CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 ottobre 2016
710.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

  Martedì 18 ottobre 2016.

Agevolazioni in favore delle start-up culturali nonché modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di raccolta di capitali tra il pubblico per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali.
C. 2950 Ascani.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.30 alle 12.

SEDE REFERENTE

  Martedì 18 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Antimo Cesaro.

  La seduta comincia alle 13.05.

Disciplina del cinema e dell'audiovisivo.
C. 4080, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 ottobre 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ricorda che lo scorso 13 ottobre la relatrice, onorevole Bonaccorsi, ha svolto un'ampia relazione.

  Tamara BLAZINA (PD) esprime soddisfazione per i contenuti del provvedimento, frutto anche del lungo e approfondito lavoro svolto dai colleghi del Senato. Pag. 146Ritiene che sia stato dato finalmente il meritato riconoscimento al mondo del cinema, che costituisce uno dei settori più importanti del patrimonio culturale italiano. Condivide la scelta di aver stralciato le norme relative allo spettacolo dal vivo, che meritano analoga attenzione. Sottolinea i profili di chiarezza delle disposizioni relative al sistema dei contributi, nonché l'incisività di quelle che mirano a valorizzare la qualità e l'innovazione nel cinema, prevedendo forme di sostegno in favore dei giovani talenti. Auspica che, pur in presenza delle numerose deleghe previste, l'azione del Governo possa essere tempestiva e produrre frutti già nel prossimo anno, con l'approvazione delle norme attuative. Sottolinea il riconoscimento del ruolo educativo e culturale delle cineteche, nonché la valorizzazione delle Film Commission regionali che spesso, in passato, hanno gettato le basi di produzioni cinematografiche che hanno contribuito a dare lustro all'Italia, anche a livello internazionale. Sottolinea, infine, il personale apprezzamento per le disposizioni relative alla tutela delle minoranze linguistiche.

  Irene MANZI (PD) evidenzia che il provvedimento costituisce un ulteriore importante intervento dopo quello del «cinema a 2 euro». Sottolinea l'importanza che l'industria cinematografica riveste, sia dal punto di vista culturale, sia da quello produttivo. Considera positivamente che siano state individuate le specifiche attribuzioni dello Stato e le competenze delle regioni. Ricorda quindi le disposizioni ben articolate del tax credit, nonché quelle relative ai contributi. Auspica un confronto così ampio anche per l'esame del provvedimento sullo spettacolo dal vivo, che necessita di una disciplina altrettanto definita. Si sofferma sulle misure per la scuola, che non costituiscono soltanto mere enunciazioni di principio, ma prevedono risorse specifiche da destinare ad attività educative e formative per i giovani. Infine, sottolinea il contenuto delle disposizioni preordinate a garantire una vasta fruizione del cinema, specialmente per le persone affette da disabilità.

  Simone VALENTE (M5S) sottolinea il contributo del gruppo M5S al testo del provvedimento nel quale, però, non sono ravvisabili soluzioni definitive per il problema del monopolio nella distribuzione. Ritiene che l'attuale sistema andrebbe scardinato, perché protegge le imprese di grandi dimensioni a svantaggio di quelle minori. Apprezza l'istituzione di un fondo specifico, pur considerando troppo esigua la dotazione di 400 milioni, se confrontata con il livello degli investimenti pubblici fatti all'estero nel medesimo settore. Considera eccessivo il numero di deleghe previste, che rischiano di esautorare il ruolo del dibattito parlamentare. Ritiene non sufficientemente valorizzato il ruolo dei «vecchi mestieri» o quello delle maestranze del cinema e si rammarica per l'assenza di riconoscimento del prestigioso sito di Cinecittà. Preannuncia la presentazione di emendamenti del suo Gruppo al testo, che dovrebbe avere un taglio più culturale e meno economico-finanziario. Auspica che, nel corso dell'esame, venga svolto un ciclo di audizioni.

  Umberto D'OTTAVIO (PD) invita i colleghi ad una riflessione sugli aspetti storici del cinema e sull'importanza che riveste l'arte cinematografica quando si accompagna all'impegno sociale e politico. Apprezza il fatto che il provvedimento offra finalmente la possibilità di discutere di cinema, sia come forma artistica, sia come fattore economico. In particolare, rileva l'effetto moltiplicatore che le Film Commission, in diverse occasioni, hanno avuto sull'economia del territorio. Sottolinea il ruolo che il cinema dovrebbe avere nelle scuole: ruolo, finora, troppo spesso limitato alla visione di film come spunto per affrontare specifici argomenti. Ritiene, invece, che per i ragazzi dovrebbe essere maggiormente sviluppato l'insegnamento dell'uso degli strumenti multimediali, considerata la loro dimestichezza con l'utilizzo dei video quale mezzo per veicolare i loro pensieri e le loro emozioni. È contrario allo svolgimento di audizioni, ritenendo più importante una conclusione veloce dell’iter del provvedimento.

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  Il sottosegretario Antimo CESARO sottolinea la convergenza di tutte le forze politiche, avvenuta nel corso dell'esame al Senato, dove il provvedimento è stato approvato con soli sei voti contrari. Ricordando le grandi aspettative che nutrono gli operatori del settore, pur nel rispetto del dibattito che si terrà in Commissione, auspica un cammino rapido con il concorso di tutti. Condivide le preoccupazioni espresse dal deputato Valente circa la necessità di recuperare gli «antichi mestieri» legati al mondo del cinema e ricorda che il provvedimento contiene anche disposizioni relative alla formazione dei giovani, al recupero delle sale cinematografiche dismesse e alla digitalizzazione degli archivi. Sottolinea, quindi, i contributi selettivi previsti a sostegno dei giovani organizzati in microimprese, per le opere prime e seconde, nonché le disposizioni in materia di tutela e fruizione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. Conclude rimarcando la possibilità che il testo possa essere perfezionato.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) apprezza che il provvedimento venga considerato ancora aperto a modifiche e auspica che, come avvenuto al Senato, possa essere svolto un lavoro collettivo, anche con il contributo delle forze di opposizione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 18 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 13.40.

Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati.
Nuovo testo C. 1658 Zampa.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del nuovo testo del provvedimento in oggetto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che la Commissione si era già espressa, il 22 ottobre 2014, esprimendo un parere favorevole con osservazione e che lo scorso 11 ottobre è pervenuta la richiesta di parere sul nuovo testo. Dà quindi la parola alla relatrice, onorevole Santerini.

  Milena SANTERINI (DeS-CD), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere sul nuovo testo della proposta di legge C. 1658 «Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati», risultante dall'approvazione degli emendamenti nel corso dell'esame in sede referente presso la I Commissione. Ricorda altresì che il provvedimento introduce alcune modifiche alla normativa vigente in materia di minori stranieri non accompagnati, con l'obiettivo di emanare una nuova disciplina unitaria e organica che al contempo rafforzi gli strumenti di tutela garantiti dall'ordinamento e cerchi di assicurare maggiore omogeneità nell'applicazione delle disposizioni in tutto il territorio nazionale. I punti salienti che vengono affrontati dalla proposta di legge riguardano la necessità di uniformare le procedure di identificazione e di accertamento dell'età; l'istituzione di un sistema nazionale di accoglienza, con un numero adeguato di posti e con standard qualitativi soddisfacenti e garantiti; l'attivazione di un Sistema informativo nazionale dei minori non accompagnati; la disciplina del loro affidamento; la loro partecipazione attiva e diretta a tutti i procedimenti che li riguardano – anche attraverso l'ausilio della Pag. 148figura del mediatore culturale –, nel rispetto dei princìpi della Convenzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, resa esecutiva dalla legge n. 176 del 1991; la promozione della presa in carico e di un sostegno continuativo dei minori stranieri in condizioni di particolare vulnerabilità (vittime di tratta e di sfruttamento, richiedenti protezione internazionale); la tutela del diritto alla salute e all'istruzione; il sostegno all'integrazione sociale e lavorativa dei minori stranieri non accompagnati anche vicini al compimento della maggiore età. Ricorda poi che, in data 22 ottobre 2014, la Commissione aveva espresso parere favorevole con la seguente condizione: «al fine di rafforzare le iniziative dirette a favorire l'assolvimento dell'obbligo scolastico per i minori non accompagnati, si potenzi l'utilizzo, oltre che dei mediatori culturali, anche dei docenti specializzati nell'insegnamento dell'Italiano L2».
  Osserva che, rispetto a due anni fa, il quadro della situazione è profondamente mutato. Nel 2016 si è registrato un forte incremento degli arrivi di minori stranieri non accompagnati: secondo i dati UNHCR, dal 1 gennaio 2016 ad oggi, ben il 15 per cento di tutti i migranti arrivati in Italia è rappresentato da bambini e ragazzi che viaggiano soli. Questi dati seguono un trend globale che registra un numero di minorenni soli all'interno dei flussi migratori in costante aumento: gli ultimi dati disponibili stimano che circa la metà di tutti i rifugiati a livello mondiale siano minori e che, nei paesi di destinazione, dal 4 per cento al 15 per cento dei richiedenti asilo siano minori non accompagnati. In Italia, ormai quasi esclusivo punto d'arrivo dei flussi migratori diretti verso l'Europa, al 31 luglio 2016 erano sbarcati 13.705 minori soli, con un incremento di più del doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (basti pensare che, in tutto il corso del 2015 ne erano arrivati 12.360). Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, circa il 40 per cento dei minori non accompagnati (quasi 4.800) si trova attualmente in Sicilia. L'attuale normativa prevede, infatti, che i minori soli siano automaticamente in carico ai servizi sociali dei cosiddetti «comuni di rintraccio», cioè i comuni in cui avviene l'approdo.
  Quanto al loro profilo demografico, la stragrande maggioranza dei minori soli (94,7 per cento) è di sesso maschile, mentre il 5,3 per cento sono bambine o ragazze. L'82,2 per cento risulta compreso tra i 16 e i 17 anni, il 10 per cento ha dichiarato 15 anni e solo il 7,8 per cento ha dichiarato un'età inferiore a 14 anni. Si tratta però di dati basati sull'età dichiarata dai minori al momento dell'identificazione, che può non corrispondere a quella effettiva. Le nazionalità, come è consuetudine nel panorama dell'immigrazione italiano, sono fortemente parcellizzate. I gruppi più numerosi sono gli egiziani (21 per cento), i gambiani (12,3 per cento), gli albanesi (11,4 per cento), gli eritrei (7,1 per cento) i nigeriani (6,2 per cento) e i somali (5,2 per cento).
  Un dato importante è quello dei minori irreperibili, vale a dire quelli fuggiti dalle comunità di accoglienza. Nei primi sei mesi del 2016 quelli per i quali è stato segnalato l'allontanamento sono stati ben 5.222. La maggior parte sono egiziani (23,2 per cento), somali (23,1 per cento) e eritrei (21,1 per cento). Purtroppo tali scomparse sono solo in parte attribuibili ad un ricongiungimento con i familiari avvenuto clandestinamente: molte sono legate a terribili fenomeni delle tratte e della prostituzione minorile, specialmente quella maschile.
  Le modifiche apportate al testo dalla I Commissione sulle quali intende soffermarsi concernono, in primo luogo, l'introduzione della figura del mediatore culturale nelle situazioni in cui il minore deve essere informato dei procedimenti che lo riguardano, quali l'accertamento della sua età e identità, la verifica del suo stato di salute, nel rispetto della sua integrità fisica e psichica. Al minore straniero non accompagnato viene garantito il diritto a partecipare per mezzo di un suo rappresentante legale a tutti i procedimenti giurisdizionali e amministrativi che lo riguardano Pag. 149e ad essere ascoltato nel merito: anche in questo caso è assicurata la presenza di un mediatore culturale. Ricorda che tale figura non è ancora normata nell'ordinamento italiano e sottolinea la necessità di colmare tale lacuna, soprattutto anche ai fini dell'attuazione di questo progetto di legge.
  Le disposizioni relative al diritto all'istruzione – per le quali era stata formulata l'osservazione di cui al parere della VII Commissione del 22 ottobre 2014 – sono contenute nell'articolo 14: esse non sono state modificate. In particolare, non è stato sciolto il riferimento – ancora troppo generico – del testo alle misure volte all'assolvimento dell'obbligo scolastico. Da questo punto di vista, si potrebbe specificare che tali misure devono consistere nel potenziamento dei corsi destinati a minori, in particolare di Italiano L2, nei Centri provinciali d'istruzione di adulti (CPIA); nell'obbligo per le strutture di accoglienza di favorire in tempi rapidi l'integrazione nella scuola ordinaria o nei CPIA; nel potenziamento dell'utilizzo dei docenti specializzati in L2.
  Considerata l'importanza del provvedimento, le sue finalità, ma, soprattutto, l'urgenza di dare risposte ai minori non accompagnati in ragione di circostanze legate al dramma delle migrazioni forzate. Considerata, altresì, la preoccupante crescita del fenomeno, si riserva di proporre un parere favorevole e attende contributi dei colleghi su eventuali osservazioni da apporvi.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) condivide l'importanza del tema e l'urgenza di approvare il provvedimento. Suggerisce che il parere favorevole sia formulato con condizioni e non osservazioni.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE

  Martedì 18 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 13.50.

Sulla missione svolta a Bruxelles l'11 ottobre 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che lo scorso 11 ottobre una delegazione della Commissione, composta dall'onorevole Simone Valente e da lei guidata, si è recata a Bruxelles per partecipare alla riunione interparlamentare su Cultura e Creatività in Europa. Rende le comunicazioni sulla missione (vedi allegato).

  Simone VALENTE (M5S) si associa alle considerazioni svolte dalla Presidente.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 14.

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