CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 ottobre 2016
710.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 18 ottobre 2016. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 13.15.

Disposizioni concernenti la certificazione ecologica dei prodotti cosmetici.
Testo unificato C. 106 Realacci e C. 2812 Abrignani.
(Seguito esame e conclusione – Abbinamento della proposta di legge n. 3852).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 luglio 2016.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che, in data 22 giugno 2016, è stata assegnata alle Commissioni riunite VIII e X la proposta di legge n. 3852 Realacci recante «Introduzione del divieto di utilizzo di microparticelle di plastica nei prodotti cosmetici». Poiché tale proposta di legge incide sulla tematica oggetto delle proposte di legge C. 106 Realacci e C. 2812 Abrignani, in corso di esame, ne propone l'abbinamento.

  Le Commissioni consentono.

  Ermete REALACCI, presidente, dopo aver precisato che è sua intenzione presentare per l'esame in Assemblea un emendamento che recepisca il contenuto della proposta di legge C. 3852 a sua prima firma, testé abbinata, comunica che sul testo unificato, come risultante dall'esame degli emendamenti, sono pervenuti i seguenti pareri: parere favorevole con una condizione Pag. 8e una osservazione della I Commissione; parere favorevole con una condizione della II Commissione; parere favorevole con una condizione della V Commissione, parere favorevole con condizioni e un'osservazione della XII Commissione; parere favorevole della XIV Commissione.

  Maria Chiara GADDA (PD), relatrice per la VIII Commissione, illustra, anche a nome della relatrice per la X Commissione, Mara Mucci, gli emendamenti presentati in recepimento di talune condizioni recate dai pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva o per introdurre correzioni di forma (vedi allegato 1). In particolare, avverte che l'emendamento 1.100 deriva dall'esigenza di eliminare il riferimento alla legge n. 713 del 1986, abrogata nel 2015. L'emendamento 2.100 riscrive il comma 1 dell'articolo 2 esclusivamente per migliorarne la leggibilità, mettendo nell'ordine corretto le diversi fasi del marchio di qualità. L'emendamento 4.100 è finalizzato ad uniformare il testo, prevedendo la dizione di «marchio italiano di qualità ecologica», come previsto dall'articolo 2, e ad introdurre una correzione di forma, dal momento che il marchio non viene attribuito ma concesso sulla base delle regole fissate dalla legge. Quanto all'emendamento 5.100, la relatrice segnala che esso recepisce la condizione posta dalla Commissione Affari sociali, prevedendo anche il supporto tecnico dell'Istituto superiore di sanità, oltre a quello dell'ISPRA. L'emendamento 5.101 introduce una modifica di carattere formale volta a una migliore scrittura del testo. La relatrice avverte che l'emendamento 5.102 recepisce la condizione posta dalla Commissione Bilancio, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Quanto all'emendamento 7.100, esso si limita a introdurre una migliore formulazione del comma 1 dell'articolo 7, senza introdurre modifiche sostanziali. L'emendamento 7.101 adegua il testo, dal momento che il marchio viene concesso e non è previsto alcun contratto di registrazione. Infine la relatrice segnala che l'emendamento 8.100 è volto a recepire la condizione posta dalla Commissione Giustizia.

  La sottosegretaria Silvia VELO esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.100. 2.100, 4.100, 5.100, 5.101, 5.102, 7.100, 7.101 e 8.100 delle relatrici.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 1.100, 2.100, 4.100, 5.100, 5.101, 5.102, 7.100, 7.101 e 8.100 delle relatrici.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni deliberano di conferire il mandato alle relatrici, onorevole Gadda per la VIII Commissione e onorevole Mucci per la X Commissione, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul testo unificato delle proposte di legge C. 106 Realacci, C. 2812 Abrignani e C. 3852 Realacci. in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che la presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo. Si riserva quindi di designare i componenti del Comitato dei diciotto sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 13.25.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 18 ottobre 2016. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Ermete REALACCI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 13.25.

Schema di decreto legislativo recante individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti.
Atto n. 322.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 20 settembre.

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  Ermete REALACCI (PD), presidente, avverte che i relatori hanno predisposto una proposta di parere favorevole con osservazioni che è stata già trasmessa per le vie brevi a tutti i membri delle Commissioni (vedi allegato 2). Avverte altresì che è stata presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle della Commissione Ambiente una proposta alternativa di parere (vedi allegato 3).

  Roberto MORASSUT (PD), relatore per la VIII Commissione, svolge alcune brevi considerazioni limitatamente alle parti di competenza della VIII Commissione, ricordando preliminarmente che lo schema di decreto interviene ad individuare i procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso, come previsto dall'articolo 5 della legge n. 124 del 2015. Ricorda in primo luogo che lo schema di decreto opera un intervento molto consistente sulla parte centrale del codice dell'edilizia, tanto da far apparire auspicabile una successiva modifica organica della disciplina in materia. L'intervento legislativo è volto in particolare ad operare una semplificazione normativa, portando da 7 a 4 i procedimenti amministrativi per le attività private nel campo edilizio e a migliorare la trasparenza e la comprensibilità delle norme, attraverso due nuovi strumenti: la tabella A, con l'identificazione dei diversi interventi e dei relativi procedimenti amministrativi, ed un glossario unico da adottarsi con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Fa presente che la proposta di parere dei relatori è stata predisposta, dopo aver audito diversi soggetti interessati ed aver operato una valutazione del parere reso dal Consiglio di Stato e dell'intesa sancita in sede di Conferenza unificata. In particolare, nella proposta di parere si chiede al Governo di valutare: la previsione di un termine più breve per l'adozione del glossario unico; il rafforzamento dei controlli a monte e della capacità sanzionatoria; la soppressione dell'articolo 4 relativo alla semplificazione degli interventi di bonifica; l'inserimento nel testo unico dell'edilizia di una disposizione volta a definire la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), in considerazione del nuovo ruolo assunto; la precisazione del termine dei 18 mesi, entro il quale, in caso di SCIA, si può procedere all'annullamento d'ufficio per ragioni di interesse pubblico; l'individuazione di soluzioni più efficaci per la regolarizzazione di eventuali limitate difformità rispetto al progetto.

  Lorenzo BECATTINI (PD), relatore per la X Commissione, sottolinea preliminarmente come nel corso delle audizioni svolte siano stati espressi giudizi complessivamente favorevoli e di generale apprezzamento dello schema di decreto in esame. In via generale, sulla proposta di parere osserva che i relatori, recependo un'indicazione del Consiglio di Stato, hanno ritenuto di sottolineare alla lettera a) delle osservazioni l'opportunità di rafforzare l'utilizzo di procedure telematiche da parte delle amministrazioni pubbliche ai fini della progressiva semplificazione di tutte le attività contemplate dallo schema di decreto.
  Con riferimento agli ambiti di competenza della Commissione Attività produttive, evidenzia le osservazioni recate dalle lettere c), d), n), o) e p) della proposta di parere. In particolare, esprime un convinto apprezzamento per il complesso lavoro di ricognizione delle singole attività oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività, silenzio assenso e comunicazione preventiva, recato dalla Tabella A allegata allo schema di decreto, che costituisce la base per i successivi aggiornamenti. Sottolinea inoltre l'opportunità che le amministrazioni sottopongano periodicamente al Ministro per la semplificazione le attività non elencate in tabella A, anche in ragione della loro specificità territoriale, ma riconducibili a quelle elencate, ai fini dell'aggiornamento dei procedimenti per la predisposizione del decreto di cui al comma 6 dell'articolo 2 (lettera d)) delle osservazioni. Sottolineata la necessità di mantenere la comunicazione per la cessazione delle attività commerciali in base alla disciplina prevista dal decreto legislativo n. 114 del 1998, Pag. 10ritiene opportuno sopprimere la lettera b) del comma 1 dell'articolo 5 (lettera n) delle osservazioni).
  Richiamati infine i contenuti della lettere o) e p) delle osservazioni, evidenzia con riferimento all'articolo 1, comma 3, dello schema di decreto che si è voluto offrire ai comuni uno strumento per delimitare zone territoriali di particolare pregio storico, artistico e paesaggistico in cui prevedere che le autorizzazioni alle attività debbano essere disposte dall'amministrazione comunale. L'osservazione recata dalla lettera c) prevede pertanto l'opportunità di sottoporre le deliberazioni ad una fase obbligatoria di consultazione con le parti sociali.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI esprime un ringraziamento non formale ai relatori per il lavoro di approfondimento tecnico svolto nella redazione della proposta di parere che tiene conto delle osservazioni emerse durante l'attività istruttoria, nonché delle valutazioni espresse dal Consiglio di Stato. In particolare, sottolinea come il provvedimento sia finalizzato a una standardizzazione delle procedure della pubblica amministrazione su tutto il territorio nazionale in materie che rientrano anche nell'ambito di competenza delle regioni. Con riferimento poi ai poteri dei comuni a tutela dei centri storici, fa notare come il Consiglio di Stato abbia evidenziato, all'articolo 3, comma 1, un problema di carattere formale, ritenendo che non possa essere sufficiente una deliberazione. Ritiene quindi condivisibile la proposta delle Commissioni di prevedere per le deliberazioni degli enti locali una fase obbligatoria di concertazione con le parti sociali.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dai relatori.

  La seduta termina alle 13.55.

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