CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2016
703.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
Pag. 118

  Mercoledì 5 ottobre 2016. – Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta inizia alle 14.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Disposizioni in materia di comunicazione politica, tribune, messaggi autogestiti e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in relazione alla campagna per il referendum popolare indetto per il giorno 4 dicembre 2016 (relatori Verducci e Crosio).
(Esame e rinvio con il seguente nuovo titolo: «Disposizioni in materia di comunicazione politica, tribune, messaggi autogestiti e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in relazione alla campagna per il referendum popolare confermativo indetto per il giorno 4 dicembre 2016»).

  Roberto FICO, presidente, ricorda che nella seduta dello scorso 29 settembre i colleghi Verducci e Crosio hanno illustrato lo schema di delibera in esame.
  Dichiara quindi aperta la discussione generale.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FI-PdL XVII) informa la Commissione di aver presentato oggi, insieme con i colleghi Brunetta, Crosio e D'Ambrosio Lettieri, una proposta di risoluzione volta ad impegnare, in relazione alla prossima consultazione Pag. 119referendaria del 4 dicembre, il sistema informativo della Rai al rispetto, nelle more dell'approvazione della delibera in esame, del principio di equilibrio paritario tra l'informazione a sostegno del sì e quella a sostegno del no, riservando gli spazi del Governo all'attività dell'esecutivo e non alla propaganda per la consultazione referendaria.

  Il deputato Renato BRUNETTA (FI-PdL) sottolinea che la necessità di un esame tempestivo della proposta di risoluzione è avvalorata anche dal fatto che il Presidente del Consiglio ha invitato tutti gli altri componenti del Governo a partecipare attivamente alla campagna referendaria. Auspica quindi che gli interventi dei ministri non siano ascritti al Governo ma alla posizione favorevole al sì quando trattano le tematiche referendarie.

  Il senatore Luigi D'AMBROSIO LETTIERI (CoR), in riferimento allo schema di delibera presentato dai relatori, ritiene che la sua finalità preminente sia l'attuazione dei principi fissati dalla legge n. 28 del 2000 che si condensano nella parità di accesso ai mezzi di informazione da parte dei diversi soggetti politici.
  Esprime poi rilievi sulla formulazione di alcuni articoli. In particolare, chiede che all'articolo 8, comma 3, sia stabilita una previsione più dettagliata circa la diffusione all'estero dei programmi informativi concernenti il referendum costituzionale e che tra i requisiti indicati per l'ammissione delle richieste di partecipazione ai programmi di comunicazione politica avanzate dai soggetti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), sia meglio precisato il criterio della rilevanza nazionale di tali organismi. Segnala altresì che la formulazione dell'articolo 11, comma 2, che conterrebbe le modalità cui la Commissione deve conformarsi per esprimere le proprie valutazioni, risulta di difficile comprensione non definendo alcuna procedura. Rileva, inoltre, come i riferimenti ai «trenta giorni precedenti la consultazione referendaria» contenuti negli articoli 8 e 10 si pongano in contraddizione con la previsione dell'entrata in vigore della delibera all'indomani della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Auspica infine che la Commissione possa redigere un unico schema di provvedimento in materia di comunicazione politica, valido per tutte le consultazioni, integrandolo con gli adeguamenti che si ritenessero volta a volta strettamente necessari.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), pur non trovandosi d'accordo con la proposta di risoluzione avanzata dal senatore Gasparri, propone che la relativa discussione sia affrontata nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato con i rappresentanti dei Gruppi, convocato al termine della seduta odierna.
  In riferimento a dichiarazioni espresse in agenzie di stampa dal presidente e dall'onorevole Brunetta circa presunte inadempienze dell'Agcom in ordine ai dati del monitoraggio dei tempi di parola e di notizia in materia di referendum costituzionale, sottolinea che il tema è stato già trattato dalla Commissione e che un'eventuale riapertura del dibattito avrebbe un carattere strumentale.
  Circa lo schema di delibera, nel ringraziare i relatori per il lavoro svolto congiuntamente, rileva come la durata di 30 minuti prevista per i confronti all'articolo 6, possa essere controproducente in termini di ascolti. Suggerisce altresì che la Rai possa, nell'osservanza dei principi e delle dettagliate prescrizioni contenute nell'articolo 8 in tema di informazione, individuare, oltre alle trasmissioni di comunicazione politica, ulteriori forme di approfondimento informativo, più appetibili per il pubblico, anche attraverso l'utilizzo di nuovi format e modalità di conduzione, come dimostrano i risultati ottenuti da altre emittenti.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S), in relazione alla proposta del senatore Gasparri, dichiara che il proprio Gruppo appoggerà qualunque iniziativa che vada in direzione della tutela del pluralismo nell'informazione.Pag. 120
  Stigmatizza il comportamento del presidente dell'Agcom nella precedente audizione in Commissione perché poco rispettoso delle prerogative di un organo parlamentare. Sostiene che l'Autorità debba svolgere il proprio ruolo e monitorare costantemente le violazioni alla par condicio, non soltanto relativamente al rispetto dei tempi, ma anche al montaggio dei servizi.
  Quanto allo schema di delibera, si chiede se non sia meglio ridurre a sette giorni il termine previsto all'articolo 11, comma 3, e, qualora i programmi di comunicazione politica dovessero essere tutti trasmessi con la lingua dei segni, occorrerebbe valutarne gli effetti ai fini dell'efficacia della comunicazione.

  Il deputato Maurizio LUPI (AP), nell'esprimere apprezzamento per il prezioso lavoro svolto dai relatori, ricorda che si è già in regime di par condicio dalla data di indizione del referendum. Quanto alla delibera in esame, è dell'avviso che sia necessario rafforzare la disposizione di cui all'articolo 8, prevedendo che il servizio pubblico fornisca la massima informazione possibile e che questa raggiunga il maggior numero di ascoltatori, vista la bassa percentuale di cittadini che dimostrano di avere una adeguata conoscenza dei temi oggetto del referendum.
  Si dichiara contrario a relegare l'informazione referendaria in trasmissioni che hanno uno share molto basso.
  Inoltre, poiché è evidente che gli schieramenti a sostegno del sì e del no sono trasversali, auspica che nei programmi informativi sia rappresentato il pluralismo delle diverse posizioni. In tal senso, si dovrebbero utilizzare format che prevedano la partecipazione di pochi soggetti che possano rappresentare compiutamente il proprio punto di vista sui temi oggetto del referendum.

  Il deputato Nicola FRATOIANNI (SI-SEL) fa presente che il proprio Gruppo sosterrà qualsiasi iniziativa volta ad impegnare la Rai al rispetto della par condicio, peraltro già entrata in vigore con l'indizione del referendum. È quindi del parere che nell'Ufficio di presidenza si potrà agevolmente adottare un provvedimento in tal senso.
  Quanto alla richiesta all'Agcom dei dati sugli spazi riservati alla posizione del sì e alla posizione del no sui canali della Rai, conferma l'esistenza di un intento strumentale che è quello di far conoscere agli italiani come si sono ripartiti i tempi di parola, notizia e antenna tra i sì e i no nell'informazione Rai. Considera discutibile che questi dati non siano trasmessi con fluidità alla Commissione.
  Circa la delibera in esame dichiara di non avere particolari osservazioni sul testo predisposto dai relatori.

  Roberto FICO, presidente, precisa che a suo giudizio si potrà riaprire in qualsiasi momento il dibattito sui dati dell'Agcom, sempreché quest'ultima li trasmetta.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Comunicazioni del presidente.

  Roberto FICO, presidente, comunica che sono pubblicati in allegato, ai sensi della risoluzione relativa all'esercizio della potestà di vigilanza della Commissione sulla società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, approvata dalla Commissione il 18 marzo 2015, i quesiti dal n. 490/2392 al n. 493/2399, per i quali è pervenuta risposta scritta alla Presidenza della Commissione (vedi allegato).

  La seduta termina alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 5 ottobre 2016. – Presidenza del presidente Roberto FICO.

  L'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è riunito dalle 15.05 alle 15.30.

Pag. 121