CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 ottobre 2016
713.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 67

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 25 ottobre 2016.

Agevolazioni in favore delle start-up culturali nonché modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di raccolta di capitali tra il pubblico per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali.
C. 2950 Ascani.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.30 alle 12.10.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 25 ottobre 2016.

Introduzione dell'educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione.
C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2324 Roccella, C. 2585 Valeria Valente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani, C. 3423 Castiello, C. 3975 Centemero e C. 4049 Buttiglione.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.10 alle 12.35.

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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 25 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 12.35.

Schema di decreto legislativo recante semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca.
Atto n. 329.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 ottobre 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ricorda che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione scadrebbe oggi, 25 ottobre, vale a dire 60 giorni dopo la trasmissione dello schema alla Camera, come stabilito dall'articolo 13, comma 2, secondo periodo, della legge n. 124 del 2015. Rammenta altresì che, con lettera in data 9 settembre 2016, la Presidente della Camera ha avvertito che la Commissione non potrà pronunciarsi sul provvedimento prima che il Governo abbia provveduto a integrare la richiesta di parere con la trasmissione dei pareri acquisiti dalla Conferenza unificata di cui al decreto legislativo n. 281 del 1997 e dal Consiglio di Stato. A tale proposito, deve rappresentare che, mentre il parere della Conferenza unificata è stato reso in data 29 settembre 2016 e conseguentemente trasmesso alla Commissione dalla Presidente della Camera in data 17 ottobre 2016, il prescritto parere del Consiglio di Stato non è ancora stato trasmesso. Ritiene quindi necessario che la Commissione disponga di altro tempo per elaborare il proprio orientamento, anche alla luce dei contenuti del parere del Consiglio di Stato allorquando verrà trasmesso. Domanda, pertanto, alla rappresentante del Governo di consentire che la Commissione esprima il proprio parere entro la data del 9 novembre 2016.

  La sottosegretaria Sesa AMICI acconsente.

  Gianluca VACCA (M5S) deve ribadire la posizione del suo Gruppo, espressa nella seduta del 12 ottobre scorso e rappresentata con lettera alla Presidente della Camera.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ha ricevuto la lettera per conoscenza e non può che attendere le determinazioni della Presidente della Camera. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 25 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 12.45.

Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada.
Nuovo testo C. 3837 Minnucci e C. 3990 Biasotti.

(Parere alla IX Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), relatore, ricorda che la Commissione Trasporti ha chiesto un parere sul nuovo testo risultante dall'approvazione degli emendamenti, recante «Istituzione della Giornata Pag. 69nazionale in memoria delle vittime della strada». Tale ricorrenza verrebbe fatta celebrata nella terza domenica di novembre, già riconosciuta come Giornata mondiale delle vittime della strada da parte delle Nazioni Unite con la risoluzione n. 60/5, adottata dall'Assemblea generale il 26 ottobre 2005, quale «giusto riconoscimento per le vittime della strada e per le loro famiglie». Gli Stati membri e la comunità internazionale sono stati invitati a riconoscerla a loro volta.
  L'articolo 2 del provvedimento prevede che in tale occasione siano organizzati, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, assicurando il coinvolgimento dei componenti delle squadre di emergenza, degli operatori delle Forze di polizia e dei sanitari, nonché delle associazioni e degli organismi operanti nel settore cerimonie, convegni e altri incontri pubblici finalizzati. Il fine di tali eventi è finalizzato a tenere vivo il ricordo delle vittime e manifestare la partecipazione al dolore dei feriti, delle famiglie, degli amici e delle comunità di cui le vittime facevano o fanno parte; a rendere omaggio al coraggio e all'abnegazione dei componenti delle squadre di emergenza, agli operatori delle Forze di polizia e ai sanitari che quotidianamente si occupano delle conseguenze traumatiche della morte e delle lesioni causate dagli incidenti stradali; a riflettere sul dolore provocato dalla morte e dal ferimento di milioni di persone nel mondo a causa di incidenti stradali; a informare sulle gravi conseguenze degli incidenti stradali, anche in termini economici, per le famiglie e per le comunità; sensibilizzare, in particolare i giovani, sul valore della vita umana e sulle drammatiche condizioni in cui versano molti sopravvissuti.
  Considerato il tema e per stimolare una riflessione sul contenuto del provvedimento, ritiene utile riportare alcuni dati, purtroppo assai sconfortanti, inerenti il tema della sicurezza stradale. I dati OCSE relativi all'Italia, contenuti nel «Road safety annual report 2016», riferiti all'intero anno 2014, indicano un numero elevato di incidenti stradali: circa 177.000 incidenti (con un calo del 2,5 per cento rispetto al 2013), con 3.381 persone decedute nel medesimo anno (quasi lo stesso numero del 2013, anno in cui erano morte 3.401 persone). Tali cifre collocano l'Italia al di sopra della media europea dei decessi. Pur essendosi verificata una fortissima riduzione degli incidenti stradali dal 2000 ad oggi, in particolare per quanto riguarda gli incidenti mortali – le vittime si sono infatti ridotte da 7.061 nel 2000 a 4.114 nel 2010, a 3.381 del 2014 – il quadro diffuso dall'ISTAT, relativo al 2015, mostra che per la prima volta dopo 15 anni di calo ininterrotto, la tendenza ad una riduzione del numero delle vittime si arresta. Sull'aumento del numero di vittime in Italia, secondo le anticipazioni ISTAT pesa l'incremento di morti registrato su autostrade (comprensive di tangenziali e raccordi autostradali) e strade extraurbane (305 e 1.619 morti, che comportano, rispettivamente, un incremento del 6,3 per cento e dell'1,9 per cento sull'anno precedente). Una lieve flessione si registra, di contro, sulle strade urbane (1.495 morti, con una riduzione dello 0,7 per cento rispetto al 2014), dopo la crescita del 5,4 per cento tra il 2013 e il 2014. Fanno eccezione i grandi Comuni, per i quali, nel complesso, il numero di morti nell'abitato aumenta dell'8,6 per cento. Quanto alle categorie di vittime l'aumento della mortalità nel 2015 ha riguardato in particolar modo gli utenti delle due ruote a motore (+7,2 per cento) e i pedoni (+4 per cento).
  Osserva che questi dati fanno riflettere sulla necessità che il tema della sicurezza stradale mantenga una posizione centrale, sia rispetto all'interesse dell'opinione pubblica, sia rispetto alle politiche che si intendono adottare. Sotto questo profilo, l'istituzione di una giornata dedicata alle vittime della strada, che possa portare a divulgare i dati, anche quelli meno positivi, sensibilizzando la pubblica opinione e favorendo un'ampia attività educativa, rivolta a tutti i cittadini, e in particolare ai bambini e ai giovani, potrebbe avere un utile impatto sotto il profilo educativo.
  Alla luce delle considerazioni esposte, si dichiara dell'avviso di formulare un Pag. 70parere favorevole, ma si rimette ai contributi dei colleghi per valutare l'opportunità di apporvi osservazioni.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) concorda con le finalità della proposta di legge. Ritiene che le iniziative da adottare in occasione della giornata celebrativa dovrebbero essere focalizzate, soprattutto, sulle opportune informazioni da rendere ai ragazzi delle classi IV e V della scuola secondaria che, per età, sono in procinto di prendere la patente di guida. Ciò anche in ragione dell'alta percentuale di incidenti che si verificano alla guida dei veicoli a quattro ruote, soprattutto se condotti dai più giovani.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) si associa al collega Palmieri. Non concorda con la proposta di legge ove intesa in chiave solo commemorativa. Ritiene più opportuno incentrare le iniziative sul tema della prevenzione. Reputa doveroso che la Commissione formuli osservazioni sulla necessità che in tale giornata vengano svolte attività dal profilo più educativo che celebrativo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.55.

SEDE REFERENTE

  Martedì 25 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 10.55.

Iniziative per preservare la memoria di Giacomo Matteotti.
C. 3844, approvato dalla 7a Commissione permanente del Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giulia NARDUOLO (PD), relatrice, ricorda che il progetto di legge in esame, già approvato dalla 7a Commissione del Senato, intende preservare la memoria di Giacomo Matteotti – anche tenuto conto del novantesimo anniversario della morte, celebrato nel 2014 – attraverso lo svolgimento di attività continuative organizzate su tutto il territorio nazionale, la tutela dei beni archivistici e la ricerca storica. Si sofferma sulla figura del politico ucciso nel 1924, sottolineandone il ruolo di strenuo difensore delle libertà democratiche e di convinto oppositore del fascismo.
  L'intervento normativo si affiancherebbe al Premio Giacomo Matteotti, istituito a seguito della legge n. 255 del 2004, di cui quest'anno si è svolta la XII edizione e la relativa premiazione è avvenuta il 10 ottobre scorso. Il Premio – suddiviso fra le sezioni saggistica, opere letterarie e teatrali, tesi di laurea – è assegnato a opere che illustrano gli ideali di fratellanza fra i popoli, di libertà e di giustizia sociale che hanno ispirato la vita di Matteotti. Il provvedimento all'esame, prevede ora uno stanziamento per l'anno 2016 di un contributo di euro 300.000 – provenienti dallo stato di previsione del MEF e da allocare in uno specifico fondo da istituire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – da utilizzare per il finanziamento di progetti relativi allo studio del pensiero di Giacomo Matteotti e alla sua diffusione. I progetti finanziabili hanno ad oggetto l'erogazione di borse di studio, la digitalizzazione e catalogazione di materiale bibliografico – nonché la digitalizzazione, il riordino e l'inventariazione di materiale archivistico – di rilevante valore culturale, pubblicazioni inedite relative allo studio del pensiero politico di Matteotti, iniziative didattiche e formative, in collaborazione con il MIUR e coinvolgendo direttamente gli istituti scolastici dell'intero territorio nazionale, nonché la cura e il restauro «delle strutture museali». Sottolinea che, con riferimento a quest'ultima previsione, andrebbe esplicitato se si voglia fare riferimento Pag. 71alla Casa museo Giacomo Matteotti, di proprietà dell'Accademia dei Concordi di Rovigo, aperta nel 2012. Ricorda che il bando di selezione per la realizzazione di progetti afferenti le finalità indicate – che possono essere presentati da istituti culturali con personalità giuridica, attivi da almeno 5 anni e privi di scopo di lucro – dovrà essere emanato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Gli stessi progetti saranno esaminati dalla Commissione giudicatrice del Premio Giacomo Matteotti, a tal fine integrata da un rappresentante della Direzione generale Biblioteche e Istituti culturali e da un rappresentante della Direzione generale Archivi del Mibact.
  Conclude, ricordando la mostra attualmente in corso sulla figura della madre di Giacomo Matteotti e invita i colleghi a riflettere sull'opportunità di apportare modifiche al testo, considerato che la proposta risale al mese di febbraio 2014.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) raccoglie l'invito della collega Narduolo e suggerisce la formulazione di semplici ordini del giorno in luogo di modifiche che comporterebbero un ulteriore passaggio al Senato.

  Giorgio LAINATI (SCCI-MAIE) condivide il contenuto della proposta di legge e auspica che la sua approvazione possa offrire l'opportunità per inserire tra le iniziative in memoria di Giacomo Matteotti anche quella di un intervento di restauro della sua stele – collocata in prossimità del luogo in cui avvenne il suo rapimento, sul Lungotevere – che versa in stato di abbandono e incuria.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.05.