CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 ottobre 2016
704.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 75

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 6 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 13.35.

  Paolo PETRINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.Pag. 76
  Avverte quindi che i presentatori hanno ritirato l'interrogazione 5-09692 Pesco, ai fini di una sua ripresentazione.

5-09690 Giacomoni: Chiarimenti circa l'assoggettamento all'IRAP delle associazioni professionali, degli studi associati e delle società semplici esercenti attività di lavoro autonomo.

  Sestino GIACOMONI (FI-PdL) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Rileva inoltre come le questioni concernenti l'applicazione dell'IRAP, la quale è stata oggetto di numerosi interventi giurisprudenziali e legislativi, sia attualmente all'attenzione del Governo, il quale ha costituito un apposito gruppo di lavoro volto a definire meglio, nel quadro degli equilibri di finanza pubblica, la tematica circa l'ambito soggettivo di applicazione dell'IRAP stessa.

  Sestino GIACOMONI (FI-PdL) ringrazia il Viceministro per la dettagliata e approfondita risposta alla sua interrogazione.
  Si dichiara tuttavia molto perplesso per il fatto che il Governo, dopo tutti questi anni, si sia solo limitato a costituire un gruppo di lavoro e che a tutt'oggi non sia ancora in grado di dare una risposta certa e chiara alle migliaia di contribuenti i quali si trovano esposti al rischio di dover versare non solo l'IRAP arretrata, ma anche gli interessi e le sanzioni relative, pari al 90 per cento del dovuto.

5-09691 Fragomeli: Chiarimenti ai fini dell'esclusione dall'applicazione dell'IMU dei terreni non propriamente agricoli utilizzati come orti.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) rinuncia a illustrare l'interrogazione, di cui è firmatario.

  Il Viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
  Rileva inoltre come potrebbe essere utile che, vista la complessità del tema, la Commissione, con un proprio atto di indirizzo, stabilisca alcuni principi volti a fornire parametri più chiari in vista dell'esclusione dall'IMU dei terreni utilizzato come orti.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) ringrazia innanzitutto il Viceministro per la risposta, con la quale ha fornito un quadro puntuale della normativa che regola la complessa materia affrontata dalla sua interrogazione. Accoglie quindi il suggerimento dello stesso Viceministro circa l'opportunità di presentare una risoluzione che indichi all'Esecutivo gli indirizzi per stabilire criteri ai fini dell'esclusione dall'IMU dei terreni non propriamente agricoli utilizzati come orti.

5-09693 Paglia: Praticabilità dell'ipotesi di acquisizione a prezzo ridotto, da parte di un istituto bancario, delle cosiddette «banche ponte» derivanti dalla risoluzione della Banca delle Marche, della Banca popolare dell'Etruria e del Lazio e della Cassa di Risparmio di Chieti e copertura delle conseguenti perdite.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) rinuncia a illustrare l'interrogazione, di cui è firmatario.

  Il Viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) si dichiara soddisfatto della risposta, la quale fa chiarezza sulla questione affrontata dall'interrogazione.
  Esprime invece la sua assoluta insoddisfazione per lo scenario che la risposta stessa apre, in quanto essa conferma le anticipazioni, già emerse, secondo cui, qualora si intendesse privilegiare, per ragioni politiche, l'offerta di acquisto delle cosiddette «banche ponte» avanzata da uno specifico soggetto (come per ipotesi Pag. 77UPI Banca), la Cassa depositi e prestiti sarebbe chiamata a rifondere le altre banche che hanno fornito finanziamenti a favore del Fondo di risoluzione istituito nell'ambito del programma di risoluzione delle quattro banche, della perdita che queste ultime subirebbero a seguito dello sconto sul prezzo di acquisizione delle predette «banche ponte», senza che la stessa CDP possa successivamente rivalersi sul medesimo Fondo di risoluzione, il quale risulterebbe insufficiente a tal fine.
  Qualora questa ipotesi dovesse realizzarsi, si assisterebbe, dunque, al paradosso per cui, dopo aver deciso di non fare intervenire la CDP fin dall'inizio nell'acquisizione delle citate «banche ponte», si costringe la stessa Cassa a coprire con fondi pubblici la perdita derivante dal regalo sostanzialmente fatto ad una banca privata.

  Il Viceministro Luigi CASERO rileva come, allo stato, possano essere formulate ipotesi di diverso segno rispetto alla cessione delle «banche ponte». Ribadisce, comunque, come la Cassa depositi e prestiti ritenga che l'operazione non dovrebbe determinare perdite a carico della stessa Cassa.

  Paolo PETRINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.50.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 6 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 13.50.

5-09636 Paglia: Estensione ai titoli ceduti all'interno dello stesso nucleo familiare del meccanismo di rimborso in favore dei risparmiatori detentori di obbligazioni subordinate emesse dalle quattro banche poste in risoluzione.

  Il Viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) rileva come la risposta del Governo escluda la competenza del Ministero dell'economia e delle finanze in merito alle questioni interpretative circa l'applicazione delle norme in materia di requisiti per l'accesso all'indennizzo forfetario in favore di coloro che detenevano strumenti subordinati finanziari subordinati emessi dalle quattro banche poste in risoluzione e come indichi, invece, la competenza, in tal senso, del Fondo interbancario di tutela dei depositi.
  Invita peraltro il Governo a valutare attentamente la situazione venutasi a creare, la quale si pone in contrasto con l'originaria ratio della normativa in questione, escludendo dalla possibilità di accedere al predetto indennizzo coloro i quali abbiano trasferito tali titoli subordinati anche all'interno dello stesso nucleo familiare.
  Al riguardo segnala come l'intenzione del legislatore, nel disciplinare il sistema di indennizzo in favore dei predetti obbligazionisti subordinati, fosse quella di operare una distinzione tra gli investitori meritevoli di tutela in quanto soggetti «deboli» e coloro che venivano esclusi dal beneficio in quanto, avendo acquistato i titoli subordinati sul mercato secondario, si presupponeva avessero operato a fini speculativi o, comunque, avessero acquistato i predetti titoli in modo più informato e consapevole. Nel sottolineare come la logica sottesa alla definizione dei requisiti per l'indennizzo sia chiaramente evidenziata dall'espressa previsione della possibilità di accedere al rimborso anche per coloro che sono succeduti nel possesso dei titoli mortis causa, evidenzia come sia invece del tutto contrario alla ratio della Pag. 78normativa in materia escludere dall'indennizzo i casi di divisione, ad esempio a causa di scioglimento del matrimonio, del patrimonio cointestato costituito dai predetti titoli subordinati, in quanto tale divisione non può essere equiparata all'acquisto dei titoli su mercato secondario.
  Alla luce dei numerosi casi emersi in questi mesi, auspica che il Governo compia un'ulteriore riflessione sulla questione posta dall'interrogazione e, in conformità alla volontà del legislatore di definire i requisiti per il diritto all'indennizzo escludendo soltanto i casi di «ipotetica speculazione», fornisca un'interpretazione che sani un'ingiustificata disparità di trattamento tra soggetti e situazioni del tutto analoghe, evitando che molti cittadini siano letteralmente privati di un loro diritto.
  Non considera pertanto soddisfacente la risposta fornita.

  Paolo PETRINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell'interrogazione all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.

RISOLUZIONI

  Giovedì 6 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 14.

7-00964 Laffranco: Estensione del regime tributario della cedolare secca alle locazioni a uso diverso dall'abitazione.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00204).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata, da ultimo, nella seduta del 28 settembre scorso.

  Pietro LAFFRANCO (FI-PdL) riformula la sua risoluzione (vedi allegato 5), anche sulla base delle indicazioni fornite dal Viceministro nella precedente seduta di discussione.
  Nel dichiarare la propria soddisfazione per il proficuo lavoro svolto finora dalla Commissione sulla tematica, affrontata dalla risoluzione, relativa all'estensione del regime tributario della cedolare secca alle locazioni ad uso non abitativo, soprattutto a favore dei piccoli proprietari di immobili di modeste dimensioni destinati a locazioni non residenziali, auspica che sia possibile procedere già nella seduta odierna alla votazione dell'atto di indirizzo.

  Il Viceministro Luigi CASERO esprime una valutazione favorevole sulla risoluzione, come riformulata.

  Michele PELILLO (PD) dichiara l'intenzione di tutti i componenti del gruppo del Partito democratico di sottoscrivere la risoluzione in discussione, come riformulata.

  Daniele PESCO (M5S) rileva come il gruppo M5S sarebbe anche disposto a sottoscrivere la risoluzione, come riformulata, qualora il testo dell'atto di indirizzo fosse ulteriormente specificato indicando che l'applicazione del regime della cedolare secca è subordinato all'applicazione del canone concordato.
  Dichiara comunque il voto favorevole del suo gruppo sull'atto di indirizzo.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (Misto) sottoscrive la risoluzione in discussione, come riformulata.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) dichiara il proprio voto contrario sulla risoluzione.

  La Commissione approva la risoluzione, come riformulata, che assume il numero 8-00204.

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7-01107 Moretto: Iniziative per consentire la riammissione alla rateazione dei debiti tributari in favore dei contribuenti decaduti dal beneficio anche in relazione alle somme già rateizzate ad esito di conciliazione giudiziale e mediazione.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 4 ottobre scorso.

  Paolo PETRINI, presidente, ricorda che la risoluzione è già stata illustrata nel corso della precedente seduta di discussione.

  Sara MORETTO (PD) auspica che la Commissione possa approvare già nella seduta odierna la risoluzione, posto che il 20 ottobre prossimo scade, per i contribuenti interessati, il termine fissato dall'articolo 13-bis del decreto-legge n. 113 del 2016 per la presentazione delle istanze di riammissione alla rateazione dei debiti tributari.

  Daniele PESCO (M5S), nel condividere lo spirito sotteso alla risoluzione, preannuncia il voto favorevole su di essa del gruppo M5S.
  In tale ambito chiede peraltro che essa venga integrata nel senso di estendere il beneficio della riammissione alla rateazione dei debiti tributari anche in favore dei contribuenti che non abbiano adempiuto al pagamento di un determinato numero di rate, nonché di prevedere la sospensione temporanea delle rate di pagamento per i contribuenti che si trovino in una situazione eccezionale di difficoltà economica.

  Michele PELILLO (PD) non ritiene possibile accogliere la richiesta di riformulazione della risoluzione, di cui è cofirmatario, avanzata dal deputato Pesco, ricordando come le tematiche generali della rateazione dei debiti tributari siano state già lungamente affrontate dalla Commissione Finanze attraverso la risoluzione a sua prima firma 7-00976, approvata pochi mesi fa dalla stessa Commissione, i cui indirizzi sono stati puntualmente attuati dal Governo con l'articolo 13-bis del decreto-legge n. 113 del 2016, in materia di riammissione alla rateizzazione dei contribuenti decaduti dal beneficio.
  Evidenzia quindi come la risoluzione oggi in discussione abbia una portata più circoscritta, essendo volta esclusivamente a realizzare un'interpretazione autentica della predetta normativa che consenta di accedere al beneficio della riammissione alla rateazione anche per le somme già rateizzate all'esito di conciliazione giudiziale o mediazione nel processo tributario.

  Il Viceministro Luigi CASERO esprime una valutazione positiva sulla risoluzione.

  La Commissione approva la risoluzione.

  La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.15.

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