando il Governo a dare gli opportuni indirizzi nel contratto di servizi ferroviari.

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5-09934 Catalano: Possibile sottrazione di macchinisti alle aziende concorrenti a causa del reclutamento di personale già formato da parte di Trenitalia.

  Ivan CATALANO (CI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Ivan CATALANO (CI), replicando, rileva che il punto centrale di quanto richiamato nell'interrogazione non è la questione se Trenitalia viola diritti altrui comportandosi scorrettamente, nel qual caso i danneggiati potranno rivolgersi, qualora lo ritengano, alla giustizia, ma che il passaggio di macchinisti che avviene in questo modo rischia di indebolire le capacità di trasporto delle aziende colpite dagli esodi indebolendo altresì il trasporto di merci. Sottolinea, infatti, che formare un macchinista richiede tempo, ma anche che l'attività di trasporto regionale sembra essere programmabile a medio periodo e quindi anche le attività di formazione dei lavoratori addetti possono essere programmate parallelamente. Ciò significa, a suo avviso, che Trenitalia ben potrebbe programmare e formare quanto serve, senza sottrarre risorse a chi opera attività di trasporto merci che nell'immediato subirebbe gravi danni, e con loro il trasporto merci in sé. Concludendo, ritiene quindi necessario che il Governo si adoperi per arrivare ad una soluzione soddisfacente.

5-09936 Marco Di Stefano: Possibilità di un cambio di gestione della ferrovia Roma-Viterbo visti i risultati dell'attuale gestore Atac.

  Emiliano MINNUCCI (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Emiliano MINNUCCI (PD), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara parzialmente soddisfatto, ma ritiene di dover insistere nell'auspicare un'attività di pressione da parte del Governo per arrivare ad un cambio di gestione della linea Roma-Viterbo interessando RFI. Ritiene, infatti, non più sopportabile gli effetti dell'attuale gestione ATAC che producono un servizio – che sarebbe più esatto definire un disservizio – che non è degno della capitale del paese e non è assolutamente all'altezza delle necessità di un bacino di utenza caratterizzato anche da importanti fenomeni di pendolarismo.

5-09935 Franco Bordo: Investimenti per la sicurezza e l'ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie nelle zone terremotate dell'Italia centrale.

  Franco BORDO (SI-SEL) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Franco BORDO (SI-SEL), replicando, ringrazia per l'esposizione esaustiva e per l'elenco di impegni assunti nel contratto di programma; tuttavia la sua richiesta intendeva sollecitare il Governo a reperire ulteriori risorse e fissare impegni aggiuntivi rispetto a quanto previsto dal contratto di programma, ove quanto stabilito come impegno non potrebbe altro che essere rispettato. Ricorda di aver chiesto qualcosa di aggiuntivo, specialmente per il Centro Italia anche in ragione del fatto che i recenti eventi sismici non devono comportare necessariamente il declino delle infrastrutture che, anzi, devono essere non solo tenute in perfetto stato di esercizio ma incrementate in termini di quantità e qualità. In tal senso Pag. 138si augura che il Governo si adoperi opportunamente per stimolare Ferrovie dello Stato a realizzare quanto auspicato e conclude ricordando che buone e funzionanti infrastrutture nei predetti territori sono tanto più importanti in un momento come questo, quando serve rafforzare i mezzi per collegare chi, per motivi di lavoro o altro, deve tornare con frequenza in luoghi che ha dovuto momentaneamente abbandonare per forza maggiore e per tutelare la sicurezza della propria famiglia.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.20.

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