CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 ottobre 2016
704.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
Pag. 307

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 6 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

  La seduta comincia alle 8.20.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente nota metodologica sui fabbisogni standard dei comuni delle Regioni a statuto ordinario.
Atto n. 341.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento della Camera dei deputati, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  La senatrice Maria Cecilia GUERRA (PD), relatrice, nel richiamarsi – per quanto riguarda gli aspetti principali dello schema in esame – ai contenuti dell'intervento introduttivo svolto ieri dal Presidente della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, Marattin, nel corso della sua audizione, sottolinea che la nota metodologica si fonda su metodologie affinate e, nello schema in esame, si caratterizza per alcuni profili innovativi. In particolare, l'obiettivo della semplificazione, grazie al quale sono state considerate unitariamente alcune funzioni dei comuni, comporta anche una perdita di significatività. E ciò appare ancor più complesso nel momento in cui viene presa più in considerazione, per la determinazione dei fabbisogni, la funzione di costo in luogo della funzione di spesa.
  Ricorda poi che il coefficiente regionale, in base a cui la collocazione di un comune in una Regione anziché in un'altra produce effetti sulla spesa, ha costituito finora un fattore sterilizzato ai fini del calcolo finale dei fabbisogni. Ritiene che la scelta operata di non effettuare più la sterilizzazione con riguardo ad alcuni servizi dovrebbe essere estesa anche ad altri servizi.
  L'indice di deprivazione costituisce poi uno dei regressori e può risultare utile per cogliere le necessità dell'ente.
  Invita a riflettere sul modello utilizzato per la elaborazione dei fabbisogni standard, in cui è stata introdotta – in aggiunta Pag. 308rispetto alla funzione di costo e alla funzione di spesa – la funzione di spesa aumentata, per la valutazione dei fabbisogni standard del servizio trasporto pubblico locale e nel settore sociale al netto del servizio di asili nido. Occorre tenere conto del fatto che il modello e la funzione adottati esprimono in fondo una scelta politica. Ad esempio, nel corso dell'esame dell'ultimo schema di decreto e relativa nota metodologica, venne affrontato il tema della funzione di costo utilizzata per la determinazione dei fabbisogni per gli asili nido e la conclusione è stata che in assenza di servizi erogati non deve essere riconosciuto alcun fabbisogno.
  Ricorda inoltre che la funzione relativa allo smaltimento dei rifiuti non produce effetti sui fabbisogni in quanto è un servizio a tariffa con copertura integrale dei costi.
  Occorre pertanto considerare con cautela un lavoro, come quello della nota metodologica, così complesso e sofisticato.
  Ritiene in fine che nella premessa al parere debba essere inquadrato il tema in esame in termini generali.

  Il deputato Giovanni PAGLIA (SI-SEL), relatore, nel concordare con l'auspicio da ultimo espresso dalla senatrice Guerra, sottolinea che l'unico modo per valutare compiutamente il lavoro svolto con la nota metodologica è costituito dall'impatto sulla prassi. Richiama a tal fine il dibattito già svoltosi l'anno scorso con riguardo ai fabbisogni per i servizi di asili nido. Ritiene quindi che nel parere debba essere evidenziato che la questione relativa agli asili nido è ora riproposta in termini analoghi.
  Osserva che, nel momento in cui dovesse essere espresso un parere favorevole sullo schema in esame, sarebbe comunque necessario mantenere un profilo critico che sottolinei la necessità di un vaglio politico sull'esperienza pratica ed evidenzi eventuali contraddizioni. Il tema che risulta dominante è la riduzione degli oneri amministrativi a carico dei comuni per la determinazione dei fabbisogni standard.

  La senatrice Maria Cecilia GUERRA (PD), relatrice, richiama il parere espresso sullo scherma in esame dalla Conferenza Stato, città e autonomie locali, in cui è indicata la possibilità di alcuni correttivi. Si dovrebbe sottolineare la necessità di una applicazione prudente e coerente.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva che il titolo del provvedimento farebbe supporre che esso operi scelte di carattere esclusivamente tecnico, laddove invece esso presuppone scelte di carattere politico. Richiama inoltre un ulteriore aspetto collegato ai fabbisogni standard, ovverosia le capacità fiscali standard, ricordando che i relativi aggiornamenti non debbono più essere trasmessi alle Camere per il parere.
  Ritiene che debbano essere evidenziate le scelte operate con la nota metodologica tra le diverse opzioni, dal momento che non si tratta di un lavoro di carattere meramente tecnico. Il parere dovrà cogliere i diversi profili rilevanti.

  La senatrice Magda Angela ZANONI (PD) premette che la lettura dello schema in esame risulta complicata e ritiene che la Commissione parlamentare abbia il compito di segnalare le eventuali difficoltà della metodologia utilizzata.
  Segnala poi che la base dei dati utilizzati risale nel tempo al 2013 e che sarebbe necessario recuperare il gap. Inoltre, occorre essere consapevoli del fatto che il provvedimento non risolve la questione del finanziamento degli enti, soprattutto con riguardo al bilancio pluriennale. Inoltre, occorre tenere presente che Livelli essenziali delle prestazioni (ancora da determinare), fabbisogni e costi costituiscono elementi distinti.
  Tuttavia bisogna riconoscere che la metodologia adottata è raffinata e costituisce un elemento di stimolo, sebbene possa rivelarsi un problema per gli amministratori. Sarà necessario considerare con attenzione le ricadute delle scelte metodologiche Pag. 309effettuate, soprattutto nel momento in cui le risorse saranno distribuite secondo il metodo dei fabbisogni e delle capacità fiscali in misura percentuale sempre maggiore.
  Sarà necessario segnalare nel parere alcuni nodi, ad esempio con riguardo al rischio di scostamenti troppo grandi, già segnalato nel parere della Conferenza Stato, città e autonomie locali.
  Si tratta nel complesso di un lavoro di grande interesse e ritiene che il parere della Commissione debba essere articolato.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 8.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 8.50 alle 8.55.